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  • Statali, Consulta sicurezza: parole Alfano troppo vaghe, confermata astensione il 23 settembre

    Statali, Consulta sicurezza: parole Alfano troppo vaghe, confermata astensione il 23 settembre

    vigili del fuoco
    vigili del fuoco

    Roma, 15 Settembre 2014 – “Il ministro Alfano ha annunciato che il blocco degli stipendi sarà risolto, ma le sue parole dicono tutto e niente. Anzi, considerate le promesse a vuoto del recente passato, a cominciare dalle analoghe dichiarazioni fatte queste estate assieme alla sua collega Pinotti, noi restiamo guardinghi e soprattutto mobilitati. Continua infatti il presidio permanente a piazza Montecitorio mentre il nostro camper gira tutta l’Italia per raccogliere firme e riformare l’apparato della sicurezza e del soccorso pubblico; il 23 settembre ci asterremo dal lavoro per tre ore in tutti gli uffici italiani di polizia, penitenziaria, forestale e vigili del fuoco; il 24 settembre saremo in piazza SS. Apostoli a Roma a manifestare assieme a tantissimi operatori che hanno organizzato una protesta tramite la rete. Aspettiamo con urgenza e senza ulteriori indugi la convocazione del premier Renzi al quale non dobbiamo chiedere scusa e che invitiamo a fare gli opportuni distinguo tra sindacati, perché la Consulta Sicurezza, che rappresenta circa il 43 per cento del personale sindacalizzato, non ha mai annunciato azioni di protesta illegali e incostituzionali, ma solo forme di mobilitazione forti, eclatanti e legittime, seppur ad oltranza”.
    E’ quanto affermano i sindacati autonomi Sap (Polizia di Stato), Sappe (Polizia Penitenziaria), Sapaf (Corpo Forestale) e Conapo (Vigili del Fuoco), riuniti nella Consulta Sicurezza.
    “La Consulta Sicurezza – spiegano i segretari generali Gianni Tonelli, Donato Capece, Marco Moroni e Antonio Brizzi – è mobilitata da mesi, non da dieci giorni come altri, non si fida di vane parole e promesse, troppe volte i poliziotti e vigili del fuoco sono stati traditi. Anche perché il ministro Alfano, dopo aver detto che il problema dello sblocco stipendiale sarà risolto, ha precisato che ora occorre individuare lo strumento tecnico e il veicolo di legge più veloce per risolverlo. Che cosa vuol dire? I soldi necessari, circa un miliardo di euro, sono stati trovati per tutto il personale oppure si pensa di risolvere il problema solo per alcuni operatori e rinviare per altri tutto alle calende greche? Contrariamente ad altre organizzazioni, prontissime a firmare qualsiasi intesa, Sap, Sappe, Sapaf e Conapo non accetteranno compromessi e sblocchi parziali e restano mobilitati, pronti a iniziative forti e eclatanti come l’astensione dal lavoro del prossimo 23 settembre. “.
    “La Consulta Sicurezza – chiosa la nota dei sindacati autonomi – chiede che lo sblocco delle retribuzioni del personale in uniforme dello Stato non pesi sulle tasche dei cittadini, ma sia accompagnato da concomitanti riforme delle sette forze di polizia e dei vigili del fuoco, per razionalizzare e meglio coordinare i servizi di sicurezza pubblica ed eliminare le duplicazioni e gli sprechi oggi esistenti, riforma che consentirebbe risparmi 4 volte superiori ai soldi necessari allo sblocco delle retribuzioni, reimpiegabili in potenziamento della sicurezza e detassazione delle famiglie”

    Consulta Sicurezza (Sap-Sappe-Sapaf-Conapo)

  • P.A. Consulta Sicurezza a Renzi: grasso cola da mancate riforme a sistema sicurezza

    P.A. Consulta Sicurezza a Renzi: grasso cola da mancate riforme a sistema sicurezza

    vigili del fuoco
    vigili del fuoco

    Roma, 8 Settembre 2014 – «Non sono certo i poliziotti, i penitenziari, i forestali, i vigili del fuoco e le altre uniformi del comparto sicurezza e difesa ad avere grasso che cola. Il nostro personale serve lo stato in condizioni dove non c’è più nulla da tagliare. Siamo costretti ad anticipare di tasca nostra le spese e a pagarci i pasti delle missioni, per poi vederceli rimborsati dopo anni se va bene. Al premier Renzi diciamo che sul personale e sulle retribuzioni non c’è più nulla da tagliare come non c’è più nulla da tagliare sulle spese di funzionamento dei nostri apparati, già al limite del collasso dopo i tagli lineari alle assunzioni, i tagli agli automezzi e alle attrezzature ed i tagli alla formazione e agli addestramenti, fatti da governi che semplicisticamente hanno ridotto le spese senza saper eliminare gli sprechi, perche il vero grasso che cola non è il personale che garantisce sicurezza e soccorso ai cittadini ma gli sprechi e duplicazioni dell’apparato pubblico. E anche il settore della Sicurezza ha necessità di riforme per perseguire risparmi e miglioramento dell’efficienza».

    Cosi in una nota i Segretari Generali Gianni Tonelli (SAP – Polizia di Stato), Donato Capece (SAPPe – Polizia Penitenziaria), Marco Moroni (SAPAF – Corpo Forestale) e Antonio Brizzi (CONAPO – Vigili del Fuoco), riuniti nella “Consulta Sicurezza” , il più rappresentativo organismo del personale dello stato in uniforme, con oltre 43.000 iscritti nei comparti interessati.

    «Forse a Renzi sfugge che il grasso non lo abbiamo più neanche per la manutenzione dei nostri automezzi che spesso si fermano – spiegano i rappresentanti dei 4 sindacati autonomi – c’è grasso che cola invece nella sovrapposizione delle funzioni di polizia spesso mal coordinate, nei costosi dipartimenti del Viminale con uffici che potrebbero essere accorpati come anche in vari uffici centrali e periferici, nella mancanza di sale operative unificate e nei soldi che continuiamo a sprecare in sanzioni della UE, nelle sovrapposizione delle competenze relative a funzioni di protezione civile e antincendio boschivo, ma sulla strada, e soprattutto nelle buste paga dei servitori dello stato oramai e’ già stato raschiato il fondo del barile e continuare a tagliare le retribuzioni d poliziotti e vigili del fuoco vuol dire incapacità del governo e dei suoi dirigenti a stanare gli sprechi e fare vere riforme».

    « Sfidiamo Renzi su questo terreno ! Ci convochi e ci ascolti e valuti le ricette della Consulta Sicurezza. Noi da addetti ai lavori gli daremo più risparmi di quelli che lui pensa di tagliare dalle nostre buste paga. Ma ad un patto: metà dei risparmi sia destinato alla rimessa in efficienza operativa dei nostri Corpi e quindi alla sicurezza dei cittadini, e metà alla detassazione delle famiglie per ridare slancio all’economia ! Intanto, anche per sollecitare di essere ricevuti, i poliziotti e vigili del fuoco di Sap, Sappe, Sapaf e Conapo restano mobilitati il presidio permanente a Montecitorio fino al 26 settembre e con un camper che sta girando tutta l’Italia per informare i cittadini. Andremo avanti a oltranza e – concludono dalla Consulta Sicurezza – ci prepariamo a ulteriori azioni eclatanti, se non saremo ricevuti. Intanto lo invitiamo a venire al nostro camper che da mercoledi 10 settembre sarà a Roma».

    Consulta Sicurezza (Sap-Sappe-Sapaf-Conapo)