Categoria: Teatro

  • Masaniello ritorna al Palazzo Reale: 50 anni dopo, la rivolta si fa teatro civile

    Masaniello ritorna al Palazzo Reale: 50 anni dopo, la rivolta si fa teatro civile

    Un omaggio alla Napoli del popolo e della scena: lo storico spettacolo di Pugliese e Porta riaccende il Cortile d’Onore con passione e memoria

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  • Sconfinare per capirsi: torna a Bergamo e Brusaporto il festival teatrale “Up To You”

    Sconfinare per capirsi: torna a Bergamo e Brusaporto il festival teatrale “Up To You”

    Il 20 e 21 maggio la VI edizione accende i riflettori su performance teatrali e danza contemporanea che mettono al centro i confini (da superare), le generazioni (da ascoltare) e l’identità (da esplorare)

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  • Graces: la danza incontra la scultura in uno spettacolo che sfida gli stereotipi

    Graces: la danza incontra la scultura in uno spettacolo che sfida gli stereotipi

    Un’opera che fonde mito, danza e ironia

    Graces trae ispirazione dalla mitologia greca e dall’opera di Canova dedicata alle tre Grazie, figlie di Zeus, simbolo di splendore, gioia e prosperità. In questa versione contemporanea, i tre danzatori Francesco Saverio Cavaliere, Matteo Marchesi e Andrea Rampazzo danno vita a una coreografia che trascende i confini tra maschile e femminile, portando in scena un dialogo tra i corpi e il tempo.

    Ad affiancarli, la stessa Silvia Gribaudi, autrice e interprete, che con la sua poetica destruttura il concetto di virtuosismo nella danza, trasformando l’imperfezione in espressione artistica attraverso un’ironia spiazzante e una sensibilità che mescola teatro, performing arts e comicità.

    Un’esperienza di coinvolgimento e sperimentazione

    Lo spettacolo, vincitore di CollaborAction#4 2018/2019 e selezionato per NID Platform 2019, è il risultato di un lungo percorso di ricerca e sperimentazione condotto con il regista Matteo Maffesanti, che ha integrato nel processo creativo anche laboratori con cittadini per esplorare il movimento e la relazione tra corpo e spazio.

    La performance, della durata di 50 minuti, andrà in scena:

    • venerdì 10 gennaio alle 20:45
    • sabato 11 gennaio alle 19:00
    • domenica 12 gennaio alle 18:00

    Inoltre, sabato 11 gennaio alle 17:00, il pubblico avrà l’opportunità di incontrare Silvia Gribaudi e i danzatori durante l’evento “Salotto a Teatro”, un momento di dialogo condotto dalla giornalista Maria Beatrice Crisci.

    Un’esperienza che unisce bellezza, riflessione e sperimentazione per un viaggio unico tra arte, danza e identità. Lascia un commento qui sotto e condividi la tua opinione!

  • La cantata dei pastori: un viaggio tra tradizione e teatro comico

    La cantata dei pastori: un viaggio tra tradizione e teatro comico

    Dal 13 al 15 dicembre 2024, il Teatro Comunale Costantino Parravano di Caserta ospiterà la nuova edizione de La cantata dei pastori, capolavoro di Peppe Barra e Lamberto Lambertini. Lo spettacolo, prodotto da Ag Spettacoli, Tradizione e Turismo Centro di Produzione Teatrale e Teatro Sannazaro, promette di emozionare il pubblico con una narrazione che intreccia tradizione religiosa e teatro comico.

    Un appuntamento immancabile con la tradizione

    La cantata dei pastori è un’opera che affonda le sue radici nella cultura popolare napoletana, rielaborando un antico poema pastorale. Da oltre quarant’anni, Peppe Barra porta avanti questa rappresentazione, tramandata nel tempo attraverso collaborazioni illustri con Roberto De Simone, sua madre Concetta Barra e lo stesso Lambertini. Questo spettacolo unico combina elementi di dramma pastorale, commedia dell’arte e un tocco di irresistibile teatro comico, rendendolo un “pasticcio teatrale” amatissimo da generazioni.

    Quest’anno, la nuova edizione regalerà al pubblico sorprese, colpi di scena e una miscela di risate e commozione. Peppe Barra, nei panni del buffo scrivano Razzullo, e Lalla Esposito, nel ruolo del maldestro criminale Sarchiapone, riporteranno in scena le vicende di due napoletani sfortunati catapultati nella Palestina del tempo di Gesù.

    Spettacolo e incontro con gli artisti

    Gli appuntamenti teatrali si terranno venerdì alle 20:45, sabato alle 19:00 e domenica alle 18:00. Inoltre, sabato 14 dicembre alle ore 17:00, Peppe Barra e Lalla Esposito parteciperanno al ciclo di incontri “Salotto a Teatro” condotti dalla giornalista Maria Beatrice Crisci, offrendo al pubblico l’occasione di scoprire i retroscena di questa straordinaria produzione.

    Tra fede e teatro: un dilemma napoletano

    Un tempo, la Vigilia di Natale metteva i napoletani di fronte a una scelta difficile: andare alla messa di mezzanotte o a teatro per assistere a La cantata dei pastori. Questo spettacolo, pur avendo origini religiose, ha saputo evolversi in un’espressione viva e popolare della cultura napoletana, mantenendo intatto il suo fascino attraverso i secoli.

    Oggi, il pubblico è invitato a rivivere quella magia, tra angeli e demoni, comicità e pathos, mentre la sacra famiglia cerca rifugio per la nascita del Bambino Gesù.

    Non perdere questa esperienza unica

    Vivi la magia di un’opera che unisce tradizione, teatro e comicità in un intreccio di emozioni indimenticabili. Non mancare l’appuntamento al Teatro Comunale di Caserta: ti aspetta una serata che lascerà il segno.

  • Mis-smarco: satira al femminile sulla ‘commedia divina’ della vita

    Mis-smarco: satira al femminile sulla ‘commedia divina’ della vita

    Mis-Smarco è uno spettacolo che sfida le convenzioni con una satira dissacrante e un’ironia graffiante sulla vita quotidiana. Ideata, scritta e interpretata da Valentina Illuminati, questa pièce teatrale andrà in scena al Teatro Serra di Napoli, in Via Diocleziano 316, dal 20 al 22 dicembre (venerdì e sabato alle ore 21:00, domenica alle 18:00).

    Concepito come un racconto di trasformazione, lo spettacolo è una riflessione ironica sulle etichette sociali che le donne portano avanti, a volte inconsapevolmente, per tutta la vita. Mis-Smarco esplora il percorso di una donna nata nelle Marche, che, attraverso il filtro del dialetto locale e un linguaggio accessibile, racconta una storia universale.

    Un viaggio tra ruoli e personalità

    La protagonista incarna i molteplici ruoli imposti dalla società: figlia, sorella, compagna e altro ancora. Sempre impeccabile e pronta a soddisfare le aspettative altrui, arriva però al punto di rottura. Quando raggiunge i fatidici “anta”, decide di “smarcarsi” da queste etichette, scegliendo finalmente di raccontarsi per ciò che è: una donna autentica e complessa.

    Attraverso un mix di narrazione, monologhi e dialoghi, la pièce porta in scena non solo l’attrice, ma anche molteplici personaggi e personalità, in una trama che invita lo spettatore a “prendere ciò che vuole”.

    “La vita, con i suoi tempi e contrattempi, è davvero una commedia divina – afferma Valentina Illuminati – e scegliendo le parole giuste, possiamo riscrivere la nostra storia, smarcandoci dalla perfezione e accettando la realtà per ciò che è”.

    Uno spettacolo irriverente e riflessivo

    Mis-Smarco offre un punto di vista fresco e irriverente, ma al contempo carico di spunti di riflessione. Il suo tono leggero e divertente invita a riconsiderare i piccoli eventi quotidiani che spesso finiscono per definire chi siamo.

    Per info e prenotazioni:
    📧 teatroserra@gmail.com

    Hai già assistito a uno spettacolo di questo tipo? Raccontaci la tua esperienza o lasciaci un commento nel form qui sotto!

  • Tutto quello che volevo: la sentenza che ha cambiato il paradigma della giustizia di genere

    Tutto quello che volevo: la sentenza che ha cambiato il paradigma della giustizia di genere

    Dal 11 al 15 dicembre, il Teatro Elfo Puccini di Milano ospita Tutto quello che volevo – Storia di una sentenza, un’opera teatrale intensa e coraggiosa scritta e interpretata da Cinzia Spanò, con la regia di Roberto Recchia. La pièce affronta la complessità di uno dei casi giudiziari più discussi degli ultimi anni, esplorando il ruolo degli stereotipi di genere e l’importanza della conoscenza come strumento di riscatto.

    Un caso che ha scosso l’opinione pubblica

    Nel cuore della narrazione troviamo la vicenda reale di due adolescenti romane, protagoniste di un caso di sfruttamento della prostituzione che coinvolse membri della cosiddetta “Roma bene”. La sentenza, emessa dalla giudice Paola Di Nicola, si distinse per un approccio innovativo: anziché un risarcimento economico, fu stabilito un indennizzo sotto forma di libri e film sulla storia e il pensiero delle donne. Questa decisione ha aperto una nuova prospettiva sulla giustizia riparativa, ponendo al centro il recupero della dignità delle vittime.

    Un viaggio nella coscienza collettiva

    Cinzia Spanò utilizza il teatro come mezzo per portare alla luce stereotipi di genere radicati nella società e nei media. La storia non si limita a raccontare un processo, ma invita lo spettatore a riflettere sulla rappresentazione mediatica delle vittime e sul potere della conoscenza come strumento di emancipazione. «Com’è possibile risarcire quello che la giovane vittima ha barattato per denaro dandole altro denaro?» si domanda la giudice Di Nicola, offrendo una risposta che trascende i confini della giustizia tradizionale.

    Riflessioni e incontri sul tema della parità di genere

    Lo spettacolo si inserisce nel progetto “Combattere gli stereotipi di genere”, promosso dal Teatro dell’Elfo con il supporto della Fondazione Banca Popolare di Milano. Accanto alle rappresentazioni, sono previsti incontri con esperti come la giudice Paola Di Nicola e il procuratore Francesco Menditto. Sabato 14 dicembre, dopo lo spettacolo, si terrà un dibattito sul patriarcato, la discriminazione e la violenza di genere.

    Un’opera pluripremiata

    Cinzia Spanò, attrice, drammaturga e attivista, ha ricevuto numerosi riconoscimenti per il suo impegno artistico e civile, tra cui il Premio Amnesty International Arte e diritti umani. Tutto quello che volevo si è aggiudicato il Premio Milano Donna 2019, confermando la forza narrativa e sociale di questo progetto.

    Dettagli e biglietteria

    • Dove: Teatro Elfo Puccini, sala Shakespeare, Milano
    • Quando: 11-15 dicembre
    • Prezzi: Intero €38/34, <25 anni €15, >65 anni €20
    • Biglietteria: Tel. 02.0066.0606 | Email: biglietteria@elfo.org
  • Un giorno come un altro: il paradosso della quotidianità sul palco

    Un giorno come un altro: il paradosso della quotidianità sul palco

    Tra comicità e riflessione, uno specchio della società

    Un giorno come un altro, scritto e diretto da Giacomo Ciarrapico, arriva al Teatro Nuovo di Napoli dal 5 all’8 dicembre 2024. Questa rappresentazione teatrale, proposta da Viola Produzioni, si distingue per la sua capacità di raccontare il paradosso della quotidianità con toni leggeri e riflessivi, mettendo in scena un microcosmo che riflette la società odierna.

    Una storia ordinaria che diventa straordinaria

    Nello spettacolo, Ranuccio e Marco si ritrovano protagonisti in un seggio elettorale al limite di Roma, la sezione 4607. L’attesa di elettori che non arrivano mai trasforma la loro esperienza in un’occasione per riflettere sullo stato della democrazia italiana, dove appena il 4% degli aventi diritto sceglie di votare.

    Il palco diventa così metafora dell’indifferenza sociale, con un delicato equilibrio tra comicità e critica. Attraverso situazioni assurde e dialoghi brillanti, lo spettacolo mette in luce la distanza crescente tra cittadini e classe dirigente.

    Un grido silenzioso di civiltà

    Secondo Ciarrapico, il seggio elettorale è un luogo simbolico della democrazia. Tuttavia, negli ultimi anni, il valore attribuito al voto si è indebolito, riflettendo un disinteresse collettivo verso il futuro. Un giorno come un altro diventa così una rappresentazione teatrale capace di parlare sottovoce ma con un’intensità che colpisce profondamente.

    Dettagli dell’evento

    • Date: 5-8 dicembre 2024
    • Orari: giovedì ore 21.00, venerdì e domenica ore 18.30, sabato ore 19.00
    • Luogo: Teatro Nuovo Napoli, Via Montecalvario 16
    • Info e prenotazioni: 0814976267 | botteghino@teatronuovonapoli.it

    Invito alla riflessione

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  • Fratelli: il teatro che racconta la forza dei legami umani

    Fratelli: il teatro che racconta la forza dei legami umani

    La trama di uno spettacolo emozionante

    Fratelli”, tratto dall’omonimo romanzo di Carmelo Samonà, sarà in scena venerdì 29 novembre alle ore 21 presso il Teatro Giacconi di Chiaravalle. Questo spettacolo, parte del festival Tespi/Malati di niente, racconta il delicato rapporto tra due fratelli che, tra difficoltà e complicità, trovano nei giochi e nelle storie un modo per comunicare e sostenersi a vicenda.

    Un teatro che include e trasforma

    La compagnia Teatro La Ribalta-Kunst der Vielfalt, con sede a Bolzano, è l’unica compagnia teatrale professionale italiana formata da attori in situazione di disagio psichico. Regia, costumi e scene portano la firma di Antonio Viganò, mentre in scena troviamo Michele Calcari e Paolo Grossi. Grazie al suo impegno e al suo repertorio innovativo, la compagnia ha ricevuto il premio teatrale Ubu Progetto speciale, confermandosi come un esempio unico di inclusione e creatività.

    Un linguaggio semplice ma potente

    In “Fratelli”, il linguaggio si fa essenziale e poetico, guidando il pubblico in un viaggio emotivo tra movimenti danzati e racconti. La storia esplora i rituali quotidiani dei due protagonisti, in un continuo tentativo di comprensione reciproca che rivela la forza e la fragilità dei legami familiari.

    L’incontro con Antonio Viganò

    Alle 17:30, prima dello spettacolo, il regista Antonio Viganò presenterà il suo libro “La malattia che cura il teatro”, un’opera che esplora il potenziale trasformativo del teatro nel rapporto tra scena e società. Parteciperanno Simone Guerro e Gilberto Maiolatesi, insieme ad altri esperti del settore.

    Eventi collaterali e informazioni utili

    Durante tutto il festival TESPI / Malati di niente, sarà visitabile la mostra “Fuori Colore” presso il Centro Turistico Culturale Carlo Urbani di Monte San Vito, con opere curate da Andrea Marconi e Silvia Tobaldi.

    Biglietti:

    • Intero: €10,00
    • Ridotto: €8,00

    Orari mostra: 16:30 – 19:00

    Se hai assistito a uno spettacolo simile o sei interessato all’argomento, raccontaci la tua esperienza nei commenti qui sotto!

  • Come ammazzare la moglie o il marito senza tanti perché: un’esilarante commedia al Teatro Vittoria Colonna

    Come ammazzare la moglie o il marito senza tanti perché: un’esilarante commedia al Teatro Vittoria Colonna

    Sabato 30 novembre 2024, alle ore 21, il Teatro “Vittoria Colonna” di Marino ospita la brillante commedia di Antonio Amurri, diretta da Francesco Fanuele.

    Una commedia che mette in scena i vizi della vita di coppia

    “Come ammazzare la moglie o il marito senza tanti perché” è un capolavoro di umorismo nero e intelligenza. La penna dissacrante di Antonio Amurri esplora con ironia tagliente le dinamiche quotidiane tra moglie e marito, evidenziando vizi, difetti, incomprensioni e persino comportamenti maniacali. La pièce propone soluzioni estreme e paradossali, che strappano risate riflessive su tematiche universali.

    Cast, musiche e scenografie di qualità

    A portare in scena la commedia saranno attori di grande talento: Marco Cavallaro, Maddalena Emanuela Rizzi, Alessandra Cavallari e Bruno Governale.
    Le musiche di Francesco Fiumara e le scenografie di Tiziano Fario completano un’esperienza teatrale avvolgente e raffinata.

    Un umorismo elegante e dissacrante

    La forza di questa commedia sta nella sua capacità di conciliare risate e riflessioni, puntando il dito contro le nevrosi quotidiane e gli egoismi della vita coniugale. Con leggerezza e profondità, il testo di Amurri invita a guardare con uno spirito critico e divertito le dinamiche che caratterizzano le relazioni a lungo termine.

    Biglietti e abbonamenti

    I biglietti sono disponibili presso il botteghino del teatro e online su Vivaticket.

    • Intero: € 13,00
    • Ridotto (over 70 e under 18): € 11,00
    • Abbonamenti:
      • 5 spettacoli: € 50,00
      • 10 spettacoli: € 90,00

    Non perdere questa imperdibile serata al Teatro “Vittoria Colonna” di Marino!

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  • La felicità al Teatro Golden: una pièce di Eric Assous

    La felicità al Teatro Golden: una pièce di Eric Assous

    La felicità: una commedia sull’amore dopo gli “anta”

    Cosa significa davvero la felicità? È questo il tema centrale dello spettacolo “La felicità”, scritto da Eric Assous e diretto da Gianfelice Imparato, in scena al Teatro Golden dal 5 al 15 dicembre 2024. Gli attori Gianfelice Imparato e Alessandra D’Ambrosio interpretano Alessandro e Luisa, due personaggi che affrontano con ironia e profondità le sfide dell’amore maturo.

    Una storia di amore, bugie e colpi di scena

    La trama si sviluppa dopo una notte trascorsa insieme dai protagonisti. Al risveglio, Alessandro e Luisa si trovano a fare i conti con domande cruciali: quella colazione sarà l’inizio di una relazione duratura o solo la conclusione di un incontro casuale?

    Luisa, separata, e Alessandro, in attesa di divorzio e padre di tre figlie, cercano di navigare tra bugie, colpi di scena e momenti paradossali. Con un tono brillante e riflessivo, Eric Assous esplora l’amore oltre una certa età, interrogandosi su cosa significhi trovare la felicità in una relazione di coppia.

    Orari degli spettacoli

    Gli spettacoli si terranno presso il Teatro Golden, in Via Taranto, 36 – Roma 00182, con i seguenti orari:

    • giovedì e venerdì: ore 21.00
    • sabato: ore 17.00 e 21.00
    • domenica: ore 17.00

    Non perdete l’occasione di assistere a una commedia che fa riflettere con il sorriso!

    E tu, cosa pensi della felicità?

    Condividi la tua opinione su questo tema universale! Scrivi nei commenti qui sotto: credi che l’amore possa essere la chiave della felicità anche dopo una certa età?

  • I Ritardatari: il teatro come specchio di sogni e limiti

    I Ritardatari: il teatro come specchio di sogni e limiti

    Il teatro come spazio di espressione inclusiva

    I ritardatari, il nuovo esito performativo del laboratorio arti libere di Campo Teatrale, sarà in scena dal 28 al 30 novembre a Milano. Questo progetto di teatro integrato coinvolge ragazzi e ragazze dai 10 ai 16 anni, con e senza disabilità, in un percorso che unisce arte e inclusione. Sotto la guida della regista Francesca Merli, dell’attrice Laura Serena e di un team creativo di alto livello, i partecipanti esplorano le loro emozioni e i loro sogni, portandoli sul palco in una riflessione collettiva.

    Un viaggio tra sogni, paure e speranze

    Lo spettacolo rappresenta il bagaglio emotivo di ciascun giovane attore: desideri, aspirazioni e paure prendono forma in una varietà di personaggi che riflettono proiezioni future e personali. Dalla scienza all’arte, dallo sport al management, ogni storia è un invito alla scoperta e alla meraviglia. Essere “in ritardo” non è solo una diagnosi o un’etichetta, ma diventa simbolo di esclusione sociale e delle difficoltà di tenere il passo con gli standard imposti.

    Accessibilità e inclusione al centro

    Grazie al contributo del Municipio 3 e alla collaborazione con l’Associazione Culturale Fedora, lo spettacolo è reso accessibile attraverso la CAA (Comunicazione Aumentativa Alternativa), introduzioni con interpreti in LIS (Lingua dei Segni Italiana) e sovratitoli per persone sorde. Un impegno concreto per abbattere le barriere e aprire il teatro a tutti.

    Una riflessione sul potere del pensiero creativo

    Lo spettacolo invita a interrogarsi sul valore del pensiero creativo come strumento per superare limiti e paure. Non esistono certezze sul destino dei ritardatari, ma c’è una possibilità: cambiare il modo di guardare il mondo, aprendosi invece di chiudersi.

  • Grogh, storia di un castoro: doppio appuntamento al Teatro Moriconi di Jesi

    Grogh, storia di un castoro: doppio appuntamento al Teatro Moriconi di Jesi

    Uno spettacolo per grandi e piccoli al Teatro Moriconi

    Domenica 24 novembre, il Teatro Moriconi di Jesi ospiterà due rappresentazioni dello spettacolo “Grogh, storia di un castoro”, alle ore 11.00 e 17.00. L’evento si inserisce nella 41esima Stagione di Teatro Ragazzi e nel programma Jesi Educa, che quest’anno celebra il centenario della nascita di Alberto Manzi, autore dell’omonimo libro e noto per la sua storica trasmissione educativa “Non è mai troppo tardi”.

    Una storia di natura, lotta e coraggio

    Lo spettacolo, interpretato da Fabio Galanti e prodotto dalla compagnia La Baracca – Testoni Ragazzi, racconta la vita del castoro Grogh, leggendario eroe del “piccolo popolo” della foresta. Attraverso una narrazione coinvolgente, il pubblico scoprirà le abitudini, l’organizzazione sociale e la quotidiana lotta per la sopravvivenza dei castori, evidenziando la loro battaglia contro il più grande predatore: l’uomo.

    Un messaggio di libertà e solidarietà

    La storia di Grogh è un inno a valori come la libertà, l’altruismo, il sacrificio e il coraggio, offrendo una riflessione profonda sulla difesa della natura e dei suoi abitanti. Con questo spettacolo, il Teatro Ragazzi porta sul palco un’esperienza educativa che appassiona spettatori di tutte le età.

    La 41esima Stagione di Teatro Ragazzi

    La stagione, organizzata dal Teatro Giovani Teatro Pirata, coinvolge 16 comuni delle Marche e gode del sostegno di istituzioni come il Ministero della Cultura, la Regione Marche e diverse associazioni locali. Gli appuntamenti sono un’occasione per promuovere la cultura teatrale e coinvolgere le comunità in esperienze artistiche di qualità.

    Partecipa e condividi

    Non perdere l’opportunità di assistere a questo spettacolo unico e di vivere un momento di riflessione sulla bellezza della natura. Hai già visto uno spettacolo della Stagione di Teatro Ragazzi? Raccontaci la tua esperienza nel form in basso!

  • Svelarsi: un’esperienza unica per corpi femminili

    Svelarsi: un’esperienza unica per corpi femminili

    Un viaggio tra femminismo, autocoscienza e autodeterminazione

    Martedì 26 novembre 2024, il Teatro Nuovo di Napoli ospiterà Svelarsi, uno spettacolo unico nel suo genere, diretto da Silvia Gallerano e scritto e interpretato da un cast interamente femminile: Giulia Aleandri, Elvira Berarducci, Smeralda Capizzi, Benedetta Cassio, Livia De Luca, Chantal Gori, Giulia Pietrozzini e Silvia Gallerano stessa. La rappresentazione inizierà alle ore 21.00 e sarà riservata a un pubblico composto esclusivamente da donne (cis, trans e non binarie).

    Non solo teatro: uno spazio di riflessione e condivisione

    Svelarsi è più di uno spettacolo: è un esperimento di ricerca sui corpi femminili, sulle storie che li attraversano e sui significati che questi racconti assumono quando si spogliano dei filtri sociali. La scelta di escludere momentaneamente lo sguardo maschile, con tutto il suo carico di giudizio e condizionamento, permette di creare uno spazio dove interrogarsi sul legame tra i propri corpi e ciò che vediamo.

    Il valore del corpo e della risata

    L’esperienza oscilla tra momenti di invasione e compressione e attimi di pura potenza. Si parte da vissuti dolorosi – invisibilità, umiliazione, soprusi – e si arriva a una liberazione fatta di risate, consapevolezza e forza condivisa. Ogni attrice contribuisce con il proprio corpo e le proprie storie a un lavoro di scrittura fisica, che va oltre le parole.

    Una domanda, non una soluzione

    Come sottolinea la regista, «queste due ore non offrono risposte definitive, ma lasciano al pubblico la possibilità di riflettere e decidere cosa fare delle scoperte fatte durante lo spettacolo. L’esperienza di Svelarsi ci rende più consapevoli e forse un po’ più libere».

    Informazioni sull’evento

    • Data: martedì 26 novembre 2024
    • Luogo: Teatro Nuovo di Napoli, Via Montecalvario 16
    • Orario: inizio spettacolo ore 21.00
    • Contatti: 0814976267 | botteghino@teatronuovonapoli.it

    Sei pronta a vivere questa esperienza? Condividi le tue emozioni e riflessioni nei commenti qui sotto!

  • Al TAM Teatro Arcimboldi Milano arriva Lo Schiaccianoci – Accademia Ucraina di Balletto con OFI – Orchestra Filarmonica Italiana

    Al TAM Teatro Arcimboldi Milano arriva Lo Schiaccianoci – Accademia Ucraina di Balletto con OFI – Orchestra Filarmonica Italiana

    📅 Sabato 7 dicembre 2024: doppio spettacolo, ore 17:00 e 21:00
    📅 Domenica 8 dicembre 2024: ore 16:00

    Dopo il successo delle 6 date sold out del 2022 e del 2023, torna a grande richiesta Lo Schiaccianoci dell’Accademia Ucraina di Balletto, un appuntamento immancabile per vivere la magia del Natale con uno degli spettacoli più iconici e tradizionali delle festività.

    Per far fronte alla grande richiesta di biglietti, è stata aggiunta una rappresentazione pomeridiana il 7 dicembre, portando così a tre spettacoli il programma:

    • Sabato 7 dicembre 2024: ore 17:00 e 21:00
    • Domenica 8 dicembre 2024: ore 16:00

    Cast d’eccezione

    • Drosselmeyer: Pierpaolo Ciacciulli, ViceDirettore dell’Accademia e Direttore del Dipartimento Danza del Teatro Carcano di Milano.
    • Michal Krcmar: Primo Ballerino del Teatro dell’Opera di Helsinki.
    • Yolanda Correa Frias: Prima Ballerina del Norwegian National Ballet e del Balletto Nazionale di Cuba.

    Accompagnamento musicale dal vivo

    Lo spettacolo sarà impreziosito dalle note della Orchestra Filarmonica Italiana (OFI), composta da 40 elementi, sotto la direzione del Maestro Marco Dallara. La collaborazione tra l’Accademia Ucraina di Balletto e l’OFI rappresenta un simbolo di rinascita per il Teatro Arcimboldi, unendo danza e musica dal vivo in una sinergia unica.

    Per i giovani talenti sul palco, l’accompagnamento orchestrale è un’esperienza indimenticabile, così come per il pubblico, che potrà godere dell’intensità delle esecuzioni live.

  • La sindrome di stand-up: risate e riflessioni a Trani con il comedy show a Palazzo delle Arti Beltrani

    La sindrome di stand-up: risate e riflessioni a Trani con il comedy show a Palazzo delle Arti Beltrani

    Un nuovo appuntamento con la sindrome di stand-up a Trani

    Dopo il successo del primo appuntamento il 20 ottobre, il 17 novembre alle ore 19 torna al Palazzo delle Arti Beltrani la rassegna Sindrome di Stand-Up. Organizzato dall’Associazione Delle Arti e dal collettivo barese StandaPPura, l’evento porta sul palco la stand-up comedy come strumento per esplorare con ironia e irriverenza i temi attuali della nostra società.

    Un’esperienza immersiva tra comicità e riflessione

    “Sindrome di Stand-Up” offre al pubblico un mix di risate e spunti di riflessione. I comici in scena, ciascuno con uno stile unico, raccontano storie tragicomiche e condividono con il pubblico i disagi della vita moderna. Gli spettatori vivono un’esperienza coinvolgente, lasciandosi trasportare in un’atmosfera che abbina comicità e profondità.

    Il collettivo StandaPPura: la stand-up comedy in Puglia

    Fondato da Marco Montrone, Cristina Di Girolamo e Gerry Cassano, il collettivo StandaPPura ha l’obiettivo di promuovere la stand-up comedy in Puglia, portando un nuovo tipo di comicità radicato nella cultura locale. Con laboratori e serate open mic, StandaPPura offre a chiunque voglia cimentarsi la possibilità di sviluppare le proprie abilità comiche, mantenendo un forte senso di territorialità.

    Ospiti speciali e una line-up esclusiva per ogni appuntamento

    Ogni appuntamento di “Sindrome di Stand-Up” ha una line-up fissa di comici e un ospite speciale. Domenica 17 novembre sarà la volta di Cosmo Campanale, giovane comico molfettese e co-autore del podcast “Balle cubiche”. Campanale porterà la sua ironia e il suo stile autoironico, contribuendo alla varietà della serata.

    Acquista i biglietti e preparati a un’esperienza comica unica

    I biglietti sono disponibili online e presso il Palazzo delle Arti Beltrani, con un costo di 10 euro. L’accesso al teatro è alle 18.30, mentre lo spettacolo inizia alle 19.00. Non perdere l’occasione di vivere un’esperienza di stand-up comedy che combina risate e riflessione su temi universali.

    Che tu sia un appassionato di stand-up comedy o un curioso alla ricerca di una serata diversa, “Sindrome di Stand-Up” promette di regalare risate e spunti di riflessione. Partecipa anche tu a questo viaggio comico e fai sentire la tua voce! Raccontaci la tua esperienza nei commenti qui sotto e condividi le tue impressioni su questa serata unica.

  • “Al bar dell’RCA”: lo spettacolo di Dario Salvatori e Toni Fornari arriva al Teatro Golden di Roma

    “Al bar dell’RCA”: lo spettacolo di Dario Salvatori e Toni Fornari arriva al Teatro Golden di Roma

    Dario Salvatori debutta come attore al Teatro Golden

    Dal 7 al 10 novembre 2024, il Teatro Golden ospiterà lo spettacolo “Al bar dell’RCA”, un’occasione unica per vedere il critico musicale Dario Salvatori al suo debutto come attore. Diretto da Toni Fornari e prodotto dall’A.T.P.R. Associazione Teatri per Roma, lo spettacolo promette di regalare un mix avvincente di musica e racconti inediti.

    Un viaggio tra aneddoti e canzoni italiane iconiche

    Lo spettacolo, ambientato nel leggendario bar dell’RCA, porterà gli spettatori a fare un salto indietro nel tempo, tra aneddoti goliardici e canzoni che hanno segnato la storia della musica italiana. Accanto a Dario Salvatori, un team di artisti tra cui Emanuela Fresi nel ruolo di una simpatica barista che prevede ironicamente il destino delle canzoni e dei loro interpreti.

    Una performance musicale dal vivo

    A rendere unico questo spettacolo è la presenza di musicisti live come Egidio Marchitelli e Camilla Noci, affiancati al pianoforte da Valentina Ciccaglioni, al basso da Stefano Napoli e alla batteria da Matteo Di Francesco. Insieme, interpreteranno alcune delle canzoni più celebri del periodo tra il 1949 e il 1987, ri-arrangiate appositamente per questa occasione. Non mancheranno brani iconici e sigle che hanno fatto parte della vita di tanti italiani.

    Un omaggio al repertorio musicale dell’RCA

    Il repertorio musicale scelto per “Al bar dell’RCA” celebra alcuni dei brani più rappresentativi della cultura popolare italiana, inclusi quelli che hanno fatto parte di celebri programmi televisivi e cartoni animati. Ogni brano rappresenta un momento indimenticabile della storia musicale italiana, e sarà eseguito con arrangiamenti inediti, per un’esperienza immersiva e nostalgica.

    “Al bar dell’RCA” è uno spettacolo imperdibile per tutti gli amanti della musica italiana e delle storie che la circondano. Un invito ad abbandonarsi ai ricordi e a riscoprire melodie che hanno segnato un’epoca. Non perdere questa occasione speciale: lasciati trasportare dalla magia di un tempo in cui ogni canzone era una storia.

    Hai già acquistato il biglietto? Raccontaci la tua aspettativa o condividi un ricordo legato alle canzoni dell’epoca commentando nel form qui sotto!

  • Teatro Milano. Le rotaie della memoria: un viaggio nella storia di Capitan Bruno

    Teatro Milano. Le rotaie della memoria: un viaggio nella storia di Capitan Bruno

    Dal venerdì 8 a domenica 17 novembre, Campo Teatrale ospita Le rotaie della memoria, il monologo di Eco di fondo che ripercorre la vita intensa e combattiva di Albino Calletti, conosciuto come Capitan Bruno. Una rappresentazione emozionante che porta in scena la storia di un uomo che ha lottato con coraggio e ideali durante un periodo buio della storia italiana.

    Un eroe della Resistenza: chi era Capitan Bruno

    Albino Calletti, meglio noto come Capitan Bruno, è una figura di spicco della Resistenza italiana, il cui percorso è segnato dalla passione politica. La sua storia, narrata in prima persona, parte dalla giovinezza, quando si unì al gruppo socialista di Castelletto sopra Ticino, attraversando momenti di grande difficoltà: il carcere, la guerra in Russia e la vita partigiana in montagna. Il suo esempio di determinazione e umanità ci invita a riflettere su temi universali come il coraggio e la responsabilità.

    Il monologo: tra passato e presente

    Scritto e interpretato da Giulia Viana e diretto da Giacomo Ferraù, il monologo pone domande profonde sull’importanza della memoria e della coscienza civile. Capitan Bruno non era solo un combattente, ma un uomo che sentiva la necessità di istruire e motivare i suoi compagni, perché comprendessero a fondo i motivi della lotta antifascista. Come lui stesso racconta: “I ragazzi dovevano essere informati… La memoria dei nostri caduti era affidata a noi”.

    Eco di fondo: una compagnia che esplora l’animo umano

    Fondata nel 2009 da Giacomo Ferraù e Giulia Viana, Eco di fondo è una compagnia teatrale milanese che si distingue per la capacità di esplorare temi complessi attraverso la sperimentazione teatrale. Dopo aver conquistato pubblico e critica con spettacoli come Te Remoto e Il più bel giorno della mia vita, la compagnia si è affermata vincendo premi prestigiosi, come il Premio A.N.P.I. cultura Ovest Ticino 2008 con Le rotaie della memoria. Dal 2022, Eco di fondo è sostenuta dal MiC come impresa di produzione teatrale d’innovazione.

    Un appuntamento imperdibile per non dimenticare

    Con Le rotaie della memoria, Campo Teatrale propone una riflessione toccante e attuale sul valore della memoria storica e sulla necessità di mantenere vivo il ricordo dei valori democratici. Lo spettacolo è un’opportunità unica per conoscere da vicino la storia di chi ha lottato per un futuro migliore.

    Orari e biglietti

    • martedì ore 20:00
    • mercoledì, giovedì, venerdì ore 21:00
    • sabato ore 19:30
    • domenica ore 18:30
  • Iside e la luna: un viaggio esoterico al Teatro Serra di Napoli

    Iside e la luna: un viaggio esoterico al Teatro Serra di Napoli

    Dal 15 al 17 novembre, il Teatro Serra di Napoli ospiterà “Iside e la Luna”, un’opera esoterica e simbolica scritta e diretta da Francesca Esposito, in scena con Carmela Ioime e Adriana D’Agostino. Lo spettacolo, tra musica e danza, porta sul palco una storia di femminino sacro e riscoperta di sé.

    Un percorso di riscoperta interiore

    La protagonista, una donna contemporanea che si riconosce nella figura della Dea Iside, si trova di fronte a uno specchio senza riuscire più a vedersi. La sua immagine è svanita, lasciando spazio a tre figure misteriose che la trascinano in un viaggio interiore alla ricerca della risposta più antica: “Chi sono io?”. Questo cammino esplora il processo di individuazione dell’anima, secondo le teorie della Gestalt.

    Un viaggio nel femminino sacro

    “Iside e la Luna” attinge alla tradizione esoterica egizio-partenopea, esplorando il tema del femminino sacro attraverso canto, danza e musica, con brani della tradizione campana. Lo stile comico-grottesco e gli effetti visivi, come luci fluorescenti, creano un’atmosfera magica e coinvolgente, trasportando lo spettatore in un’esperienza simbolica.

    La storia dello spettacolo

    Lo spettacolo ha debuttato nel 2022 al Parco Archeologico dei Campi Flegrei e ha toccato importanti tappe come il Net Festival di Napoli e la Festa dei Folli di Nola. Al Teatro Serra, lo spettacolo promette di affascinare il pubblico con una performance intensa e coinvolgente.

    Lasciati affascinare da questo viaggio di riscoperta dell’anima e del femminino sacro. Lo spettacolo andrà in scena dal 15 al 17 novembre a Fuorigrotta. Che emozioni ti suscita questa storia? Raccontaci nel form qui sotto!