Tag: usura

  • Vittime Usura: stanziati 600 mila euro

    Vittime Usura: stanziati 600 mila euro

    Il Comitato di Solidarietà per le vittime dell’estorsione e usura ha deliberato nelle ultime ore l’attribuzione di 580 mila euro che si aggiungono ai mutui e elargizioni per 4 milioni e mezzo di euro a favore delle vittime stanziati dall’inizio del 2020.

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  • USURA BANCARIA, CONFEDERCONTRIBUENTI A FIANCO DEI CLIENTI RAPINATI CON SPESE E INTERESSI

    USURA BANCARIA, CONFEDERCONTRIBUENTI A FIANCO DEI CLIENTI RAPINATI CON SPESE E INTERESSI

    CASO ECLATANTE BANCO POPOLARE DI VERONA
    Indennità di sconfinamento, commissione di istruttoria veloce, prelievi salva-banche sono alcune delle voci che farebbero lievitare i tassi di interesse praticati dagli istituti di credito. Caso eclatante quello del Banco Popolare di Verona con spese fino a 600 euro giornalieri

    Roma, 15 novembre 2016 – “Molto spesso, nei contratti bancari, la pattuizione usuraria è mascherata in quanto, i tassi e le commissioni indicate, risultano essere sotto al tasso soglia di usura vigente ma poi analizzando il caso concreto, in virtù delle modalità di calcolo, che variano a seconda dell’utilizzo del conto, tali tassi, apparentemente sotto soglia, diventano poi tassi effettivi che superano il suddetto tasso soglia.” E’ quanto si legge in una nota della Confedercontribuenti.

    “Sono circa 800 i casi di usura bancaria che stiamo seguendo su tutto il territorio nazionale: se si analizzano i contratti, in oltre l’85% dei casi si scoprono anomalie nei calcoli. Il caso eclatante, che non da spazio a interpretazioni e orientamenti giurisprudenziali, ci è capitato in varie occasioni, con una grande banca del Veneto, nel quale abbiamo riscontrato nel contratto bancario, un tasso debitore pattuito già di per se stesso, superiore al tasso soglia, quindi senza ombra di dubbio sulla pattuizione usuraria. Questa è una evidente promessa usuraria, punibile penalmente ai sensi art 644 cp e in combinato disposto con art 1815 cc, prevede la non debenza di alcun interesse e tutti gli interessi pagati su quel conto corrente devono essere restituiti” – dichiara Alfredo Belluco vicepresidente nazionale e presidente veneto di Confedercontribuenti.

    Indennità di sconfinamento, commissione di istruttoria veloce, prelievi salva-banche sono alcune delle voci che farebbero lievitare i tassi di interesse praticati dagli istituti di credito. Caso eclatante sarebbe quello del Banco Popolare di Verona: l’istituto di credito aveva inserito nei sui contratti un’indennità di sconfinamento che variava in base all’entità del debito facendolo lievitare a cifre impossibili da saldare che arrivavano fino a 600 euro giornalieri. Nonostante l’abolizione di questi oneri e l’introduzione di una commissione “tutto compreso” le cose non sarebbero cambiate. Pertanto ci si trova di fronte a correntisti strozzati ed istituti di credito che dichiarano “crediti deteriorati”.

    “I crediti deteriorati NPL richiesti dalle banche, specialmente di importo medio basso sono contestabili per tutta una serie di illeciti contabili, civili e penali. Le spese e le commissioni, molto spesso, non sono correttamente pattuite e quindi non dovute e ovviamente, devono essere restituite. Quando si supera il tasso di interesse effettivo e globale ai fini dell’usura, scatta la sanzione penale, che può arrivare fino a 15 anni di reclusione.” – spiega Belluco.

    L’ultima trovata degli istituti di credito sarebbe una modifica unilaterale del contratto che prevede l’addebito di un importo seppure esiguo che andrebbe a alimentare il fondo nazionale di risoluzione delle crisi bancarie.
    Una volta ad esser rapinata era la banca. Nell’era dei pirati in giacca e cravatta sarebbero i banchieri a rapinare i correntisti!
    Il cliente deve essere libero di scegliere.
    Su questo prelievo forzoso mai previsto dal Governo sarebbe stata presentata una interrogazione parlamentare al Ministro Padoan con la richiesta di agire e fermare i prelievi irregolari.

    “Confedercontribuenti offre ai propri associati preanalisi gratuita dei rapporti e supporta in caso di irregolarità l’iter per il ripristino della legalità. Per noi l’usura è un reato sia se praticata da criminali che da banchieri in giacca e cravatta. Le imprese e le famiglie hanno bisogno delle banche con cui collaborare per lo sviluppo economico di un territorio e non per accompagnarle alla deriva. Abbiamo bisogno di un sistema bancario diverso che concepisca l’imprenditore e la famiglia come una risorsa per tutti. Se l’impresa può produrre, crea occupazione e genera consumi” – interviene Carmelo Finocchiaro presidente nazionale di Confedercontribuenti.

  • CONFEDERCONTRIBUENTI, USURA – DENUNCIARE CONVIENE, SEMPRE E NONOSTANTE

    CONFEDERCONTRIBUENTI, USURA – DENUNCIARE CONVIENE, SEMPRE E NONOSTANTE

    Domani, 9 novembre inizia a Padova un processo storico per usura aggravata contro 3 direttori di banca. L’azienda vittima, nel frattempo fallita, insieme a Confedercontribuenti e altra organizzazione si sono costituiti parte civile.

    Roma, 8 novembre 2016 – L’usura è la pratica consistente nel fornire denaro a tassi di interesse considerati illegali da rendere il loro rimborso molto difficile o impossibile. Pertanto è un reato penale regolato dall’art. 644 del codice penale.

    Da chi è praticata l’usura? – Dalla criminalità organizzata a chi purtroppo dovrebbe invece dare una mano allo sviluppo: gli istituti di credito.

    L’usura bancaria è un reato introdotto regolato dall’Art. 644 del Codice penale italiano ed è stato ripreso dalla Legge n. 108 del 7 marzo 1996, apportando profonde innovazioni e modifiche in materia di usura nell’ordinamento giuridico dell’Italia.

    Si intendono usurari gli interessi (comprensivi di mora e altre spese) che superano il limite stabilito dalla legge nel momento in cui essi sono promessi o comunque convenuti, a qualunque titolo, indipendentemente dal loro pagamento.

    Oltre alla crisi economica incalzante, molte imprese si sono trovate in difficoltà nel pagamento dei finanziamenti che molto spesso li hanno portati al fallimento con relativa vendita degli immobili.

    Nell’80% dei casi non sarebbe il correntista ad essere in debito ma la banca. Ma come dimostrarlo? Come è possibile mettersi contro un istituto di credito?

    Un imprenditore di Galzignano Terme (PD), supportato da associazioni che tutelano il contribuente come Confedercontribuenti, nonostante la sua impresa sia fallita, ha trovato la forza di denunciare.

    “Domani non sarà solo l’anniversario della caduta del muro di Berlino. A Padova, alle ore 9 inizierà il processo a porte aperte per usura aggravata in concorso a carico di 3 direttori di filiale e 2 banche. Non è un caso isolato. Circa 80-85% dei casi esaminati presso la Confedercontribuenti-Veneto presentano anomalie e illeciti civili e penali” – interviene Alfredo Belluco presidente Veneto e vice presidente nazionale di Confedercontribuenti.

    Confedercontribuenti pertanto anche come prevenzione del fenomeno dei suicidi, suggerisce ai contribuenti di esaminare i rapporti bancari e di seguire la strada della legalità con la denuncia del reato.

    “E’ importante però che chi prende la strada della legalità non venga lasciato solo. Abbiamo gli strumenti legislativi ma realmente tante pratiche di sostegno per chi denuncia l’usura e l’estorsione sono sul tavolo, ancora ufficialmente vacante, del commissario antiusura e antiracket al ministero dell’Interno. Troppa burocrazia mentre imprenditori sono ormai sull’orlo del baratro con la tegola, nonostante la presenza di usura, di vendite all’asta di aziende e abitazioni, in molti casi al ribasso di oltre il 50%” – interviene Maurizio Ciaculli coordinatore nazionale di Confedercontribuenti antiusura e antiracket.

  • Federcontribuenti: Anagrafe Tributaria ”spara nel mucchio senza prove”. Inutile procurato allarme

    Federcontribuenti: Anagrafe Tributaria ”spara nel mucchio senza prove”. Inutile procurato allarme

    Di quei contribuenti che hanno ricevuto un accertamento bonario da parte dell’AE solo 2 su 10 hanno sconfinato nell’accertamento fiscale vero e proprio perchè non sono stati in grado di spiegare la loro situazione e se anche l’Ente parla di migliaia di lettere spedite ”noi non troviamo riscontro nei nostri centri raccolta dati sparsi sul territorio nazionale. I contenziosi pendenti presso le commissioni tributarie sono al momento circa 600 mila”.

    Lo scopo dell’anagrafe tributaria è di conoscere la reale capacità contributiva di ogni contribuente, (non famiglia ), vedere se dal reddito dichiarato le uscite risultano congrue con le entrate dichiarate e quindi i dati monitorati, a loro avviso, sono:
    conto corrente – saldi iniziali e finali con movimentazioni di accredito e di addebito;
    conto titoli – dettaglio su apporti e prelievi (investimenti e disinvestimenti);
    investimenti finanziari come fondi, certificati di deposito, portafoglio, etc: valore ad inizio anno e a fine anno, con sottoscrizioni e rimborsi;
    carte di credito, di debito (bancomat) e ricaricabili: fido, ricariche (per le ricaricabili) e acquisti effettuati nell’anno;
    cassette di sicurezza – numero di accessi nell’anno;
    finanziamenti, fondi pensione, assicurazioni sulla vita;
    acquisto di oro e metalli preziosi.

    ”Quello che a noi risulta, – spiega la Federcontribuenti -, è che l’AE non dispone né di mezzi e né di competenza per leggere e quindi confrontare i dati raccolti. Significa che l’anagrafe tributaria è in realtà un campionamento fatto a caso a caccia di possibili evasori. Ecco perchè gli accertamenti veri e propri sono solo un numero esiguo”.
    L’anagrafe tributaria somma senza capire o distinguere i dati raccolti sul contribuente, non è in grado di valutare spese extra frutto di un salvadanaio o di un accumulo di reddito con il congiunto o familiare. Non è in grado, come dice, di spiare i conti correnti tanto è vero che è il contribuente a precisare e documentare mutui o prestiti o vendite o leasing quando convocato e quindi, ”non si capisce l’utilità e lo spreco di energie e risorse messe in campo per questa sopravvalutata anagrafe tributaria che risulta essere solo un abuso o scocciatura a danno del contribuente”.

    Cosa succede dopo aver ricevuto l’avviso bonario?
    Se l’accertamento riguarda delle spese che hanno superato la capacità reddituale denunciata occorre presentarsi all’appuntamento fissato in 15 giorni improrogabili. Sin dalla prima lettera il contribuente non riceve un trattamento alla pari con il fisco perchè, il contribuente non viene anzitempo avvisato dell’anomalia specifica riscontrata, ”in questo caso l’agire dell’Ente potrebbe ostacolare il contribuente togliendogli tempo utile per la raccolta documentale a sua discolpa, oppure, l’Ente spara nel fuoco sperando di trovare il contribuente sprovveduto, impaurito e pronto a pagare”. Inoltre non sempre il contribuente riesce a risalire ai vari scontrini, magari per qualche pezzo di arredamento acquistato 2 anni fa. Nel caso, per esempio, in cui determinate spese vengano pagate, occasionalmente o meno, da terzi (mutuo pagato dai genitori, viaggio pagato da amici, etc.), e’ bene poter documentare i bonifici o i versamenti di assegni di queste persone.

    Se durante l’appuntamento non si sarà in grado di giustificare le spese eccedenti scatterà di ufficio l’accertamento fiscale vero e proprio.
    Una sentenza di Cassazione (n.21994/2013) recita, ”e’ illegittimo l’accertamento sintetico basato sull’alto tenore di vita se il contribuente dimostra che esso e’ frutto di risparmi accumulati negli anni”.

    Queste le domande tipo pervenute alla Federcontribuenti da parte dei contribuenti:

    Io e mio marito abbiamo messo via un salvadanaio per regalarci un viaggio, che abbiamo fatto un anno fa, di circa 4 mila euro e abbiamo ricevuto un accertamento bonario, che possiamo fare?
    (In questo caso i due contribuenti potranno solo dire di aver messo via, giorno dopo giorno, qualche euro rischiando un accertamento fiscale ).

    Mio marito ha ricevuto una lettera dall’agenzia delle entrate, il problema da loro sollevato sono spese rinvenute fuori reddito frutto di risparmi, come possiamo tutelarci?
    (Se la moglie ha una fonte di reddito può giustificare le spese eccedenti ).

    Posso dimostrare di aver speso risparmi accumulati legittimamente nel corso degli anni e regolarmente tassati?
    ( Occorre ricostruire la documentazione bancaria ove possibile ).

    Ho acquistato casa 6 anni fa e ho ricevuto una lettera dall’agenzia delle entrate, quale documentazione devo produrre?
    (Il contribuente deve dimostrare la provenienza della somma usata per l’acquisto, se parte della somma è stata data in regalo e in contanti, il contribuente non può dimostrare e quindi rischia ).

  • Vogliono cancellare il reato di usura bancaria, Confedercontribuenti non lo permetterà

    Vogliono cancellare il reato di usura bancaria, Confedercontribuenti non lo permetterà

    “Il Governo sta scherzando con il fuoco cancellando il reato di usura bancaria attraverso la sospensione della norma che prevede la determinazione di soglie antiusura e delegando il controllo all’autorità giudiziaria, per l’accertamento di eventuale usura. Noi di non lo permetteremo” commentano il Presidente di Confedercontribuenti Carmelo Finocchiaro e il Vice Presidente Alfredo Belluco.

    Se la notizia pubblicata dal Sole 24 ore di ieri riguardo l’ipotesi di inserire la cancellazione di questo reato corrispondesse al vero significherebbe dare un colpo di spugna a tutti i reati commessi dalle banche e dai banchieri per centinaia di miliardi .

    “Un ritorno indietro per salvare un sistema imploso dietro mille illegalità. Confedercontribuenti scenderà in campo con tutte le sue forze e chiamerà alla mobilitazione l’Italia delle imprese e delle famiglie” – annunciano Finocchiaro e Belluco.

  • Camorra. A Salerno 7 arresti per usura

    Camorra. A Salerno 7 arresti per usura

    carabinieri
    carabinieri
    A Salerno operazione dei Carabinieri del Ros su mandato della Direzione distrettuale antimafia che ha portato all’arresto 7 persone che dovranno rispondere di usura, riciclaggio e trasferimento fraudolento di valori.

    [easy_ad_inject_1] Le persone soggette ad indagine e provvedimenti dell’antimafia apparterrebbero a due distinte organizzazioni criminali della Piana del Sele facenti capo a soggetti già membri di clan di camorra ormai disciolti.

    Le indagini dimostrano le attività di usura a danno di imprenditori che in difficoltà economica si sono ad essi rivolti subendo anche violenze per il recupero del credito da parte dei criminali.