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Come uscire dalla dipendenza da cocaina: un nuovo metodo per riuscirci da soli

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Secondo le statistiche il 51% degli studenti, quindi giovani fra i 15 ed i 19 anni, ritengono per loro facile reperire qualunque droga in modo rapido. Se in alcuni casi l’utilizzo di droghe è un’esperienza transitoria che si abbandona praticamente subito, in tanti altri casi non è proprio così e non si riesce più ad interromperne l’assunzione. Molti ritengono che quando un soggetto è reticente sia molto difficile portarlo alla decisione di entrare in comunità. Questo in parte è vero, perché purtroppo la droga in tanti casi è una via di fuga di cui è difficile privarsi, soprattutto quando è un proprio caro a spingere il soggetto in quella direzione.

L’astio e il rancore infatti hanno spesso come obiettivi i propri cari, come se non bastassero i segreti, le bugie e le sofferenze arrecati a questi. Affrontare di solito l’argomento “droga” con una persona che ha il problema significa sentirsi rispondere con tante scuse, che hanno come obiettivo lo sminuire il problema e la gravità della sua condizione, sperando di allentare la pressione da parte della famiglia. L’ingresso in comunità d’altronde significa affrontare il problema mettendone a conoscenza anche gli altri, poiché risulta difficile e ingiustificato il proprio ritiro dalla normale vita sociale.

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La soluzione per risolvere il problema della dipendenza: centro disintossicazione cocaina

Come si risolve quindi oggettivamente il problema? La chiave per risolvere le dipendenze, come uscire dalla cocaina, è più spesso di quanto si crede il parlare con persone che siano esterne alla famiglia, sconosciute. Questo può smuovere la coscienza della persona con dipendenza che può talvolta rendersi disponibile a provarci.

Per il suo percorso riabilitativo è tuttavia necessario rivolgersi ad una struttura specializzata, come un centro disintossicazione cocaina. Infatti superare gli ostacoli di questo percorso in salita, può diventare un’impresa molto difficile senza l’aiuto e i mezzi adeguati. In questo senso è necessario affidarsi a degli esperti da subito, per non sprecare magari l’unica apertura del soggetto dipendente alla disintossicazione.

Chi segue un tossicodipendente deve avere esperienza e capacità ad ampio raggio, nonché una buona dose di polso e di capacità persuasiva: è chi ha un problema infatti che deve ben disporsi a risolverlo, abbattendo il muro della incomunicabilità e del segreto. Il miglior paziente è quello che è consapevole della propria condizione e che intende risolvere il problema.

Combattere la dipendenza da cocaina: terapia magnetica transcranica

Ogni percorso terapeutico è a sé e dipende da diversi fattori. In linea generale tuttavia ci sono delle tappe comuni e dei meccanismi precisi che variano di poco in base alla singola comunità. Parte del percorso terapeutico è di gruppo, secondo l’idea che la condivisione possa favorire il minor gravare della questione sul soggetto. Un altro elemento fondamentale è il counseling, per l’analisi della psicologia alla base della dipendenza. Le numerose attività svolte all’interno dei centri dovrebbero inoltre aiutare a tenere lontani i pensieri negativi.

Tutte queste attività prevedono ovviamente la permanenza in comunità, ed è questa una delle questioni che maggiormente rendono difficile al paziente la risoluzione del problema: sparire dalla circolazione, sospendere il proprio lavoro, rendere la questione nota alla propria famiglia, non è affatto una cosa semplice. É a questo proposito che nei centri più moderni si sta diffondendo l’utilizzo della stimolazione magnetica transcranica (rtms o tms), un nuovo metodo molto efficace per favorire l’uscita da questa dipendenza.

La tms stimolazione magnetica transcranica stimola il cervello a produrre nuovamente i neurotrasmettitori che tolgono il craving.

La tms è una terapia ambulatoriale che permette di contrastare il problema alla radice, senza dover ritirarsi dalla vita normale entrando in comunità e permette quindi di mantenere l’assoluta riservatezza sulla questione della propria tossicodipendenza, con percentuali di risultati tre volte migliori delle altre terapie. La stimolazione transcranica viene utilizzata anche per le terapie di cura per altre tipologie di dipendenza e sta avendo un certo successo.

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