Categoria: Tecnoscienze

  • SardGen, rivoluzione genetica in Sardegna: imprese, scienza e salute alleate per debellare le malattie del DNA

    SardGen, rivoluzione genetica in Sardegna: imprese, scienza e salute alleate per debellare le malattie del DNA

    Con 50 milioni e una Biobanca pubblica, nasce a Pula un polo d’eccellenza per diagnosi, farmaci personalizzati e medicina preventiva

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  • Kosmos 482: la sonda fantasma sovietica è tornata sulla Terra

    Kosmos 482: la sonda fantasma sovietica è tornata sulla Terra

    Una missione fallita verso Venere

    Era il 31 marzo 1972 quando l’Unione Sovietica lanciava la sonda Kosmos 482, parte del programma Venera, con l’obiettivo ambizioso di raggiungere e studiare il pianeta Venere. Tuttavia, un malfunzionamento del razzo impedì al veicolo spaziale di abbandonare l’orbita terrestre. Da quel momento, Kosmos 482 è rimasta un oggetto misterioso sospeso sopra le nostre teste per oltre cinquant’anni.

    Il rientro incontrollato e la caduta in Europa

    Oggi, 10 maggio 2025, Kosmos 482 è rientrata nell’atmosfera terrestre in modo incontrollato, un evento rilevato da diverse stazioni europee di sorveglianza spaziale, tra cui quelle situate in Emilia-RomagnaSardegna e Basilicata. Secondo le prime analisi, la sonda sarebbe precipitata in un’area imprecisata del Nord Europa. Al momento non ci sono segnalazioni ufficiali né danni noti.

    I pericoli dei detriti spaziali

    Il caso di Kosmos 482 riaccende il dibattito sul crescente problema dei detriti spaziali. Oltre 27.000 oggetti tracciati orbitano attualmente attorno alla Terra, creando un rischio concreto per satelliti attivi e missioni spaziali. Ogni rientro incontrollato rappresenta una minaccia potenziale, anche se la probabilità di impatto su aree popolate rimane statististicamente bassa.

    Una lezione (non ancora) imparata

    Kosmos 482 è l’ennesimo monito: le missioni spaziali mal gestite possono lasciare conseguenze per decenni. Nonostante la tecnologia odierna permetta rientri guidati e sicuri, i resti del passato continuano a rappresentare una variabile fuori controllo. L’identificazione esatta dell’area di impatto sarà cruciale per valutare l’effettiva pericolosità di questo rientro.

  • Mr Modellismo, il nuovo punto d’incontro per veri appassionati di modellismo

    Mr Modellismo, il nuovo punto d’incontro per veri appassionati di modellismo

    Una passione che nasce da lontano

    Dietro mrmodellismo.it c’è una storia fatta di sogni d’infanzia, di tempo trascorso tra modellini da costruire e di una passione che si è evoluta negli anni. Maurizio, il fondatore, ha quasi 40 anni, ma il suo amore per il modellismo staticodinamico è iniziato quando era ancora bambino. Questo hobby, fatto di precisione, creatività e spirito di avventura, è diventato oggi qualcosa di più grande: un vero stile di vita.

    Modellismo come momento di condivisione

    Non è solo un hobby solitario: per Maurizio, il modellismo è anche un modo speciale per creare ricordi preziosi con il figlio di quattro anni e mezzo. Insieme, si immergono nella costruzione di aereiautomezzi anfibicrawlercamion e veicoli da costruzione, personalizzando e progettando ogni dettaglio. Ogni modellino è una nuova avventura, ogni scenario una storia da raccontare.

    mrmodellismo.it: più di un semplice sito

    mrmodellismo.it nasce dal desiderio di condividere questa passione con un pubblico più ampio. Non si tratta solo di esibire modelli, ma di offrire uno spazio dove gli appassionati possono trovare ispirazione, consigli pratici, idee per customizzazioni e soluzioni creative. È una piattaforma pensata per chi, come Maurizio e suo figlio, ama vedere un progetto prendere vita pezzo dopo pezzo.

    Un invito ad entrare in un mondo affascinante

    Il modellismo è molto più di un passatempo: è un’arte, un esercizio di pazienza, un viaggio nella precisione e nella fantasia. Con mrmodellismo.it, ogni appassionato può trovare uno spazio dove coltivare e far crescere la propria creatività. Che tu sia un veterano o un neofita, qui troverai entusiasmo, competenza e tanta voglia di costruire insieme.

  • Virgo si prende una pausa: oltre 200 onde gravitazionali captate, ora tocca alla manutenzione

    Virgo si prende una pausa: oltre 200 onde gravitazionali captate, ora tocca alla manutenzione

    Il record storico di Virgo e il network globale

    Il network di rilevatori di onde gravitazionali LIGO-Virgo-KAGRA ha annunciato il rilevamento del 200esimo segnale nel quarto ciclo osservativo (O4), attivo da maggio 2023 ad aprile 2025. Un risultato clamoroso, soprattutto se confrontato con i soli 90 eventi osservati nei cicli O1, O2 e O3 messi insieme.

    Tutto questo è stato possibile grazie a una maggiore sensibilità degli strumenti, frutto di continui miglioramenti tecnologici. La capacità di captare questi eventi straordinari, come la fusione tra buchi neri o stelle di neutroni, dipende dalla perfetta sincronia tra i vari interferometri distribuiti nel mondo: due LIGO negli Stati Uniti, Virgo in Italia e KAGRA in Giappone.

    Una pausa tecnica… ma solo per i laser

    A partire da aprile, tutti e quattro i rivelatori si sono sincronizzati per una breve pausa tecnica di nove settimane, con ripartenza a giugno e chiusura definitiva del ciclo O4 il 7 ottobre. Il motivo principale? Sistemare una valvola difettosa a LIGO Livingston prima della stagione degli uragani. Ma l’occasione è d’oro per tutti i laboratori: si lavora su stabilità e sensibilità, fondamentali per ottenere dati sempre più precisi.

    Cascina, sede dell’interferometro Virgo, si è deciso di approfittare della pausa per sostituire uno specchio principale del braccio ovest, compromesso da una minuscola particella di polvere. Un’operazione delicatissima, che durerà un mese.

    Visite pubbliche a gonfie vele: ecco l’Open Day

    Nonostante la pausa tecnica, l’attività all’Osservatorio Gravitazionale Europeo (EGO) non si ferma. Anzi, si intensifica. La manutenzione consente anche l’accesso a zone normalmente inaccessibili, e oltre 1.000 visitatori al mese varcano le porte di Virgo, tra cui moltissimi studenti.

    Il 23 maggio, l’osservatorio aprirà le porte per un Open Day speciale, dove sarà possibile scoprire da vicino la tecnologia che ascolta l’universo. Un’occasione imperdibile per curiosi, famiglie e appassionati di astronomia gravitazionale.

    Le nuove frontiere: l’osservazione multimessaggera

    Il vero sogno della comunità scientifica è quello di replicare una scoperta multimessaggera: un evento cosmico osservato non solo attraverso onde gravitazionali, ma anche mediante luce visibile, onde radio, raggi gamma e altro. Un evento simile è accaduto solo una volta, il 17 agosto 2017, con la fusione di due stelle di neutroni: un punto di svolta nella storia dell’astronomia.

    Per questo, i ricercatori lavorano h24 per trasmettere in tempo reale i dati raccolti a una rete globale di oltre 100 osservatori, pronti a puntare il cielo nel momento giusto.

    Virgo e la rivoluzione dell’astronomia

    La nuova astronomia gravitazionale sta rivoluzionando il nostro modo di osservare il cosmo”, afferma Gianluca Gemme, portavoce di Virgo. Le informazioni raccolte negli ultimi dieci anni hanno già modificato i modelli sull’evoluzione stellare e popolazioni di buchi neri.

    Con oltre 900 scienziati coinvolti e finanziamenti da cinque nazioni europee, Virgo si conferma un fiore all’occhiello della ricerca europea. E la pausa in corso è solo il preludio a una nuova ondata di scoperte che, forse, ci porteranno ancora più vicino alla comprensione dei segreti dell’universo.

  • Elon Musk snobba TikTok: “Non mi interessa”

    Elon Musk snobba TikTok: “Non mi interessa”

    Musk e TikTok: nessun interesse all’acquisto

    Elon Musk, CEO di Tesla e SpaceX, ha dichiarato pubblicamente di non essere interessato all’acquisto di TikTok, smentendo così le voci che lo vedevano coinvolto in un’eventuale acquisizione del popolare social network. Il miliardario ha espresso la sua posizione durante il WELT Economic Summit del 28 gennaio, affermando: “Non ho fatto un’offerta per TikTok e non ho piani su cosa farei se lo possedessi”. Questa dichiarazione, pubblicata da The WELT Group, è stata riportata da CNN, mettendo fine alle speculazioni.

    La situazione di TikTok negli Stati Uniti

    Il social cinese di proprietà di ByteDance, con circa 170 milioni di utenti americani, è da tempo al centro di tensioni politiche negli Stati Uniti per presunti problemi legati alla sicurezza nazionale e alla gestione dei dati sensibili. Secondo un disegno di legge firmato dall’ex presidente Joe Biden, l’app avrebbe dovuto trovare un acquirente non cinese per evitare il ban imposto dal governo. L’ordine esecutivo, inizialmente previsto per il 20 gennaio, è stato poi prorogato di 75 giorni, offrendo a ByteDance più tempo per valutare alternative. Tuttavia, l’azienda ha chiarito di non avere intenzione di vendere, sebbene alcuni investitori abbiano mostrato interesse.

    Chi vuole TikTok? Gli altri nomi in gioco

    A differenza di Musk, altri magnati hanno manifestato apertamente il desiderio di acquistare TikTok. Tra questi spicca MrBeast (Jimmy Donaldson), celebre YouTuber e influencer, che ha reso pubblica la sua intenzione di acquisire l’app a gennaio. Anche Kevin O’Leary, noto volto di Shark Tank, e Frank McCourt, ex proprietario dei Los Angeles Dodgers, hanno espresso il loro interesse nel prendere il controllo del social network.

    Le dichiarazioni di Musk al WELT Economic Summit

    La presa di posizione di Elon Musk è avvenuta in un contesto in cui solitamente si applicano le Regole di Chatham House, che consentono di riportare informazioni senza rivelare le identità. Tuttavia, il suo contributo è stato reso pubblico con il suo consenso. Durante il suo intervento, Musk ha precisato: “Non sono ansioso di acquisire TikTok. Non ho presentato un’offerta e non ho idea di cosa ne farei se lo possedessi”, aggiungendo che personalmente non utilizza TikTok.

    L’interesse per il destino del social continua a crescere, tra speculazioni e nuovi potenziali acquirenti. E tu cosa ne pensi? TikTok dovrebbe restare cinese o passare a mani americane? Diccelo nei commenti!

  • Meta risarcisce Trump con 25 milioni di dollari: accordo dopo la causa per la sospensione degli account

    Meta risarcisce Trump con 25 milioni di dollari: accordo dopo la causa per la sospensione degli account

    L’accordo tra Meta e Donald Trump

    Dopo anni di battaglie legali, la società di Mark Zuckerberg ha raggiunto un accordo con Donald Trump per chiudere la causa intentata dall’ex presidente nel 2021. La controversia riguardava la sospensione degli account Facebook e Instagram di Trump in seguito ai tragici eventi del 6 gennaio 2021, quando i suoi sostenitori assaltarono il Campidoglio.

    Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, Meta pagherà 25 milioni di dollari come parte del patteggiamento. Tuttavia, la società non ammetterà alcuna responsabilità o illecito.

    Come verranno utilizzati i 25 milioni di dollari?

    L’accordo prevede che 22 milioni di dollari siano destinati alla creazione di un fondo per la biblioteca presidenziale di Trump, mentre i restanti 3 milioni copriranno le spese legali sostenute dall’ex presidente nel corso della causa.

    La decisione di Meta arriva in un momento delicato per l’azienda, che continua a essere sotto pressione per la gestione dei contenuti sulla propria piattaforma e le accuse di censura politica.

    Meta non ammette responsabilità

    Nonostante il pagamento, Meta ha specificato che la transazione non costituisce un’ammissione di colpa. La società ha ribadito che la sospensione degli account di Trump era stata presa in conformità con le politiche aziendali, ma ha comunque deciso di risolvere la disputa con un accordo economico.

    L’ex presidente Donald Trump, dal canto suo, ha accolto l’intesa come una vittoria e ha ribadito la sua posizione contro le grandi piattaforme social, accusandole di favorire una censura selettiva.

    Cosa ne pensi di questa vicenda? Lascia un commento nel form qui sotto.

  • Meta accoglie John Elkann nel consiglio di amministrazione

    Meta accoglie John Elkann nel consiglio di amministrazione

    Meta ha annunciato l’ingresso di John Elkann nel suo consiglio di amministrazione, insieme a Dana White e Charlie Songhurst. L’annuncio è stato dato direttamente dal CEO Mark Zuckerberg, che ha sottolineato come i nuovi membri porteranno un valore aggiunto all’azienda grazie alle loro esperienze e prospettive uniche.

    Secondo Zuckerberg, l’arrivo di Elkann, White e Songhurst contribuirà a guidare Meta attraverso le grandi opportunità offerte dall’intelligenza artificiale, dai dispositivi indossabili e dal futuro della connessione umana. L’obiettivo è sfruttare al meglio queste innovazioni per consolidare la leadership dell’azienda nel settore tecnologico.

    John Elkann, presidente di Exor e di Stellantis, ha espresso entusiasmo per il nuovo incarico, affermando di sentirsi “onorato di poter contribuire al futuro di una delle aziende più significative del XXI secolo”. La sua esperienza nel mondo industriale e tecnologico potrà apportare un’importante visione strategica a Meta, soprattutto in un’epoca in cui le tecnologie digitali stanno ridefinendo il modo in cui le persone interagiscono e lavorano.

    Con queste nomine, Meta punta a rafforzare la sua capacità di innovazione e a navigare con successo il futuro sempre più interconnesso.

    osa ne pensi di queste nuove nomine? Lascia un commento nel form qui sotto!

  • Microsoft investe 80 miliardi di dollari in data center per l’AI

    Microsoft investe 80 miliardi di dollari in data center per l’AI

    Microsoft ha annunciato un investimento record di 80 miliardi di dollari nell’anno fiscale 2025 per potenziare l’infrastruttura destinata all’intelligenza artificiale. L’obiettivo è rafforzare la capacità di data center per l’addestramento dei modelli AI e la distribuzione di applicazioni basate su cloud. La notizia è stata diffusa attraverso un post ufficiale sul blog della società.

    Più della metà di questo investimento sarà concentrata negli Stati Uniti, come dichiarato dal presidente Brad Smith. L’espansione dell’AI ha subito un’accelerazione dal 2022, anno in cui OpenAI ha lanciato ChatGPT, spingendo le aziende di ogni settore a integrare questa tecnologia nei loro prodotti e servizi.

    Con questo massiccio investimento, Microsoft conferma la sua leadership nel settore e punta a consolidare il proprio ruolo nello sviluppo di soluzioni AI avanzate e nell’innovazione del cloud computing.

    Cosa ne pensi di questo investimento? L’intelligenza artificiale trasformerà il futuro della tecnologia? Lascia un commento nel form qui sotto e dicci la tua opinione!

  • Attacco hacker filorusso colpisce siti italiani: aeroporti e ministeri nel mirino

    Attacco hacker filorusso colpisce siti italiani: aeroporti e ministeri nel mirino

    Gli hacker filorussi del gruppo NoName057 hanno colpito i portali web di importanti infrastrutture italiane, tra cui gli aeroporti di Malpensa e Linate. Gli attacchi, rivendicati tramite il canale Telegram del gruppo, hanno causato problemi di accesso per gli utenti che cercavano informazioni sui voli in arrivo e in partenza. Fortunatamente, i disservizi non hanno avuto alcun impatto sugli orari dei voli, ma hanno creato significative difficoltà nella consultazione online.

    Il gruppo hacker ha giustificato l’attacco come una risposta alle presunte politiche “russofobe” italiane, scrivendo: “I russofobi italiani ricevono una meritata risposta informatica”.

    Intervento della Polizia Postale e ulteriori bersagli

    Il Centro nazionale anticrimine informatico della Polizia Postale è intervenuto prontamente per fronteggiare la minaccia e ripristinare l’operatività dei siti colpiti. Oltre agli aeroporti, gli attacchi hanno interessato il sito del ministero degli Esteri, la piattaforma di Siena Mobilità e quella dei Trasporti Torino, evidenziando un’aggressione mirata contro i sistemi informatici pubblici e privati del Paese.

    Questi episodi mettono in luce l’importanza di rafforzare la sicurezza informatica nazionale per prevenire future minacce che, anche se non colpiscono direttamente i servizi fisici, possono causare disagi significativi agli utenti e danneggiare l’immagine delle istituzioni.

    Invitiamo i lettori a esprimere la propria opinione su questo tema. Lasciate un commento nel form qui sotto!

  • L’Italia entra nell’era digitale con il programma Re.Tes.

    L’Italia entra nell’era digitale con il programma Re.Tes.

    A partire dal 1° gennaio 2025, l’Italia compie un importante passo verso la digitalizzazione e l’ottimizzazione della Tesoreria statale grazie all’introduzione del programma Re.Tes.. Progettato dalla Ragioneria Generale dello Stato in collaborazione con la Banca d’Italia, questo sistema rappresenta una svolta per le pubbliche amministrazioni e le imprese italiane, in particolare per le piccole e medie imprese (PMI) fornitrici di beni e servizi.

    Il progetto punta a superare le obsolete procedure cartacee, centralizzando e modernizzando i flussi finanziari per migliorare la trasparenza, la sicurezza e la velocità delle operazioni di incasso e pagamento.

    Le principali novità del programma Re.Tes.

    Tra i cambiamenti più significativi, spicca l’adozione obbligatoria del codice IBAN per tutte le disposizioni di pagamento e incasso, gestite attraverso il sistema Ordinativo Informatico Locale (OIL). Questo approccio, basato su protocolli XML e firme digitali, consentirà una maggiore protezione e una velocità superiore nei flussi informativi. Le tradizionali modalità di regolamento tramite conti di Tesoreria provinciale saranno progressivamente eliminate, segnando il passaggio a un sistema completamente unificato.

    Inoltre, il programma prevede l’introduzione del sistema ORTES, destinato a sostituire gli attuali applicativi informatici, e l’utilizzo della piattaforma SIBI per facilitare il dialogo tra le amministrazioni e la Banca d’Italia. Tra le innovazioni più rilevanti, figura la sostituzione del contante con bonifici bancari, inclusi i bonifici domiciliati per i pagamenti residuali.

    Obiettivi ambiziosi per una PA più efficiente

    Il programma Re.Tes. non si limita a digitalizzare i processi amministrativi, ma intende anche migliorare la capacità di analisi grazie a una piattaforma digitale avanzata. Questo sistema offrirà rendicontazioni dettagliate e una gestione più puntuale dei flussi finanziari. Secondo il presidente di Unimpresa, Giovanna Ferrara, si tratta di un’opportunità cruciale per rendere la gestione finanziaria italiana più trasparente e allineata agli standard europei.

    «Pagamenti PA più veloci e regolari», auspica Ferrara, sottolineando l’importanza di garantire un impatto positivo per le PMI, spesso penalizzate da ritardi che ne ostacolano la liquidità e la crescita. La riforma, grazie a strumenti digitali avanzati e a un sistema centralizzato, promette di ridurre drasticamente le inefficienze e promuovere una maggiore competitività per le imprese italiane.

    Verso un futuro più competitivo

    Il programma Re.Tes. si configura come un catalizzatore di sviluppo per l’economia italiana. Ottimizzando i processi amministrativi e riducendo i costi operativi, questo progetto ambizioso punta a creare un sistema finanziario più fluido e affidabile, a beneficio delle imprese e dei cittadini.

  • Mercury Consortium: il futuro dell’energia pulita e sostenibile

    Mercury Consortium: il futuro dell’energia pulita e sostenibile

    Palo Alto / Londra, 10 dicembre 2024 – È stato lanciato il Mercury Consortium, un progetto innovativo che riunisce oltre venti aziende leader nel settore energetico con un obiettivo ambizioso: accelerare l’adozione di tecnologie per l’energia pulita e promuovere la transizione verso un futuro energetico sostenibile. Tra i partecipanti figurano nomi prestigiosi come Octopus Energy, EDF Energy, Amazon Web Services e Oracle.

    L’importanza della collaborazione

    Ideato da Kraken, la piattaforma tecnologica di Octopus Energy, il consorzio si ispira agli standard di connettività come il Bluetooth, per sviluppare linee guida condivise che rendano più semplice l’integrazione delle tecnologie a basse emissioni di carbonio nella rete elettrica globale. La gestione del progetto è affidata all’EPRI (Electric Power Research Institute), un’organizzazione senza scopo di lucro che guida la ricerca e lo sviluppo nel settore dell’energia sostenibile.

    Obiettivi e impatto

    L’iniziativa mira a:

    • Definire standard comuni per dispositivi come veicoli elettrici, pannelli solari e batterie domestiche.
    • Promuovere l’interoperabilità, ovvero la capacità dei dispositivi di comunicare efficacemente con la rete elettrica.
    • Integrare oltre 200 milioni di dispositivi a basse emissioni di carbonio entro il 2030, migliorando l’efficienza delle reti elettriche.

    L’interoperabilità è cruciale per evitare picchi di domanda che potrebbero sovraccaricare le reti e richiedere costosi investimenti. Grazie a standard condivisi, i dispositivi potranno partecipare a programmi di Demand Response, migliorando la resilienza e la flessibilità del sistema energetico globale.

    Un futuro più verde e accessibile

    Secondo Arshad Mansoor, Presidente e CEO di EPRI, “la capacità delle tecnologie di integrarsi perfettamente è essenziale per un sistema energetico moderno. Con il Mercury Consortium, possiamo accelerare la transizione verso un futuro a emissioni zero, contribuendo a un uso più ampio delle tecnologie a basse emissioni.”

    Devrim Celal di Kraken sottolinea che questa iniziativa rappresenta il “Bluetooth delle tecnologie a basse emissioni”, un passo fondamentale per promuovere la decarbonizzazione e costruire un sistema energetico globale più sostenibile.

    Giorgio Tomassetti, CEO di Octopus Energy in Italia commenta: “Lo scorso ottobre abbiamo annunciato Project Mercury, il primo passo verso l’interoperabilità nel settore energetico, un fattore fondamentale per favorire la sinergia tra tutti i dispositivi intelligenti che usiamo e useremo in maniera sempre di più nelle nostre case. Il Consortium rappresenta un ulteriore passo avanti per promuovere l’adozione di tecnologie per l’energia pulita e creare uno standard globale che migliori la vita delle persone e riduca la spesa energetica, e speriamo che sempre più operatori ed enti decidano di accompagnarci in questo percorso.”

    Coinvolgimento globale

    L’adesione al consorzio è aperta a produttori, fornitori di tecnologia e regolatori di tutto il mondo. Questo approccio inclusivo mira a creare una rete globale di cooperazione, facilitando la transizione verso un’energia pulita e accessibile.

  • L’Ue intensifica il monitoraggio di TikTok: il caso Romania e le implicazioni per le elezioni

    L’Ue intensifica il monitoraggio di TikTok: il caso Romania e le implicazioni per le elezioni

    Il contesto: elezioni in Romania e rischi di ingerenze esterne

    Le elezioni presidenziali in Romania sono al centro dell’attenzione europea. La Commissione Europea ha intensificato il monitoraggio di TikTok alla luce di sospetti su interferenze straniere, in particolare dalla Russia, che potrebbero compromettere l’integrità del processo elettorale. Secondo la Digital Services Act (DSA), TikTok è stato obbligato a congelare e conservare dati relativi a potenziali rischi sistemici per preservare prove utili per eventuali indagini future.

    Il ruolo della Digital Services Act

    La DSA rappresenta uno strumento fondamentale per garantire trasparenza e sicurezza nelle piattaforme digitali. Attraverso un “ordine di conservazione”, la Commissione ha richiesto a TikTok di mantenere documenti interni sui suoi sistemi di raccomandazione e sulle strategie adottate per affrontare il rischio di manipolazione intenzionale o comportamenti coordinati non autentici.

    I sospetti di disinformazione e la risposta europea

    Le autorità rumene hanno segnalato possibili interferenze da parte di attori esterni durante la campagna elettorale. Parallelamente, l’Osservatorio europeo dei media digitali ha individuato tattiche di disinformazione, tra cui:

    • contenuti politici non contrassegnati;
    • violazioni della legge elettorale;
    • comportamenti coordinati per manipolare l’opinione pubblica.

    Questi elementi hanno spinto l’Unione Europea a coinvolgere il Rapid Response System (RRS), un sistema che garantisce una cooperazione rapida tra piattaforme digitali, fact-checker e organizzazioni della società civile.

    Collaborazione internazionale e il ruolo di TikTok

    La Commissione ha coinvolto il Cyber Crisis Task Force, che comprende istituzioni come Europol ed ENISA, per coordinare le attività di monitoraggio e risposta alle minacce. È stato richiesto a TikTok di dimostrare come intende mitigare i rischi legati a campagne di disinformazione e influenze indebite, in linea con le linee guida elettorali della DSA.

    In aggiunta, la Commissione europea ha avviato consultazioni con i coordinatori dei servizi digitali dei vari Stati membri per analizzare le prove raccolte e discutere le strategie future.

    Conclusioni: vigilanza rafforzata per garantire la trasparenza

    Questo episodio mette in evidenza l’importanza di una vigilanza rigorosa sulle piattaforme digitali in periodi delicati come le elezioni. La Commissione Europea, attraverso la DSA, punta a creare un ecosistema online più sicuro, mitigando i rischi di disinformazione e interferenze esterne.

    E tu, cosa ne pensi?
    La crescente attenzione dell’Unione Europea verso TikTok è sufficiente a garantire trasparenza e sicurezza durante le elezioni? Lascia un commento nel form in basso per condividere la tua opinione.

  • Servizi online di Intesa Sanpaolo in tilt: giornata di disagi per i clienti

    Servizi online di Intesa Sanpaolo in tilt: giornata di disagi per i clienti

    Un guasto tecnico blocca i servizi online

    Nelle prime ore del mattino di ieri, i clienti di Intesa Sanpaolo hanno riscontrato un grave disservizio che ha reso inaccessibili sia il servizio di internet banking che la app della banca. La situazione ha causato disagi significativi, con conti correnti inaccessibili e ritardi nell’accredito di stipendi e pensioni.

    La risposta della banca

    Intesa Sanpaolo ha comunicato di aver individuato il problema e attivato un piano di risoluzione. Secondo l’istituto, “il disservizio non riguarda la totalità dei clienti, ma solo parte degli accessi”. I tecnici sono al lavoro per ripristinare completamente la funzionalità dei servizi, con un focus particolare sui problemi riscontrati nella app.

    Aggiornamenti su pensioni e stipendi

    Nel corso della giornata, Intesa Sanpaolo ha rassicurato i propri clienti con una nota ufficiale. La banca ha confermato che “tutte le pensioni sono state accreditate e contabilizzate con la data di oggi, 2 dicembre”. Inoltre, non è emerso alcun problema legato agli accrediti degli stipendi, una questione che aveva suscitato preoccupazione tra i clienti.

    Una risoluzione progressiva

    Per quanto riguarda i problemi di accesso alla app, Intesa Sanpaolo ha specificato che le difficoltà sono in via di risoluzione. La situazione sembra quindi destinata a normalizzarsi nelle prossime ore, riportando la piattaforma online alla piena operatività.

    Ti è successo qualcosa di simile?

    Hai riscontrato problemi con i servizi online della tua banca? Raccontaci la tua esperienza utilizzando il form in basso. La tua opinione è importante!

  • iSee: innovazione e inclusività negli occhiali tecnologici per non vedenti

    iSee: innovazione e inclusività negli occhiali tecnologici per non vedenti

    Una visione più inclusiva: nasce iSee

    La PMI Innovativa iVision Tech, leader nel settore dell’occhialeria Made in Italy, lancia sul mercato iSee, un dispositivo rivoluzionario per la mobilità delle persone non vedenti. Questi occhiali tecnologici permettono di rilevare ostacoli fino a quattro metri di distanza, migliorando autonomia e sicurezza. Dopo anni di ricerca e sviluppo, iSee sarà disponibile in prevendita a dicembre tramite il sito e-commerce isee-one.com e verrà presentato ufficialmente al MIDO 2025, il Salone internazionale dell’occhialeria a Milano.

    Un progetto che unisce tecnologia e inclusività

    Il progetto iSee si basa su una missione sociale: offrire soluzioni innovative per le sfide quotidiane delle persone non vedenti. Gli occhiali sono stati sviluppati con il contributo diretto di utenti non vedenti, garantendo un design funzionale e realmente utile. La tecnologia integrata comprende:

    • Sensori avanzati per la rilevazione degli ostacoli.
    • Un sistema audio intuitivo che guida l’utente tramite segnali acustici.
    • Algoritmi sofisticati che analizzano e mappano l’ambiente circostante in tempo reale.

    Grazie a una miniaturizzazione senza precedenti, iSee si presenta come un normale paio di occhiali, con prestazioni ottimizzate per durata della batteria, leggerezza e comfort estetico.

    Made in Italy e collaborazioni strategiche

    La realizzazione di iSee ha coinvolto le migliori eccellenze tecnologiche italiane e internazionali. iVision Tech ha collaborato con aziende leader in:

    • Componentistica elettronica.
    • Tecnologia satellitare e mappatura ambientale.
    • Geolocalizzazione per garantire precisione ed efficacia.

    Nel maggio 2024, iVision Tech ha ottenuto la certificazione ISO 13485:2016, che autorizza la produzione di dispositivi medici, aprendo così la strada per una futura classificazione di iSee come dispositivo medico, rendendolo più accessibile economicamente.

    Mercati e prospettive future

    Secondo il project manager Federico Fulchir, l’obiettivo iniziale è conquistare i mercati di Europa e Nord America, dove vivono 3,6 milioni di persone non vedenti, per poi espandersi a livello globale, raggiungendo una platea potenziale di 43 milioni di utenti. Il dispositivo punta a diventare una soluzione indispensabile per migliorare la qualità della vita delle persone non vedenti.

    L’amministratore delegato Stefano Fulchir sottolinea l’impegno sociale di iVision Tech: «iSee rappresenta il culmine di un lungo lavoro di progettazione e il nostro desiderio di creare un prodotto che faccia davvero la differenza nella vita delle persone».

    Un’azienda all’avanguardia nel settore dell’occhialeria

    Con sede a Milano e uno stabilimento produttivo a Martignacco (UD), iVision Tech è un’eccellenza del manufacturing Made in Italy. La società, conosciuta per i suoi marchi di alta gamma come Henry Jullien, ha investito in tecnologie avanzate e acquisizioni strategiche per consolidare la propria posizione nel mercato globale.

    Tra le recenti acquisizioni figurano la società bulgara IVILENS, specializzata in lenti oftalmiche, e Teknoema S.r.l., leader nella produzione di componenti elettronici.

  • Intelligenza artificiale e big data: il futuro delle città resilienti

    Intelligenza artificiale e big data: il futuro delle città resilienti

    Come l’intelligenza artificiale sta trasformando le città

    L’intelligenza artificiale (IA) e i big data stanno rivoluzionando il modo in cui le città affrontano le sfide ambientali, sociali ed economiche. Queste tecnologie innovative sono utilizzate per prevedere la domanda di risorse come acqua ed energia, gestire il traffico urbano, ottimizzare la risposta a calamità naturali ed epidemie, migliorando così la qualità della vita dei cittadini. Tuttavia, per sfruttare appieno il loro potenziale, è fondamentale superare le barriere informative e integrare fonti di dati pubbliche e private.

    Esempi virtuosi: Copenaghen, Barcellona e Singapore

    Il modello danese: Copenaghen e le thrive zones

    Copenaghen rappresenta un esempio di eccellenza nell’utilizzo dell’IA per la sostenibilità urbana. Grazie alla collaborazione con Google, la città mappa la qualità dell’aria a livello strada per strada, fornendo dati utili per pianificare nuove aree urbane e implementare politiche antinquinamento. Le “thrive zones”, quartieri interconnessi e lontani dalle zone ad alto inquinamento, sono un esempio tangibile di come l’IA possa migliorare la vivibilità urbana. Inoltre, l’ottimizzazione del consumo energetico negli edifici comunali ha ridotto sia i costi che le emissioni di carbonio.

    Barcellona e la gestione delle risorse idriche

    Barcellona utilizza i big data per gestire l’approvvigionamento idrico, prevedere i consumi e ottimizzare il trattamento delle acque reflue. Questa tecnologia consente di rispondere efficacemente alle esigenze della popolazione e di ridurre gli sprechi, rappresentando un modello replicabile per altre città.

    Singapore: un pioniere nella gestione digitale

    Singapore ha dimostrato il valore dell’IA nella gestione del traffico e nella risposta alle emergenze sanitarie, come durante la pandemia da Covid-19. Grazie al contact tracing digitale e ad altre soluzioni innovative, la città ha migliorato l’efficienza dei servizi pubblici e mira a integrare ulteriormente l’IA in settori strategici come la biomedicina e la finanza.

    I rischi ambientali e sociali delle tecnologie avanzate

    Nonostante i benefici, l’espansione dell’IA presenta significativi rischi ambientali. I data center, necessari per l’elaborazione dei dati, stanno aumentando la loro impronta ecologica, consumando ingenti quantità di energia e acqua. Secondo l’Agenzia Internazionale dell’Energia, il consumo energetico globale dei data center potrebbe raddoppiare entro il 2026, aggravando ulteriormente lo stress sulle risorse naturali.

    Anche i rischi legati alla sicurezza informatica sono in aumento. Gli attacchi hacker possono paralizzare infrastrutture critiche, causando disservizi globali. Inoltre, la qualità e la gestione dei dati rimangono problematiche: algoritmi avanzati spesso generano volumi di informazioni difficili da interpretare senza adeguate competenze.

    Verso un futuro sostenibile e intelligente

    Con oltre la metà della popolazione mondiale residente in aree urbane, le città devono adattarsi per affrontare sfide crescenti. Investire nell’IA e nei big data non solo migliorerà i servizi pubblici, ma offrirà anche nuove opportunità economiche. Progetti come la strategia d’investimento Pictet-SmartCity mirano a identificare le aziende che contribuiscono alla costruzione di città più sostenibili, trasformando queste sfide in opportunità.

    Condividi il tuo pensiero! Come vedi il ruolo dell’IA nelle città del futuro? Lascia un commento nel form qui sotto!

  • Addio a Guido Pizzella: un pioniere delle onde gravitazionali

    Addio a Guido Pizzella: un pioniere delle onde gravitazionali

    L’eredità di Guido Pizzella nella ricerca scientifica

    Guido Pizzella, uno dei pionieri nello studio delle onde gravitazionali, ci ha lasciato. Insieme a Edoardo Amaldi, negli anni ’70, avviò in Italia la ricerca sperimentale su queste onde, progettando i rivelatori a barre risonanti Explorer e Nautilus.

    Explorer, operativo al CERN dal 1990 al 2012, e Nautilus, attivo presso i Laboratori Nazionali di Frascati fino al 2016, furono strumenti innovativi basati sull’uso di grandi masse metalliche isolate. Nonostante non riuscissero a captare direttamente le onde gravitazionali, questi esperimenti gettarono le basi per avanzamenti fondamentali nella ricerca.

    Dalle barre risonanti all’interferometria: il ponte verso Virgo

    I risultati delle ricerche condotte da Pizzella hanno ispirato la progettazione di strumenti più sensibili, come il rivelatore interferometrico Virgo, in collaborazione con i rivelatori statunitensi LIGO. Questo approccio ha permesso nel 2015 la prima osservazione diretta delle onde gravitazionali, inaugurando una nuova era dell’astronomia gravitazionale. Nel 2016, Pizzella ricevette la Medaglia Amaldi, un riconoscimento al suo contributo visionari

    Scienziato, mentore e innovatore

    La carriera di Pizzella non si limitò alle onde gravitazionali. Nei suoi primi anni, collaborò con James Van Allen nello studio delle fasce di Van Allen e del vento solare. Tornato in Italia, contribuì al primo satellite dell’ESRO, approfondendo la fisica del plasma nello spazio e guidando ricerche sui raggi cosmici anche dopo il pensionamento.

    Oltre al suo contributo scientifico, Pizzella è ricordato come un docente carismatico presso l’Università La Sapienza e l’Università di Roma Tor Vergata, influenzando generazioni di studenti.

    Un’eredità che continua a ispirare

    La scomparsa di Guido Pizzella rappresenta una perdita per il mondo scientifico, ma il suo lavoro rimane un faro per la comunità della ricerca. Il suo spirito visionario e il suo impegno instancabile continueranno a guidare futuri progressi nella fisica.

  • Cobot: i robot collaborativi che rivoluzionano produttività e costi

    Cobot: i robot collaborativi che rivoluzionano produttività e costi

    Durante il Richmond IT Director Forum, tenutosi a Rimini dal 10 al 12 novembre, Arash Ajoudani, direttore del laboratorio HRII Human Robot Interaction and Interfaces dell’IIT, ha presentato i vantaggi dei cobot. Questi robot, grazie all’unione di AI e robotica, stanno trasformando l’industria e il settore sanitario, con previsioni di crescita del mercato globale AI che raggiungeranno 1,5 trilioni di dollari entro il 2030.

    Impatti industriali e sanitari: produttività e precisione in crescita

    Nel settore industriale, i cobot riducono i tempi di produzione del 30% e i costi di manodopera del 25%. In ambito sanitario, migliorano la precisione del 50% e riducono il recupero post-operatorio del 40%. Inoltre, grazie all’AI, le diagnosi sono più rapide e i trattamenti personalizzati, con una crescita annuale del mercato sanitario del 45%.

    MOCA e RealMove: il futuro della robotica collaborativa

    Ajoudani ha presentato MOCA, un robot collaborativo mobile, e RealMove, un sistema markerless per il tracciamento dei movimenti corporei. Quest’ultimo è stato progettato per prevenire le cadute degli anziani e aiutare i non vedenti, dimostrando il potenziale dei cobot nell’assistenza sanitaria.

    Ergonomia fisica e cognitiva: migliorare il benessere lavorativo

    L’introduzione dei cobot sta contribuendo a ridurre danni muscoloscheletrici, che in Italia costano 8 miliardi di euro all’anno. Parallelamente, cresce l’attenzione all’ergonomia cognitiva, che mira a ridurre lo stress mentale e migliorare la qualità del lavoro, calibrando ritmi e flussi sulle esigenze individuali.

    Sfide etiche e sociali: il lato oscuro della robotica

    Ajoudani ha sottolineato che la robotica AI-based potrebbe aumentare il senso di inutilità nelle persone. “L’ergonomia cognitiva può diventare il nostro alleato o il nostro peggior nemico”, ha avvertito, evidenziando l’importanza di un equilibrio tra innovazione e benessere umano.

    Esprimi la tua opinione nel form in basso: come vedi il futuro dei cobot nella nostra società?

  • Italia al quinto posto nel mondo per attacchi cyber: un allarme per il settore manufacturing

    Italia al quinto posto nel mondo per attacchi cyber: un allarme per il settore manufacturing

    La crescente minaccia per la sicurezza informatica in Italia

    L’Italia è attualmente il quinto paese al mondo per numero di attacchi cyber, con un impatto particolarmente preoccupante sul comparto manufacturing. Questo dato allarmante emerge dalla decima edizione di Ciset, la conferenza internazionale sulla cybersecurity tenutasi a Genova. Esperti di livello mondiale hanno partecipato all’evento per discutere delle sfide e delle strategie per affrontare queste minacce.

    La posizione critica dell’Italia nel panorama cyber globale

    Secondo Paola Girdinio, presidente del Competence Center Stat 4.0, l’Italia si trova in una situazione particolarmente vulnerabile: nonostante le sue dimensioni ridotte rispetto agli Stati Uniti, è comunque il quinto paese più colpito. “Questo dato è preoccupante se consideriamo che siamo un unico stato”, ha dichiarato Girdinio.

    Focus su geopolitica, intelligenza artificiale e direttiva NIS 2

    La conferenza Ciset ha posto l’accento su temi come la geopolitica, l’uso di intelligenza artificiale per migliorare la sicurezza e la gestione dell’errore umano negli attacchi cyber. Un aspetto cruciale è la direttiva europea NIS 2, appena recepita dal governo italiano, che introduce nuove regole per la cybersicurezza aziendale. Girdinio ha sottolineato l’importanza di questa normativa, spiegando come ogni azienda debba ora effettuare un audit sui propri fornitori, aumentando così la sicurezza lungo tutta la filiera.

    Genova come centro d’eccellenza per la cybersecurity

    Il governatore della Liguria, Marco Bucci, ha evidenziato il ruolo chiave di Genova e della Liguria nel settore della cybersicurezza. Grazie alla presenza di aziende come Leonardo e all’arrivo dei cavi internet sottomarini, il territorio si è affermato come un polo d’eccellenza. “Non siamo solo un centro di innovazione, ma anche di implementazione pratica”, ha dichiarato Bucci, sottolineando come Genova possa vantare un’infrastruttura in grado di gestire e proteggere le informazioni che arrivano dai cavi sottomarini.

    Una sfida per tutte le aziende italiane

    In questo contesto, la nuova normativa impone a tutte le aziende di adattarsi e implementare misure di sicurezza cibernetica sempre più avanzate. Questa necessità rappresenta una sfida ma anche un’opportunità per il settore italiano, che ha già dimostrato un forte potenziale di innovazione.

    Invito ai lettori: cosa ne pensate della crescita degli attacchi cyber in Italia? Avete esperienze o opinioni sulla sicurezza nelle aziende italiane? Lasciateci un commento nel form qui sotto.