Home Economia GAM: Il futuro dell’approvvigionamento alimentare

GAM: Il futuro dell’approvvigionamento alimentare

Meera Patel, Senior Manager – Sustainable and Thematic Investments di GAM
Meera Patel, Senior Manager – Sustainable and Thematic Investments di GAM
Pubblicità
Condividi

A cura di Meera Patel, Senior Manager – Sustainable and Thematic Investments di GAM

Secondo l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO), nel 2020 oltre tre miliardi di persone, pari al 42% della popolazione mondiale, non potranno permettersi una dieta sana. Dati i livelli persistenti di inflazione elevata, possiamo solo aspettarci che questo numero cresca nel breve termine; al contempo, però, osserviamo livelli record di sprechi: il 14% del cibo prodotto a livello globale va perso tra il raccolto e la vendita al dettaglio.

Pubblicità

Negli ultimi anni, questa sfida è stata esacerbata dai due principali fattori di insicurezza alimentare: i conflitti e i cambiamenti climatici. Sebbene il 2022 sia stato dominato dalla volatilità in quasi tutte le asset class, in un contesto di tassi in aumento e di conflitto prolungato tra Russia e Ucraina, è essenziale mantenere una visione a più lungo termine.

Nei prossimi decenni, con l’avvicinarsi del picco demografico, come si possono affrontare queste sfide interconnesse e quale ruolo possono svolgere gli investitori?

Come per la maggior parte degli aumenti di produttività, riteniamo che la risposta sia da ricercare nell’innovazione tecnologica che, dopo una fase di meccanizzazione, sta rapidamente rivoluzionando il settore agricolo in vari punti della catena del valore.

Il netto divario di produzione tra le colture in Cina e negli Stati Uniti – dove la produzione di mais per ettaro è inferiore del 40% rispetto all’equivalente negli Stati Uniti e ci vuole fino al 25% in più di cereali per produrre 1 kg di carne di maiale o di pollo – evidenzia la necessità di un approccio su più fronti per migliorare l’efficienza agricola. Riteniamo che tale obiettivo possa essere raggiunto attraverso tre opportunità di investimento fondamentali:

In primo luogo, abbiamo osservato un miglioramento nell’innovazione delle sementi. La Cina sta introducendo la prima generazione di sementi geneticamente modificate, che si stima possano migliorare la resa fino al 10% per il mais, riducendo l’uso di pesticidi e abbassando i livelli di micotossine nella produzione di cereali. Il mercato delle sementi è fortemente regolamentato e l’applicazione della selettività può offrire una soluzione scalabile per aumentare la produzione alimentare e soddisfare la crescente domanda, affrontando al contempo i rischi climatici come il caldo intenso, le inondazioni o la siccità. Dal punto di vista della sostenibilità, le colture geneticamente modificate comportano un conflitto tra la contaminazione ambientale involontaria (che porta alla perdita di biodiversità) e la riduzione del rilascio di sostanze chimiche (che può avere un impatto positivo sull’ambiente circostante).

In secondo luogo, vediamo opportunità nell’agricoltura di precisione, che prevede la raccolta e l’analisi di dati approfonditi per ottimizzare l’uso di fattori produttivi come sementi, sostanze nutritive e pesticidi per automatizzare le decisioni durante il processo di coltivazione tramite hardware e software. I macchinari agricoli si sono evoluti per svolgere una serie di funzioni, dalla guida automatica alla gestione dell’acqua, fino all’irrorazione a getto multiplo di diversi input agricoli, che complessivamente rappresentano al momento il 40% dei costi di produzione.

Riteniamo che l’agricoltura di precisione sia un fattore chiave per ottenere una riduzione dei costi e minimizzare l’impatto ambientale, spesso dovuto a un uso improprio dei fertilizzanti azotati.

Infine, la salute degli animali ha ricevuto una maggiore attenzione in seguito alla pandemia di Covid-19, che si sospetta abbia avuto origine in un wet market dove erano presenti animali vivi. La vaccinazione rimane fondamentale per prevenire l’insorgere di malattie infettive nel bestiame e le nuove strategie prevedono l’utilizzo della tecnologia mRNA. L’innovazione negli additivi per mangimi si è spinta oltre i prodotti di base, che comprendono minerali e vitamine, per passare a enzimi specializzati come i probiotici, che possono migliorare l’efficienza nella conversione dei mangimi.

Le sfide combinate della contrazione e dell’invecchiamento della forza lavoro rurale, dell’elevato utilizzo di pesticidi, dell’aumento dei costi dei fattori produttivi, degli eventi meteorologici estremi e della volatilità indotti dal cambiamento climatico permangono, ma ci sono soluzioni in vista per limitare l’impatto di queste sfide e riteniamo che gli investitori possano svolgere un ruolo chiave nel garantire il nostro futuro approvvigionamento alimentare.

Pubblicità

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui
Captcha verification failed!
Punteggio utente captcha non riuscito. Ci contatti per favore!