Tag: Taiwan

  • Terremoto in Taiwan: 70 minatori intrappolati nelle miniere di Hualien

    Terremoto in Taiwan: 70 minatori intrappolati nelle miniere di Hualien

    Il devastante terremoto di magnitudo 7.4 che ha recentemente colpito Taiwan ha causato una situazione drammatica nella contea di Hualien, epicentro del sisma, dove 70 minatori sono rimasti intrappolati in due distinte miniere di carbone. Le autorità locali stanno conducendo un’operazione di soccorso per cercare di raggiungere e salvare i lavoratori, 64 dei quali si trovano intrappolati in una miniera e 6 nell’altra.

    La notizia degli operai intrappolati aggiunge ulteriore gravità alla già tragica situazione sull’isola, che al momento conta 9 vittime accertate e 821 feriti a causa del terremoto. Gli sforzi di soccorso si stanno concentrando sulla localizzazione e il salvataggio dei minatori, con squadre specializzate che stanno lavorando senza sosta per garantire la loro sicurezza.

    Questo incidente mette in luce i rischi legati all’attività mineraria in zone sismicamente attive e la necessità di adottare misure preventive più efficaci per proteggere i lavoratori. La comunità internazionale segue con preoccupazione gli sviluppi della situazione, sperando in una rapida risoluzione della crisi e nel salvataggio di tutti i minatori intrappolati.

    Mentre Taiwan fa fronte alle conseguenze del terremoto, la solidarietà e il supporto da parte di nazioni e organizzazioni internazionali si stanno mobilitando per offrire assistenza e aiuto in questo momento critico. La priorità rimane il salvataggio dei minatori e la cura dei feriti, nel tentativo di mitigare le conseguenze di questa tragedia naturale.

  • Terremoto in Taiwan: bilancio aggravato, oltre 700 feriti

    Terremoto in Taiwan: bilancio aggravato, oltre 700 feriti

    Il devastante terremoto di magnitudo 7.4 che ha colpito la costa orientale di Taiwan ha provocato un bilancio sempre più grave, con 7 vittime accertate e oltre 700 persone ferite, secondo quanto riportato dal China Times. Un centinaio di individui risultano ancora intrappolati sotto le macerie, con tutte le contee e le città dell’isola che hanno mobilitato squadre di ricerca specializzate per intervenire nell’area di Hualien, vicino all’epicentro del sisma.

    La situazione è resa ancora più critica dalla serie di scosse sismiche che hanno seguito l’evento principale: oltre alle due maggiori di magnitudo 7.4 e 6.5, si sono verificate almeno altre 58 scosse di magnitudo inferiore a 6. Questa sequenza di eventi ha messo a dura prova la capacità di risposta dell’isola, richiedendo un impegno senza precedenti delle forze di soccorso.

    La presidente di Taiwan ha annunciato che anche l’esercito è stato coinvolto nelle operazioni di soccorso, evidenziando la serietà della situazione e l’impegno del governo nell’affrontare le conseguenze del terremoto. La comunità internazionale segue con attenzione l’evolversi della situazione, pronta a offrire supporto e assistenza a un’isola che ora più che mai necessita di solidarietà e aiuto.

  • Forte terremoto colpisce Taiwan: bilancio provvisorio di 4 morti e 50 feriti

    Forte terremoto colpisce Taiwan: bilancio provvisorio di 4 morti e 50 feriti

    Un terremoto di magnitudo 7.4 ha scosso l’isola di Taiwan questa mattina, provocando la morte di almeno 4 persone e il ferimento di altre 50. La scossa principale, seguita da una replica di magnitudo 6.5, ha colpito la costa orientale dell’isola, causando il crollo di edifici e lasciando diverse persone intrappolate sotto le macerie. L’evento sismico ha generato un allarme tsunami che ha interessato anche Giappone e Filippine, fortunatamente rientrato dopo alcune ore.

    Il terremoto è stato avvertito distintamente anche nella provincia cinese del Fujian, dimostrando l’ampio raggio d’azione delle scosse. In seguito alla tragedia, Pechino ha espresso le proprie condoglianze alle vittime e alle loro famiglie, offrendo assistenza a Taiwan per far fronte alle conseguenze del disastro.

    La comunità internazionale si mobilita per fornire supporto all’isola colpita, mentre le squadre di soccorso lavorano incessantemente per salvare le persone ancora intrappolate e per valutare l’entità dei danni. Questo terremoto ricorda la vulnerabilità delle aree sismiche e l’importanza della preparazione e della risposta rapida in situazioni di emergenza.

  • COMGEST: GIAPPONE, LA “PROSSIMA” TAIWAN?

    COMGEST: GIAPPONE, LA “PROSSIMA” TAIWAN?

    Richard Kaye, Gestore del fondo Comgest Growth Japan di Comgest

    Il Giappone è una potenza nella produzione di semiconduttori e quest’anno sta aggiungendo più capacità produttiva di chip che altrove, grazie alla situazione geopolitica favorevole e alla leadership tecnologica del Paese nella catena di fornitura dei semiconduttori, come dimostra Keyence. Keyence è leader mondiale nella fornitura di sensori, sistemi di misurazione, marcatori laser, microscopi e sistemi di visione artificiale. I suoi prodotti includono, tra gli altri, sensori, contatori, proiettori, dispositivi di elaborazione dell’immagine, regolatori logici programmabili e pannelli touch. Come altre aziende di chip, ad esempio Nvidia, Keyence non produce prodotti, ma li progetta e assiste i clienti nell’implementazione nelle loro fabbriche. 

    La crescita dei ricavi del secondo trimestre 2023, pari al 15,8% su base annua, è stata ampiamente in linea con le previsioni, escludendo gli effetti di un debole yen giapponese. La società ha inoltre rafforzato il proprio organico globale, cresciuto del 18% su base annua nel 2022, superando per la prima volta i 10.000 dipendenti, dopo un aumento limitato tra il 2019 e il 2021.  Durante le nostre discussioni, l’azienda ha indicato che l’utile per persona – già più alto in Giappone che all’estero – è gradualmente aumentato negli ultimi due anni. Sebbene molti conoscano Keyence in Giappone, la situazione è diversa al di fuori del Paese. Per questo motivo, crediamo che il mercato abbia margini di crescita e possa catturare quote di mercato altrove. Inoltre, i dati di produttività della società stanno aumentando.

    Rispetto alla concorrenza, Keyence vende apparecchiature specifiche il cui uso e le cui prestazioni possono essere molto differenziati, da qui i profitti dell’azienda. Il 20% delle vendite proviene da nuovi prodotti, e la società è altamente efficiente in termini di R&S con basse spese. Keyence mira ad essere creativa e a proporre soluzioni, come nel caso di un recente prodotto che incorpora l’intelligenza artificiale (AI). Anziché utilizzare gli affiliati, il suo personale si occupa delle vendite dirette in modo da comprendere le sfide che devono affrontare i siti locali, il che le consente di vendere nuovi prodotti in Giappone e nel mondo. La retribuzione del personale è legata alla performance.

    Nel mondo pre e post-Covid, le vendite in Asia sono state deboli, con la Cina che rappresentava il 60% prima di rallentare. Nell’esercizio 2021 Keyence ha registrato una crescita nulla rispetto all’esercizio 2022, a differenza dell’esercizio 2021 quando la crescita è stata del 45% in più rispetto all’esercizio 2020. Nelle Americhe e nell’UE la crescita è continuata costantemente per 10 trimestri consecutivi poiché i prodotti di Keyence sono ben conosciuti sul mercato.

    In termini di nuovi prodotti, non ci sono stati cambiamenti netti o drastici. Ogni anno il loro numero fluttua, ma sul lancio di 10 nuovi prodotti, in genere il 70% è unico e il 20% è nuovo. Il margine operativo della società può migliorare ulteriormente? Riteniamo che i margini lordi possano crescere, soprattutto per quanto riguarda i prodotti ad alto valore aggiunto. Sebbene Keyence non abbia ancora dichiarato obiettivi di neutralità carbonica, nel 2016 ha fissato un obiettivo di riduzione delle emissioni di gas serra per quanto riguarda gli scope 1 e 2 del 42% nel 2030.

  • Honduras rompe relazioni con Taiwan e ne crea di nuove con la Cina

    Honduras rompe relazioni con Taiwan e ne crea di nuove con la Cina

    L’Honduras ha annunciato la rottura delle relazioni diplomatiche con
    Taiwan alla luce delle nuove relazioni con la Cina come aveva annunciato già undici giorni fa:

    “Il ministro degli Esteri Enrique Reina – si legge in una nota del ministero del Paese Sud Americano su indicazione del presidente della Repubblica Xiomara Castro, ha comunicato a
    Taiwan la decisione di interrompere le relazioni diplomatiche”.

    Per Pechino è una vittoria che toglie a Taiwan un ex alleato e la lascia ormai
    riconosciuta da soli 13 stati al mondo.

    Dal canto suo la Cina ha ufficialmente annunciato di aver instaurato relazioni diplomatiche con l’Honduras, dopo che il paese sudamericano ha ufficializzato l’interruzione dei rapporti con Taiwan.

    A renderlo noto via Twitter è stato il portavoce del ministero degli Esteri.

    Taipei accusa la Cina di aver utilizzato metodi intimidatori e coercitivi e
    di aver soppresso lo spazio internazionale di Taiwan per lungo tempo, mettendo
    in pericolo pace e stabilità regionali.

    Il Dipartimento di Stato USA ha fatto sapere che “Indipendentemente dalla decisione dell’Honduras, gli Stati Uniti continueranno ad approfondire ed espandere l’impegno con Taiwan”, si legge in una nota del dipartimento di Stato.

  • Taiwan. Esplosioni su gasdotto: 25 morti

    Taiwan. Esplosioni su gasdotto: 25 morti

    Taiwan
    Taiwan

    Una serie di esplosioni in un gasdotto a Taiwan avrebbe causato la morte di almeno 25 persone e il ferimento di altre 271. E’ accaduto in un gasdotto di Kaoshiung, nel sud di Taiwan in un quartiere dove operano diverse aziende petrolchimiche.
    Non sono ancora chiare le cause delle esplosioni e non si esclude alcuna pista. Tra le cause ritenute attualmente dagli inquirenti le più probabili, c’è quella di una fuga di gas. I residenti del quartiere avevano infatti denunciato un odore forte di gas già ieri sera.
    Le esplosioni hanno provocato anche diversi danni tra i quali strade squarciate e veicoli distrutti.