Fuori il video di “Ci sarò” il nuovo singolo di Alessio Rosati, già in radio e disponibile in digitale.
“Questa canzone nasce durante il periodo di gravidanza di mia moglie nell’attesa di conoscere mio figlio – racconta Alessio Rosati – ed è in quel momento che ho deciso di scrivere le mie prime sensazioni nei suoi confronti dedicandogli questo brano facendogli la promessa di esserci sempre e proprio per questa promessa la scelta del titolo.”
Il video ufficiale, regia di Domenico Petrignano, è stato girato in Basilicata, in uno studio, in modo molto semplice ma con dettagli significativi per non cadere nella banalità di cose già viste e rimanere nell’intimità del brano con un’emozione bellissima data dal poter utilizzare oggetti che sarebbero stati compagni di viaggio dell’infanzia del figlio di Alessio, che nel frattempo è nato, come il carillon, il peluche e le sue scarpette.
Alessio Rosati nato a Roma il 12 ottobre 1990, si avvicina alla musica grazie ai suoi genitori che gli donano, sin da subito, in modo indiretto, la passione per il canto e per il ballo. Inizia il suo percorso musicale dalle scuole elementari con i primi corsi di chitarra, percorso che poi continuerà fino alle scuole superiori nelle accademie di musica romane. Lavora per anni suonando piano bar alternando villaggi turistici d’estate, disco pub e night club d’inverno, fino a che non apre il suo pub il “7e40” (omaggio alla famosissima canzone di Lucio Battisti), che lo trattiene a Roma per altri 3 anni, poi conosce Giada, l’attuale moglie e decide di trasferirsi con lei in Basilicata, dove comincia a scrivere le sue prime canzoni e dove ancora oggi vive coltivando oltre alla musica la grande passione per i cavalli. Per lui la musica è un amplificatore di emozioni, un raccoglitore di vita grazie a cui rivivere i più bei ricordi, ma anche quelli più amari, un posto sicuro dove poter vivere anche ciò che non è stato vissuto. Nel marzo 2024 viene rilasciato il suo singolo “Raccontami” a cui segue “Amami” brano per aiutarci a capire meglio dentro di noi. Per chiudere l’anno a novembre pubblica “Ci sarò” dedicato al figlio.
Fuori il video di“Notte Notte” il nuovo singolo di Dadà, brano con sonorità gotiche, prodotto da Davide Scudieri, già in radio e disponibile in digitale (Incisi Records).
L’artista più famoso di tutte le galassie ma attualmente ancora sconosciuto sulla terra (così si definisce) Dadà in “Notte Notte” esplora il tema dell’oscurità e delle conseguenze delle proprie azioni. Il brano è una sorta di filastrocca dark, una favola nera dalle sonorità gotiche che evoca il timore che il buio e la notte portano con sé. La ripetizione della parola notte rinforza la sensazione di un incombente pericolo che arriva silenziosamente con l’oscurità. L’invito a chiudere le porte è un atto difensivo, come se ci fosse qualcosa di spaventoso che potrebbe entrare. Tuttavia nel brano c’è un forte senso di inevitabilità, come se nessuno potesse davvero sfuggire al proprio destino. Le “bambole rotte” rappresentano l’innocenza distrutta che perdiamo nel tempo e gli “occhi rossi” sono quelli dei mostri che torneranno a perseguitare, a divorare chi ha commesso del male durante la sua vita.
«Nessuno è immune dal ciclo delle proprie scelte. “Tutto il male che farai ritornerà” è infatti la frase principale del ritornello – spiega Dadà – una legge karmica che non lascia scampo perché il male, non è solo una presenza esterna che puntualmente cerchiamo nell’altro, ma qualcosa che si annida nelle azioni di ciascuno di noi e che prima o poi, tornerà a mangiare chi l’ha compiuto, in un ciclo infinito e oscuro.»
Nel video “Notte Notte”, sesto episodio della serie musicale “La canzone di Sid” il protagonista è un bambino di nome Jad che si confronta con il timore del buio, della notte. Per sfuggire alle paure, Jad usa la sua fantasia e scrive storie oscure. Una notte però accade qualcosa di straordinario: Jad si ritrova all’interno di una delle sue stesse storie grazie ad un libro magico dove Dadà gli ricorda che non ha nulla da temere perché il male tornerà a cercare solo chi è stato malvagio. Il mondo fantastico di Jad si compone di luoghi familiari che assumono una dimensione magica e misteriosa: la sua stanza da letto, la scrivania di fronte al camino dove scrive e un bosco misterioso. Questi spazi diventano lo scenario della storia che si svolge, ricca di simboli e significati profondi. Dadà, narratore della vicenda, accompagna e guida attraverso l’esperienza di Jad, spiegando i significati nascosti e i temi del racconto. Il video si chiude con la figura dell’agnello, simbolo di innocenza e bontà protettrice. Questo animale diventa quindi un simbolo rassicurante, uno scudo invincibile contro i mostri e le voci della paura.
Davide Scudieri, in arte Dadà, autore, compositore e musicista italiano con una storia unica. Trascorre i primi anni della sua vita nel deserto del Sahara, dove viene cresciuto dal nonno Isaac in un’oasi Tuareg, dove sviluppa una profonda connessione con la musica nomade berbera, immergendosi nelle sonorità e tradizioni di quella cultura. Al ritorno in Italia, Dadà trova difficile adattarsi alla vita occidentale. L’integrazione è complessa e spesso tumultuosa, preferisce esprimersi attraverso la musica piuttosto che le parole, passando ore al pianoforte o isolandosi nella natura. Dopo il liceo, il suo interesse per la filosofia lo spinge verso studi classici, ma la musica rimane la sua vera passione. L’incontro con Fio Zanotti rappresenta una svolta: grazie a questa collaborazione, Dadà sviluppa ulteriormente la propria identità musicale e artistica, esplora l’Europa, suonando nelle principali capitali e collaborando con artisti di rilievo come Moloko, Anna Oxa, Anna Tatangelo e Renato Zero, per i quali compone e produce diversi brani. Nel 2007, è protagonista dell’intero tour “MPZERO”, aprendo ogni concerto di Renato Zero negli stadi italiani con performance al pianoforte, proponendo la sua musica originale. Il suo rapporto profondo con la musica lo porta a isolarsi dal mondo per dieci anni, dedicandosi esclusivamente alla scrittura e alla sperimentazione sonora. Da questo lungo periodo di riflessione e creatività nasce l’idea di Dadà come personaggio, una figura unica e misteriosa che incarna il suo alter ego artistico. Dadà è una sorta di viaggiatore cosmico, il più famoso artista delle galassie, giunto sul pianeta Terra per portare la sua musica e conquistare il cuore del pubblico. Questo viaggio immaginario è raccontato nella web serie “La Canzone di Sid”, disponibile su YouTube, che segue Dadà nelle sue avventure per emergere in un mondo che ancora non conosce il suo talento, e dove Dadà offre al pubblico il frutto di dieci anni di lavoro e introspezione: un progetto musicale e narrativo che invita a esplorare nuovi orizzonti sonori e artistici attraverso il filtro di un artista che ha fatto del viaggio interiore la sua cifra stilistica. Varie le sue pubblicazioni e per chiudere il 2024 arriva “Notte Notte”.
Arriva il video di “From Pasha With Love” il brano di Gazebo, contenuto nell’EP disponibile in digitale, con le due versioni extended e le rispettive radio version anche in vinile.
Il brano nasce come una rock ballad, scritto a Borgo Melograno da Gazebo, con l’aiuto dei musicisti della sua band, che gli hanno inviato i loro rispettivi contributi e di cui è stata realizzata anche una versione più dance e così é nata la Dance Opera Version (epopea da opera Dance) con l’aiuto di Roberto “Ruxxo”.
“La gente comune, la guerra… gli orrori delle devastazioni materiali, psicologiche e morali che porta con sé questo momento.Nel video ho voluto evitare una sequenza didascalica con immagini stereotipate o materiale di repertorio e così ho pensato di usare come location Borgo Melograno la tenuta che ho in Toscana e – afferma Gazebo – di immaginare la coppia della canzone, Pasha e Natasha nel momento in cui lui, Pasha, parte per la guerra. Volevo entrare nella psiche e nel cuore di lei, Natasha, mentre rivive in ogni istante l’attimo in cui vedrà Pasha tornare… un sogno, un desiderio che non si avvererà mai. Dal primo momento la Natasha matura fu nella mia mente Isabel Russinova con la quale – continua Gazebo – sono in contatto social da un po’ di tempo per progetti e scambi di idee, che non solo ha accettato subito ma ha anche contribuito alla stesura dello storyboard e si è occupata insieme a suo marito Roberto Martinelli della regia, mentre Vincent Ruocco ha curato fotografia e montaggio. La Natasha giovane è Vivika Angiolina Vandvik, madre Italiana e padre Norvegese, la perfetta Natasha/Isabel con un viso che ci riporta alla Julia Christie di Doctor Zhivago mentre Pasha/Paul è Thomas Brogi nel quale mi sono rivisto da giovane. Non potevamo non includere i veri abitanti di Borgo Melograno! Floki e Gea, cani pastore, loro rappresentano la bellezza, lo spirito della felicità, due anime che si rincorrono nei prati incuranti delle avversità e dell’odio che presto li separeranno per sempre. Mentre Ernesto, l’asinello è il testimone saggio e pragmatico nella migliore tradizione contadina che vive giorno per giorno pensando solo al suo fieno quotidiano.“
Paul Mazzolini, Gazebo, nasce il 18 febbraio 1960 a Beirut. La sua vita, come quella dei suoi genitori, è quella di un poliglotta girovago, sempre alla ricerca di nuove facce, culture e sensazioni. Dopo aver vissuto in vari paesi, nel 1974 Paul torna in Italia per completare gli studi. Finita la maturità, trascorre due anni a Londra dove inizia a formare gruppi musicali e a definire il suo percorso professionale. Tornato a Roma nel 1981, incontra Paolo Micioni, un ex DJ alla ricerca di giovani talenti, e insieme intraprendono l’avventura di una produzione indipendente. Il loro primo brano, “Masterpiece“, diventa rapidamente popolare nelle discoteche e grazie alla Baby Records, raggiunge le classifiche dance di tutto il mondo. Nel 1983, con il singolo “I Like Chopin“, Gazebo ottiene un successo internazionale, raggiungendo il primo posto in numerosi paesi tra cui Germania, Francia, Italia, Svizzera, Austria, Danimarca, Finlandia, Spagna, Belgio, Canada, Giappone, Portogallo, Hong Kong, Corea, Singapore, Turchia, Messico e Brasile, vendendo oltre otto milioni di copie tra il 1983 e il 1984. Segue il successo con “Lunatic“, consolidando il suo LP “Gazebo” come un autentico best seller, premiato con la Vela D’oro e il titolo di Top European Chart Act 1983 dal settimanale inglese Music Week, superando artisti come The Police e Culture Club. Nel 1984, Gazebo pubblica il suo secondo album “Telephone Mama“, che viene accolto con entusiasmo nonostante la diversità stilistica.
Tuttavia, l’obbligo del servizio militare interrompe temporaneamente la sua carriera musicale. Nel 1986, dopo la leva, esce “Univision”, segnando una svolta verso il pop. L’anno successivo, Gazebo pubblica “The Rainbow Tales“, co-prodotto con Denis Haines, ex tastierista della Tubeway Army di Gary Numan. Nel 1989, l’album “Sweet Life” include una sua versione di “Dolce Vita”, brano co-scritto da Gazebo e portato al successo da Ryan Paris nel 1983. Nel 1992, Paul pubblica “Scenes from the News Broadcast“, un LP in cui ha suonato, scritto, arrangiato e prodotto tutti i brani. Gli anni ’90 sono dedicati alla produzione musicale e alla creazione della Softworks, società proprietaria del suo catalogo. Nel 1994, esce “Portrait“, una raccolta dei suoi successi, seguita nel 1997 da “Viewpoint“, un album più introspettivo. Nel 2000, viene pubblicato il cofanetto “Portrait & Viewpoint” che raccoglie i brani più significativi della sua carriera. Nel 2006, Gazebo lancia il suo sito web ufficiale e firma un accordo con The Orchard per la distribuzione digitale del catalogo. Nel 2008, presenta “The Syndrone“, un nuovo album di 16 brani. Nel 2013, esce “I Like … Live“, una testimonianza live della tournée europea di “The Syndrone“. Nel 2015, anticipato dal singolo “Queen Of Burlesque“, pubblica l’album “Reset”.
Arriva il 2018 con “Italo By Numbers”, CD di 16 brani che include le migliori canzoni del genere italiano che tanto ha venduto nel mondo negli anni ‘80, Gazebo omaggia la Italo Disco. Brani come “Self Control” di Raf, “Tarzan Boy” di Baltimora ma anche “Survivor” di Mike Francis, “Easy Lady” di Spagna e “Happy Children” di P. Lion. Nell’album c’é un brano inedito “Untouchable” che é proposto anche in Italiano (prima volta per Gazebo) “La Divina” una commovente storia dal passato. Siamo nel pieno dell’ondata Covid e Paul, nel 2020, dopo una serie di versioni unplugged cantate in diretta sui social, decide di presentare al suo pubblico una versione live ‘zoomata’ di “I Like Chopin”, il suo maggiore successo, dove ognuno dei musicisti della sua band ha suonato da casa propria secondo le direttive del lockdown. Con l’occasione decide di dedicare l’iniziativa a tutti i medici, infermieri e addetti ai reparti di pronto soccorso e terapia intensiva che in quella emergenza epocale hanno dedicato oltre ogni misura il proprio tempo e le proprie energie (qualcuno ci ha anche rimesso la vita) nella lotta al virus. Il brano prima presentato come video su YouTube é oggi disponibile anche negli store digitali. Nel 2024 rilascia “From Pasha With Love” il nuovo singolo contenuto in 4 versioni nell’EP dallo stesso titolo con, nel video, la partecipazione di Isabel Russinova.
Fuori il video di “Give me your love”, il nuovo singolo dei Frijda, band catanese tra le più interessanti della scena rock italiana, già in radio, disponibile anche in digitale, (DMB Production/Sony Music).
Il brano parla di passione estrema ovvero di quella voglia che troverà la propria redenzione soltanto dopo aver conquistato la donna desiderata. Una donna, che pur manifestando forte attrazione, si pone limiti per paura di cadere in una storia pericolosa, in cui il peccato è l’unica via possibile da percorrere. Un percorso obbligato che passa dall’inferno, senza alcuna via d’uscita.
L’intento registico di questo videoclip non vuole essere narrativo, ma molto più concettuale. La regista Simona Brancè, prendendo spunto da alcuni videoclip vintage in riferimento alle sonorità del brano, narra il tema dell’amore e della passione, che viene interpretato dal fuoco. Fuoco non a caso accesso da una donna, durante l’intro del video, tramite una miccia. Da quel momento i vari fuochi, compresi quelli creati dal mangiafuoco, scaldano anche l’ambiente più freddo, quello con le tonalità blu (dove la band si esibisce), dando vita ad una passione sensuale tra le danze infuocate ed i virtuosismi della band. Il video è stato girato a Misterbianco, in provincia di Catania, all’interno del “Mess” , una piacevolissima realtà biker creata dal nostro frontman, Thor, insieme ad alcuni amici harleysti, in cui poter passare delle piacevoli serate tra musica, moto e tanti piccoli eventi.
Frijda band fondata a Catania nel 2003, oggi è composta da Thor alla voce, Tano “Tazmania” Giuttari e LukeAnthony alle chitarre, Shalvo Andrea Cuddè al basso e Davide Cicero alla batteria. Il genere è il “Rock”, quel rock che trae le sue fonti di ispirazione dalle hard rock band storiche statunitensi e britanniche che hanno colpito la loro adolescenza, adattato all’evolversi del tempo e alle concezioni musicali dei nostri giorni e del nostro paese. Il nome “Frijda” non è altro che un omaggio al pensiero artistico della pittrice messicana Frida Kahlo, dalla quale Giancarlo (Thor) rimase molto colpito durante gli studi universitari. In questa piccola donna vide un esempio di forza di vivere sovrumana, nonostante le difficoltà della propria esistenza, una forza che è evidente sia nelle sue opere che “non dipingono sogni, ma realtà” che nella sua celebre frase, “Pies para qué los quiero, si tengo alas pà volar?” ovvero: “Piedi, perché li desidero se ho le ali per volare?”. Thor ne ha fatto il motto della Band che sin da subito ha iniziato un percorso live molto intenso, ottenendo sempre un grande consenso, grazie al sound accattivante e al carisma del proprio leader. Nel 2003 la band ha l’onore di aprire il concerto de Le Vibrazioni durante una tappa del TIM Tour.
Nel 2006 il Calcio Catania gli affida l’incisione dell’inno ufficiale “Let’s go Liotro” nella stagione della promozione in serie A che avvenne proprio quell’anno. Anno in cui i Frijda aprono anche i concerti di Franco Battiato e di Mario Venuti. Nel 2007, contattati da Vittorio Sgarbi, allora Assessore dei Beni Culturali di Piazza Armerina, aprono il concerto del grandissimo Lucio Dalla e ricevono un riconoscimento Artistico dalla Provincia di Catania e dal comune di Catenanuova (EN). Nel 2009 aprono il live degli “Archinuè” e l’anno successivo sono finalisti al Premio “Lucio Battisti” di Isernia salendo sul palco prima di Alex Britti. A settembre 2018 arriva il singolo “Mentre muori di piacere” nel 2020 “Lo dedico a te” e a febbraio 2021 “Ruggine”, esperimento che mischia il loro rock alla cultura folk siciliana magistralmente rappresentata dalla Piccola Orchestra Jacarànda. Nel 2022 esce “Impura poesia”, brano selezionato da un’equipe di letterati per omaggiare in musica la poetica maledetta del poeta catanese Mario Rapisardi. È il 2022 esce il primo album ufficiale “Scacco matto”, lanciato dal singolo “No, non ti conoscevo”. Aprono il concerto di Pino Scotto e recentemente, la band ha ricevuto le attenzioni da diversi paesi europei, specialmente Francia e Spagna, e recensioni su alcuni dei più grandi portali dedicati all’arte, tra cui “Arts Direct”, “Lux Cultural”, “Ars Magistris” e “Ok Arte”. Il 28 aprile 2023 viene lanciato in radio il singolo che dà il titolo al loro album “Scacco Matto”. Nel 2024 a marzo arriva “Aria” e a giugno esce una versione rimasterizzata in chiave Rock molto spinta del singolo “Ruggine”, già pubblicato in versione folk. A settembre arriva l’inedito in lingua inglese “Give me your love”, un chiaro omaggio alla musica Hard Rock d’oltreoceano.
Fuori il video di “Un’altra estate così”, il singolo inedito di Samuel & Cinatra, che lo stesso Cinatra ha scritto con Riccardo Bonfadini, già in radio e in digitale (3 Sound Record).
“Con questo brano vogliamo comunicare leggerezza. Assolutamente leggerezza!!! È di questo che abbiamo estremamente necessità. Viviamo una vita colma di impegni, appuntamenti, frustrazioni, immagini, notizie… – dicono insieme Samuel & Cinatra – abbiamo necessità di ritagliarci dei momenti spensierati. La musica ci permette di evadere per qualche minuto da tutto questo. Il brano è nato dalla voglia di raccontare l’estate nella maniera più tradizionale possibile, senza giri di parole. Il titolo parla chiaro. Vogliamo “un’altra estate così”… piena di sole, di mare, di avventure amorose, nella più tradizionale delle commedie italiane anni sessanta. Assieme a Richy Bonfadini (co-autore del brano) abbiamo voluto dare vita ad una canzone quindi che comunicasse allegria e divertimento. Nella versione Remix infatti la partecipazione dei pupazzi di Samuel ne è testimonianza.”
“Il video, regia di Simon Barletti, è stato girato interamente a Gabicce Mare, in varie zone del paese e in momenti differenti. Dal pomeriggio in spiaggia col pieno sole al terrazzo con veduta spettacolare fronte tramonto fino a notte fonda. È stata un’esperienza straordinaria e divertentissima – aggiungono i due artisti – il video racconta di noi, con il gruppo che si prepara per la serata dal vivo. A guidare il trenino che passa di fermata in fermata a raccogliere i musicisti è però un pupazzo, il Leone di Samuel. Poi si sa che al mare si possono fare incontri particolarmente emozionanti con belle ragazze stese a prendere il sole e da lì si districa la storia con un finale… a sorpresa.”
Samuel Barletti, famoso ventriloquo con una lunga e illustre carriera è conosciuto per le sue abilità straordinarie nel dare voce e vita a personaggi attraverso le sue marionette. Samuel ha incantato pubblici di tutte le età in tutto il mondo. La sua carriera è iniziata molti anni fa, quando ha scoperto la passione per l’arte della ventriloquia fino a guadagnarsi la reputazione di miglior ventriloquo al mondo. Oltre alle abilità tecniche impeccabili, Samuel è noto per la sua creatività e versatilità in grado di rendere ogni spettacolo un’esperienza indimenticabile per il pubblico. La sua capacità di coinvolgere e intrattenere lo rende un ventriloquo molto richiesto. Samuel Barletti vanta numerose collaborazioni con artisti di fama internazionale, partecipazioni a programmi televisivi di successo ed esibizioni in prestigiosi teatri. Ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti oltre ad essere il vincitore della quinta edizione di Italia’s Got Talent dando dimostrazione del proprio talento.
Claudio Bettocchi in arte Cinatra è cresciuto in una famiglia di musicisti e dopo la formazione accademica nella sua Bologna. Personalità artistica poliedrica, spazia dal repertorio musicale a quello cabarettistico affermandosi con lo show da lui ideato Fred Buscaglione Story, che per sei anni porta nelle location turistiche più prestigiose italiane. Negli anni ‘90, tra un piano bar e un altro, si muove da Milano a Capri fino a Rimini, dove incontra Gigi Sabani e con cui partecipa allo spettacolo di varietà Chi tiriamo in ballo. Dopo una lunga parentesi come imprenditore e manager di personaggi dello spettacolo e dello sport, collabora con Celso Valli, Renzo Arbore, Maurizio Ferrini, Massimo Boldi e Donatella Rettore. È recente il brano “Per diventare una stella”, colonna sonora del trailer del docufilm Fuorigioco – Una storia di vita e di sport dedicato alla vita e alla carriera di Beppe Signori, calciatore che ha fatto innamorare i tifosi del Foggia e della Lazio prima di diventare una bandiera del Bologna. “Per diventare una stella” è l’inno rivolto al campione che si nasconde dentro ad ognuno di noi, l’invito a trovare la forza per rialzarsi dopo una caduta, proprio come è successo a Beppe Signori, indagato per calcio scommesse e assolto con formula piena proprio recentemente. Il 31 marzo 2023 ha pubblicato “L’Ultima Follia”.
E’ in radio e sulle piattaforme di streaming digitale “Mare di Guai”, il nuovo singolo di Alessandra (Art Media Music). Online il video.
“Mare di Guai” parla dell’ansia e dei monologhi interni che si creano quando una relazione è agli sgoccioli. Il testo cattura l’angoscia e l’insicurezza che si provano in quei momenti di vulnerabilità, quando la mente vaga verso scenari ipotetici e si cerca di trovare un senso o una soluzione a situazioni che sembrano fuori controllo.
Spiega Alessandra a proposito del brano: “Mare di guai” riguarda l’esperienza universale delle relazioni tossiche, in cui non dormi la notte dall’ansia, come quando il tuo ragazzo o ragazza esce dopo aver litigato e non sai mai cosa potrà succedere dopo, specialmente quando la relazione non è sana e non c’è fiducia.”
Alessandra Nicotra, conosciuta artisticamente come Alessandra, è nata a Monza, dove fin da giovane si è immersa nel mondo della musica. Ha iniziato a prendere lezioni di canto e pianoforte all’età di 9 anni e a suonare la chitarra a 15 anni, momento in cui ha iniziato anche a comporre i suoi primi brani. Dopo aver conseguito il diploma classico nel 2018, Alessandra ha deciso di trasferirsi a Londra per perseguire i suoi studi universitari, conseguendo una laurea in Music Business e Composizione presso il BIMM di Londra nel 2021.
Durante il periodo universitario, ha iniziato a produrre e comporre i suoi brani, prendendo parte all’arrangiamento e alla produzione dei suoi pezzi. Questi anni sono stati cruciali per la sua crescita artistica, durante i quali ha sperimentato diversi generi musicali, dall’indie all’R&B, fino a trovare la sua strada nel pop elettronico che caratterizza il suo sound attuale.
Ha iniziato la sua carriera musicale scrivendo esclusivamente in inglese, spiegando: “È più facile esprimere le mie emozioni in una lingua che non è la mia madrelingua. Facendo così, riesco a trovare la giusta distanza tra l’emotività e l’arte, permettendomi di essere autentica”. Nel 2019 e nel 2021, ha pubblicato due brani in inglese, “If You Love Me” e una cover dei Dire Straits intitolata “Where Do You Think You’re Going”, entrambi in modo indipendente.
Il singolo “Mare di Guai” segna la sua prima incursione nella scrittura e pubblicazione in italiano, rappresentando un nuovo capitolo nella sua carriera musicale. Questo progetto italiano si espanderà poi in due EP, con ulteriori singoli ancora da definire. Nonostante ciò, continua a scrivere in lingua inglese, promettendo nuove sorprese per il futuro.
E’ in radio “Disco Umiliani” (Giungla Records), il nuovo singolo dei THE TUSCANS.
Il progetto musicale “THE TUSCANS”, capitanato da Phil Bianchi e Samuele Socci, presenta con entusiasmo il loro ultimo singolo: “DISCO UMILIANI”.
Phil Bianchi, noto YouTuber, cantautore e producer/dj, insieme a Samuele Socci, rinomata guida turistica di Firenze e talentuoso cantautore e scrittore, uniscono le loro passioni e talenti in un’iniziativa che celebra l’eclettica eredità musicale toscana.
Il loro percorso musicale ha inizio nel 2022 con il brano “Non è un like, è l’autostop”, un successo con oltre 240.000 visualizzazioni su YouTube e quasi 100.000 ascolti su Spotify. Il tutto grazie all’ispirazione del famoso giornalista e conduttore radiofonico Igor Righetti, e al supporto di collaboratori artistici rigorosamente toscani.
Il nuovo singolo “DISCO UMILIANI” è un omaggio al leggendario Piero Umiliani, compositore italiano di fama internazionale, noto per le sue iconiche colonne sonore e per il tormentone “Mah-na, Mah-na”. La canzone, ispirata ai successi funky/disco/pop degli anni ’70 e ’80, porta avanti il loro impegno nel diffondere la musica di Umiliani e nel far conoscere il suo contributo all’industria musicale.
Con il benestare e il supporto delle figlie di Piero Umiliani, Elisabetta ed Alessandra, il duo Samuele e Phil, affiancati da Paolo Picchi, conduttore radiofonico/dj, e dai videomaker Federica Baldinotti e Tommaso Checchi, hanno realizzato un omaggio sincero e appassionato al maestro fiorentino.
Il brano è accompagnato da un videoclip che ci trasporta alla fine degli anni ’70, epoca in cui la disco music dominava, arricchita da elementi robotici e spaziali. Il video omaggia un’epoca leggendaria, piena di vita, danza e colori, ormai scomparsa.
DISCO UMILIANI non è solo una canzone, ma una dichiarazione d’amore per la discomusic e per un’epoca dorata della musica italiana che ha influenzato il panorama mondiale. Attraverso questo brano, THE TUSCANS si impegna a preservare e celebrare il ricco patrimonio musicale italiano, facendo rivivere il fascino e la magia dei tempi passati.
E’ in radio “Io vinco la vita” (Capogiro Records), il nuovo singolo di Rachele Falco.
“Io vinco la vita” è una canzone che sottolinea il profondo desiderio umano di sentirsi valorizzati e apprezzati, non solo per le proprie abilità e successi, ma anche per la propria essenza.
Il brano interpretato da Rachele e scritto dal Maestro Giuseppe Mavilla è un inno alla determinazione, alla speranza e all’amore, che comunica un messaggio di fiducia e ottimismo verso il futuro.
Vincere la vita si può… e Rachele ipovedente, grazie al canto riesce a dar testa alle diversità trasmettendo speranza e sollievo a chi soffre e si sente inutile…
Dice l’artista: “Attraverso la mia musica”, vorrei trasmettere il messaggio di non arrendersi mai di fronte alle difficoltà della vita, ma di affrontarle con forza e determinazione e guardare al futuro con speranza e fiducia”.
Il videoclip di “Io vinco la vita”, diretto da Antonio Cannarella e girato a Portopalo di Capo Passero è una celebrazione della bellezza della natura e della libertà che essa rappresenta. Attraverso le immagini di questo luogo incontaminato, il video vuole trasmettere un messaggio di speranza e ottimismo, invitando gli spettatori a guardare al futuro con fiducia e a trovare la propria strada nella vita.
BIOGRAFIA
Rachele Falco è una giovanissima e talentuosa interprete siciliana che ha già ottenuto importanti risultati nella sua carriera musicale.
Nel 2021 ha dimostrato il suo talento partecipando ai callback di “All Together Now” a Roma, dove ha avuto l’opportunità di esibirsi davanti al regista e autore televisivo Roberto Cenci. È stata anche finalista nel concorso canoro nazionale XCANTO a Milano, classificandosi al secondo posto.
Sempre nel 2021, ha lavorato a stretto contatto con il Maestro Giuseppe Mavilla per la realizzazione del suo primo singolo “Io vinco la vita”, registrato a Milano. Ha inoltre partecipato come ospite al Pozzallo Festival e ha superato i casting di Performer Italian Cup RAI 1 a Napoli, raggiungendo le finali a Roma.
Rachele ha vinto il Real Talent regionale di Acireale Catania e si è classificata al secondo posto alla finale nazionale Veladoro Junior. Ha ottenuto un contratto discografico con l’etichetta nazionale CAPOGIRO Records di Torino per la produzione del suo singolo.
Nell’aprile del 2021, ha pubblicato su facebook un video di una sua lezione di canto con il brano “My Heart Will Go On” di Celine Dion, che ha rapidamente raggiunto 155.000 visualizzazioni in una settimana, con oltre 2000 commenti.
La sua carriera sta chiaramente prendendo slancio, e Rachele Falco sembra avere un futuro promettente nel mondo della musica.
Fuori il video, con protagonista Drusilla Gucci,di “Sa di plastica” il nuovo singolo inedito degli UDS Rock, brano avvolgente come la plastica, coraggioso e decisamente moderno, già in radio e in digitale.
Il video racconta la storia di una donna, interpretata da Drusilla Gucci, che attraverso la forza della musica e il sostegno della sua comunità, rappresentata dagli UDS Rock, trova la forza di affrontare e superare un’esperienza di violenza domestica. Il messaggio chiave che si vuole lanciare è quello di incoraggiare le donne a non tacere, a cercare supporto, a essere resilienti, contando sull’empowerment che le contraddistingue. È stato utilizzato un concetto moderno (la plastica) per spiegare un concetto antico (la violenza di genere): come la plastica soffoca l’ambiente unico e fragile in cui viviamo, così la discriminazione delle donne genera un amore artificiale, che ne soffoca il loro progresso e i loro diritti. La trasformazione del mondo in una dimensione “di plastica” rappresenta la distorsione della realtà che una donna può sperimentare quando è vittima di violenza. In una parte del video sono state utilizzate tecniche cinematografiche di alto impatto per creare un’atmosfera oscura e surreale, enfatizzando il contrasto tra la realtà distorta che vive la protagonista e la bellezza intrinseca delle location in cui sono ambientate le scene. Il video, patrocinato dalla Commissione regionale per le pari opportunità,èstato realizzato in collaborazione con le città di Casale Monferrato e Moncalvo, con suggestive riprese aeree che ne hanno valorizzato le bellezze naturali e architettoniche grazie alla regia di Mattia Capone. I centri storici pittoreschi e i palazzi più importanti sono stati lo sfondo ideale per raccontare la storia di vessazione e liberazione della protagonista. Il coinvolgimento nel videoclip di Drusilla Gucci e delle comparse del centro antiviolenza “me.dea” ha aggiunto un forte peso simbolico e sostegno alla causa. Le riprese di questo “amore criminale” sono state realizzate simbolicamente il giorno di San Valentino, festa degli innamorati. La data non è stata scelta a caso: rappresenta una ricorrenza in cui si vedono tante coppie andare nei luoghi rappresentati nel videoclip, come un’enoteca elegante o un centro storico pittoresco. Tuttavia, dietro l’apparenza di una coppia felice, le riprese hanno enfatizzato gli aspetti che possono sfuggire ai più, come la violenza economica rappresentata nella scena dell’enoteca, in cui l’uomo con la maschera di plastica versa il vino solo per sé, lasciando alla protagonista un’unica goccia, in un bicchiere crepato. Per rappresentare le emozioni delle donne vittime di violenza, all’interno della gipsoteca Bistolfi di Casale Monferrato sono stati ripresi i volti di molte statue femminili, mentre una luce in movimento ne muove le ombre. I volti di queste statue rappresentano l’universalità dell’esperienza per tutte le donne nel tempo e nello spazio e la forza che accomuna le vittime che decidono di chiedere aiuto.
Le amministrazioni di Casale Monferrato e Moncalvo, consce dell’importanza e della gravità rappresentata dalla piaga sociale dei “femminicidi” (termine introdotto nel 1976 da Diana Russel per definire gli “omicidi di donne da parte di uomini motivati da odio o senso di appartenenza delle donne”) hanno deciso di unire le forze e realizzare un videoclip volto a sensibilizzare e coinvolgere l’opinione pubblica sull’argomento ed anche le generazioni più giovani grazie alla protagonista e testimonial del video, Drusilla Gucci.
Le molestie che le donne subiscono diventano come minimo un bagaglio, un fardello che si portano dietro per tutta la vita, mentre nel peggiore dei casi possono trasformarsi in una gabbia di sottomissione o arrivare alle conseguenze estreme. Difendere le donne ovviamente non può essere una questione politica, definibile ideologicamente di destra o di sinistra, l’auspicio è che si rendano inflessibili e severe le pene, oltre ad essere certe, pene che si qualificano non solo come punizione, ma anche come rieducazione al rispetto delle donne come pari. La violenza di genere ci chiama in causa, tutti, in quanto la molestia di oggi può diventare domani qualcosa di molto grave e quando una donna subisce una qualsiasi forma di ingiustizia nessuno di noi può chiamarsi fuori dicendo “io non c’entro”.
“I fatti di violenza alle donne avvengono ogni giorno, anche nelle nostre piccole realtà – dichiarano da Moncalvo il Sindaco Christian Orecchia e il Vicesindaco Andrea Giroldo – per questo motivo abbiamo creduto subito in questo progetto. La giustizia e le forze dell’ordine fanno ogni giorno la loro parte nella lotta a questo fenomeno. È tuttavia altrettanto fondamentale che le persone vengano educate a comprendere che anche solo pensare a comportamenti violenti è profondamente sbagliato e pericoloso.”
“Un impegno condiviso a livello istituzionale con il Comune di Moncalvo realizzando un’iniziativa che ha una duplice valenza – affermano da Casale Monferrato il Sindaco Federico Riboldi e gli Assessori Gigliola Fracchia e Daniela Sapio – Il valore sociale di sensibilizzazione su tematiche di grande rilevanza e di ampia portata come la lotta alla violenza sulle donne, si unisce a una promozione del territorio e delle sue ricchezze naturali e culturali. La band UDS Rock sarà sicuramente un alleato prezioso nella divulgazione di questi messaggi.”
UDS Rock, band indipendente di Torino, suona pop-rock e dal 2017 unisce la propria musica alle più belle immagini di alcuni Comuni di Langhe, Roero e Monferrato ambientando, nei territori tutelati dall’UNESCO, i video dei singoli man mano rilasciati sulle piattaforme e in radio. La band è composta da Luca “Last” Pintus (voce), Fabio “Sberla” Manavella (tastiere), Nicola Marchitelli (chitarre), Alessandro “Dandy” Bocchino (basso) e la new entry Alessandro Bocola (batterie).
Nel 2016 viene registrato il primo album. È nel 2017 la partecipazione a “Tour Music Fest” e alla XXX edizione di “Sanremo Rock”. L’anno seguente il singolo “Può darsi mai”, nel cui video appaiono le immagini più belle dei comuni di Canelli, Cocconato, Fontanile, Moncalvo, Montemagno e Portacomaro. L’Amministrazione comunale di Novello, nel 2019, si propone come location per l’ambientazione del video di “Libera”, le cui immagini regalano scorci inediti di un territorio unico e conosciuto in tutto il mondo: le Langhe.
Viene pubblicato nel 2021 “Movimento“, con cui gli UDS Rock si pongono l’obiettivo di portare l’attenzione, sulle conseguenze che la pandemia ha avuto su tutte le arti. Si arriva al 2022, grazie a tutte le esperienze precedenti, nasce il progetto In Monferrato We Rock con i comuni di Cocconato e Moncalvo e la band propone a Dodi Battaglia, di partecipare con un cameo nel video della versione riarrangiata di “Chi fermerà la musica“.
Nella primavera 2023 esce il singolo “Diluvio”, con potenti sonorità rock-elettroniche e a settembre arriva “Luna?”, il cui video è ambientato in una gigantesca cava di gesso nel Monferrato con protagonista l’attuale sindaco di Cocconato, nel ruolo di astronauta. Il 22 marzo 2024 è uscito in digitale “Sa di plastica”, brano che punta a mandare un messaggio di speranza a tutte le donne vittime di violenza e a tutte le persone che vivono un amore tossico.
Arriva in radio “Raccontami” il nuovo singolo introspettivo ed empirico di Alessio Rosati, disponibile in digitale e in video.
“Il testo racconta di una persona che sta cercando di confortare, invitando a condividere i propri sentimenti e preoccupazioni senza paura o vergogna – dice Alessio Rosati – incoraggiando a chiamarlo senza esitazioni, a sfogarsi e a parlare apertamente di ciò che sta attraversando, poiché nota che la persona a cui si rivolge non sorride più e sta affrontando difficoltà nel ricominciare e la esorta a non arrendersi, a difendere ciò che è necessario e a credere nei propri sogni.”
Il brano è accompagnato dal video girato a Rocca Calascio, in Abruzzo, luogo molto suggestivo che, grazie al regista Marko Carbone, enfatizza con le immagini il significato del testo e tutte le emozioni che invita a condividere, per non perdere la speranza, nonostante le difficoltà e a continuare a credere nei sogni e nell’amore.
Alessio Rosati nasce a Roma il 12 ottobre 1990. Si avvicina alla musica grazie ai suoi genitori che gli donano, sin da subito, in modo indiretto, la passione per il canto e per il ballo. Inizia il suo percorso musicale dalle scuole elementari con i primi corsi di chitarra, percorso che poi continuerà fino alle scuole superiori nelle accademie di musica romane. Lavora per anni suonando pianobar alternando villaggi turistici d’estate, disco pub e night club d’inverno, fino a che non apre il suo pub il “7e40” (omaggio alla famosissima canzone di Lucio Battisti), che lo trattiene a Roma per altri 3 anni, poi conosce Giada, l’attuale moglie e decide di trasferirsi con lei in Basilicata, dove comincia a scrivere le sue prime canzoni e dove ancora oggi vive coltivando oltre alla musica la grande passione per i cavalli. Per lui la musica è un amplificatore di emozioni, un raccoglitore di vita grazie a cui rivivere i più bei ricordi, ma anche quelli più amari, un posto sicuro dove poter vivere anche ciò che non è stato vissuto. È marzo 2024 quando viene rilasciato il suo singolo “Raccontami” scritto un anno fa.
E’ in radio e in digitale “Fammelo dire” (Capogiro Records), il nuovo singolo di Lele Sarcì.
“Fammelo dire” è una canzone che si presenta come un intimo dialogo interiore, un monologo emotivo e riflessivo. Nel testo, l’artista si rivolge a se stesso, usando la musica come mezzo per autoincitarsi a credere nelle proprie capacità e a superare le sfide che la vita gli presenta. Il brano diventa così una sorta di diario sonoro, in cui Lele si apre e condivide le proprie insicurezze, mettendo in luce le difficoltà che affronta.
Nella canzone, emerge una narrativa che descrive in modo onesto e crudo le paure e le incertezze personali. L’artista esplora i propri sentimenti e si confronta con il proprio passato, mettendo in luce i cambiamenti e la crescita personale. Il confronto tra il sé di prima e il sé attuale diventa un elemento chiave del testo, evidenziando il percorso di maturazione e la forza interiore acquisita nel tempo.
Spiega l’artista: “Dietro ogni nota di “Fammelo dire” si nasconde un dialogo intimo con me stesso, un viaggio emozionale attraverso i meandri della mia anima. Questa canzone è molto più di una composizione musicale; è il mio monologo personale, un incontro con le sfide della vita che affronto quotidianamente”.
In definitiva, “Fammelo dire” si configura come un brano che va oltre il semplice intrattenimento, offrendo un’esperienza musicale profonda e intima, arricchita da un testo che tocca le corde dell’autenticità e dell’autoconsapevolezza.
Il video, diretto da Antonio Morbidelli, esplora la vita della gioventù palermitana attraverso luoghi simbolici come Mondello, Piazza Politeama, il Teatro Massimo e Monte Pellegrino. Girato per le strade, evidenzia le sfide e gli incontri significativi degli adolescenti. La presenza nel Tempietto della musica sottolinea il potere emotivo nel farsi trasportare in un mondo unico. Complessivamente, è un viaggio visivo ed emotivo tra identità, esperienze giovanili e l’influenza straordinaria della musica.
BIOGRAFIA
Emanuele Sarcì, in arte Lele Sarcì, è nato il 29 gennaio 2007 a Palermo, dove attualmente frequenta il liceo linguistico. Fin da giovanissimo, ha dimostrato una passione per le arti e ha iniziato a studiare canto all’età di 9 anni.
Non solo concentrato sulla musica, Emanuele è stato un individuo attivo sin dall’infanzia, partecipando a varie attività sportive come nuoto e calcio. Tuttavia, la sua passione principale è sempre stata quella di diventare un artista poliedrico. Ha alimentato questa aspirazione frequentando per due anni la Performance Art School, dove ha avuto l’opportunità di studiare recitazione, dizione e ballo.
Emanuele dedica parte del suo tempo allo studio, alla palestra e a perfezionare la sua abilità nel canto con la guida del maestro Giuseppe Mavilla. Il percorso di crescita con il maestro lo ha portato alla realizzazione del suo primo brano inedito, già disponibile su tutte le piattaforme digitali dal 2 febbraio 2024.
Fuori il video di “Castello di sabbia” il nuovo singolo inedito di Alice Stocchino, prodotto da Hoop Music, già in radio e in digitale.
«”Castello di sabbia” come nei sogni rappresenta la paura di non riuscire a portare a termine i propri progetti e quindi la paura che crolli tutto da un momento all’altro. Questa paura però è determinata soprattutto dalle proprie insicurezze, perché il castello rappresenta, per come l’ho immaginato – afferma Alice Stocchino – ognuno di noi, la nostra realizzazione personale, che a causa delle insicurezze, rappresentate dalla sabbia (che possono essere diverse per ognuno di noi, scelte di vita o sfide affrontate o persone conosciute), non permettono di trasformare il castello in qualcosa di più stabile e solido.»
Il video, diretto da Giulia Uda, è stato girato a Bracciano sulla spiaggia di Anguillara, luogo principale pensato per creare un’associazione con la sabbia e perché Bracciano è il paese che Alice Stocchino ha frequentato durante tutta l’infanzia e l’adolescenza. Bracciano e il suo lago costituiscono un pezzo significativo della sua identità. Al video hanno preso parte la ballerina Benedetta Siesto e le attrici Sara Pezzotti, Valentina Di Iulio e Irene Pratesi.
Alice Stocchino, romana, cantautrice e bassista, da sempre appassionata di musica Rock e Metal. Nasce in una famiglia di musicisti e la musica ha sempre fatto parte della sua vita, da Mozart e Beethoven, ai Queen e i Pink Floyd. Inizia a 6 anni a cantare e giocare con la scrittura di brani inediti. Studia il pianoforte a 10 anni e poi il basso a 14. Nei suoi pezzi, dalla vena rock, inserisce emozioni, storie e pensieri che la accompagnano lungo il suo percorso e nella maggior parte dei brani, un po’ di quella nota del genere fantasy, che l’ha sempre affascinata, per potersi raccontare ed esprimere. Diplomata al Liceo Scientifico Ignazio Vian di Bracciano, all’indirizzo linguistico, è iscritta a Sociologia all’Università degli studi La Sapienza. La sua attività artistica inizia nel 2015, quando inizia a cantare suonando il basso in una band tutta al femminile Le Töm-te, nei locali più importanti di Roma come la Locanda Blues e il CrossRoads, e per ben tre anni consecutivi è ospite in Francia al Festival della Musica a Châtenay-Malabry, con brani inediti. Nel 2019, sempre con la band, arriva alle semifinali di Sanremo Rock. Nell’estate 2018 è invitata ad uno stage in Giappone, a Niigata, in rappresentanza dell’Italia, con “Bambino” brano interamente scritto e composto da lei. Nello stesso anno, come cantante/attrice, è nella compagnia Vegas, recitando nel Macbeth Opera Rock, musical in lingua inglese ed è la bassista turnista de I Dei Degli Olimpo. Nel 2020 suona come bassista accompagnando Alice Clarini al Premio De Andrè, vincendo il prestigioso “Premio Repubblica”. Entra in etichetta alla Hoop Music, partecipa alle audizioni del programma Tali e Quali Show condotto da Carlo Conti su Rai 1 che la sceglie per imitare Antonella Ruggiero. Direttamente da Tali e Quali Show è scritturata come bassista dei Måmaskin la Tribute band ufficiale dei Måneskin. Il 10 gennaio 2023 ha pubblicato “Guardami” e sempre su etichetta Hoop Music “Bevi” seguito da “Squame” e a luglio da “Cuore di ghiaccio”, il 10 ottobre “Tu” e per chiudere l’anno arriva “Castello di sabbia”.
È in radio “Caro Bambino” il singolo inedito di Leone11, disponibile dallo stesso giorno su tutte le piattaforme digitali.
«“Caro Bambino”, brano sincero e puro, è il dialogo con il bambino che è dentro di noi, quindi con noi stessi – dice Leone11 – quel bambino che crede nel suo sogno più grande senza i programmi mentali imposti dal contesto in cui poi è cresciuto. Il titolo l’ho scelto pensando all’inizio di una lettera che volevo scrivere e ho scritto un paio d’anni fa.»
«Il video, regia di Thomas Bartoluccio, mostra il contrasto tra la gioia negli occhi di una bambina e la tristezza nel volto di un ragazzo che fa a pugni con la vita. Il contrasto che si legge negli occhi dei due protagonisti è il centro di un problema generazionale – prosegue Leone11 – dal mio punto di vista oggi la mia generazione conta troppi occhi tristi e tornare a comunicare col nostro bambino interiore è un ottimo modo per ritrovare l’entusiasmo perso tra le curve della vita. Il video è stato girato parte a casa mia e la parte al pianoforte al Museo della Gambarina di Alessandria, museo che in passato visitai nel mio piccolo paese d’origine e che oggi vive al centro della mia Città, tenendo con sé le sfumature che l’hanno caratterizzata nel tempo. Ci tengo a sottolineare che la bimba nel video è mia figlia. Per me averla sul set e nel video è stata un’emozione indescrivibile.»
Leone11, nome d’arte di Daniele Manfrinati, nasce il 10 agosto del 1990 ad Alessandria. Inizia a suonare nei principali locali della sua città e partecipa al Tour Music Fest, come interprete, portando un brano di James Arthur. Dopo aver partecipato ad un weekend formativo al CET Centro Europeo Toscolano di Mogol, scrive le sue prime canzoni e inizia a lavorarci con Andrea Negruzzo del Laboratorio della Musica di Alessandria. “Non fatemi smettere di sognare” è il primo singolo lanciato in radio il 24 aprile 2020 anticipato dal videoclip che in meno di due mesi supera 160.000 visualizzazioni su YouTube, seguito il 23 giugno da “Sabbia Bianca, Cuore e Birra” e il 4 dicembre da “Il discorso del Capitano”. Nel 2021 pubblica “Lettera al Figlio”, “Sentimi” e “Cosa ballo a fare“. Nella primavera dello stesso anno arriva in finale al Premio Lucio Dalla, suona live in diverse piazze tra cui due grandi eventi in Svizzera e uno a Pordenone. Per quella estate arriva il singolo “Stagisti in salsa soia”. Nel 2022 esce “Semplicemente”. A giugno 2023 pubblica “Broadway dei poveri” a cui segue il 13 ottobre “Only Fans”. Apre il 2024 con “Caro Bambino” un dialogo interiore per ritrovare sé stessi.
Dal 19 dicembre in radio arriva “Loop” il nuovo singolo di Luvi, brano scritto con Lorenzo Osmeni David che parla in modo divertente della fase dell’innamoramento, di quando non riusciamo a toglierci una persona dalla testa.
“Loop” è un brano energico, ballabile e pieno di vita che racconta del labirinto infinito in cui ci si trova quando si è innamorati, un labirinto da cui è difficile uscire. La canzone vuole ricreare, attraverso i suoni, proprio questo loop infinito, dove pensiamo sempre alla stessa persona, dove ci viene in mente sempre la stessa immagine e così via.
«Ho scelto di scrivere questo brano, perché volevo parlare della fase dell’innamoramento in maniera allegra leggera – afferma Luvi – e ho descritto situazioni vissute in prima persona, e penso che anche tante altre persone vi si possano ritrovare. La cosa che più mi piace di questo brano è l’energia che trasmette, quell’energia che ho voglia di trasmettere io con la mia musica. »
Il brano è accompagnato dal video diretto da Paolo Bianconi, Art Creative Director CJ Hamilton ed è un insieme di colori, ognuno a rappresentare un senso, che nella semplicità tendono a descrivere il significato del brano.
Ludovica Nardi, in arte Luvi, è una giovane artista milanese classe 2003. Ha iniziato a studiare pianoforte e successivamente canto sin da piccola alla Ricordi Music School. Con tanta voglia di fare e soprattutto di mettersi in gioco, ha partecipato a diversi concorsi nazionali e internazionali portando a casa buoni risultati; tra i più importanti ricordiamo Una Voce Per San Marino ESC 2022 e NOKEP TV 2022/2023. Giovane e piena di energia ha tenuto numerosi live nelle discoteche più conosciute di Milano e dintorni. Scrive sia in italiano che in inglese e spesso compone anche le melodie delle sue stesse canzoni. L’incontro con Jumar Events, le ha consentito di iniziare un nuovo percorso, dopo una serie di difficoltà non solo legate al suo mondo artistico, che ha portato al lancio l’8 dicembre del singolo “Loop”.
Fuori il video di“Il Profumo e l’Amore”, il nuovo singolo inedito di Fabrizio Nitti, scritto con Paolo Agnello, in memoria di un’amica scomparsa in giovane età a causa di un brutto male, già disponibile in radio e in digitale.
“Il Profumo e l’Amore” racconta la varietà di sentimenti provati per la scomparsa di una persona cara che continua ad essere presente nei ricordi e nei pensieri di chi le ha voluto bene veramente.
Il testo inizia con l’immagine di un fiore reciso, simbolo della vita spezzata. Tuttavia, nonostante il fiore sia reciso, “Il profumo e l’amore” sembrano eterni. Il fiore diventa una metafora dell’essenza personale, della sentenza di una dura penitenza e della violenza dell’assenza di qualcuno. Il desiderio di vivere anche un po’ per l’altra persona, di respirare per ridarle fiato, indica un legame profondo e un senso di responsabilità verso la sua memoria. La ricerca ovunque e l’abbraccio di ciò che è stato evidenziano il tentativo di mantenere viva la connessione anche dopo la sua perdita. Il desiderio di vivere i propri giorni come se fossero anche un po’ quelli dell’altro sottolinea l’importanza di onorare la memoria e di vivere in modo significativo. Il testo esprime infine il desiderio di recitare la memoria della persona, insegnarla alla gente, ritrovare qualcosa di lei in quello che sembra vuoto ma vivo è il desiderio di mantenere il ricordo di chi non è più presente.
Il video, girato in un posto incantevole, il Lago del Bocco a Borzonasca in provincia di Genova, da un’idea di Fabrizio Nitti, affronta il tema della canzone in un percorso di immagini evocative nella ricerca della persona scomparsa, nel contatto con la natura, nella vita che si rigenera ogni giorno.
Fabrizio Nitti, nato ad Asti nel ‘71, vive a Genova da sempre. Nel 1985 conosce Paolo Agnello formando un duo con cui parteciperà a più edizioni del Festival di Castrocaro. Nel 1997 vincono l’Accademia di Sanremo, portando sul palco “Genova” con cui gareggiano poi a Sanremo Giovani. L’anno dopo, nel 1998, partecipano al 48° Festival di Sanremo con “I ragazzi innamorati”. Nel 2000, esce “Alkè”, primo album. Nel 2001, esibizione live alla Sala Nervi, Città del Vaticano, alla presenza di Papa Giovanni Paolo II. È il 2002, secondo posto al Premio Lunezia,con “Liguria”. Nel 2003, ancora insieme vincono il Premio Città di Recanati con “Un giorno di ordinaria follia”. Nel 2004 Fabrizio decide di intraprendere la carriera da solista continuando a scrivere con Paolo Agnello. Tra il 2005 e il 2006 partecipa al PremioUmbertoBindi, dedicato alla canzone d’autore, arrivando al secondo posto: la prima volta con “Voglio anche te” e la seconda con “Liguria”. Nel 2014 ha interpretato “Noi due” di Umberto Bindi contenuto nel disco tributo “Il mio mondo solidale”.
Nel 2017 arrival’album, “Una ragione per essere qui”, con gli arrangiamenti di Stefano Cabrera dei GnuQuartet e del chitarrista Enrico Pinna, che contiene “Liguria”, inno e manifesto d’amore verso la sua terra, “Una ragione per vivere”, “Emanuela”, dedicato alla poliziotta uccisa a Palermo nell’attentato a Paolo Borsellino, “Vedrai Vedrai”, omaggio a Luigi Tenco e “E penso a te”, in cui suona Massimo Luca, storico chitarrista di Lucio Battisti.Nel 2020 scrive e pubblica “Resto a casa” per promuovere e sensibilizzare le persone a fare donazioni agli Ospedali della sua Genova. Il 12 maggio, in occasione della Giornata Internazionale dell’Infermiere, viene lanciata, con il patrocinio di CGIL Nazionale, “Un uomo e una donna come te”. A ottobre, sempre nel 2020, esce “E Tu Vivi”. A sei mesi dall’ultimo inedito il 30 aprile 2021 arriva “Libero come l’amore” a cui segue il 22 ottobre 2021 l’album “Tracce di me” che raccoglie i brani fondamentali della sua carriera con il lancio dell’inedito “Al di là del ponte”. Siamo nel 2023 e il 15 dicembre rilascia “Il Profumo e l’Amore” nuovo singolo inedito.
Fuori il video di “Sognavo tanto”, il singolo d’esordio di Niclo, brano che è un riflesso della sua esperienza personale con l’amore, già disponibile in radio, negli store e sulle piattaforme digitali (Antibemusic/Believe).
«Con questo singolo – afferma Niclo – voglio comunicare la bellezza oggettiva dell’amore, ma anche il suo potere distruttivo quando ci rendiamo conto che non tutti amiamo allo stesso modo. “Sognavo tanto” ha questo titolo perché durante il ritornello queste due parole sono la chiave principale della canzone, che ho scritto nel 2019, ma il suo significato continua a evolversi nella mia vita.»
Il video, con la regia di Lorenzo Goodman, girato a Marigliano pittoresco paese nella provincia di Napoli che ha aggiunto un tocco speciale alla presentazione visiva della canzone, è ambientato in una foresta di alberi della carta, in disuso, nascosta tra le montagne campane e descrive la solitudine del pensiero introspettivo e la veridicità di un concetto: “trovare uno spazio per se stessi e saper stare da soli per stare bene a qualsiasi età”. Nel sottotesto sono proprio gli alberi della carta, che abbracciano Niclo riparandolo dalla pioggia e dal vento e per estensione dai cattivi pensieri, a dare una chiave di lettura più profonda a quello che può sembrare solo un Visual video. Gli alberi sono vita, nella forma più pura e libera, e Niclo, rifugiandosi in questo piccolo e verde angolo di mondo, “Sognando tanto”, riesce a bilanciare la freneticità della vita facendo cadere i brutti pensieri come gli alberi fanno con le foglie secche. Ciò che è vita, un giorno, sarà carta su cui Niclo scriverà il suo futuro.
Lorenzo Niccoli, in arte Niclo, è nato il 21 ottobre 2005 a Copertino, un paese nella provincia di Lecce. La sua passione per la musica ha avuto inizio quando aveva solo 7 anni. Tutto è cominciato in una ludoteca, dove si divertiva a eseguire delle cover dei brani dei Modà.
Da quel momento, un’avventura è iniziata quasi per gioco. Intorno ai 12 anni, ha iniziato a comporre i suoi primi brani. La musica è diventata il modo per ritrovare sé stesso, per esprimere le sue emozioni e per condividere le sfide dell’adolescenza. Man mano che è cresciuto, ha capito che questa passione stava diventando una vera e propria necessità. Lorenzo ha sempre avuto difficoltà a comunicare direttamente con le persone, ma la musica gli ha insegnato che dove le parole non possono arrivare, la musica può farlo.
Lorenzo è una persona solare e motivata, che ama ascoltare chi ha intorno. Crede che ascoltare gli altri sia sinonimo di crescita personale. Una delle sue fortune è il fatto di non avere preconcetti e di essere molto aperto a nuove esperienze. È versatile in tutto ciò che fa perché ama scoprire novità. Il 3 novembre pubblica il suo primo singolo intitolato “Sognavo Tanto“, prodotto da Squarta & Gabbo, che parla della sua prima infatuazione per una ragazza, che purtroppo lo farà impazzire.
Una ventata di freschezza e talento invade la scena musicale con l’uscita del nuovo singolo di Bruno Maccarri, “Te quiero mon amour” (Rossodisera Edizioni Musicali – Believe Distribuzione), già disponibile in radio e sulle varie piattaforme digitali.
“Te quiero mon amour” è una canzone che celebra l’amore in tutta la sua intensità e universalità. Questo brano trasporta gli ascoltatori in una storia d’amore straordinaria, ispirata a un incontro reale tra due amici: lui spagnolo e lei francese. Un colpo di fulmine travolgente ha unito le loro vite, portando l’amore a superare ogni barriera culturale e geografica. La storia culmina con il trasferimento dell’uomo in Francia, dove hanno creato insieme una famiglia, coronando così il loro sogno.
Bruno Maccarri, cantautore romano con radici etrusche, è noto per la sua versatilità musicale. La sua musica abbraccia una vasta gamma di generi, tra cui il pop italiano, il pop rock latino, i tormentoni estivi e la musica d’ascolto medievale. Questa poliedricità musicale gli ha guadagnato l’appellativo di “POLIEDRICO,” ed è evidente nella varietà di atmosfere e emozioni che crea con le sue canzoni. I suoi testi sono profondi e riflessivi, rispettando sempre la dialettica d’espressione senza mai cadere nella volgarità.
La carriera di Bruno Maccarri si è estesa ben oltre i confini italiani, con numerosi successi e collaborazioni internazionali. Ha scritto canzoni in diverse lingue, tra cui l’ungherese e il rumeno, e ha tenuto concerti in vari paesi, tra cui Ungheria, Russia, Slovacchia, Ucraina, Romania e Cuba. La sua partecipazione a X FACTOR Romania e X FACTOR Ucraina lo ha portato alla semifinale, mentre in Ucraina è stato premiato con il disco d’oro per il brano “Mi vida tu amor.” Nel 2016, ha raggiunto la prima posizione in classifica in Romania con la canzone “BANI MEI.”
Bruno Maccarri è un artista che ha molte storie da raccontare e tanto da offrire agli amanti della sua musica. Con “Te quiero mon amour,” il suo messaggio di amore universale continua a raggiungere il pubblico con forza ed emozione.
Fuori il video di “Somewhere” il singolo di Lisa Frazier, già disponibile in radio, negli store e sulle piattaforme digitali (UDP/Discopiù).
Il brano, il cui testo suggerisce una lotta interiore tra la tristezza e la speranza per un futuro migliore che brilla attraverso il dolore attuale, interpretato da Lisa Frazier è stato scritto da Peter Roberts, Scott Cross, Lino Dentico e Bruno Guerrini ed arriva come sequel del suo grande successo “Somewhere Tonight” pubblicato nel 1999.
«Tornare con la nuova “Somewhere” in tutto il mercato internazionale – dice Lisa Frazier – mi rende felice perché questo brano ha ancora tanto da dare a tutte le persone che ci si ritrovano, infatti il testo della canzone riflette una profonda sensazione di solitudine e dolore dopo la fine di una relazione, quando ci si trova da soli in una stanza fredda e ci si chiede perché la persona amata se ne sia andata. Le lacrime oscurano la vista, e ci si sente come se tutto fosse finito. Sembra che si stia cercando qualcosa o qualcuno, ma si ha paura che l’opportunità sia passata. Nonostante il dolore e la tristezza, si continua a sperare che il vero amore arriverà un giorno, ponendo fine al nostro dolore.»
Il video realizzato per la regia di Antonio De Luca con il montaggio di Antonio Benetto, raccoglie e racconta le sensazioni attraverso una galleria di immagini molto accattivante.
Lisa Frazier è una cantante sensuale che non solo ha una straordinaria estensione vocale ma una presenza scenica che ha affascinato il pubblico di tutto il mondo. Diversi suoi brani sono diventati successi in cima alle classifiche Top 20 e Top 40, tra cui “My Love is Deep” (Top 10 di Billboard), così come “Somewhere Tonight” che è stata remixata da Tony Moran ed è diventata rapidamente una hit da club posizionandosi al terzo posto nella classifica DMA. Il singolo è presente nel suo album “Heart of Gold” ed è stato prodotto dal nominato ai Grammy Peter Roberts. Lisa ha collaborato con Jimi Jamieson (cantante dei Survivor) per registrare la traccia del titolo della sua uscita per Empires. Lo si trova anche nelle colonne sonore di film tra cui: “Losing Isaiah” e “Perfect Holiday”.
Lisa si è esibita e ha collaborato con una serie di artisti, produttori e cantautori che includono, tra gli altri, Boz Scaggs, Ziggy Marley, Bobby Womack, Stevie Wonder, Jennifer Lopez, Rick James, Ray Charles, Eddie Murphy, George Duke. A fine ottobre pubblica “Somewhere” sequel del suo grande successo “Somewhere Tonight” pubblicato nel 1999.
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