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La Juve di Pirlo dove può arrivare?

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La Juventus di Pirlo è tornata prepotentemente in corsa per tutti gli obiettivi stagionali. L’inizio di stagione non è stato dei più semplici per l’ex centrocampista bianconero che è stato bravo a trovare le soluzioni necessarie per correggere i difetti di una squadra pronta ad assimilare i dettami tattici e tecnici del nuovo tecnico. 

La prima finale di Coppa Italia

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Alla prima stagione da allenatore, dopo aver conquistato la Supercoppa Italiana, mister Andrea Pirlo accede con la sua Juventus alla prossima finale di Coppa Italia. Pirlo chiude la porta ai tentativi di Conte di ribaltare l’1-2 subito all’andata a Milano e si prende la qualificazione alla finale di Coppa Italia. Juve che trema nel primo tempo sotto gli assalti di Hakimi ma che resta in piedi e poi nella ripresa sfiora anche il gol con Ronaldo, Inter che è sbattuta contro il muro bianconero ma anche sprecona, con Lautaro Martinez a fallire due incredibili occasioni che avrebbero potuto cambiare il corso del match e l’esito finale.

La ventesima finale della storia del club bianconero si giocherà il 19 maggio 2021 (ore 21). Lo scenario sarà probabilmente (come accaduto negli ultimi anni) all’Olimpico di Roma, ma in lizza c’è anche il Meazza di Milano.

La corsa scudetto

La corsa scudetto quest’anno è un affare a tre tra Milan, Inter e la Juventus. Quella che sembrava una corsa per il titolo coinvolgente come mai in passato sta restringendo il cerchio grazie a un mese di gennaio che ha visto le squadre più titolate del nostro campionato correre a ritmo forsennato. E staccare chi era alle spalle, quindi Roma, Atalanta e Napoli. 

Non è solo questione di punti. Perché la crescita della Juventus in questo inizio di 2021 è sotto gli occhi di tutti. E se è vero che il ko in campionato contro l’Inter è stato un brutto scivolone, è altrettanto vero che la squadra di Pirlo già da prima aveva iniziato a correre a ritmo da titolo: 22 punti nelle ultime 10 partite, come il Milan di Stefano Pioli. Adesso la Juve è squadra meno vulnerabile, più concreta. Che fa la partita quando deve farla ma che sa anche – come contro la Roma – concepire la vittoria in modo diverso. Forte di una solidità difensiva ritrovata.


Meglio nelle ultime 10 gare ha fatto solo l’Inter, che forse vive il miglior momento da quando c’è Antonio Conte in panchina. Sempre più una corazzata la squadra di Conte, che quando ha tutti gli effettivi a disposizione pare non avere punti deboli. Vince per manifesta superiorità.


In vetta però c’è ancora il Milan. Oltre l’emergenza e oltre le assenze, la squadra rossonera ha dimostrato di sapere voltare pagina anche dopo qualche scivolone che nell’era Pioli nel 2020, dal lockdown in poi, non s’era mai visto. Ha vinto a Bologna nonostante un finale in sofferenza, ha strapazzato il Crotone alla distanza. Conserva la vetta della classifica e soprattutto blinda la qualificazione alla prossima Champions League. Quello che, almeno a inizio stagione, era l’obiettivo dichiarato. 

La Juventus, che ha una gara in meno, per rientrare in piena corsa per il titolo dovrà fare suo il recupero contro il Napoli. Non sarà semplice, ma nemmeno impossibile.

E poi c’è la Champions League

L’obiettivo primario della società bianconera è vincere la Champions League. È così da sempre e la coppa dalle grandi orecchie manca da troppi anni ormai a Torino. Quest’anno, in un clima di incertezza generale che coinvolge anche i top club europei, la Juventus – come sottolineato dagli esperti di scommesse online – può davvero puntare ad arrivare fino in fondo. Un anno fa, la Juve salutò contro il Lione: sulla carta non un ostacolo insuperabile. Ora l’avversario è il Porto, decisamente alla portata dei bianconeri.

Nella trasferta europea la squadra bianconera è favorita, ma ha in testa i vivi ricordi della cocente delusione contro il Lione dello scorso anno. Da non sottovalutare. Insomma, il filotto sarà un vero filotto solo con una tripla zampata da qua alla prossima settimana, con il triplice obiettivo di prendersi la finale di Coppa, tagliare fuori il Napoli dalla rincorsa scudetto e mettere un piede nei quarti di Champions League. E solo allora il calendario del 2021 potrà essere appeso al muro senza alcun rimorso.

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