Home Sport Quante chance per le italiane in Champions League 2021/22?

Quante chance per le italiane in Champions League 2021/22?

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La lunga stagione delle coppe europee ha preso il via con le prime partite della fase a gironi. Sono sette le squadre della Serie A che quest’anno prenderanno parte alle tre competizioni per club organizzate dalla UEFA – Champions League, Europa League e la nuova Conference League – e tutte hanno buone chance di poter arrivare fino in fondo nei rispettivi tornei.

Inter, Milan, Juventus e Atalanta saranno le portabandiera del massimo campionato italiano nel torneo più prestigioso (la Champions League) mentre Lazio e Napoli saranno chiamate a difendere il tricolore in quella che una volta era nota con il nome di Coppa UEFA, con la Roma che, invece, sarà al debutto nella neonata competizione continentale nata per allargare la forbice della partecipazione ai tornei continentali anche alle squadre dei campionati cosiddetti minori. In questo articolo, ci concentreremo a fondo sulla regina delle competizioni europee. Analizzeremo le avversarie delle italiane e le chance di successo per i quattro club di Serie A.

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Il sorteggio ha restituito una prima fase a gironi in agrodolce per Inter, Juventus, Atalanta e Milan impegnate in Champions League. Tuttavia, anche per quei club cui l’urna di Istanbul è stata benevola, gli esperti pronosticano già un cammino tutto in salita, come pure confermato dalle quote di Champions League sulla vincente della manifestazione. Eppure, la truppa in rappresentanza della Serie A quest’anno in Europa sembra poter avere tutte le carte in regola per stupire e ribaltare il pronostico.

Partiamo dall’Inter campione d’Italia, il cui esordio quest’anno in Champions League non è stato dei più positivi. Dopo aver giocato ad alti livelli per circa un’ora, i nerazzurri di Simone Inzaghi hanno dovuto alzare bandiera bianca contro il Real Madrid di Carlo Ancelotti, che dunque si candida ad essere la squadra da battere in un gruppo che comprende, oltre ai meneghini e alle merengues, anche gli ucraini dello Shakhtar Donetsk e i moldavi dello Sheriff Tirapol (vittoriosi nella prima giornata proprio contro la squadra allenata da Roberto De Zerbi). Ai più non è sfuggito che il girone dell’Inter di quest’anno in Champions League ricalca esattamente (eccezion fatta per una sola squadra) quello della passata edizione della coppa quando l’allora formazione di Antonio Conte non riuscì a superare il turno dei gironi. Nicolò Barella e compagni dovranno vedersela ancora una volta con il Real e lo Shakhtar mentre al posto del Borussia Mönchengladbach il sorteggio ha designato lo Sheriff, al debutto assoluto nel tabellone principale della Champions.

Sulla carta, i nerazzurri non dovrebbero avere problemi a superare questa fase, anche perché – al netto del risultato finale – se l’Inter continuerà a giocare come ha fatto contro i blancos, i suoi tifosi riusciranno a vedere di nuovo la propria squadra del cuore agli ottavi di finale di Champions League a febbraio, traguardo che l’Inter non raggiunge ormai da dieci anni quando venne sconfitta dall’Olympique Marsiglia nel 2012.

Più difficile il cammino del Milan che torna a giocare la Champions League dopo sette anni. I rossoneri sono stati sorteggiati un girone tra i più ostici di questa edizione del torneo. Il Diavolo dovrà vedersela contro gli inglesi del Liverpool (che hanno battuto il Milan 3-2 nella prima giornata), contro i campioni di Spagna dell’Atlético Madrid e contro i portoghesi del Porto, tutte squadre che hanno raggiunto la finale e vinto la competizione (eccezion fatta per i colchoneros) almeno una volta negli ultimi 20 anni.

Restiamo in Lombardia per parlare dell’Atalanta, ormai non più una semplice sorpresa tra le grandi d’Europa. La formazione di Gian Piero Gasperini è alla sua terza apparizione di fila nella coppa. Nel suo girone troviamo gli svizzeri dello Young Boys, gli spagnoli del Villarreal e gli inglesi del Manchester United, la nuova squadra di Cristiano Ronaldo (battuti clamorosamente nel primo turno dalla squadra di Berna). Il cammino europeo degli orobici è cominciato con un pareggio in Spagna ma quanto fatto vedere dalla Dea in campo non può che rincuorare i tifosi nerazzurri in vista dei prossimi impegni.

Chiudiamo la rassegna dei gironi delle squadre italiane in Champions League parlando della Juventus di Massimiliano Allegri. Se l’inizio in campionato per la Vecchia Signora è stato avaro di sorrisi (1 punto nelle prime 3 giornate), in Europa Federico Chiesa e compagni hanno passeggiato in Svezia contro il Malmö. Negli altri match della fase a gruppi, i bianconeri dovranno affrontare lo Zenit San Pietroburgo e il Chelsea vincitore dell’ultima finale di Champions League. Il duello contro la nuova squadra di Romelu Lukaku sarà senza dubbio interessante e ricco di spunti tecnici per una squadra che nelle ultime tre edizioni della coppa più importante è stata eliminata una volta agli ottavi e due volte ai quarti di finale.

Queste, dunque, le prime avversarie delle squadre italiane in Champions. Dopo il successo dell’Inter nella stagione 2009/10 (l’anno del Triplete con José Mourinho in panchina), solo due volte una formazione della Serie A è riuscita ad arrivare in finale. In entrambi i casi, è stata la Juventus ad arrivare a un passo dalla gloria, fermata nel 2015 dal Barcellona all’Olympiastadion di Berlino, in Germania, e due anni dopo dal Real Madrid, nella finale del Millennium Stadium di Cardiff, in Galles. Nella stagione 2017/18, invece, ci è andata vicinissima anche la Roma, fermata solo dal Liverpool nelle gare di semifinale.

Insomma, le squadre italiane, nonostante le mille difficoltà che sta vivendo in generale il campionato di Serie A (con tante società costrette a ridimensionare gli obiettivi stagionali di partenza per via delle ristrettezze economiche), avranno l’obbligo di provarci fino in fondo quest’anno. La storia c’insegna. D’altra parte, prima dell’inizio dei campionati europei di calcio di Euro 2020, anche la Nazionale di Roberto Mancini non era stata presa minimamente in considerazione nel lotto delle possibili protagoniste del torneo. E tutti sappiamo come è andata a finire (con il trionfo azzurro a Wembley contro i padroni di casa dell’Inghilterra). Inter, Juventus, Milan e Atalanta dovranno provare a gettare il cuore oltre l’ostacolo e riuscire a trarre il meglio. Il sogno di poter tornare a vedere, finalmente, una squadra italiana con la coppa dalle grandi orecchie al cielo non rappresenta poi così tanto un’utopia.

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