Il famoso Jobs Act tanto voluto da Matteo Renzi è in via di definizione e se pur lo sciopero della CGIL il prossimo 5 dicembre a detta del Governo poco potrà cambiare, oggi si registra la definizione dei licenziamenti disciplinari nel disegno del superamento dell’art.18 dello Statuto dei Lavoratori per i neoassunti.
In particolare il diritto al reintegro nel posto di lavoro sara’ limitato ai licenziamenti nulli o discriminatori e “a specifiche fattispecie di licenziamento disciplinare ingiustificato”.
A prevederlo è stato un emendamento proprio del Governo all’esame della commissione lavoro della Camera.
Per i licenziamenti economici, invece, è escluso il reintegro nel posto di lavoro ed al suo posto è previsto un indennizzo economico.
Il Ministro dell’economia Padoan si dice ottimista sulle riforme del Governo e sul Jobs Act: “Vedo che la determinazione del governo e del presidente del Consiglio di andare avanti è ferrea”. Dall’Unione europea “mi aspetto che sarà riconosciuta la presenza di uno sforzo di bilancio qualitativo e quantitativo e le riforme strutturali”. Con la Commissione, ha spiegato, “c’è un dialogo estremamente costruttivo”.
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