
Le eccellenze dell’Italian life style sono da sempre state il massimo veicolo di penetrazione del nostro Paese nell’immaginario collettivo internazionale: arte, cinema, design, cibo. E’ per questo che il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ha organizzato la conferenza “Vivere all’italiana” alla presenza dei Direttori degli Istituti Italiani di Cultura.
Riuniti nella sala Conferenze Internazionali esperti del settore, cariche istituzionali e gli 83 direttori degli Istituti Italiani di Cultura nel mondo. Dopo gli interventi di apertura del Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Angelino Alfano, del Vice-Ministro Mario Giro e del Ministro del MIBACT Dario Franceschini, si è discusso dei primi risultati e dei prossimi obiettivi di “#Vivere all’Italiana” ovvero della strategia di promozione integrata dell’Italia nel mondo considerata “componente strategica della politica estera di un Paese impegnato, qual è il nostro, a favorire il dialogo, l’innovazione e la crescita economica sociale ed economica”. Per l’occasione è stato pubblicato e distribuito il manuale denominato #Vivere all’Italiana.. un anno di promozione integrata dell’Italia nel mondo 2017 contenente il dettagliato elenco, suddiviso per nazioni, delle 7.000 iniziative culturali organizzate all’estero dalla rete del Ministero.
Già in occasione del Convegno AATI 2015 a Siena, Alessandro Adorno, direttore del Centro BABILONIA, istituto che organizza corsi di italiano per stranieri a Taormina, ebbe a sottolineare come “l’immagine Italia sia legata profondamente al concetto di cultura inteso non solo come patrimonio artistico-culturale-paesaggistico, ma anche gastronomico, artigianale, folkloristico e come la componente culturale del nostro Paese esercita una grande spinta motivazionale al viaggio”. Nello stesso convegno, Adorno sottolineò come “per il viaggiatore di oggi, il viaggio è soprattutto sinonimo di nuove esperienze, di ampliamento dei propri orizzonti e di libertà. Da qui, il boom del Turismo Esperienziale”. “Per gli amanti stranieri della lingua e della cultura italiana, fare esperienza dell’Italia coincide con l’immersione nell’Italian life style”. Per il direttore della Scuola Babilonia, non vi è dubbio alcuno che lo studio dell’italiano in Italia accenda automaticamente un interesse nel “prodotto Italia” più in generale e diventi traino per il cosiddetto “made in Italy”. In altre parole, chi studia lingua e cultura italiana sarà naturalmente portato a mangiare italiano, vestire italiano, ascoltare musica italiana e viaggiare in Italia.
L’investimento nella diffusione della lingua e della cultura italiana all’estero, anche e soprattutto attraverso la presenza degli Istituti Italiani di Cultura, non può che essere di assoluto beneficio per tutta l’economia italiana. La promozione del “Vivere all’italiana” deve rappresentare per le nostre rappresentanze diplomatiche e culturali una missione e un impegno continuo.