Tag: criptovalute

  • Frode nel mondo delle criptovalute: indagini su un exchange e danni per 66 milioni di euro

    Frode nel mondo delle criptovalute: indagini su un exchange e danni per 66 milioni di euro

    Milano – Un’indagine complessa e senza precedenti ha svelato una bancarotta fraudolenta che coinvolge un exchange di criptovalute, causando danni per oltre 66 milioni di euro a più di 18.000 clienti.

    Il Nucleo Speciale di Polizia Valutaria e il Comando provinciale della Guardia di Finanza di Milano, su ordine della Procura della Repubblica, hanno arrestato i due amministratori pro tempore di una piattaforma di exchange. L’indagine, avviata grazie a segnalazioni di operazioni sospette e più di 700 querele presentate dai clienti, ha messo in luce gravi irregolarità nella gestione delle risorse.

    Una gestione societaria senza regole

    Fin dalla costituzione, la piattaforma non ha mai adottato una corretta separazione tra i fondi aziendali e quelli dei clienti, né a livello contabile né gestionale. La situazione ha portato il Tribunale di Milano a dichiarare la liquidazione giudiziale per le società del gruppo, con l’apertura di procedimenti penali che coinvolgono reati come bancarotta fraudolenta, false comunicazioni sociali e infedeltà patrimoniale.

    Indagini internazionali e nuove sfide legali

    Il lavoro degli investigatori ha dovuto affrontare le complessità del mondo transfrontaliero delle cripto-attività, con rogatorie internazionali verso USA, Svizzera, Lituania e Irlanda. Queste hanno permesso di individuare risorse e transazioni all’estero. Sono stati sequestrati criptovalute per un valore di 500.000 euro, trovate in dispositivi USB.

    Un monito per i risparmiatori

    Questa indagine evidenzia la vulnerabilità del mercato delle criptovalute, caratterizzato da un quadro normativo incerto e dalla difficoltà di recuperare i fondi sottratti. È un monito per i risparmiatori sull’importanza di affidarsi a piattaforme regolamentate.

    La responsabilità degli indagati sarà accertata solo con sentenza definitiva. Ti invitiamo a condividere la tua opinione sul tema nel form di commento qui in basso.

  • J. SAFRA SARASIN: Cosa spinge le criptovalute?

    J. SAFRA SARASIN: Cosa spinge le criptovalute?

    A cura di Claudio Wewel, FX Strategist di J. Safra Sarasin

    Dopo un lungo periodo di declino, iniziato alla fine del 2021, i crypto-asset hanno registrato una notevole ripresa dall’inizio di quest’anno. Il Bitcoin e l’Ether, che rappresentano circa i due terzi della capitalizzazione totale del mercato delle criptovalute, sono entrambi in rialzo del 50% rispetto all’anno precedente. Tuttavia, alla luce dell’estrema volatilità che entrambe le criptovalute hanno mostrato nel corso degli anni, si potrebbe dire che, in base agli standard storici, entrambi hanno scambiato in un intervallo relativamente ristretto negli ultimi 12 mesi. Inoltre, la correlazione tra Bitcoin ed Ether sembra essere diventata più stretta. A nostro avviso, ciò suggerisce che i crypto-asset sono essenzialmente guidati da forze molto simili, nonostante le significative differenze nella loro configurazione tecnologica.

    Osservando gli ultimi 12 mesi, notiamo che il Bitcoin si è mosso in stretta sintonia con il dollaro USA, toccando i minimi quando il dollaro ha toccato il picco nel quarto trimestre del 2022 e recuperando quando il dollaro USA è sceso. Sulla base di dati mensili che vanno dal 2015 a oggi, possiamo dire che in media un apprezzamento dell’1% del dollaro USA ponderato per il trade si è tradotto in un calo del 15% del prezzo del Bitcoin e viceversa. L’analisi derivata dal nostro modello rivela due punti importanti:

    1 – Sebbene statisticamente significativa, l’inflazione di break-even contribuisce solo in minima parte ai movimenti complessivi del Bitcoin. I rendimenti reali fanno anche peggio, il che rafforza la nostra opinione che il sostanziale grado di inasprimento monetario di per sé avrà solo poca importanza per il movimento dei crypto-asset, in futuro.

    2 – La nostra analisi rivela anche che le azioni Tech costituiscono il secondo fattore di fondo più importante per il Bitcoin, anche se in misura minore rispetto al dollaro. Tuttavia, possiamo notare che il Bitcoin ha iniziato a divergere dai titoli azionari del settore tecnologico.

    Per definizione, la modellizzazione del Bitcoin in un quadro macro trascura il fatto che i crypto-asset sono stati a lungo guidati prevalentemente da eventi ed episodi diversi da ciò che accade sul fronte macro. Nel corso dei suoi 14 anni di storia, il Bitcoin ha subito una serie di crolli e mercati ribassisti. Tra questi, il furto di 850.000 bitcoin dall’ex exchange di criptovalute Mt Gox, con sede a Tokyo, ha rappresentato senza dubbio il più feroce, facendo crollare il Bitcoin da 32 dollari a soli 0,01 dollari nel giro di pochi giorni nel giugno 2011. In questo contesto, eventi più recenti come la rottura dell’ancoraggio al dollaro della stablecoin TerraUSD nel maggio 2022 e il crollo di FTX nel novembre 2022, che hanno entrambi innescato cali del 30% circa, appaiono piuttosto moderati.

    Tuttavia, la recente spinta del governo statunitense verso una regolamentazione più severa dello spazio delle criptovalute potrebbe rappresentare un importante cambiamento. Di recente, la Securities Exchange Commission (SEC) statunitense ha citato in giudizio le due maggiori piattaforme di trading di criptovalute al mondo, Binance e Coinbase. Entrambe le denunce accusano Binance e Coinbase di offrire servizi di trading su titoli che la SEC ritiene rientrino nella sua giurisdizione.

    Sebbene si debba attendere l’esito di questi processi, la presentazione di cause contro due importanti operatori del settore delle criptovalute è un’ampia indicazione del fatto che le autorità di regolamentazione statunitensi stanno finalmente dando seguito a un ampio giro di vite sul settore, che si era profilato fin dalla rottura dell’FTX nel novembre 2022. Riteniamo piuttosto improbabile un divieto totale, dato che l’adozione è già troppo diffusa, ma i requisiti normativi non potranno che crescere nei mesi e negli anni a venire. Ciò dovrebbe aumentare i requisiti di conformità e di rendicontazione, il che probabilmente spingerà le società di criptovalute più piccole a uscire dal mercato. Inoltre, vediamo il rischio che i crypto-asset possano diventare meno interessanti per diversi gruppi di investitori. Ad oggi, l’imminente rischio di contenzioso ha già indotto i market maker a ridurre sostanzialmente le proprie esposizioni, il che probabilmente si prolungherà per un po’ di tempo e deteriorerà ulteriormente la liquidità nello spazio delle criptovalute. Nel complesso, ci aspettiamo che il processo di pulizia continui. Nel corso di questo processo, è probabile che lo spazio delle criptovalute si consolidi ulteriormente prima di raggiungere un minimo.

  • Napoli. Banconote false in cambio di criptovalute

    Napoli. Banconote false in cambio di criptovalute

    Smantellata a Napoli dai carabinieri del Comando antifalsificazione monetaria un’organizzazione dedita dal traffico internazionale di banconote false.

    In particolare, i militari hanno eseguito un’ordinanza dispositiva di misure cautelari coercitive personali emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Napoli nei confronti di 8 soggetti, tutti gravemente indiziati di associazione per delinquere finalizzata al traffico di valuta falsa.

    A quanto si apprende da fonti locali, l’inchiesta sul traffico transnazionale di banconote false, avviata nel luglio 2018, mostra un meccanismo di scambio internazionale di banconote false spediti con plichi postali in cambio di criptovalute. Al momento ci sarebbero 50 indagati.

  • Sterlina: una lezione storica per le criptovalute stablecoin

    Sterlina: una lezione storica per le criptovalute stablecoin

    La crisi della sterlina del 1825 offre spunti di riflessione per comprendere la crisi delle criptovalute stablecoin del 2022

    Molti studiosi, economisti e ministri hanno cercato per secoli una moneta stabile. Il desiderio di stabilità, ancora oggi, spinge l’interesse per il “ritorno al Gold Standard” e motiva il “targeting dell’inflazione” da parte delle Banche Centrali

    La lunga storia della sterlina è costellata da banche che svolgevano attività simili ai moderni emittenti di stablecoin, offrendo banconote sostenute da una valuta apparentemente più stabile. Eppure, le crisi sono scoppiate regolarmente nel corso della storia britannica

    A cura di Jeffrey Cleveland, Chief Economist di Payden & Rygel

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  • Le criptovalute: un settore difficile da regolamentare. Scopri perché.

    Le criptovalute: un settore difficile da regolamentare. Scopri perché.

    A cura di Mark Hawtin, Investment Director di GAM Investments 

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