Categoria: Moda

  • Premio Moda® Città dei Sassi 2024: La fusione di moda, arte e sostenibilità

    Premio Moda® Città dei Sassi 2024: La fusione di moda, arte e sostenibilità

    Moda, arte e sostenibilità: un trio vincente a Matera

    Il Premio Moda® Città dei Sassi 2024, giunto alla sua 13ª edizione, si svolgerà nella suggestiva città di Matera, capitale europea della cultura nel 2019. Questo evento, organizzato dall’Associazione Culturale “Officina della Cultura”, celebra l’incontro tra moda, arte e sostenibilità in un contesto unico, dove la tradizione si fonde con l’innovazione per creare nuove espressioni di creatività.

    Settimana della Cultura e Premio ModArt Exhibition

    Dal 1° all’8 settembre 2024, Matera ospiterà la Settimana della Cultura, un’iniziativa che si inserisce all’interno del Premio ModArt Exhibition. La mostra, intitolata “Donne in Trasform-azione”, sarà inaugurata il 1° settembre al Palazzo Ducale Malvinni-Malvezzi e presenterà le opere di 26 artisti internazionali. Le opere esplorano temi come la metamorfosi, l’identità e la lotta per l’autodeterminazione, celebrando la forza e la creatività delle donne.

    Presentazione del libro “Ma chi l’avrebbe detto?!”

    Il 4 settembre, sempre presso il Palazzo Ducale, sarà presentato il libro “Ma chi l’avrebbe detto?!” dell’autore Antonio Mancinelli. Questo testo offre uno sguardo unico sul mondo della moda attraverso gli occhi di Rossella Jardini, una figura chiave nella storia della maison Moschino. La presentazione sarà un’opportunità per riflettere sull’evoluzione della moda e sul suo ruolo nella società.

    Il clou dell’evento: il concorso internazionale

    Il momento più atteso del Premio Moda® Città dei Sassi 2024 sarà il concorso internazionale per giovani fashion designers, che si terrà il 5 settembre in Piazza San Francesco d’Assisi. Questa serata vedrà la partecipazione di finalisti provenienti da tutto il mondo, che presenteranno le loro collezioni ispirate a temi come la sostenibilità, l’upcycling e l’alta sartorialità. Una giuria internazionale decreterà i vincitori, celebrando così il talento emergente nel panorama della moda globale.

    Un futuro sostenibile per la moda

    Il messaggio centrale di questa edizione è chiaro: la moda non è solo estetica, ma anche un potente strumento per promuovere pratiche sostenibili. Attraverso l’integrazione dell’arte e del design, l’evento di Matera sottolinea l’importanza di un approccio responsabile e innovativo nel settore. Il Premio Moda® Città dei Sassi continua così a essere un punto di riferimento per la creatività e l’innovazione, dimostrando che il futuro della moda risiede nella fusione tra tradizione e modernità.

  • Miriam Tirinzoni Fashion: la nuova collezione mare incanta Gallipoli

    Miriam Tirinzoni Fashion: la nuova collezione mare incanta Gallipoli

    Gallipoli è stata il palcoscenico perfetto per il lancio della collezione mare 2024 di Miriam Tirinzoni, che ha trasformato la piazza centrale della città in un evento di moda straordinario, celebrando l’incontro tra eleganza e tradizione mediterranea.

    La sfilata sotto le stelle: un omaggio al Mediterraneo

    Il 18 agosto 2024, la splendida cornice di Gallipoli ha ospitato un evento indimenticabile: la presentazione della collezione mare di Miriam Tirinzoni. La sfilata, svoltasi durante la serata più lunga dell’estate salentina, ha visto la partecipazione di un pubblico incantato dalla fusione tra moda e bellezza, arricchita dal dolce suono delle onde e dalla magia di un cielo stellato. Ogni costume ha raccontato una storia di eleganza, grazie a tessuti pregiati e design che mescolano glamour e comfort, in un tributo alla bellezza del Mediterraneo.

    Protagonisti della serata: Asia Centonze e ospiti illustri

    Tra le modelle in passerella, Asia Centonze ha catturato l’attenzione di tutti, sfilando accanto alla sua splendida madre e venendo incoronata come la più bella di Gallipoli. Tuttavia, è stato il brand Miriam Tirinzoni Fashion a rubare la scena, dimostrando ancora una volta la sua capacità di combinare stile ed eccellenza sartoriale. La serata è stata impreziosita dalla presenza di ospiti illustri, tra cui Roberto Bellè, patron del concorso di bellezza “I Bellissimi d’Italia”, e il famoso fotografo di moda Dario Migliaccio, che ha saputo immortalare i momenti più emozionanti della serata.

    Un evento che celebra arte, moda e tradizione

    Miriam Tirinzoni ha descritto “Miss Gallipoli 2024” come molto più di una semplice sfilata: “È stata un’esplosione di talento, bellezza e cultura. Con il mio brand abbiamo cercato di creare un magico incontro tra arte, moda e bellezza, rendendo omaggio a una terra ricca di tradizioni e di fascino.” Questo evento ha dimostrato come la moda possa fondere mondi diversi in un’esperienza sensoriale unica, elevandola a una forma d’arte capace di ispirare ed emozionare.

    Miriam Tirinzoni: una carriera tra moda e imprenditoria

    Nata in Valtellina, Miriam Tirinzoni è un’imprenditrice determinata e creativa. Dopo la laurea in Economia Politica e varie esperienze manageriali, ha fondato MT CONSULTING SRL, specializzata in fund raising e agevolazioni per enti pubblici. Successivamente, ha avviato ENERGIE ALTERNATIVE ITALIA SRL, un’azienda focalizzata sul risparmio energetico. Nel 2020, ha lanciato con successo il suo brand di moda, MT Fashion, consolidando il suo ruolo nel settore. Negli ultimi anni, ha vestito celebrità come Manuela Arcuri e Delia Duran, ricevendo riconoscimenti e premi, tra cui la menzione come “Stilista Rivelazione 2021” all’EXPO Dubai.

    La tua opinione conta! Lascia un commento qui sotto e condividi con noi le tue impressioni sull’evento e la nuova collezione mare di Miriam Tirinzoni.

  • Moda. Unimpresa, La rivoluzione green minaccia il made in Italy: un vantaggio per chi copia

    Moda. Unimpresa, La rivoluzione green minaccia il made in Italy: un vantaggio per chi copia

    La rivoluzione green: opportunità o minaccia?

    La transizione verso una produzione sostenibile, seppur necessaria, sta creando nuove sfide per il settore moda italiano. Le microimprese del made in Italy si trovano a dover affrontare costi insostenibili per adeguarsi a regole sempre più stringenti. Secondo Unimpresa, mentre le grandi multinazionali beneficiano di queste normative, le piccole realtà artigianali vengono schiacciate, con il rischio che i loro prodotti vengano copiati in massa da Paesi come Cina, India, Indonesia e Vietnam.

    La burocrazia: un freno alla creatività italiana

    Oltre alle sfide legate alla sostenibilità, il settore moda italiano si scontra con una crescente burocratizzazione. Nuove normative e controlli sistematici rischiano di soffocare la creatività e l’innovazione che hanno sempre caratterizzato il made in Italy. La presidente di Unimpresa Moda, Margherita de Cles, ha sottolineato come gli artigiani italiani siano costretti a dedicare tempo ed energie a rispettare regole spesso inefficaci, a discapito della loro capacità produttiva.

    Una chiamata all’azione: semplificare per competere

    Unimpresa chiede una riflessione profonda sulla direzione che sta prendendo il settore. È necessario alleggerire il carico burocratico per permettere alle aziende italiane di concentrarsi su ciò che sanno fare meglio: creare e innovare. Solo così sarà possibile proteggere e valorizzare il vero made in Italy, rendendolo competitivo a livello globale.

  • Michele Miglionico sfila la nuova collezione di alta moda in piazza del Campidoglio a Roma

    Michele Miglionico sfila la nuova collezione di alta moda in piazza del Campidoglio a Roma

    Lo stilista Michele Miglionico ha presentato la sua nuova collezione di alta moda autunno-inverno 2024/25 in occasione della seconda edizione del grande evento dedicato all’alta moda italiana, “Ensemble”. L’evento, tenutosi in piazza del Campidoglio a Roma, ha visto protagoniste nove prestigiose maison dell’alta moda italiana.

    Un evento promosso da Roma Capitale e Regione Lazio

    L’iniziativa è stata promossa da Alessandro Onorato, assessore alla moda, ai grandi eventi, al turismo e allo sport di Roma Capitale, e da Roberta Angelilli, vicepresidente e assessore sviluppo economico, commercio, artigianato, industria e internalizzazione della Regione Lazio. Oltre a Michele Miglionico, hanno partecipato Gattinoni, Camillo Bona, Franco Ciambella, Nino Lettieri, Gianni Molaro, Sabrina Persechino, Jamal Taslaq e Gian Paolo Zuccarello.

    Una serata di stelle e alta moda

    La serata è stata presentata da Eleonora Daniele, volto noto di Rai1, e ha visto la partecipazione di Patty Pravo come ospite d’onore. Sulla passerella, Michele Miglionico ha svelato una collezione che cerca l’essenziale attraverso simboli alchemici e formule magiche, richiamando l’invisibile al visibile.

    Ispirazioni e dettagli della collezione

    La collezione di Miglionico trae ispirazione dai racconti di Ernesto de Martino, narrati nell’immediato dopoguerra italiano, caratterizzati dalla superstizione e dai riti propiziatori della vita contadina lucana. La collezione comprende dieci pezzi dai volumi semplici e rigorosamente Couture, divisi tra giorno, cocktail e sera.

    Stile e artigianato lucano

    I volumi degli abiti sono ben calibrati con tagli sartoriali sapienti. Le gonne hanno orli sotto il ginocchio, i caban sono ampi e doppiati in croccante taffetà, mentre per la sera si combinano mussole e georgette di seta con lurex color oro. Particolare attenzione è stata data all’uso del pizzo di lana, realizzato con antichi telai da artigiani locali, evidenziando l’intensità della terra lucana.

    Collaborazioni artistiche e realizzazione dell’evento

    L’immagine delle modelle è stata curata da Sergio Valente per l’hairstyling e da Simone Belli per il make-up. La regia è stata affidata alla Mazzini Eventi Production, le relazioni istituzionali a Antonio Falanga & Grazia Marino (Spazio Margutta) e l’ufficio stampa a Barbara Manto & Partners.

  • Successo per il primo grande galà della moda a Jesolo

    Successo per il primo grande galà della moda a Jesolo

    Una serata di moda indimenticabile

    Giovedì 27 giugno, Piazza Milano a Jesolo ha ospitato il primo appuntamento del Grande Galà della Moda. Questo evento di alta moda, volto a promuovere e valorizzare brand, sarti e boutique, ha attirato un vasto pubblico, desideroso di ammirare la qualità e la bellezza delle creazioni presentate.

    Brand e boutique protagonisti

    La kermesse ha visto la partecipazione di numerosi partner, provenienti da tutta Italia e dall’estero. Ognuno ha sfruttato questa occasione per mostrare il proprio impegno e dedizione nel settore della moda. Tredici partner hanno sfilato in una calda serata estiva, incantando il pubblico con le loro proposte e raccontando storie di successo e tradizione.

    La magia della moda in Piazza Milano

    Il pubblico presente ha potuto ammirare abiti, costumi e accessori di altissimo livello, per donna, bimba e uomo. Ogni capo ha rispettato tessuti, forme e corpi, celebrando l’arte del confezionamento e la promozione del prodotto italiano nel mondo. Gli spettatori hanno vissuto un’esperienza unica, arricchita dalle storie di ogni brand e boutique, esaltando l’ammirazione e la meraviglia negli occhi di chi guardava.

    Un evento itinerante e ricco di collaborazioni

    Condotta da Laura Zambelli e organizzata dall’associazione Oltre il Rock con la collaborazione del comitato di Piazza Milano, la serata ha segnato l’inizio di un percorso itinerante. Il Grande Galà della Moda toccherà location suggestive e collaborerà con eventi di rilievo come la Biennale delle Ville Venete, offrendo esperienze culturali uniche e coinvolgenti.

    Premiazione e prossimi appuntamenti

    Durante la serata, è stata premiata la modella Katia Moro, di 19 anni, come volto immagine nazionale 2024 del Grande Galà della Moda. Katia, studentessa universitaria di Albignasego (PD), sarà presente in tutte le sfilate future. I prossimi appuntamenti con il Grande Galà della Moda si terranno a S. Donà di Piave il 31 agosto, a S. Stino di Livenza il 4 settembre, a Carbonarese di Po il 15 settembre e a S. Biagio di Callalta il 22 settembre.

  • Ines Trocchia sulla copertina di Vogue Messico (foto)

    Ines Trocchia sulla copertina di Vogue Messico (foto)

    Un nuovo traguardo per la modella di Nola

    Ines Trocchia, originaria di Nola, ha raggiunto un altro prestigioso traguardo nella sua carriera. La modella è apparsa sulla copertina di Vogue Messico, una delle riviste di moda più influenti a livello internazionale. Questa edizione sarà distribuita in Messico e nei paesi dell’America Latina, consolidando ulteriormente la presenza di Ines nel panorama della moda globale.

    Una carriera internazionale in costante ascesa

    La 29enne, che ormai lavora prevalentemente all’estero, ha scelto di trasferirsi per ragioni logistiche, lasciando temporaneamente l’Italia. Questo non le ha impedito di ottenere importanti riconoscimenti: di recente, Ines è stata protagonista anche sulle copertine di Marieclaire Ucraina e L’Officiel Arabia, solo per citare alcuni dei suoi lavori più rilevanti.

    Ines Trocchia: un esempio di determinazione e successo

    Il successo di Ines Trocchia è il risultato di anni di impegno e dedizione. La sua capacità di affermarsi su palcoscenici internazionali dimostra non solo il suo talento, ma anche la sua determinazione nel perseguire i propri sogni. Con ogni nuova copertina, Ines non fa che rafforzare la sua posizione come una delle modelle più richieste e ammirate del settore.

  • La collezione Giorgio Armani Mare inaugurata a Trani nella storica Boutique Nugnes

    La collezione Giorgio Armani Mare inaugurata a Trani nella storica Boutique Nugnes

    La storica boutique Nugnes di Trani è stata il suggestivo scenario della prima tappa del tour mondiale di presentazione della collezione Giorgio Armani Mare. Questa esclusiva collezione estiva ha iniziato il suo viaggio nella raffinata location di Corso Vittorio Emanuele, per poi proseguire verso altre rinomate località turistiche, tra cui Porto Cervo, Sylt, Malibù, St. Tropez, Cannes e Forte dei Marmi. Ogni tappa offrirà ai clienti un’esperienza immersiva, capace di catturare lo spirito autentico dell’estate italiana e l’eleganza intrinseca della linea Giorgio Armani Mare.

    La collezione si distingue per l’uso di materiali pregiati e leggeri come lino, cotone garzato e cupro stampato, elementi che incarnano perfettamente l’eleganza e la raffinatezza tipiche del marchio Armani.

    Per l’occasione, un pop-up store visitabile fino al 24 giugno è stato allestito con fantasie stilizzate di palme tropicali in delicate tonalità di turchese, arricchite da dettagli in legno e oro. L’intervento ha coinvolto le otto vetrine su Corso Vittorio Emanuele e l’androne del palazzo, offrendo una vista spettacolare ai visitatori.

    L’evento ha animato le splendide sale e le terrazze del palazzo ottocentesco con un vivace dj set, creando un’atmosfera festosa e coinvolgente. Giuseppe Nugnes, CEO di Nugnes, ha espresso la sua soddisfazione per l’evento, sottolineando l’importanza di tale manifestazione per la valorizzazione del territorio locale. “Siamo onorati di questo evento esclusivo. Oltre 30 ospiti della maison, tra fotografi, stylist e rappresentanti del fashion system, stanno esplorando la provincia di Barletta Andria Trani, vivendo pienamente il territorio e assaporando gusti e sentori, a bordo di biciclette a impatto zero,” ha dichiarato Nugnes. “L’obiettivo è far conoscere il territorio e le sue ricchezze, creando un circuito virtuoso che fornisca nuove opportunità alle città locali nel panorama internazionale, proprio in questo momento in cui gli occhi del mondo sono puntati sulla nostra regione.”

    Tra gli illustri ospiti presenti all’evento, si sono distinti Anna Dello Russo, già direttrice creativa di Vogue Japan, il rinomato fotografo Joseph Cardo, e la travel blogger Manuela Vitulli, oltre a vari rappresentanti delle istituzioni e dei media internazionali.

    L’inaugurazione della collezione Giorgio Armani Mare a Trani rappresenta non solo un importante evento di moda, ma anche un’occasione per promuovere e valorizzare le bellezze e le peculiarità del territorio pugliese a livello globale.

  • “L’ELEGANZA DEL DONO”: ESCLUSIVI FOULARD DI GALTRUCCO PER LA RICERCA SUL MICORBIOTA

    “L’ELEGANZA DEL DONO”: ESCLUSIVI FOULARD DI GALTRUCCO PER LA RICERCA SUL MICORBIOTA

    LA MAISON SOSTIENE FONDAZIONE HUMANITAS PER LA RICERCA

    Questa sera nel Salone dei Tessuti, a Milano, l’evento filantropico per la raccolta fondi. Il ricavato sarà interamente dedicato a progetti di Ricerca sul microbiota, condotti dalla professoressa Maria Rescigno, responsabile del Laboratorio dell’Immunità delle mucose e Microbiota di Humanitas e prorettrice di Humanitas University, tra le massime esperte internazionale in quest’ambito di ricerca

    Milano, 15 Novembre 2023 – Lo splendido Salone dei Tessuti (Via S. Gregorio 29, Milano) ospita questa sera a partire ore 19:00, “L’eleganza del Dono”, un evento filantropico di raccolta fondi organizzato da Galtrucco a favore di Fondazione Humanitas per la Ricerca per sostenere i progetti di ricerca della professoressa Maria Rescigno, responsabile del Laboratorio dell’Immunità delle mucose e Microbiota di Humanitas, professore ordinario di Patologia Generale e prorettrice alla Ricerca di Humanitas University, tra le massime esperte internazionali di Microbiota, i miliardi di microorganismi che abitano prevalentemente il nostro intestino e contribuiscono alla salute, fisica ma anche psico-emotiva, e dunque la qualità della vita. 

    Galtrucco, che da sempre ha segnato le tendenze del gusto e dell’eleganza italiana, ha deciso, per questa speciale occasione, di mettere in vendita 2 esclusivi foulard di seta preziosa a tiratura limitata (300 pezzi numerati cad.), ispirati ai bozzetti storici conservati presso gli Archivi Galtrucco e riportati alla luce nella recente pubblicazione della collezione completa dei 299 figurini. Il ricavato dei foulard presentati in speciali pochette, sarà integralmente devoluto alla Ricerca scientifica, nello specifico del microbiota, di cui si stanno scoprendo numerose potenzialità. Due dei foulard incorniciati e reinterpretati durante la serata in un live painting show dal pittore Fabrizio Vendramin saranno battuti all’asta da Raphaelle Blanga che per tanti anni è stata delle una battitrici di punta della casa d’aste inglese Sotheby.

    “Il microbiota intestinale – spiega la professoressa Rescigno – è l’insieme di tutti i microorganismi che vivono in simbiosi con il nostro organismo. Essi sono fondamentali per il nostro benessere ma, in particolari condizioni, possono anche costituire un rischio per la salute. Per questo motivo il nostro intestino ha instaurato una serie di misure protettive: fisiche, chimiche e cellulari. Se questi meccanismi di difesa si alterano o si generano delle disbiosi, cioè delle alterazioni nella composizione del microbiota, si può instaurare una condizione di intestino “permeabile” o Leaky gut. L’intestino permeabile consente l’ingresso di molecole indesiderate nel nostro organismo, potenzialmente responsabili di stati infiammatori anche in distretti distanti dalla pancia. A lungo andare, specie se la disbiosi diventa uno stato abituale o predominate rispetto all’eubiosi (lo stato ottimale in cui le diverse popolazioni di microorganismi convivono in equilibrio potenziando il nostro benessere), si possono sviluppare delle forme infiammatorie croniche capaci di danneggiare gli organi e portare a diverse sindromi. Tra queste la sindrome metabolica, l’intestino irritabile o, tra le ipotesi più recenti, la neuroinfiammazione e le malattie neurodegenerative. Grazie a questa raccolta fondi potremo sviluppare progetti di ricerca per valutare i determinanti microbici che contribuiscono ad aumentare o ridurre la permeabilità intestinale e la loro applicabilità a scopo diagnostico, preventivo e terapeutico”.

    Il progetto di ricerca avrà una durata di 2 anni. “Lo studio – precisa la professoressa – prevede la raccolta di campioni biologici (sangue e feci) da persone con disturbi gastrointestinali, rappresentata da una popolazione di senior, comprese persone con demenza senile, di età superiore a 65 anni e da individui sani, adulti tra 18 e 60 anni, che formeranno il gruppo di controllo. Il nostro intento è valutare l’eventuale correlazione tra una condizione di “intestino permeabile”, disbiosi e disturbi gastrointestinali, in particolare con la sindrome  dell’intestino irritabile in queste fasce di popolazione, analizzando specifici indicatori circolanti dello stato di permeabilità dell’intestino e dalle feci. Ciò ci permetterà di analizzare la composizione del microbiota, caratterizzare l’eventuale disbiosi, e avviare così strategie diagnostiche e terapie innovative mirate”.

  • INDUSTRIA CALZATURIERA ITALIANA: NEL PRIMO SEMESTRE DELL’ANNO CRESCONO FATTURATO (+7,4%) ED EXPORT (+10,2% IN VALORE NEI PRIMI 5 MESI), MA FRENATA GIA’ IN CORSO.

    CALANO LE QUANTITA’ PRODOTTE ED ESPORTATE

    Giovanna Ceolini, Presidente di Assocalzaturifici: “Il rallentamento ampiamente previsto si è palesato nel secondo trimestre dell’anno in corso. Al forte rimbalzo del 2021 registrato dopo il crollo procurato dai lockdown e al proseguimento del recupero nel corso del 2022 ha fatto seguito, nonostante un avvio 2023 ancora favorevole in gran parte delle variabili congiunturali, una marcata decelerazione”

    Milano 14 settembre 2023

    Si chiude in positivo, ma con più di un’ombra sull’evoluzione futura, il primo semestre del 2023 per il comparto calzaturiero italiano, con una crescita del fatturato (+7,4%) e dell’export (+10,2% in valore nei primi 5 mesi). Sono però le quantità a soffrire: -6,8% quelle esportate e -5,7% quelle realizzate (secondo l’indice Istat della produzione industriale). Battuta d’arresto in maggio e giugno per gli acquisti delle famiglie, con una prima metà dell’anno su ritmi molto blandi (-1,2% in spesa e -3,4% in volume). Questa, in sintesi, la fotografia scattata dal Centro Studi Confindustria Moda per Assocalzaturifici alla vigilia del Micam, il salone internazionale della calzatura dal 17 al 20 settembre 2023 a fieramilano (Rho).

    Per Giovanna Ceolini, Presidente di Assocalzaturifici: “Il rallentamento ampiamente previsto si è infine palesato nel secondo trimestre dell’anno in corso. Al forte rimbalzo del 2021 registrato dopo il crollo procurato dai lockdown e al proseguimento del recupero nel corso del 2022 – pur su ritmi comprensibilmente meno sostenuti, via via che i livelli di attività si normalizzavano – ha fatto seguito, dopo un avvio 2023 ancora favorevole in gran parte delle variabili congiunturali, una marcata decelerazione. A cominciare dalle esportazioni, da sempre il volano del settore, che nel bimestre aprile-maggio hanno evidenziato, dopo gli incrementi a doppia cifra dei mesi precedenti, solo una debole tenuta in valore (+1%), accompagnata da una battuta d’arresto in volume (-14,9%).  Nei primi 5 mesi registrano incrementi in valore tutte le principali destinazioni dell’export, ad eccezione della Svizzera –  tradizionale hub logistico, in sensibile arretramento dovuto verosimilmente a diverse strategie di distribuzione adottate dalle griffe, senza transito nei depositi elvetici – che segna un -13,6% (con un -29% nelle paia), del Regno Unito (-2,6%) e del Canada (stabile, -0,5%, ma in forte calo in quantità)”.

    Indicazioni sinora decisamente premianti, malgrado le recenti preoccupazioni per il rallentamento dell’economia nazionale, provengono dalla Cina (+20,4% in volume e +43,4% in valore), dove il prezzo medio, di gran lunga il più elevato tra quello dei principali mercati di sbocco della calzatura made in Italy, indica chiaramente come tali numeri siano legati soprattutto alle performance delle grandi multinazionali del lusso, in un mercato non di facile approccio per le aziende con marchio proprio.

    “Si registra inoltre – continua Ceolini – un rimbalzo in Russia e Ucraina (+37% e +56% in valore rispettivamente), anche se va tenuto conto che il raffronto avviene su un periodo in cui l’inizio del conflitto aveva fatto crollare le vendite verso i due mercati coinvolti. I livelli attuali, nonostante il rimbalzo sul 2022, sono assai vicini (+1,2%) a quelli dei primi 5 mesi 2021, peraltro già molto colpiti dalla pandemia, in cui non c’era la guerra. Infine il saldo commerciale, trainato dalle vendite estere, ha sfiorato nei primi 5 mesi i 3 miliardi di euro (+14,2%)”.

    Sviscerando nel dettaglio il report   emerge che nei primi 5 mesi dell’anno l’export italiano di calzature si è attestato a 87,9 milioni di paia, operazioni di pura commercializzazione incluse: 6,4 milioni di paia in meno rispetto al gennaio-maggio 2022 (-6,8%). Il prezzo medio al paio, salito a 62,47 euro, segna un +18,2%.

    Analizzando le macroaree, sia i partner dell’UE, cui sono dirette 2 scarpe su 3 vendute oltreconfine, che le destinazioni extra-UE evidenziano una crescita in valore e un calo nelle quantità; quelli intra-UE, però, presentano andamenti migliori (-4,5% in volume e +14% in valore) rispetto agli sbocchi più lontani (-10,9% e +7% rispettivamente nel complesso). Nell’ambito dei mercati comunitari, oltre alla Francia – che occupa saldamente il primo posto nella graduatoria generale dell’export, sia in quantità che in valore, e che registra un +19,6% in valore e un -2,9% in volume – tra le principali destinazioni figurano la Germania (quarta, ma seconda per volumi, che cresce del +8,4% in valore ma con un -15,5% nelle quantità), la Spagna e i Paesi Bassi (con crescite interessanti sia in volume che in valore), il Belgio (con aumenti modesti) e la Polonia (+10,2% in valore ma -5,2% in quantità).

    Frena il Nord America: malgrado la sostanziale tenuta in valore, USA e Canada evidenziano contrazioni superiori al -20% nelle paia. Trend penalizzante anche nel Regno Unito (-2,6% in valore, con -13,8% in quantità), già in difficoltà sia nel 2021 che nel 2022. Performance incoraggianti, invece, nel Far East, cresciuto globalmente del +29,4% in valore e del +7,1% in quantità. Evoluzione favorevole negli Emirati Arabi (+37,7% in valore) e in Turchia (che registra incrementi superiori all’80% sia in volume che valore, nonostante la svalutazione della lira). Il dettaglio per tipologia merceologica mostra andamenti disomogenei in valore e cali generalizzati in volume, con l’eccezione delle pantofole (che, al contrario, crescono in volume ma flettono in valore). Il comparto delle calzature con tomaio in pelle – primo per importanza con un’incidenza del 63% sulle vendite estere in valore – presenta un aumento prossimo al +13% (con un -5,3% nelle paia a confronto con gennaio-maggio 2022 e un -15,2% sui livelli pre-Covid del 2019).

    Sul fronte dei consumi interni, secondo il Fashion Consumer Panel di Sita Ricerca per Assocalzaturifici, dopo un avvio d’anno all’insegna del recupero i tre mesi successivi hanno visto una netta riduzione degli acquisti di calzature da parte delle famiglie, con flessioni particolarmente significative in maggio e giugno. Complessivamente la seconda frazione dell’anno ha registrato cali del -9,8% in termini di paia e del -7,9% in valore, annullando i progressi dei mesi precedenti e portando in terreno negativo il cumulato dei primi 6 mesi.

    In merito alla demografia delle imprese, l’onda lunga dell’eccezionale crisi innescata dalla pandemia ha portato ad un saldo negativo di -122 realtà calzaturiere, tra industria e artigianato, nei primi 6 mesi dell’anno (pari al -3,2% rispetto a fine dicembre, secondo i dati diffusi da Infocamere-Movimprese) dopo il pesante arretramento rilevato a consuntivo 2022. Per quanto riguarda il numero degli addetti, è proseguito il positivo rimbalzo innescatosi lo scorso anno: a fine giugno si contavano 73.665 addetti (il +1,8% rispetto a dicembre). Il divario con il consuntivo 2019 è però ancora di oltre 1.200 unità.

    Nei primi 6 mesi del 2023 sono state autorizzate da INPS per le aziende della Filiera Pelle 7,5 milioni di ore di cassa integrazione guadagni, in flessione del -5,6% rispetto alla prima metà dello scorso anno, ma il balzo delle ore nel secondo trimestre (+44%) – assieme al peggioramento del quadro economico generale – preannunciano nuove tensioni.

    Attese molto caute, infine, per la seconda parte dell’anno, stante il clima di incertezza generale e la debolezza di molte economie mondiali. Gli operatori del campione si attendono in media nel terzo trimestre un fatturato in calo sull’analogo periodo dell’anno precedente (-2,8%), per la prima volta dopo la ripartenza post-pandemia.

  • Caldo estremo e inondazioni minacciano l’export di abbigliamento: a rischio profitti per 65 miliardi di dollari

    Caldo estremo e inondazioni minacciano l’export di abbigliamento: a rischio profitti per 65 miliardi di dollari

    13 settembre 2023

    • Un’analisi condotta dal Global Labor Institute della Cornell University e da Schroders rivela che caldo estremo e inondazioni minacciano i principali centri di produzione di abbigliamento 
    • Quattro paesi vitali per la produzione di abbigliamento rischiano di perdere 65 miliardi di dollari in profitti da esportazioni, una flessione del 22%, e circa 1 milione di nuovi posti di lavoro a causa di un rallentamento della crescita
    • I ricercatori hanno analizzato la vulnerabilità al clima di 32 hub produttivi di abbigliamento: i risultati mostrano una diffusa esposizione al caldo e al rischio di inondazioni
    • Secondo Schroders, gli investitori devono fare engagement con le società di abbigliamento e gli stakeholder: le misure di adattamento non sono infatti considerate una priorità nei piani di rischio perché il settore è concentrato sulla mitigazione 
    • I ricercatori hanno mappato l’impatto delle catene di fornitura di sei marchi di abbigliamento globale presenti nei quattro centri di produzione – i risultati mostrano che i lavoratori e i produttori di tutti e sei i marchi dovranno fare i conti con gli impatti sulla produttività derivanti da caldo estremo e inondazioni
    • L’analisi invita ad adottare meccanismi di protezione sociale e finanziamenti per l’adattamento ai cambiamenti climatici che riducano i costi e i rischi a carico dei lavoratori del settore dell’abbigliamento.

    Il caldo estremo e le inondazionistanno minacciando i principali centri di produzione di abbigliamento emetteranno a rischio oltre 65 miliardi di dollari di esportazioni in quattro centri di produzione strategici entro il 2030.

    È quanto emerge da una recente ricerca condotta dal Global Labor Institute (GLI) della Cornell University e dalla società globale di gestione degli investimenti Schroders sull’impatto economico dei cambiamenti climatici – in particolare caldo estremo e inondazioni – sui produttori di abbigliamento e sui lavoratori del settore. 

    I ricercatori hanno analizzato le produzioni di abbigliamento vulnerabili al clima in Bangladesh, Cambogia, Pakistan e Vietnam, che complessivamente rappresentano il 18% delle esportazioni globali di abbigliamento, ospitano circa 10.000 fabbriche di abbigliamento e calzature e impiegano 10,6 milioni di lavoratori.

    Sulla base di proiezioni, i ricercatori hanno analizzato i livelli futuri di caldo e inondazioni per questi Paesi. Questi dati sono stati poi utilizzati per stimare i risultati a livello di settore per il 2030 e il 2050, confrontando uno scenario di “adattamento al clima” con uno scenario di “caldo elevato e inondazioni”.

    I risultati mostrano che il caldo estremo e le inondazioni comporteranno una perdita significativa di profitti e di posti di lavoro in tutti e quattro i Paesi, a causa di una crescita più lenta del settore, dovuta a una minore produttività. Rispetto a uno “scenario di adattamento al clima”, lo scenario “caldo estremo e inondazioni” mostra un calo di 65 miliardi di dollari nei profitti previsti tra il 2025 e il 2030, pari a una diminuzione del 22% dei profitti da esportazione. Allo stesso modo, lo scenario “caldo elevato e inondazioni” analizzato mostra che verrebbero creati oltre 950.000 nuovi posti di lavoro in meno, pari a un calo del 7%. Queste proiezioni aumentano significativamente per il 2050, con un calo del 68,6% dei profitti da esportazione e 8,64 milioni di posti di lavoro in meno nello scenario “caldo elevato e inondazioni”.

    Inondazioni violente e ondate di calore stanno già segnando queste regioni. Nel 2022, un terzo del Pakistan è stato sommerso a causa di inondazioni senza precedenti mentre, all’inizio di quest’anno, a Dhaka, c’è stata un’ondata di calore durata undici giorni con temperature che hanno raggiunto i 40,2 gradi centigradi.

    Jason Judd, Direttore esecutivo di Cornell GLI ha commentato:

    Le inondazioni e il caldo estremo rappresentano un rischio significativo per tutti gli attori della produzione globale di abbigliamento: lavoratori, produttori, autorità di regolamentazione, investitori e marchi stessi. Ma nessuno, nella propria pianificazione, tiene conto dei costi effettivi dei danni causati dal clima. L’industria dell’abbigliamento e le autorità di regolamentazione hanno per lo più strutturato le loro risposte al clima sulla base di temi di mitigazione – emissioni, uso dell’acqua e tessuti riciclati. Ignorano i problemi climatici che colpiscono direttamente e drammaticamente i fornitori e i loro lavoratori. Gli incubi climatici del Nord globale sono già evidenti in Bangladesh, Pakistan, Cambogia e altrove. La vita, per non parlare del lavoro, diventerà molto difficile in questi e in molti altri centri strategici da cui i marchi di abbigliamento e i rivenditori dipendono per la produzione“.

    Angus Bauer, responsabile della ricerca sugli investimenti sostenibili di Schroders, ha commentato:

    L’aumento dello stress termico e le inondazioni intense rappresentano 65 miliardi di dollari di mancati profitti da esportazione e quasi un milione di posti di lavoro per le principali regioni produttrici di abbigliamento nel 2030, con un aumento significativo nel 2050. Questi problemi comportano rischi concreti per i marchi, i rivenditori e gli investitori, in quanto si manifestano attraverso perdite di produttività, attività immobilizzate o entrambi. Questa ricerca evidenzia l’urgente necessità di agire. Gli investitori devono iniziare a fare engagement con le aziende di abbigliamento e gli stakeholder per garantire che inizino a misurare e ad affrontare le sfide significative dell’impatto fisico del clima sui lavoratori e sui modelli di business. Inoltre, le aziende di abbigliamento devono cercare di collaborare con i fornitori e lavorare con i concorrenti, le organizzazioni di lavoratori e i responsabili politici per progettare strategie di adattamento adeguate che tengano conto dell’impatto sui lavoratori. La pianificazione dell’adattamento potrebbe avere ritorni positivi sugli investimenti per il settore e rappresenta una cruciale integrazione agli sforzi di mitigazione“.

    Oltre i quattro centri di produzione

    L’analisi rileva inoltre che i rischi di inondazioni e caldo sono un problema diffuso per la produzione di abbigliamento e non si limitano a queste quattro regioni. I ricercatori hanno analizzato la vulnerabilità al clima di 32 centri di produzione di abbigliamento, in termini di esposizione a calore e umidità estremi e a inondazioni fluviali e costiere. Molti altri centri di produzione si sono evidenziati per la loro vulnerabilità a entrambi, in particolare Colombo (Sri Lanka), Managua (Nicaragua), Chittagong (Bangladesh), Port Louis (Mauritius), Yangon (Myanmar), Delhi, Bangkok e le regioni di Dongguan-Guangdong-Shenzhen in Cina.

    L’analisi alla prova di sei marchi globali di abbigliamento

    Inoltre, lo studio analizza anche il modo in cui questi problemi si manifestano per i marchi e i rivenditori. I ricercatori hanno mappato l’impatto della catena di fornitura di sei marchi globali di abbigliamento che rappresentano un’ampia varietà di modelli di business, nei quattro centri di produzione.

    Per vedere nello specifico come le problematiche si riflettono sulla produzione, i ricercatori hanno esaminato i costi in termini di produttività dovuti agli impatti del caldo e delle inondazioni per un marchio campione come esempio. 

    L’analisi suggerisce che il danno stimato alla produttività derivante dall’impatto dello stress termico e delle inondazioni nelle sole città di Ho Chi Minh e Phnom Penh potrebbe equivalere al cinque percento dei profitti operativi consolidati per anno. I risultati ribadiscono la necessità che i marchi promuovano misure di adattamento. 

    L’analisi rileva che le strategie di investimento e di finanziamento della transizione per l’industria dell’abbigliamento devono includere nuovi costi nei loro piani.

    Judd ha commentato:

    Le perdite e i danni dovuti al clima per i produttori e i lavoratori sono trattati dai marchi come delle esternalità – un problema di qualcun altro. Le nuove regole di due diligence in Europa spostano una parte della responsabilità sui marchi e i rivenditori e questo può portare a maggiori investimenti nell’adattamento – luoghi di lavoro più freschi, prevenzione delle inondazioni e sistemi di protezione sociale di base. Tuttavia, le misure per caldo e inondazioni non compaiono nelle bozze iniziali, perché l’industria è concentrata sulla mitigazione. Fondamentale sarà l’introduzione di standard e protocolli per le ore di lavoro, i livelli di sforzo, il riposo e l’idratazione da comunicare quotidianamente, nonché l’applicazione di sanzioni significative in caso di violazione degli standard.

    I lavoratori hanno bisogno di questi investimenti ora, perché gli standard per il caldo estremo e le protezioni contro le inondazioni sono inesistenti o i sistemi sono facilmente aggirabili. Inoltre, per far fronte ai costi quotidiani prodotti dai danni climatici, i lavoratori hanno bisogno di sistemi di protezione sociale e di salari adeguati. E infine, i regolatori e i marchi devono trattare gli eventi di caldo estremo e inondazioni come rischi per la salute“.

    La ricerca “Higher Ground” è disponibile per il download qui.

    *Vedi la tabella completa nella Parte 1: Mappatura della vulnerabilità al clima del settore dell’abbigliamento

  • Premio Moda 2023 “Città dei Sassi” – Matera

    Premio Moda 2023 “Città dei Sassi” – Matera

    IL MESSAGGIO 2023 DAL PREMIO MODA “CITTA’ DEI SASSI” DI MATERA – 12^ edizione

    SOSTEGNO A TUTTE LE DONNE CHE LOTTANO CONTRO LA VIOLENZA E CHE PROMUOVONO LA PACE NEL MONDO..

    Presentazione dell’Annuario ”Il Foglio della Moda” lo speciale del quotidiano Il Foglio sul mondo della moda a cura di Fabiana Giacomotti

    Sabato 22 luglio 2023 ore 18:30Terrazzo Palazzo Ducale Malvinni-Malvezzi Piazza Duomo, 14 – Matera

    Premio Moda 2023 “Città dei Sassi” 12^ edizione Concorso Internazionale Fashion Designers Premio Eccellenze Domenica 23 luglio 2023 ore 20.30 Piazza San Francesco d’Assisi – Matera

    La moda sinonimo di pace e parità dei diritti, uguaglianza e libertà delle donne senza distinzione di razze, colori, e culture. La speranza è donna.

    Questo è il messaggio che vogliono lanciare da Matera (Capitale Europea della Cultura 2019) il Premio Moda “Città dei Sassi” con l’Associazione Cultuale Officina della Cultura di Matera.

    Il prestigioso Premio Moda Città dei Sassi sostiene tutte le donne coraggiose che lottano contro la violenza e promuovono la pace nel mondo. In un’epoca in cui la violenza persiste come una triste realtà, è fondamentale unire le forze per porre fine a questa ingiustizia e costruire un futuro pacifico e armonioso.

    Attraverso il Premio Moda Città dei Sassi con l’Associazione Culturale “Officina della Cultura”, si vuole utilizzare la moda come potente veicolo di espressione per promuovere il messaggio di non violenza e diffondere la cultura della pace. Sostenendo e incoraggiando stilisti, designer e creativi di tutto il mondo a utilizzare il loro talento e la loro arte per creare capi e collezioni che veicolino questo importante messaggio di solidarietà e speranza.

    Inoltre, si vuole promuovere la diversità e l’inclusione nel settore della moda, incoraggiando una rappresentazione autentica di tutte le donne e sostenendo l’empowerment femminile, creando uno spazio in cui ogni voce possa essere ascoltata e apprezzata, indipendentemente dalla propria etnia, origine, orientamento sessuale o abilità. Attraverso la moda, si può contribuire a ridefinire gli standard di bellezza e a promuovere l’uguaglianza di genere.

    L’impegno del Premio Moda Città dei Sassi è quello di lavorare verso un mondo in cui tutte le donne possano vivere libere dalla violenza e in un contesto di pace duratura, riconoscendo il loro coraggio e la loro determinazione supportandole in ogni modo possibile.

    Il Premio Moda® “Città dei Sassi” (2008-2023) è una “Rassegna/Evento vetrina a sostegno dei giovani creativi del designer di moda, (Studenti, diplomati di Accademie, Università e/o Scuole Statali e Private, disegnatori, stilisti di moda, modellisti e operatori moda).

    Istituito per promuovere gli artigiani/creativi della moda in total look femminile, provenienti da ogni parte del mondo, per mettere in luce le proprie capacità artistiche e farsi conoscere attraverso i media ad un pubblico internazionale, grazie alla presenza di esponenti della moda, degli organi di stampa, delle reti televisive sia Nazionali che Internazionali e del pubblico presente.

    La manifestazione giunta alla 12^ edizione, ideata e organizzata dall’Officina della Cultura, Direttore Artistico Enzo Centonze,  Regia e Coreografie di Stefania Coralluzzo nonché responsabile di tutta la parte Artistica, Ufficio Stampa e Pubbliche Relazioni Nicola Altomonte, Allestimento scenografico (Audio/luci/ledwall) Crewlapesa.com di Angelo Lapesa, Regia video Verardi Produzioni di Antonio Verardi, vedrà il suo clouil 23 luglio 2023 alle ore 20.30 nella splendida Piazza di San Francesco d’Assisi – Matera con la conduzione della showgirl e attrice Nadia Bengala.

    Ad aprire la manifestazione sarà, nel pomeriggio del 22 luglio 2023 alle 18.30 sul Terrazzo del Palazzo Ducale Malvinni-Malvezzi – Materala presentazione dell’Annuario “Il Foglio della Moda” curato da Fabiana Giacomotti, giornalista, scrittrice, curatrice di mostre di costume teatrale, televisivo e di moda, autrice e consulente televisiva per la Rai, docente e inviata di moda, e la moderatrice Rosalba Stasolla (Docente di Storia del Costume).

    In occasione del secondo anno dell’inserto mensile, “Il Foglio della Moda”, pubblicato con il Foglio ogni primo giovedì del mese e curato da Fabiana Giacomotti, disponibile in librerieed edicole italiane, si celebra, in occasione del Premio Moda 2023 “Città dei Sassi”, l’uscita dell’”Annuario Aprile 2022 – Marzo 2023 del Foglio della Moda”.

    L’edizione è numerata 1/1000, rilegato a mano, in formato Foglio cioè di grandi dimensioni, il volume pubblica in copia anastatica tutti i numeri dell’inserto. Al centro la raccolta delle “XII tavole a cura di Marco Dambrosio, in arte Makkox, tratte dai wrap di contenuti e immagine che avvolgono ogni numero. In fondo, le traduzioni in inglese degli editoriali: Lorenzo Bertelli, Mario De Simoni, Ida Maria Ellekilde, Leonardo Ferragamo, Massimiliano Gioni, Massimiliano Giornetti, Laura Lusuardi, Aldo Melpignano, Fabio Novembre, Martine Rose, Paola Severini Melograni, Nicoletta Spagnoli.

    Il Foglio della Moda”, in uscita con il quotidiano Il Foglio, è composto da: quattro pagine più quattro su tema monografico, una strepitosa tavola di Makkox, molte illustrazioni e progetti fotografici speciali, molti convegni e interviste diffuse via social, ma soprattutto la moda raccontata attraverso i temi cari al Foglio – cioè politica, cultura, industria – con la formula del network.

    Il Foglio ha aspettato molti anni prima di scegliere di occuparsi di questo settore, l’inserto ha una formula molto particolare, racconta la moda attraverso chi la moda la fa, la gestisce e anche chi la studia. Per la prima volta infatti le grandi università italiane e straniere entrano a far parte di un progetto culturale con una serie di associazioni che saranno il grande network.

    Media partner Fashion Channel, realizzato con il patrocinio e la collaborazione della Regione Basilicata, della Provincia e Comune di Matera, dell’APT Azienda di Promozione Turistica della Basilicata, Fondazione Matera – Basilicata 2019 e con il sostegno al progetto culturale della Cosp Tecno Service.

    L’evento ricco di uno spettacolo articolato con tempi televisivi ed è riservato alla nuova generazione di creatori della moda a livello nazionale ed internazionale che potranno dar vita alle loro creazioni di alta moda, proponendo le loro idee di eleganza e creatività dinanzi ad un folto pubblico, in buona parte formato da rappresentanti aziende ed esperti del settore, stampa, autorità e dai tanti turisti che affollano nel periodo estivola Città dei Sassi.

    Premio Moda Città dei Sassi non è  un concorso ma un  vero e proprio progetto di scouting organizzato dall’ Associazione Culturale Officina della Cultura, che ha come obiettivo la ricerca e la promozione di giovani talenti creativi del panorama nazionale ed internazionale. Un contest indirizzato specificatamente a giovani stilisti del mondo della moda e dedicato alle collezioni femminili nelle categorie abbigliamento ed accessori.

    Il Premio Moda 2023 “Città dei Sassi”, crocevia dell’Alta Moda Internazionale, richiama a Matera giovani stilisti per la 12^ edizione e dopo un’attenta selezione vede la partecipazione dei cinque finalisti: 1) Casale Raimonda della provincia di Verona, presenterà una collezione ispirata alla notte con stelle, la donne brilla di fascino e seduzione, 2) Rosmery Conterosito di Matera, la sua collezione è ispirata al territorio d’origine, Matera, i suoi outfits richiamano la natura misteriosa ricca di fascino e un po’ selvaggia, 3) Sonia Flauto di Sassari, la capsule si chiama “Origami” ecco quindi nascere gonne con pieghe multiple e corpetti realizzati con lavorazione ruches a mano, 4) Fabrizio Minardo di Ragusa, presenta una collezione intitolata “Clio” ispirata alle 9 Muse: una femminilità capace di affascinare, 5) Sara Sabato della provincia di Potenza, la sua collezione “Infinity” invita a cogliere le infinite possibilità che ogni istante ci offre dopo che la pandemia prima, e la guerra dopo, ci hanno mostrato la fragilità della condizione umana.

    A decretare i vincitori una prestigiosa giuria internazionale di addetti ai lavori (giornalisti, stilisti, esperti del settore, associazioni di categoria ed istituzioni): La giuria è composta dai creatori di moda: Gianni Molaro, Michele Miglionico,dai giornalisti: Fabiana Giacomotti (Il Foglio), Letizia Schatzinger (Letizianews Letter), Bea Spediacci (Fashion Channel), Maila Tritto (La Gazzetta del Mezzogiorno), Michele Capolupo (SassiLive),dalla docente di Storia del Costume: Rosalba Stasolla, dall’esperto di moda: Marzio Nocera (Fashion Channel) e l’Assessore del Turismo e Cultura del Comune di Matera Tiziana d’Oppido.

    Un momento speciale della serata sarà la consegna del Premio Moda Eccellenze 2023 a Stilisti italiani e Europei. In tale occasione presenteranno le loro collezioni e saranno premiati gli stilisti: 1) Nella Luongo di San Giorgio del Sannio (BN), presenta la collezione “Reborn (Rinascere)” è una narrazione tra passato, presente e futuro, un vissuto di bellezza e resilienza, 2) Paolo Fumarulo di Santeramo in Colle:, la collezione, sperimenta, plasma, trasforma, si spinge oltre i confini della realtà creando originali fusioni tra trasparenze ed effetto nude, abiti da cerimonia e sposa eleganti, moderni e rigorosi, 3) Grazia Urbano di San Severo (FG), la sua collezione raffinata, elegante, con dei dettagli ricercati come il pizzo, piume e paillettes per una donna di carattere e di buon gusto, 4) Renata la Rena di Bratislava (Slovacchia), presenta la sua collezione “la donna e l’estate”, la sua visione un po’ vintage e solare di una femminilità che si sente protagonista della società odierna, 5) Giampaolo Proietto di Ragusa: Secret Garden collezione ispirata alla bellezza dei giardini fioriti. Abiti scultura con petali di fiori e foglie scolpiti sui corpetti, un insieme di trasparenze e tulle ricamati.

    A rappresentare l’Alta Moda Italiana sarà la presenza dell’ospite d’onore Gianni Molaro, stilista napoletano di fama europea specialista e grande cultore dell’Alta Sartoria, si distingue nel panorama della moda nazionale con le sue meravigliose collezioni di Alta Moda Sposa e Cerimonia. Detentore di ben tre guinness: il velo più lungo del mondo, l’abito più largo del mondo e l’abito più prezioso al mondo. Lo stilista è stato dieci anni in TV accanto a Caterina Balivo e poi a Bianca Guaccero nella trasmissione Detto Fatto su Rai2. Lo stilista presenterà una capsule d’Alta Moda che identifica la sua visione, la sua identità creativa, la sua donna e in tale occasione ritirerà il Premio Moda 2023 “Città dei Sassi” come icona prestigiosa del Made in Italy.

    A completare il look delle modelle il Team Make Up Artist diretto da Sara de Virgilio che con la sua SDV Academy Make Up si occuperà del trucco, mentre le hair stylist Primadonna di Patrizia Leontini e Miss Edward di Elisa Massari creeranno le acconciature, per le fotografie: Vincenzo Testa, Enzo Dell’Atti e Mario Palma.

    Saranno, inoltre, assegnati i premi:

    – per la categoria Premio Moda 2023 Giovani Eccellenze alla ballerina professionale di Bucarest nonchè insegnante di danza Nas Nicolle Rebeca. Ha danzato nei migliori teatri internazionali e in tale occasione presenterà due bellissime coreografie. Sarà premiata per la sensibilizzazione, attraverso la danza, verso temi scottanti sulle donne, come i diritti umani e la violenza;

    – per la categoria Premio Moda 2023 Eccellenze all’impresario artistico Tonino Galli che ha intrapreso da anni la strada di profondere nel mondo il Made in Italy organizzando sfilate, soprattutto nella sua Sicilia. Inoltre, ha creato anche una bellissima sinergia e interazione culturale, proponendo in Italia e all’Estero la sartorialità di stilisti Europei e Internazionali.

    Un momento speciale della serata sarà la presentazione dell’Abito della Pace. L’associazione AIDE ha voluto dare il suo contributo alla cultura della Pace. Partendo da un’idea del Presidente Anna Selvaggi che ha coinvolto 21 donne, riunite attorno al focolare virtuale, riscoprendo e rivalutando antiche manualità. L’Abito è simbolo di tenacia certosina che esplode nel tripudio di colori e armonia di forme. Idealmente, ogni donna indossa questo abito fiera e orgogliosa di essere la Signora della Pace.

    Gli anni passano e Matera con il suo paesaggio incantato continua ad affascinare ed emozionare. Le sue bellezze naturali, artistiche incontrano ed illuminano l’Alta Moda Italiana e le Eccellenze Italiane, nel segno della sartorialità, unicità, innata eleganza volta ad esplorare inediti orizzonti creativi. Un viaggio nella creatività e nell’eccellenza italianaper guardare al passato e, così, costruire il futuro del Made in Italy.

  • Morto Renato Balestra. Lo stilista italiano aveva 98 anni.

    Morto Renato Balestra. Lo stilista italiano aveva 98 anni.

    Lutto nel mondo della moda. Un altro simbolo della grande moda Made in Italy non è più. Ieri sera è morto Renato Balestra, 98 anni, stilista italiano famoso in tutto il mondo. Le sue realizzazioni sono state indossate da attrici, modelle e famiglie reali.

    Ad annunciarlo le figlie Fabiana e Federica e la nipote Sofia alle quali andrà il marchio e la relativa gestione.

    I funerali di Renato Balestra si terranno il 29 novembre prossimo presso la Chiesa di Santa Maria del Popolo in Roma.

    Nato a Trieste nel 1924. Figlio di ingegneri e architetti si appassiona alla pittura, musica e scenografia. Invia alcuni disegni al Centro Italiano della Moda che lo nota e lo invita a partecipare ad una sfilata. Completerà il suo apprendistato presso la casa di Alta moda di Jole Veneziani a Milano.

    E’ stato insignito nel 2009 dell’onoreficenza di Grand’Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana.

  • Confindustria Moda: il settore può essere il traino dell’economia italiana, ma fondamentale un supporto alle imprese dal nuovo governo

     Il drammatico aumento dei costi di materie prime ed energia mette in ginocchio il settore riducendo in maniera drastica gli utili, nonostante si registri un aumento del fatturato nel corso del primo semestre

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  • Trucco viso: tutto quello che c’è da sapere sul fondotinta

    Trucco viso: tutto quello che c’è da sapere sul fondotinta

    Il fondotinta è uno dei cosmetici più usati e amati dalle donne, poiché permette di uniformare il colorito del viso e a coprire imperfezioni e inestetismi. Questo prodotto viene utilizzato come base per il make-up ed è possibile scegliere tra diverse tipologie di formato: cremoso, minerale, compatto, waterproof e persino con glitter o con crema idratante incorporata.

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    Moda. Carmen Martorana alla conquista di Dubai

    La event manager sarà agente esclusivista nazionale per la Vie Fashion Week degli Emirati Arabi

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  • GDD Fashion Week 2021 al via le iscrizioni: nuova edizione, nuova sfida

    Si ripartirà dall’autunno, con la consueta voglia di fare e soprattutto di stupire. La fase finale della GDD FASHION WEEK, per la prima volta dopo 16 anni ininterrotti di successi, non avrà luogo ad Amantea (Cs) nella suggestiva cornice del Parco della Grotta, casa ideale della kermesse. La frana che ha interessato il centro storico del comune nepetino ha momentaneamente interdetto l’accesso al “salotto sotto le stelle della città”.

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    Amantea. Consegnate 1500 mascherine prodotte da Stilisti GDD Fashion Week

    La GDD FASHION WEEK parte integrante della macchina della solidarietà

    Nel corso di questi anni gli organizzatori della GDD FASHION WEEK, l’evento di arte, moda e cultura la cui fase finale si svolge ad Amantea (Cs), nella cornice d’incanto del Parco della Grotta, hanno sempre mostrato il volto umano della solidarietà e dell’impegno civico.

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    RIMMEL LANCIA LA CAMPAGNA GLOBALE CONTRO IL BEAUTY CYBERBULLISMO

    RIMMEL lancia la campagna globale #IWILLNOTBEDELETED per combattere il “beauty cyberbullismo” che prende di mira le persone per il proprio aspetto fisico attraverso commenti offensivi su internet e i social media. Il fenomeno colpisce circa 55 milioni di donne [1] nel mondo e non risparmia personaggi noti, influencer, modelle, che hanno vissuto esperienze di questo tipo almeno una volta nella vita. (altro…)