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Dalla VR alla gamification e alla computer grafica: tutti i punti di contatto tra scienza e gaming

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La tecnologia si sta evolvendo sempre di più e il mondo dei videogiochi non si sta certo facendo scappare le ultime novità da implementare attraverso le console di ultima generazione. Già da qualche anno a questa parte, ad esempio, si parla con insistenza della VR, vale a dire la realtà virtuale, che si sostanzia nella simulazione di situazioni reali per mezzo di computer e interfacce realizzate appositamente allo scopo. La realtà virtuale consente la navigazione in ambientazioni fotorealistiche e in tempo reale, portando all’estremo l’immedesimazione degli utenti, che hanno modo di interagire con quanto vedono intorno a loro. Si tratta pertanto di un sistema fortemente immersivo, che sollecita tutti i sensi dell’essere umano e che può essere applicato comodamente anche al contesto dei videogame, il più delle volte mediante visori o guanti con tanto di sensori.

La realtà virtuale può essere sia immersiva sia non immersiva. Nel primo caso si ha a che fare con un ambiente costruito proprio intorno all’utente e viene richiesto l’utilizzo delle periferiche. Il visore facilita la rilevazione dei movimenti ed esistono persino tute che simulano il tatto. Nella VR non immersiva, invece, gli utenti dispongono semplicemente di un monitor, col quale osservano il mondo tridimensionale, interagendovi magari tramite un joystick. Va da sé che si tratta di un’esperienza molto meno coinvolgente, ma la scienza sta già valutando qualche soluzione rivoluzionaria per perfezionare ulteriormente la virtual reality, nella speranza di arrivare un giorno a rimpiazzare le periferiche ordinarie con sistemi elettronici collegati direttamente al cervello umano.

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La gamification, ossia la ludicizzazione, riguarda invece più banalmente l’impiego di elementi presi in prestito dai videogiochi per sfruttarli in contesti non ludici, solitamente al fine di favorire la comunicazione. L’apprendimento ludico attecchisce più facilmente nei bambini e attraverso la gamification è possibile stimolare anche la competizione. Si tratta di un concetto di cui si vocifera da oltre 10 anni e che è ancora in piena fase di sviluppo, ma ad oggi la gamification viene adottata già nell’ambito degli addestramenti militari o nella finanza, per esempio. In questo caso è dunque il gioco a influenzare la realtà circostante e non il contrario

Un ulteriore punto di contatto tra scienza e gaming viene individuato nella computer grafica, cioè la specifica disciplina informatica che si occupa di creare immagini e filmati attraverso il computer. Interfacce utente, grafica vettoriale, modellazione 3D, ray tracing: sono numerosi i concetti che vengono raccolti dalle tecniche della computer grafica, che si fonda semplicemente sulle scienze della geometria, dell’ottica e della fisica. La computer grafica viene utilizzata ormai anche nei cartoni animati e nei film cinematografici. All’alba degli anni ‘90 il videogioco di simulazione automobilistica Virtua Racing fu il primo a sfruttare la computer grafica. Poi, le console come la prima PlayStation e il Nintendo 64 ne fecero ampio utilizzo sfornando titoli che sono passati alla storia proprio per il loro particolare impatto visivo.

Ancora prima che la tecnologia si mettesse prepotentemente di mezzo era soltanto la pura fisica a far interrogare giocatori e studiosi. Un chiaro esempio è rappresentato dalle attrazioni delle sale da gioco. Dall’alba dei tempi c’è infatti chi si chiede come funzionino meccanicamente le slot machine e soprattutto la roulette, al fine di provare a intuire in anticipo l’esito di un giro. Oggi i dettagli della roulette online non differiscono troppo da quelli relativi alle partite dal vivo, ma ovviamente non potendo scrutare la ruota di persona i giocatori non hanno modo di esaminarne eventuali imperfezioni tali da far capire dove potrebbe finire la pallina in seguito ad un rimbalzo. Insomma, gioco e scienza sono sempre andati a braccetto, di conseguenza non deve sorprendere se il connubio perdura anche ai giorni nostri in cui la tecnologia ha fatto passi da gigante.

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