Home Economia Chart of the Week – Inflazione USA ancora “inaccettabilmente alta”

Chart of the Week – Inflazione USA ancora “inaccettabilmente alta”

Chart of the Week di Payden & Rygel.
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A cura dell’Economic Team di Payden & Rygel

I verbali della riunione del FOMC di marzo, pubblicati la scorsa settimana, hanno rivelato come i policymaker statunitensi siano più preoccupati per un’inflazione “inaccettabilmente alta” che per una possibile crisi del sistema bancario.

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L’indice dei prezzi al consumo (CPI) di marzo, anch’esso pubblicato la scorsa settimana, ha ricordato agli investitori perché la Fed debba rimanere vigile: l’inflazione core, che esclude la componente alimentare ed energetica, è aumentata dello 0,4% su base mensile e del 5,6% rispetto a un anno fa.

Inoltre, i verbali hanno rivelato come i partecipanti al FOMC ritengano che “i rischi per l’inflazione siano in genere più elevati”.

Supponiamo che l’inflazione core si mantenga nell’intervallo dello 0,4% per il resto dell’anno: in tal caso il CPI core a dicembre sarebbe vicino al 5%, un risultato assolutamente inaccettabile per i banchieri centrali.

Dai verbali emerge chiaro l’approccio dei policymaker: dal momento che neanche una crisi bancaria ha dissuaso la Fed dall’aumentare i tassi a marzo e che l’inflazione di fondo rimane sticky, è probabile che la Fed effettui un nuovo rialzo a maggio.

Solo allora i banchieri centrali potrebbero prendere in considerazione una pausa.

Tuttavia, dato il contesto inflazionistico, i tagli dei tassi da 100 punti base previsti dal mercato obbligazionario per il prossimo anno sembrano improbabili.

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