Home Economia PONSACCO, ‘DRIMCASA’: “TOSCANA, ARREDAMENTO IN CRESCITA GRAZIE ANCHE AI PERSONAL HOME COACH”

PONSACCO, ‘DRIMCASA’: “TOSCANA, ARREDAMENTO IN CRESCITA GRAZIE ANCHE AI PERSONAL HOME COACH”

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Luca Meini rivela il trend positivo del settore

PONSACCO (PI), Lì 07-04-2016 – Gli italiani tornano a comprare arredo. Soprattutto in Toscana. Lo confermano all’unisono tutti i principali organismi di categoria. “Merito di quel bonus mobili che gli industriali del settore hanno difeso strenuamente tanto da ottenere non solo la proroga al 31 dicembre di quest’anno ma anche un’estensione dei beneficiari che, se sono giovani coppie sotto i 35 anni, possono ottenere un rimborso fino a 16mila euro per l’acquisto di arredamento ed elettrodomestici in caso di acquisto di una nuova casa. Risultato: l’anno scorso anche il mercato interno dell’arredamento ha visto la ripresa”.

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Sono parole di Luca Meini, Amministratore di Drimcasa srl (www.drimcasa.it), da oltre 30 anni il primo centro italiano di moderno “personal training dell’arredamento”, che da sempre instaura un rapporto personale con il cliente basandolo su un dialogo diretto e friendly oltre che sul perfetto connubio tra budget e qualità finale. “Oggi, data la crisi in atto, al di là degli incentivi statali, è importante nell’approccio con il mercato proseguire sulla strada di una realtà improntata a valori di familiarità, attenzione, esperienza, rapporto umano e flessibilità.

Il tutto al fine di trovare, insieme al cliente, l’arredo desiderato al prezzo giusto, rispettando anche piccoli budget, che oggi sono i più numerosi”, aggiunge il titolare di ‘Drimcasa’: “volutamente scritto cosi, come si pronuncia in italiano, perché in Toscana si ama apporre la propria “pennellata” artistica su ogni cosa per renderla unica”. Del resto si sa, il Made in Tuscany e il Made in Italy continuano e continueranno a tirare in tutto il mondo. Prosegue Luca Meini: “Le principali calamite sono gli Stati Uniti, l’America Latina e la Cina, grande divoratore di divani (di cui l’Italia è il primo esportatore), capace di acquistare nello scorso anno un + 27,5% di arredo italiano rispetto al 2014. Per la salute globale del settore è quindi fondamentale adoperarsi per sostenere l’esportazione”. Ma se il settore dell’arredo ha ripreso a muoversi con velocità, è anche il ruolo dell’arredatore che, secondo Luca Meini, “si deve innovare instaurando un contatto più stretto con il cliente, proprio come fa un personal trainer nella cura del corpo, anche grazie ad una visione allargata e globale con servizi a tutto tondo che permettano di far risparmiare non solo denaro ma anche tempo, come l’ottimizzazione degli spazi, la consulenza cromatica per le pareti e i tessuti di arredo, le finiture tattili, la domotica, l’impiantistica e la sicurezza, consigli e consulenza per l’ambiente in generale, indipendentemente dal budget che deve sempre essere rispettato”. Buon arredatore non mente.

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