Categoria: Terremoti

  • Scossa ai Campi Flegrei: sisma di magnitudo 4.4 ha fatto tremare Napoli

    Scossa ai Campi Flegrei: sisma di magnitudo 4.4 ha fatto tremare Napoli

    Un sisma di magnitudo 4.4 a soli 3 km di profondità ha colpito l’area flegrea il 13 maggio: paura tra oltre 2 milioni di persone

    Una scossa che fa tremare il cuore del Vesuvio

    Una scossa di terremoto di magnitudo 4.4 ha interessato la zona dei Campi Flegrei alle ore 12:07 italiane di martedì 13 maggio 2025. L’evento sismico è stato localizzato a soli 3 km di profondità, un dato che lo rende estremamente superficiale e quindi potenzialmente più avvertibile dalla popolazione.

    L’epicentro si trova nei pressi di Pozzuoli, in una delle aree più densamente popolate della Campania e dell’intero sud Italia. Secondo i dati diffusi dall’INGV – Osservatorio Vesuviano, la scossa è stata registrata con una magnitudo Md 4.4, coordinate 40.8245 N, 14.1117 E.

    L’area coinvolta: oltre due milioni di persone interessate

    La scossa è stata avvertita distintamente in tutta la zona flegrea, inclusa Napoli e numerosi comuni limitrofi. A essere interessate, in un raggio di 20 km dall’epicentro, sono oltre 2 milioni di abitanti, distribuiti tra comuni come Pozzuoli, Bacoli, Quarto, Marano, Qualiano, Giugliano, Casoria e naturalmente Napoli.

    La natura vulcanica dell’area, con la presenza dei Campi Flegrei e del Vesuvio, rende questa scossa particolarmente preoccupante. Sebbene al momento non siano stati registrati danni gravi o feriti, la popolazione è scesa in strada per la paura.

    Un evento in linea con lo sciame sismico flegreo

    Non è il primo episodio significativo del 2025 nell’area flegrea. Da mesi si registra un aumento della micro-sismicità, sintomo dell’attività vulcanica in corso. Gli esperti parlano da tempo di un graduale sollevamento del suolo e di un accumulo di pressioni nel sottosuolo.

    Secondo l’INGV, la scossa è coerente con un meccanismo di sollevamento e fratturazione superficiale, tipico delle fasi di maggiore attività nei calderoni vulcanici attivi.

    Cosa fare in caso di nuova scossa?

    La Protezione Civile invita alla massima prudenza e al rispetto delle procedure di emergenza in caso di nuove scosse. Ecco alcuni consigli fondamentali:

    • Allontanarsi da oggetti sospesi e vetri
    • Rifugiarsi sotto tavoli robusti o architravi
    • Evitare ascensori e scale
    • Tenere pronta una borsa di emergenza con acqua, documenti, torcia e medicinali

    Un campanello d’allarme da non ignorare

    Questo terremoto rappresenta un chiaro segnale d’allerta per un’area altamente vulnerabile, dove convivono sismicità e vulcanismo attivo. È fondamentale che le istituzioni continuino a investire in monitoraggio, prevenzione e formazione della cittadinanza, per evitare situazioni tragiche in futuro.

  • Lieve scossa sotto i piedi della Basilicata: terremoto a Balvano, ecco cosa è successo

    Lieve scossa sotto i piedi della Basilicata: terremoto a Balvano, ecco cosa è successo

    Una scossa in pieno pomeriggio: cosa è accaduto a Balvano

    Nel pomeriggio del 9 maggio 2025, alle ore 15:33 italiane, la terra ha tremato in Basilicata, precisamente 1 km a ovest di Balvano, in provincia di Potenza. La Sala Sismica INGV di Roma ha rilevato una scossa di magnitudo ML 2.4, a 8 km di profondità, con coordinate geografiche 40.6488° N, 15.5002° E.

    Il sisma, sebbene lieve, è stato avvertito dalla popolazione in diversi comuni lucani e salernitani, destando preoccupazione soprattutto per la sua superficialità, che ne ha accentuato la percezione.

    Comuni interessati: chi ha sentito la scossa

    Secondo i dati INGV, oltre a Balvano, l’epicentro, la scossa è stata percepita anche nei comuni circostanti come RiciglianoVietri di PotenzaRomagnano al MonteSalvitelle e San Gregorio Magno. In totale sono oltre 80.000 abitanti potenzialmente coinvolti entro un raggio di 20 km.

    Anche se la magnitudo non supera i 2.5, la combinazione tra profondità ridotta e prossimità ai centri abitati ha fatto sì che il fenomeno venisse avvertito chiaramente.

    Nessun danno, ma la memoria di Balvano inquieta

    Fortunatamente non si registrano danni a persone o cose. Tuttavia, il nome Balvano riporta alla mente eventi tragici legati al passato, come il disastro ferroviario del 1944, e ogni scossa nella zona riaccende la sensibilità della popolazione locale.

    In questi casi, l’INGV ricorda che anche i terremoti più lievi sono importanti da monitorare, poiché fanno parte della dinamica sismica di aree già classificate come a media pericolosità

    La sismicità della zona e la necessità della prevenzione

    La Basilicata è attraversata da faglie attive, in particolare nella zona dell’Appennino lucano, dove si concentrano eventi sismici di bassa e media magnitudo. I dati raccolti oggi, come sempre, andranno ad arricchire i modelli di previsione e prevenzione, fondamentali per affrontare eventuali eventi futuri con maggiore consapevolezza e sicurezza.

  • Scossa imprevista sull’Appennino bolognese: la terra trema a 55 km di profondità

    Scossa imprevista sull’Appennino bolognese: la terra trema a 55 km di profondità

    Un sisma scuote il cuore dell’Appennino

    Nel primo pomeriggio, una scossa di terremoto ha fatto tremare l’Appennino bolognese, precisamente nella zona di Alto Reno Terme. Il sisma, di magnitudo 3.8, è stato rilevato a una profondità di 55 chilometri, un dato che spiega in parte la scarsa percezione in superficie e l’assenza di danni.

    Epicentro tra natura e piccoli centri

    L’epicentro del terremoto si colloca in una zona montuosa e poco popolata, ma comunque significativa: i comuni più vicini sono Alto Reno TermeCastel di CasioSambuca Pistoiese (in provincia di Pistoia) e Camugnano. Si tratta di borghi storici e aree naturalistiche, attraversati da faglie minori spesso sotto osservazione da parte degli esperti dell’INGV.

    Nessun danno ma cresce l’attenzione

    Nonostante la magnitudo moderata, la scossa è stata chiaramente avvertita in alcuni centri abitati. Fortunatamente, non risultano danni a persone o cose, ma l’episodio riaccende l’attenzione sul rischio sismico dell’area appenninica, da sempre considerata attiva e soggetta a fenomeni tellurici.

  • Terrore nel Mar di Marmara: Istanbul trema ma non si piega

    Terrore nel Mar di Marmara: Istanbul trema ma non si piega

    Panico a Istanbul, ma nessuna vittima

    Un terremoto di magnitudo 6.2 ha colpito oggi la Turchia, con epicentro nel Mar di Marmara, al largo della costa di Silivri. La scossa, avvenuta poco prima delle 13 (ora locale), è stata fortemente percepita nella popolosa metropoli di Istanbul, provocando scene di panico tra i cittadini, ma – stando alle prime dichiarazioni ufficiali – non ha causato vittime.

    Secondo quanto riferito dall’Agenzia turca per la gestione dei disastri (AFAD) e dal ministro degli Interni Ali Yerlikaya, il sisma è stato sentito chiaramente anche in diverse province limitrofe. Subito dopo l’evento, sono partite le operazioni di verifica e controllo dei danni in tutta l’area.

    Le parole del governo e il messaggio di Erdogan

    Il presidente Recep Tayyip Erdogan ha commentato l’accaduto dichiarando: “Seguiamo gli sviluppi con attenzione e siamo pronti ad affrontare ogni eventualità”. L’evento sismico ha fatto immediatamente riaffiorare il timore di un terremoto devastante, come quello che nel 1999 colpì la regione di Izmit causando oltre 17.000 morti.

    La risposta delle autorità è stata tempestiva: sono stati attivati i centri operativi di emergenza, i servizi sanitari sono in stato di allerta e sono in corso verifiche su strutture sensibili e infrastrutture critiche, comprese scuole, ospedali e ponti.

    La paura che torna e il rischio sismico in Turchia

    La Turchia si trova in una delle zone sismiche più attive al mondo, in particolare lungo la faglia anatolica settentrionale, e il Mar di Marmara è noto agli esperti come un potenziale focolaio di futuri eventi disastrosi.

    Nonostante il paese abbia migliorato negli anni le norme antisismiche, molti cittadini vivono in edifici non adeguatamente rinforzati, alimentando il timore che una futura scossa più forte possa avere conseguenze tragiche. Oggi, per fortuna, la città ha retto: non si segnalano crolli significativi né feriti gravi, ma resta la paura e l’urgenza di investire nella prevenzione.

    Un messaggio di allerta e speranza

    L’evento rappresenta un monito importante: serve maggiore consapevolezza e preparazione in un paese dove la terra non smette mai di muoversi. Istanbul è salva, per ora, ma il ricordo del passato e il rischio del futuro obbligano tutti – istituzioni e cittadini – a non abbassare la guardia.

  • Scossa sismica sveglia la Grecia: terremoto di magnitudo 3.6 colpisce Karpenision

    Scossa sismica sveglia la Grecia: terremoto di magnitudo 3.6 colpisce Karpenision

    Dettagli dell’evento sismico

    Nelle prime ore del 7 marzo 2025, precisamente alle 05:56:37 ora locale, un terremoto di magnitudo ML 3.6 ha colpito la regione della Grecia centrale. L’epicentro è stato localizzato a circa 18.7 km a est-nord-est di Karpenision, con coordinate geografiche 38.8480°N di latitudine e 21.6920°E di longitudine. La profondità focale è stata registrata a 25 km.​

    Localizzazione e impatto

    Il sisma ha interessato principalmente la zona montuosa attorno a Karpenision, una città nota per le sue bellezze naturali e le attività turistiche. Data la profondità e la magnitudo dell’evento, non si segnalano al momento danni significativi a strutture o persone. Tuttavia, la scossa è stata avvertita distintamente dalla popolazione locale, causando preoccupazione tra gli abitanti

    La Grecia è situata in una delle aree sismicamente più attive d’Europa, a causa della convergenza tra la placca euroasiatica e quella africana. Eventi sismici di questa entità sono relativamente comuni e rientrano nella normale attività tettonica del paese. Le autorità locali e gli istituti di monitoraggio sismico mantengono costantemente sotto controllo la situazione per garantire la sicurezza dei cittadini.​

    Conclusioni

    Nonostante la scossa abbia generato apprensione, la mancanza di danni rilevanti indica che le infrastrutture locali hanno resistito efficacemente all’evento. È fondamentale continuare a promuovere la cultura della prevenzione e della preparazione sismica tra la popolazione, specialmente in regioni ad alta attività sismica come la Grecia.​

    Invito ai lettori

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  • Terremoto oggi M3.5 in Umbria a Foligno (Perugia) alle 01:55 del 4 marzo 2025

    Terremoto oggi M3.5 in Umbria a Foligno (Perugia) alle 01:55 del 4 marzo 2025

    Una scossa di terremoto di magnitudo 3.5  è stata registrata nella notte di oggi nella zona di Foligno in provincia di Perugia in Umbria alle 01:55.

    Vediamo di seguito il dettaglio del sisma

    Evento sismico e magnitudo

    La scossa di terremoto è stata registrata oggi in Umbria ed ha interessato la zona di Foligno in provincia di Perugia.

    L’evento sismico è stato registrato dai sismografi dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia oggi martedì 04-03-2025 ore 01:55:40 con magnitudo 3.5  della scala Richter.

    Ipocentro del terremoto

    Secondo quanto si apprende dal sito dell’INGV la scossa di terremoto ha avuto una profondità (ipocentro) di 10 Km.

    Epicentro del terremoto

    Epicentro Terremoto di magnitudo ML 3.5 del 04-03-2025 ore 01:55:40 (Italia) in zona: 2 km SW Foligno (PG)
    Terremoto di magnitudo ML 3.5 del 04-03-2025 ore 01:55:40 (Italia) in zona: 2 km SW Foligno (PG)

    L’epicentro del terremoto localizzato dalla Sala Sismica INGV-Roma è stato individuato alle coordinate 42.943012.6890 a 2 km sud ovest di Foligno (PG), a meno di dieci chilometri dai comuni di Spello, Mentefalco, Bevagna, Trevi e Cannara.

    Danni

    Non sono segnalati danni a persone e cose.

    Se avete avvertito le scosse lasciate, se volete, la vostra testimonianza con un commento nel form sotto.

  • Terremoto oggi M2.3 in Puglia a Oria (Brindisi) alle 17:06 del 3 marzo 2025

    Terremoto oggi M2.3 in Puglia a Oria (Brindisi) alle 17:06 del 3 marzo 2025

    Una lieve scossa di terremoto di magnitudo 2.3 è stata registrata nel tardo pomeriggio di oggi nella zona di Oria in provincia di Brindisi in Puglia alle 17:06.

    Vediamo di seguito il dettaglio del sisma a Milo

    Evento sismico e magnitudo

    La scossa di terremoto è stata registrata oggi in Puglia ed ha interessato la zona di Oria in provincia di Brindisi.

    L’evento sismico è stato registrato dai sismografi dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia oggi lunedì 03-03-2025 ore 17:06:16 con magnitudo 2.3 della scala Richter.

    Ipocentro del terremoto

    Secondo quanto si apprende dal sito dell’INGV la scossa di terremoto ha avuto una profondità (ipocentro) di 9 Km.

    Epicentro del terremoto

    Epicentro Terremoto di magnitudo ML 2.3 del 03-03-2025 ore 17:06:16 (Italia) in zona: 3 km SW Oria (BR)
    Epicentro Terremoto di magnitudo ML 2.3 del 03-03-2025 ore 17:06:16 (Italia) in zona: 3 km SW Oria (BR)

    L’epicentro del terremoto localizzato dalla Sala Sismica INGV-Roma è stato individuato alle coordinate 40.480017.6250 a 3 km sud ovest di Oria (BR), a meno di dieci chilometri dai comuni di Francavilla Fontana, Manduria, Sava, Torre Santa Susanna e Erchie.

    Danni

    Non sono segnalati danni a persone e cose.

    Se avete avvertito le scosse lasciate, se volete, la vostra testimonianza con un commento nel form sotto.

  • Terremoto di magnitudo 2.6 sul Vesuvio: aggiornamenti e dettagli

    Terremoto di magnitudo 2.6 sul Vesuvio: aggiornamenti e dettagli

    Il 28 gennaio 2025, alle ore 05:46 (ora italiana), è stato registrato un terremoto di magnitudo 2.6 nella zona del Vesuvio, localizzato ad una profondità di soli 1 km. La scossa, pur essendo di lieve entità, ha attirato l’attenzione per la sua posizione in una delle aree vulcaniche più sorvegliate d’Europa.

    L’evento è stato rilevato dalla Sala Operativa INGV-OV di Napoli, con coordinate geografiche 40.8200 latitudine e 14.4270 longitudine.

    I comuni vicini all’epicentro

    Il terremoto si è verificato a circa 6 km a est di Portici e 6 km a nord-est di Torre del Greco, interessando una zona densamente popolata. Tra i comuni più vicini troviamo:

    • Massa di Somma (5 km, 5.444 abitanti)
    • San Sebastiano al Vesuvio (5 km, 9.196 abitanti)
    • Trecase (6 km, 9.097 abitanti)
    • Ottaviano (6 km, 23.860 abitanti)

    In totale, entro un raggio di 20 km dall’epicentro, si contano oltre 2,6 milioni di abitanti, confermando l’importanza di un monitoraggio costante in questa zona.

    L’importanza del monitoraggio sul Vesuvio

    Essendo un’area vulcanica attiva, il Vesuvio è sottoposto a un controllo continuo da parte dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV). Questo tipo di eventi, sebbene di bassa intensità, rappresenta segnali che gli esperti valutano attentamente per rilevare eventuali cambiamenti significativi nel sottosuolo.

    La vicinanza del Vesuvio a centri urbani importanti come Napoli e Castellammare di Stabia rende fondamentale il sistema di allerta precoce per prevenire rischi maggiori.

    Hai sentito la scossa?

    Se hai percepito il terremoto o vuoi condividere la tua esperienza, lascia un commento nel form in basso. La tua opinione è importante per contribuire alla comprensione dell’impatto locale di eventi simili.

  • Terremoto di magnitudo 3.9 in Albania: scossa avvertita a nord-est di Tirana

    Terremoto di magnitudo 3.9 in Albania: scossa avvertita a nord-est di Tirana

    Il 17 dicembre 2024, alle ore 18:01 italiane (17:01 UTC), un terremoto di magnitudo 3.9 è stato registrato a circa 44 km a nord-est di Tirana, in Albania. La Sala Sismica INGV-Roma ha localizzato l’epicentro con coordinate geografiche 41.5760 latitudine e 20.1450 longitudine, a una profondità di soli 4 km, un valore che lo classifica come un evento superficiale.

    Secondo ulteriori rilevazioni da parte di altri istituti sismologici, tra cui il German Research Centre for Geosciences (GFZ) e l’European-Mediterranean Seismological Centre (EMSC), il terremoto è stato avvertito anche nelle zone circostanti come Burela (12 km dall’epicentro), Bulqizë (18 km) e Resenis (27 km). La scossa è stata percepita come un leggero tremore nei pressi dell’epicentro e in città più distanti come Tirana, Durazzo e Kavajë, dove il movimento è stato appena percepibile.

    Gli esperti spiegano che terremoti con profondità superficiali tendono a essere percepiti con maggiore intensità, anche se la loro potenza resta limitata. Fortunatamente, in questo caso, non si registrano danni significativi né feriti. Eventi sismici di questo tipo sono comuni nei Balcani, una delle regioni più attive dal punto di vista sismologico.

    Le autorità locali, insieme ai centri di monitoraggio, continuano a seguire l’evoluzione della situazione. La popolazione è invitata a mantenere la calma e a riferire eventuali danni o situazioni anomale alle autorità competenti.

    Hai percepito la scossa nella tua zona? Raccontaci la tua esperienza lasciando un commento nel form in basso!

  • Terremoto al confine tra Italia e Francia: magnitudo Mw 3.8

    Terremoto al confine tra Italia e Francia: magnitudo Mw 3.8

    Un evento sismico registrato dall’INGV

    Il 9 dicembre 2024, alle ore 11:41 italiane, un terremoto di magnitudo Mw 3.8 è stato registrato nella zona del confine tra Italia e Francia. L’epicentro è stato localizzato alle coordinate 44.5130, 6.8540, con una profondità di 10 km, secondo i dati forniti dalla Sala Sismica INGV di Roma.

    Il terremoto è stato avvertito in diverse località, tra cui città italiane di rilievo. Le località più vicine con una popolazione superiore ai 50.000 abitanti includono:

    • Cuneo, a 57 km di distanza dall’epicentro (56.081 abitanti).
    • Moncalieri, situata a 85 km (57.294 abitanti).
    • Torino, a 90 km, una delle città principali con 890.529 abitanti.

    Impatto sui comuni vicini

    La scossa ha interessato anche diversi piccoli comuni italiani entro un raggio di 20 km dall’epicentro, che, pur avendo una popolazione ridotta, rappresentano centri significativi dal punto di vista geografico. Tra questi:

    • Acceglio (12 km, 162 abitanti).
    • Bellino (15 km, 109 abitanti).
    • Prazzo (16 km, 170 abitanti).
    • Casteldelfino (19 km, 157 abitanti).

    Questi comuni si trovano nelle Alpi Cozie, un’area montuosa che rende il monitoraggio sismico fondamentale per la sicurezza delle popolazioni locali.

    Monitoraggio e prevenzione

    Il monitoraggio sismico in Italia è costantemente aggiornato grazie all’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), che garantisce l’analisi tempestiva di eventi come questo. Sebbene la magnitudo non sia stata particolarmente elevata, la profondità superficiale del sisma può amplificarne gli effetti, richiamando l’attenzione sull’importanza di adeguate misure di prevenzione sismica.

  • Un terremoto scuote Roccamonfina (Caserta): magnitudo 3.6

    Un terremoto scuote Roccamonfina (Caserta): magnitudo 3.6

    Un terremoto di magnitudo ML 3.6 si è verificato oggi, 9 dicembre 2024, alle ore 07:33 locali, nella zona a 2 km a nord-ovest di Roccamonfina (provincia di Caserta). La scossa, rilevata dalla Sala Sismica INGV di Roma, ha avuto coordinate geografiche 41.3000 N, 13.9620 E e si è sviluppata a una profondità di soli 2 km, rendendola percepibile anche a grande distanza.

    Impatto sul territorio

    L’epicentro del sisma si trova in un’area a basso popolamento, ma le vibrazioni sono state avvertite chiaramente nei comuni limitrofi e nelle città più grandi della Campania. Tra i centri urbani più vicini figurano Caserta, distante 40 km, e Aversa, situata 42 km a sud-est dell’epicentro.

    I comuni entro 10 km dall’epicentro includono:

    • Roccamonfina (2 km, 3.511 abitanti)
    • Conca della Campania (5 km, 1.239 abitanti)
    • Galluccio (5 km, 2.154 abitanti)
    • Sessa Aurunca (7 km, 21.727 abitanti)

    In totale, oltre 33.500 residenti vivono in prossimità dell’area interessata dal sisma.

    Nessun danno significativo

    Nonostante la bassa profondità dell’evento sismico, non sono stati segnalati danni gravi a edifici o infrastrutture. Tuttavia, la protezione civile invita i cittadini a mantenere alta l’attenzione e a seguire le linee guida in caso di ulteriori scosse.

  • Terremoto di magnitudo 3.0 in Molise: aggiornamenti sull’evento sismico

    Terremoto di magnitudo 3.0 in Molise: aggiornamenti sull’evento sismico

    Un terremoto di magnitudo ML 3.0 si è verificato oggi, 8 dicembre 2024, alle ore 13:15 (ora italiana), nella zona di Rionero Sannitico, in provincia di Isernia. Il fenomeno è stato rilevato dalla Sala Sismica INGV-Roma, che ha localizzato l’epicentro a 2 km a nord-est del comune molisano. L’evento si è registrato a una profondità di 10 km, con coordinate geografiche 41.7300°N e 14.1600°E.

    Le città interessate

    L’area circostante l’epicentro comprende diversi piccoli comuni del Molise e dell’Abruzzo. Tra i più vicini troviamo:

    • Rionero Sannitico (3 km, 1.118 abitanti)
    • Forlì del Sannio (4 km, 675 abitanti)
    • Castel di Sangro (8 km, 6.538 abitanti)

    Tra le città più grandi, il terremoto è stato localizzato a:

    • 69 km a sud di Chieti (51.815 abitanti)
    • 74 km a nord di Caserta (76.326 abitanti).

    Impatti e segnalazioni

    Al momento, non sono stati riportati danni a persone o edifici, ma l’evento ha suscitato preoccupazione tra i residenti della zona. La popolazione locale, già abituata a eventi di questa natura, ha segnalato una scossa breve ma percepibile, soprattutto nei comuni più vicini all’epicentro.

    La vulnerabilità del territorio

    Il Molise è una regione particolarmente soggetta a eventi sismici di bassa e media intensità. Il monitoraggio costante effettuato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) è essenziale per garantire la sicurezza e informare tempestivamente i cittadini.

    Il tuo contributo è importante

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  • Scossa ai Campi Flegrei: terremoto di magnitudo 3.4 del 6 dicembre 2024

    Scossa ai Campi Flegrei: terremoto di magnitudo 3.4 del 6 dicembre 2024

    Un evento sismico significativo a bassa profondità

    Il 6 dicembre 2024, alle ore 05:33:59 italiane, è stato registrato un terremoto di magnitudo 3.4 Md nella zona dei Campi Flegrei, un’area vulcanica di grande rilevanza scientifica e storica. La scossa, avvenuta a una profondità di 0 km, è stata localizzata dalla Sala Operativa INGV-OV di Napoli, sottolineando l’importanza del monitoraggio continuo in questa regione ad alta sismicità.

    Dove è stato percepito il terremoto

    Le città vicine all’epicentro

    L’epicentro del terremoto è stato individuato a circa 5 km a sud-est di Pozzuoli. La scossa è stata avvertita anche in altre città densamente popolate, tra cui:

    • Napoli, situata a soli 10 km dall’epicentro e con oltre 970.000 abitanti.
    • Giugliano in Campania, 13 km a sud-ovest, con 122.974 abitanti.
    • Località come Casoria, Aversa, e Portici, situate entro i 20 km dall’epicentro, hanno registrato anch’esse la percezione del fenomeno.

    Un’area densamente popolata

    Complessivamente, la zona interessata conta una popolazione di oltre 1,1 milioni di persone, considerando anche comuni minori come Bacoli, Monte di Procida e Quarto, situati a breve distanza dall’epicentro.

    La particolarità dei Campi Flegrei

    Un’area vulcanica attiva

    I Campi Flegrei sono una caldera vulcanica tra le più vaste e attive al mondo. Eventi sismici come questo sono monitorati con grande attenzione dagli esperti, poiché potrebbero rappresentare segnali di attività vulcanica o fenomeni di bradisismo, tipici di questa area.

    L’importanza del monitoraggio costante

    Grazie al lavoro dell’INGV e delle sue strutture operative, i terremoti vengono rilevati in tempo reale, consentendo una pronta analisi degli eventi e una comunicazione efficace verso le autorità e la popolazione.

  • Terremoto di magnitudo 3.4 in Croazia: scossa avvertita vicino alla costa settentrionale

    Terremoto di magnitudo 3.4 in Croazia: scossa avvertita vicino alla costa settentrionale

    Un sisma di magnitudo 3.4 ha colpito la costa croata settentrionale nella mattinata del 5 dicembre 2024. La scossa è stata rilevata alle 08:49 ora italiana e ha avuto epicentro tra Kraljevica e Crikvenica, con una profondità di 10 km. Vediamo i dettagli dell’evento.

    Dettagli del terremoto: quando e dove

    Il terremoto, registrato dalla Sala Sismica INGV di Roma, si è verificato alle coordinate 45.2480 di latitudine e 14.6910 di longitudine. Si tratta di un evento moderato, ma comunque percepibile, che ha interessato un’area ad alta densità turistica della Croazia.

    L’epicentro si trovava a circa 85 km a sud-est di Trieste, una delle città italiane più vicine all’evento, con una popolazione di oltre 200.000 abitanti. Nonostante la distanza, il sisma è stato avvertito in alcune aree costiere del nord-est italiano, sebbene in modo lieve.

    La sismicità nella regione adriatica

    La costa croata settentrionale è parte della zona sismica dell’Adriatico, che presenta una moderata attività tettonica. Eventi come questo sono relativamente comuni, ma raramente causano danni significativi. La profondità di 10 km indica una sorgente superficiale, tipica di terremoti che si manifestano con vibrazioni percepibili ma di bassa energia distruttiva.

    L’importanza della prevenzione sismica

    Pur essendo un terremoto di intensità moderata, episodi di questo tipo ci ricordano l’importanza di adottare misure di prevenzione sismica. Dalla verifica della sicurezza strutturale degli edifici fino a esercitazioni di emergenza, ogni azione può contribuire a limitare rischi e conseguenze in caso di eventi di maggiore magnitudo.

    Il terremoto del 5 dicembre 2024 rappresenta un episodio di moderata intensità che ha colpito un’area molto frequentata del litorale adriatico. Fortunatamente, non si segnalano danni significativi o feriti.

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  • Terremoto a Crognaleto: scossa di magnitudo 2.4 registrata il 4 dicembre 2024

    Terremoto a Crognaleto: scossa di magnitudo 2.4 registrata il 4 dicembre 2024

    Un evento sismico moderato scuote l’area del Gran Sasso

    Il 4 dicembre 2024, alle ore 19:24 (ora italiana), è stato registrato un terremoto di magnitudo ML 2.4 nella zona a nord-ovest di Crognaleto, in provincia di Teramo. L’evento è stato localizzato dalla Sala Sismica INGV di Roma, con coordinate 42.5960, 13.4420 e una profondità di 19 chilometri.

    L’epicentro e i comuni interessati

    L’epicentro della scossa si trova a circa 6 km a nord-ovest di Crognaleto, un piccolo comune situato nel cuore del Gran Sasso. Entro un raggio di 20 km dall’epicentro, si trovano i seguenti comuni:

    • Crognaleto (TE): distanza 6 km, popolazione 1297 abitanti
    • Cortino (TE): distanza 6 km, popolazione 656 abitanti
    • Campotosto (AQ): distanza 7 km, popolazione 542 abitanti
    • Fano Adriano (TE): distanza 9 km, popolazione 296 abitanti

    Questi territori, caratterizzati da una bassa densità abitativa, sono spesso esposti a eventi sismici a causa della loro posizione lungo l’Appennino centrale.

    Le città più vicine all’epicentro

    Il terremoto è stato registrato a distanza relativamente breve da città di maggiore rilievo demografico e geografico:

    • Teramo: 23 km a ovest (popolazione 54.892)
    • L’Aquila: 27 km a nord (popolazione 69.753)
    • Montesilvano: 59 km a ovest (popolazione 53.738)
    • Pescara: 65 km a ovest (popolazione 121.014)

    Non sono stati segnalati danni significativi o conseguenze rilevanti per la popolazione delle città vicine.

    Approfondimenti sull’evento sismico

    Le scosse di magnitudo 2.4 sono generalmente considerate di bassa intensità, spesso percepite solo nei pressi dell’epicentro. Tuttavia, la localizzazione in una zona ad alta sismicità, come l’Appennino centrale, rende importante il monitoraggio costante. Questo evento sottolinea la necessità di una continua sensibilizzazione sulla prevenzione sismica e sulla sicurezza delle strutture edilizie.

    Anche se di lieve entità, eventi come questo ci ricordano l’importanza di essere sempre preparati. Sei residente in una zona sismica? Condividi la tua esperienza e le tue riflessioni nel form di commento qui sotto!

  • Terremoto di magnitudo 2.5 a Vallo di Nera: nessun danno segnalato

    Terremoto di magnitudo 2.5 a Vallo di Nera: nessun danno segnalato

    Un evento sismico di lieve intensità

    Un terremoto di magnitudo ML 2.5 è stato registrato il 1° dicembre 2024 alle ore 11:22 (ora italiana) nella zona a 2 km a sud di Vallo di Nera (PG). L’evento è stato rilevato dalla Sala Sismica dell’INGV di Roma e si è verificato a una profondità di 11 km, con coordinate geografiche 42.7520, 12.8630.

    Dati sulle città più vicine

    L’epicentro si trova in prossimità di importanti centri urbani:

    • 26 km a sud-est di Foligno (57.155 abitanti).
    • 28 km a nord-est di Terni (111.501 abitanti).
    • 55 km a sud-est di Perugia (166.134 abitanti).
    • 100 km a nord-est di Roma (2.864.731 abitanti).

    Comuni vicini all’epicentro

    Le località più vicine al punto di origine del sisma includono:

    • Vallo di Nera (2 km, 364 abitanti).
    • Sant’Anatolia di Narco (3 km, 564 abitanti).
    • Spoleto, il centro abitato più popoloso nella zona, a 10 km dall’epicentro con 38.218 abitanti.

    Situazione e valutazioni

    L’evento non ha causato danni a persone o cose. La magnitudo contenuta e la profondità hanno limitato l’impatto nelle aree circostanti. Tuttavia, rimane fondamentale mantenere alta l’attenzione, vista la sismicità della regione.

    Cosa ne pensi di questo evento? Lascia un commento nel form in basso per condividere la tua opinione.

  • Terremoto di magnitudo 4.2 a Mangone (CS)

    Terremoto di magnitudo 4.2 a Mangone (CS)

    Un evento sismico significativo in Calabria

    Un terremoto di magnitudo ML 4.2 è stato registrato il 29 novembre 2024 alle ore 00:54:54 (ora italiana) nella zona di Mangone (CS), a soli 2 km a est del centro abitato. Questo evento sismico, rilevato dalla Sala Sismica INGV-Roma, ha avuto una profondità ipocentrale di 20 km e coordinate geografiche di 39.2080° N, 16.3580° E.

    Impatto sui comuni vicini

    L’epicentro del terremoto si trova in una zona vicina a diversi comuni, tra cui:

    • Rogliano (4 km, 5.637 abitanti)
    • Cosenza (13 km, 67.546 abitanti)

    La popolazione complessiva interessata nelle aree limitrofe supera le 184.000 persone. Il sisma è stato percepito in un raggio di oltre 30 km, coinvolgendo diverse comunità locali.

    Hai sentito il terremoto o hai informazioni da condividere? Scrivi la tua opinione o esperienza nel form qui sotto!

  • Terremoto sul Vesuvio M2.6 in Campania (Napoli) alle 18:20 di lunedì 25 novembre 2024

    Terremoto sul Vesuvio M2.6 in Campania (Napoli) alle 18:20 di lunedì 25 novembre 2024

    Una lieve scossa di terremoto di magnitudo 2.6 è stata registrata nel tardo pomeriggio di oggi lunedì 25 novembre 2024 nella zona Vesuvio in provincia di Napoli in Campania alle 18:20 a 7 Km a est di Portici e Torre del Greco.

    Vediamo di seguito il dettaglio del sisma sul Vesuvio.

    Evento sismico e magnitudo

    La scossa di terremoto è stata registrata oggi in Campania ed ha interessato la zona del Vesuvio in provincia di Napoli.

    L’evento sismico è stato registrato dai sismografi dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia oggi lunedì 25-11-2024 ore 18:20:12 con magnitudo 2.6 della scala Richter.

    Ipocentro del terremoto

    Secondo quanto si apprende dal sito dell’INGV la scossa di terremoto ha avuto una profondità (ipocentro) di 0 Km.

    Epicentro del terremoto

    L’epicentro del terremoto localizzato dalla Sala Operativa INGV-OV (Napoli) è stato individuato alle coordinate 40.8230, 14.4340 sul Vesuvio, a meno di dieci chilometri dal comune di Massa di Somma, San Sebastiano al Vesuvio, Trecase, Boscotrecase, Ottaviano, Somma Vesuviana, Sant’Anastasia, Pollena Trocchia, Portici, Torre del Greco, Terzigno, Boscoreale, Ercolano, Torre Annunziata, San Giuseppe Vesuviano, Cercola, San Giorgio a Cremano, Volla, Poggiomarino, Pompei, San Gennaro Vesuviano, Pomigliano d’Arco.

    Danni

    Non sono segnalati danni a persone e cose.

    Se avete avvertito le scosse lasciate, se volete, la vostra testimonianza con un commento nel form sotto.