Tag: Referendum

  • Autonomia differenziata: depositati quesiti referendum

    Autonomia differenziata: depositati quesiti referendum

    Autonomia e disuguaglianze in Italia: la battaglia del Pd

    Alla Corte di Cassazione sono stati depositati i quesiti referendari contro la riforma dell’autonomia. La segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha espresso una chiara opposizione, dichiarando: “Chi nasce in Calabria avrà meno opportunità di chi nasce in Lombardia e questo per noi è inaccettabile”.

    Il M5S e la lotta contro lo ‘SpaccaItalia’

    Anche il Movimento 5 Stelle, con il suo leader Giuseppe Conte, si unisce alla battaglia contro la riforma. Conte ha affermato: “Fermeremo lo ‘SpaccaItalia’ tutti insieme, per evitare la condanna a morte della Sanità, dell’Istruzione e delle Infrastrutture. Non ci fermeranno con calci e pugni. Sventoleremo il tricolore dell’Italia e dell’unità”.

    Uniti per l’unità: Pd e M5S contro la riforma

    Le due forze politiche sono determinate a contrastare una riforma che, secondo loro, porterà a un’Italia divisa in venti democrazie diverse, creando enormi disparità tra le regioni. Con l’unità come bandiera, Pd e M5S sono pronti a dare battaglia per preservare l’integrità del paese.

  • Referendum. Di Maio (M5S) sente odore di brogli

    Referendum. Di Maio (M5S) sente odore di brogli

    Luigi Di Maio, esponente del Movimento 5 stelle e vicepresidente della Camera dei Deputati nel corso di un’intervista ad Agorà su Raitre sul referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre ha dichiarato: “Sento odore di brogli. Abbiamo visto più volte che ci sono stati e potrebbero esserci anche in questo caso”.

    “Abbiamo chiesto un osservatorio sulle nostre modalità di voto”, ha inoltre l’esponente del M5S.

  • Matteo Salvini: dopo il referendum non si facciano “inciuci” alla tedesca

    Matteo Salvini: dopo il referendum non si facciano “inciuci” alla tedesca

    Il leader del Carroccio ha dichiarato all’Agi chiarisce la sua posizione per il giorno dopo il Referendum: “Per noi la priorità è fermare il pericolo di una pessima riforma” ma “stiamo già ragionando per il giorno dopo” e “non abbiamo nessuna intenzione di fare inciuci alla tedesca, accordi col Pd e accordi con chi pensa di fare accordi col Pd”.

    La chiara posizione di Salvini arriva dopo l’intervista di Berlusconi nel corso della quale il Cavaliere si è detto favorevole in caso di vittoria del no ad una nuova legge elettorale proporzionale per poi arrivare a una ‘Grosse koalition’ come in Germania.

    Salvini ha poi aggiunto: “ognuno sul suo fronte, stiamo tutti egregiamente mobilitandoci per il No, del resto parliamo dal 5 dicembre in poi”.

  • Silvio Berlusconi. Se vince il No bisogna sedersi al tavolo con Renzi

    Silvio Berlusconi. Se vince il No bisogna sedersi al tavolo con Renzi

    Silvio Berlusconi, ospite di Matrix, ha dichiarato che se vince il NO al referendum costituzionale “E’indispensabile sedersi al tavolo per fare una nuova riforma e una nuova legge elettorale”.

    Berlusconi dunque conferma la sua disponibilità a dialogare con le altre parti politiche e con il governo per portare a casa le riforme e una nuova legge elettorale che abbiano il crisma di un’ampia condivisione.

  • Referendum. Renzi: il 5 non arriveranno le cavallette

    Referendum. Renzi: il 5 non arriveranno le cavallette

    “Il 5 dicembre non arriveranno comunque le cavallette, se vince il sì ci sarà uno Stato più semplice, se no rimarremo come adesso in un sistema che per me non funziona ma non è anti-democratico”. Lo ha ribadito il premier Renzi all’inaugurazione della sede romana di Camplus College.
    “La Costituzione rappresenta le regole del gioco che ci tengono insieme,va rispettata sempre-sottolinea-sia da chi vuole cambiarla che da chi vuole tenerla. La vera sfida è di metodo: la Costituzione prevede il referendum”. Nel merito del referendum Renzi ha detto: A”Questa riforma-aggiunge-non è invenzione del nostro governo, ma un’esigenza da 35 anni”

  • Referendum: Financial Times, polemiche, dichiarazioni di Renzi e Napolitano

    Referendum: Financial Times, polemiche, dichiarazioni di Renzi e Napolitano

    Il premier Renzi continua la sua campagna per il sì al referendum e a Radio 24 in caso di vincita del “no” puntualizza: “Non sono il tipo che sta dentro un governicchio tecnico che vivacchia, permettendo agli uni e agli altri di mantenere le poltrone”: “Non fa per me”. Il veto italiano al bilancio Ue “non è una minaccia, è un amorevole consiglio”. “Mi sono rotto le scatole di sentir dire ‘ce lo chiede l’Europa’, se continuiamo con ‘ce lo chiede l’Europa’ riprendetevi il governo tecnico”.

    Poi su Twitter: è una “bugia” dire che con la riforma i senatori sono scelti dai partiti. E parlando di fisco sottolinea: nel 2017 “l’Iva rimane stabile”.
    Source: Televideo politica

    Intanto è polemica per l’allarme lanciato dal Financial Times sul rischio che l’Italia possa uscire dall’euro in caso di vittoria del No al referendum.
    Il senatore Malan (Forza Italia) respinge “la strategia del terrore messa in campo dai sostenitori del Sì”.
    Scotto (SI):”Inaudito” che il Financial Times cerchi “di spargere terrore tra gli elettori”. “Ormai è chiaro: i poteri forti sono per la riforma, non i cittadini”.
    Rosato (Pd) commenta: “Non difendiamo la riforma con la paura”. La riforma è “per rendere il Paese più stabile”, ma se ci vincerà il No “ci sarà un danno alla credibilità”. Per il ministro Dario Franceschini: quella del FT è un’ipotesi “esagerata”.

    Per il sì anche il Presidente Emerito Giorgio Napolitano che a Porta a Porta sostiene la campagna di Renzi: “Su questi argomenti mi sono speso moltissimo e vi trasmetto questo messaggio in piena coscienza: voterò Sì per l’approvazione di questa riforma”. “E’ in corso una sfida largamente aberrante.Non si vota né per questo governo né contro,ma su quello che c’è scritto nella legge”. “L’occasione per giudicare Renzi ci sarà alle prossime elezioni,al momento,nel 2018”.
    “I rischi di crisi finanziaria in questa fase possono anche accrescersi per conseguenza di eventi internazionali che conosciamo. Non vorremmo vedere lo spread che cresce. Dobbiamo stare molto attenti, comunque vada il referendum”.

  • Referendum. Berlusconi “Matteo Renzi non ha legittimazione”.

    Referendum. Berlusconi “Matteo Renzi non ha legittimazione”.

    Berlusconi: Renzi ha impostato la campagna referendaria così per ottenere quella legittimazione popolare che non ha mai ottenuto dalle urne. Brunetta: intervenga il Quirinale

    Matteo Renzi non ha legittimazione popolare. E’ questo in sintesi il concetto espresso da Silvio Berlusconi, in un messaggio a un’iniziativa di Forza Italia a Fondi per il No al referendum, accusa Renzi di aver voluto personalizzare il voto.

    “Noi non avremmo voluto politicizzare questo referendum, Renzi lo ha impostato così per ottenere quella legittimazione popolare che non ha mai ottenuto dalle urne” e che “non merita per i tanti fallimenti in economia, politica estera, sicurezza e immigrazione”.
    “Né il governo, né la riforma meritano l’appoggio degli italiani”: “il 4 dicembre votate e dite No”. “Dopo la vittoria del No non succederà nulla di drammatica, ma si cambierà la legge elettorale per poi andare al voto”.

    Su come il premier Renzi sta conducendo la propria campagna referendaria per il sì interviene anche Renato Brunetta (FI) che ha chiesto al Quirinale di intervenire rispetto a quella che definisce “la violenza del presidente del Consiglio pro-tempore” nei confronti delle istituzioni e della democrazia, durante la campagna referendaria.

    Renzi “si permette di irridere gli esponenti dell’opposizione e del fronte del No, pubblicando i loro volti nel suo ultimo opuscolo”,”roba da ventennio fascista”.”Un premier mai eletto scrive ai cittadini italiani,anche all’estero, per propagandare solo il Sì”, “chi paga queste letterine, chi le spedisce?”.

    “Sono vicende di assoluta gravità, è giunta l’ora di una presa di posizione da parte del Presidente Mattarella”.