La Guardia di Finanza di Lodi ha eseguito un importante sequestro a seguito delle indagini su una società agricola del basso lodigiano dichiarata fallita. Gli accertamenti, condotti dai militari di Casalpusterlengo sotto la direzione della Procura della Repubblica di Lodi, hanno messo in luce una gestione societaria illecita da parte degli amministratori. Tra le operazioni sospette spicca la vendita sottocosto di oltre 60 veicoli agricoli, ceduti a una società collegata alla famiglia di uno dei soci storici.
Finanziamenti pubblici illeciti bloccati
Le indagini sui flussi finanziari hanno inoltre portato alla scoperta di un finanziamento pubblico agevolato richiesto in modo fraudolento. Il contributo, destinato a supportare progetti di internazionalizzazione per imprese italiane verso mercati extra UE, è stato in parte erogato per costituire una società partecipata in Albania. Grazie all’intervento tempestivo delle autorità, la quota di contributo è stata bloccata.
I beni sequestrati: cifre e dettagli
Il provvedimento giudiziario ha portato al sequestro di beni aziendali distratti dalla procedura fallimentare, per un totale di 225 mila euro, oltre a:
130 mila euro in quote sociali;
un immobile, un’officina meccanica e un terreno;
20 veicoli agricoli, tra cui trattori, mietitrebbie e seminatrici.
L’impegno della Guardia di Finanza
L’operazione testimonia l’impegno della Guardia di Finanza nel contrasto ai reati societari e agli illeciti economico-finanziari, a tutela della concorrenza e delle imprese sane. Si sottolinea che le indagini sono ancora in corso e la responsabilità degli indagati sarà accertata solo in caso di una condanna definitiva.
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“Fratelli”, tratto dall’omonimo romanzo di Carmelo Samonà, sarà in scena venerdì 29 novembre alle ore 21 presso il Teatro Giacconi di Chiaravalle. Questo spettacolo, parte del festival Tespi/Malati di niente, racconta il delicato rapporto tra due fratelli che, tra difficoltà e complicità, trovano nei giochi e nelle storie un modo per comunicare e sostenersi a vicenda.
Un teatro che include e trasforma
La compagnia Teatro La Ribalta-Kunst der Vielfalt, con sede a Bolzano, è l’unica compagnia teatrale professionale italiana formata da attori in situazione di disagio psichico. Regia, costumi e scene portano la firma di Antonio Viganò, mentre in scena troviamo Michele Calcari e Paolo Grossi. Grazie al suo impegno e al suo repertorio innovativo, la compagnia ha ricevuto il premio teatrale Ubu Progetto speciale, confermandosi come un esempio unico di inclusione e creatività.
Un linguaggio semplice ma potente
In “Fratelli”, il linguaggio si fa essenziale e poetico, guidando il pubblico in un viaggio emotivo tra movimenti danzati e racconti. La storia esplora i rituali quotidiani dei due protagonisti, in un continuo tentativo di comprensione reciproca che rivela la forza e la fragilità dei legami familiari.
L’incontro con Antonio Viganò
Alle 17:30, prima dello spettacolo, il regista Antonio Viganò presenterà il suo libro “La malattia che cura il teatro”, un’opera che esplora il potenziale trasformativo del teatro nel rapporto tra scena e società. Parteciperanno Simone Guerro e Gilberto Maiolatesi, insieme ad altri esperti del settore.
Eventi collaterali e informazioni utili
Durante tutto il festival TESPI / Malati di niente, sarà visitabile la mostra “Fuori Colore” presso il Centro Turistico Culturale Carlo Urbani di Monte San Vito, con opere curate da Andrea Marconi e Silvia Tobaldi.
Biglietti:
Intero: €10,00
Ridotto: €8,00
Orari mostra: 16:30 – 19:00
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Nel contesto di operazioni volte a prevenire e reprimere i reati nella città di Messina, la Polizia di Stato ha arrestato un uomo di 30 anni per detenzione di armi clandestine e droga. L’operazione, coordinata dal Questore Annino Gargano, ha interessato il rione Camaro, noto per le sue criticità in termini di legalità.
Gli agenti della Squadra Mobile, insieme alla Sezione Investigativa del Servizio Centrale Operativo (SISCO), hanno effettuato diverse perquisizioni domiciliari. L’obiettivo principale era la ricerca di armi detenute illegalmente.
Scoperta un’arma nascosta nel tetto
Durante una perquisizione in una delle abitazioni controllate, gli agenti hanno rinvenuto un revolver calibro 32 privo di matricola e rifornito di cinque cartucce calibro 7.65. L’arma, nascosta sotto le tegole del tetto e accessibile tramite un lucernaio, era accompagnata da ulteriori munizioni dello stesso calibro e da circa 30 grammi di cocaina.
Arresto e sequestro
Grazie al coordinamento della Procura della Repubblica, l’arma e le munizioni sono state immediatamente sequestrate e affidate alla Polizia Scientifica per accertamenti tecnico-balistici. Il trentenne è stato arrestato e condotto in carcere, dove rimane a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Presunzione di innocenza
È importante sottolineare che, nella fase preliminare delle indagini, il soggetto è considerato innocente fino a eventuale condanna definitiva. Il giudizio sarà svolto in contraddittorio davanti a un giudice imparziale, che potrà accertare o escludere ogni forma di responsabilità.
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Il tumore ovarico è una delle principali cause di morte per tumori ginecologici, con circa 6.000 nuovi casi diagnosticati ogni anno in Italia. Tra le forme più difficili da trattare c’è il carcinoma ovarico platino-resistente, una malattia che spesso insorge dopo il fallimento della chemioterapia standard. Storicamente, le opzioni terapeutiche sono state limitate, ma ora una nuova possibilità sta cambiando il panorama medico.
mirvetuximab soravtansine: una rivoluzione nella cura
La Commissione Europea ha approvato mirvetuximab soravtansine, il primo anticorpo farmaco coniugato (ADC) mirato al recettore alfa dei folati (FRα). Questo trattamento è specificamente indicato per pazienti con tumore ovarico platino-resistente, sieroso di alto grado, che hanno ricevuto da una a tre linee di terapie precedenti.
Lo studio di Fase 3 MIRASOL ha dimostrato che il farmaco riduce del 35% il rischio di progressione della malattia rispetto alla chemioterapia tradizionale, migliorando anche la sopravvivenza globale. Questo approccio rappresenta una svolta nella medicina di precisione, puntando a colpire direttamente le cellule tumorali e minimizzare gli effetti collaterali.
L’importanza del biomarcatore FRα
Il recettore alfa dei folati (FRα) è presente in alte quantità in circa un terzo dei tumori ovarici. Identificarlo è essenziale per determinare l’idoneità al trattamento con mirvetuximab soravtansine. Grazie al test diagnostico approvato, i medici possono selezionare con precisione le pazienti che trarranno maggior beneficio da questa terapia.
Nuove prospettive per i pazienti
Con questa approvazione, AbbVie non solo amplia il suo impegno nel settore oncologico, ma risponde a un bisogno clinico insoddisfatto. Il trattamento non solo migliora la sopravvivenza, ma garantisce anche una migliore qualità di vita, riducendo gli effetti avversi associati alle terapie tradizionali.
“Finalmente, dopo dieci anni, abbiamo una nuova opzione terapeutica efficace per le pazienti con tumore ovarico platino-resistente” – ha dichiarato la Prof.ssa Domenica Lorusso, specialista in ginecologia oncologica.
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Perugia – Durante le tradizionali Fiere di San Florido, la Guardia di Finanza ha sequestrato più di 10.000 articoli contraffatti e non sicuri per un valore superiore a 40.000 euro.
Controlli serrati contro i prodotti contraffatti
Durante l’evento tenutosi a Città di Castello, il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Perugia ha attivato un dispositivo di controllo mirato a combattere la vendita di prodotti falsi. Gli agenti hanno individuato oltre 1.000 articoli contraffatti, tra cui sciarpe, cappellini, gadget sportivi e portachiavi, sequestrati penalmente. Due venditori ambulanti sono stati denunciati per violazioni del codice penale.
Bigiotteria e sicurezza: sequestri per 9.000 prodotti non conformi
Oltre alla contraffazione, l’operazione si è concentrata sulla sicurezza dei prodotti. Sono stati sequestrati amministrativamente più di 9.000 articoli di bigiotteria, privi delle informazioni obbligatorie per legge, come la provenienza, i materiali utilizzati e i dati dell’importatore. Le quattro ditte coinvolte sono state segnalate alle Camere di Commercio di Viareggio, Rimini e Perugia e rischiano sanzioni fino a 25.823 euro ciascuna.
Scontrini fiscali e registratori telematici: multe e sospensioni
Un altro aspetto cruciale dei controlli ha riguardato la regolare memorizzazione e trasmissione dei corrispettivi fiscali. Un venditore è stato multato per non aver trasmesso telematicamente all’Agenzia delle Entrate oltre 80 scontrini fiscali, nonostante fossero stati consegnati ai clienti. La mancata comunicazione ha riguardato incassi per oltre 5.000 euro e comporterà una sanzione amministrativa e la sospensione dell’attività fino a 30 giorni.
Un impegno costante per la legalità economica
Questa operazione si inserisce nelle attività della Guardia di Finanza per contrastare i traffici illeciti e verificare il rispetto degli obblighi tributari. L’obiettivo è tutelare i consumatori e garantire una concorrenza leale sul mercato.
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SIMEST e Fincantieri hanno sottoscritto un accordo per favorire lo sviluppo delle aziende della filiera navale. Grazie a questa collaborazione, le imprese fornitrici potranno accedere a strumenti per l’internazionalizzazione, investendo in formazione, tecnologie innovative e sostenibilità. Questo permetterà loro di rafforzare la presenza sui mercati esteri, migliorando competitività e solidità.
Un’opportunità concreta per le PMI
L’intesa si propone di individuare le esigenze specifiche delle imprese in linea con gli obiettivi industriali di Fincantieri. Le aziende avranno accesso a finanziamenti agevolati per progetti di digitalizzazione, sostenibilità e transizione ecologica. Tra le opportunità incluse nell’accordo ci sono:
Inserimento di temporary manager per la gestione della trasformazione digitale;
Supporto per l’ottenimento di certificazioni e brevetti;
Sviluppo sui mercati internazionali attraverso consulenze specialistiche.
Focus su formazione e inclusione
L’accordo prevede anche investimenti in formazione, con un’attenzione particolare alla qualificazione del personale. Grazie alla collaborazione tra SIMEST e il Piano Mattei, si promuovono progetti come la Misura Africa, che mira a favorire l’inserimento di manodopera qualificata proveniente dal continente africano, sostenendo al contempo lo sviluppo di un mercato in crescita.
Fincantieri: una leadership globale
Fincantieri, con oltre 230 anni di storia, è un leader mondiale nel settore della cantieristica navale ad alta tecnologia. Con una rete produttiva internazionale e un focus su digitalizzazione e sostenibilità, il gruppo supporta migliaia di imprese fornitrici, creando un ecosistema competitivo e innovativo.
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La Guardia di Finanza di Pesaro e Urbino ha individuato 37 persone che percepivano indebitamente il reddito di cittadinanza, causando un danno complessivo di oltre 200.000 euro alle casse pubbliche. L’operazione ha anche permesso di evitare ulteriori frodi per 46.000 euro.
I metodi delle frodi
Le irregolarità scoperte sono state molteplici e gravi. Tra queste:
Mancata dichiarazione di condanne penali personali o familiari.
Omissione di informazioni sullo stato detentivo di alcuni beneficiari.
Assenza del requisito di residenza continuativa in Italia negli ultimi 10 anni.
Falsa dichiarazione del nucleo familiare per ottenere importi più alti.
Omessa indicazione di redditi derivanti da beni immobiliari, assegni di mantenimento o vincite online.
La sinergia tra istituzioni
Le indagini sono state condotte in collaborazione con l’INPS, utilizzando banche dati e riscontri investigativi mirati. L’obiettivo è stato proteggere le risorse destinate alle misure di contrasto alla povertà e garantire l’equità sociale.
Salvaguardare le risorse pubbliche
Contrastare le frodi nel settore previdenziale e assistenziale significa tutelare i bilanci pubblici e garantire che le risorse vengano effettivamente utilizzate per chi ne ha diritto. Ogni euro sottratto indebitamente è un danno per la collettività.
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Nvidia e l’importanza delle aspettative di mercato
La recente trimestrale di Nvidia, leader nel settore dei chip per l’intelligenza artificiale, ha mostrato risultati straordinari, con una crescita vicina al 100%. Tuttavia, il mercato non ha reagito con entusiasmo, riflettendo i dubbi degli investitori sulla sostenibilità delle crescite future e dei margini. Questo dimostra come le aspettative giochino un ruolo cruciale nei mercati, influenzando le performance anche quando i numeri sono eccezionali.
Secondo l’analisi del team di gestione di Pharus, nonostante un’apertura in calo, il titolo ha chiuso in positivo, eliminando un rischio di breve termine per la tenuta dei mercati azionari.
Indici azionari e tassi d’interesse: segnali contrastanti
La settimana ha visto gli indici azionari moderatamente positivi e i tassi di interesse stabilizzarsi. I rendimenti del Treasury americano sono rimasti sotto il 4,5%, mentre quelli del Bund tedesco si sono attestati al 2,25%. Tuttavia, i dati macroeconomici europei, come i PMI, sono risultati al di sotto delle aspettative, confermando le difficoltà dell’economia europea.
Il team di Pharus sottolinea che, nonostante l’assenza di eventi macro rilevanti, il mercato obbligazionario merita attenzione per la dinamica dei tassi decennali successiva al primo taglio della FED.
Tassi decennali e implicazioni per il mercato azionario
Storicamente, il primo taglio della FED porta a una riduzione dei rendimenti a lungo termine, ma il team di Pharus evidenzia che non è raro osservare un rialzo nei primi mesi successivi. Dal 1962, in quasi il 50% dei casi, i rendimenti decennali sono saliti nei tre mesi successivi al taglio. Questo fenomeno non rappresenta necessariamente un segnale negativo per i mercati azionari: in passato, periodi di tassi in rialzo hanno coinciso con crescite economiche e aziendali positive.
Crescita degli utili e visione di lungo periodo
Il mercato azionario continua a essere guidato dalla crescita degli utili aziendali. Le stime per il 2025 prevedono un aumento del 15%, un obiettivo ambizioso secondo il team di gestione di Pharus, che invita alla cautela.
Nonostante le incertezze di breve termine, i rendimenti di lungo periodo dell’S&P 500 rimangono solidi: nel 2024, l’indice ha registrato un rialzo del 25%, ben al di sopra della media storica del 9,8%. Per ottenere risultati simili, è fondamentale adottare una visione strategica e non cedere alle trappole degli eccessi valutativi.
A cura di Ben Rodriguez, fund manager Multi-asset, e Matt Rees, portfolio manager Multi-asset di Columbia Threadneedle Investments
18.07.2023
Le principali banche centrali dei mercati sviluppati continuano a porre l’enfasi su una riduzione sostenibile dei livelli di inflazione verso i target
Le dinamiche persistenti dei mercati del lavoro e dei dati core hanno obbligato le autorità monetarie a inasprire le rispettive politiche più del previsto
Tuttavia, comprendere perché i cambiamenti della politica moneteria si ripercuotono con ritardo sulle economie è cruciale per decidere le prossime mosse
Tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022, il fulcro della domanda al consumo si è spostato dai beni ad aree dei servizi a maggiore intensità di manodopera. Questo spostamento, abbinato a un calo del tasso di partecipazione alla forza lavoro, ha reso i mercati del lavoro più tesi, con una conseguente accelerazione della crescita salariale.
Le banche centrali non possono influenzare significativamente – e dovrebbero esaminare approfonditamente – le fluttuazioni dell’inflazione a breve termine determinate dalle dinamiche dell’offerta, come è stato per l’inflazione trainata dai prezzi dei beni di inizio pandemia che, era stata all’epoca definita “transitoria”. Tuttavia, gli aumenti dei prezzi, dei livelli di inflazione core e di crescita salariale sono gli elementi che determinano un’inflazione superiore al target, su cui le banche centrali sono chiamate a intervenire attraverso strumenti di politica monetaria. Pertanto, a cominciare dalla Bank of England (BoE) a dicembre 2021, le principali banche centrali dei mercati sviluppati hanno varato un rapido programma di inasprimento della politica monetaria, con l’obiettivo di ribilanciare offerta e domanda nelle diverse economie con target d’inflazione coerenti con il livello di equilibrio (Figura 1).
Figura 1: inflazione statunitense e tasso di riferimento a confronto
Fonte: Bloomberg, 30 giugno 2023
Attualmente, la discussione verte sull’adeguatezza della stretta monetaria fin qui implementata dalle banche centrali atta a ridurre la domanda. In questo dibattito, le due posizioni sono, da un lato, “ciò che è già stato fatto è (più che) sufficiente e ora occorre attendere altro tempo affinché gli effetti si facciano sentire interamente”, e dall’altro lato, “gli effetti si sono già materializzati pienamente, ed è necessario un ulteriore inasprimento per riportare l’inflazione core al livello target”.
La discussione è incentrata sull’entità del ritardo con cui un’eventuale ulteriore stretta comporterà il conseguente calo della domanda. Abbiamo analizzato la relazione empirica tra le variazioni dei tassi di riferimento delle banche centrali e i cambiamenti della crescita del PIL negli Stati Uniti, nel Regno Unito e nell’eurozona. Abbiamo riscontrato che il ritardo tra l’avvio del cambio di rotta della politica monetaria e l’impatto economico è stato di 11 mesi negli Stati Uniti (Figura 2), otto mesi nel Regno Unito e nove mesi nell’eurozona. Ciò suggerisce che l’impatto economico dei rialzi dei tassi di interesse ha cominciato ad essere percepito nel primo trimestre del 2023 negli Stati Uniti, e rispettivamente nel terzo trimestre del 2022 e nel secondo trimestre del 2023 nel Regno Unito e nell’eurozona. Inoltre, questa analisi evidenzia come il massimo impatto dei rialzi implementati non si manifesterà prima del quarto trimestre del 2023/primo trimestre del 2024.
Figura 2: tempo intercorso tra la modifica del tasso di riferimento della Fed e la variazione della crescita del PIL statunitense
Fonte: Bloomberg, 30 giugno 2023
L’analisi ha esaminato anche i ritardi storici con cui l’impatto della stretta monetaria si è materializzato nel mercato del lavoro. Prevedibilmente, in questo caso la durata dei ritardi è leggermente più lunga, poiché le aziende tendono a reagire a un deterioramento del contesto economico tagliando il personale. Da questo punto di vista, le relazioni indicano che il massimo impatto sui mercati del lavoro dovrebbe materializzarsi tra il primo e il secondo trimestre del 2024 negli Stati Uniti e nel Regno Unito, e nel quarto trimestre del 2024 nell’eurozona.
Non sorprende che queste relazioni non siano costanti nel tempo poiché, in qualsiasi momento, la crescita del PIL e i mercati del lavoro subiscono l’impatto di una serie di altri fattori, oltre che dei cambiamenti di politica monetaria. Ad esempio, nel Regno Unito i mutui rappresentano logicamente un importante meccanismo di trasmissione dai tassi più elevati a una riduzione dell’attività economica. Tuttavia, i trend strutturali di questo mercato suggeriscono un cambiamento del tasso di trasmissione della stretta monetaria. Nel Regno Unito, la quota di mutui negoziati a tasso variabile superava il 70% nel 2012; nel primo trimestre di quest’anno è stata pari al 12,5%. Pertanto, qualsiasi inasprimento monetario da parte della BoE che nel 2012 avrebbe ridotto immediatamente il reddito disponibile di una maggiore percentuale di famiglie britanniche, ora sortisce questo effetto su una quota molto inferiore di famiglie. Nonostante il fatto che l’effetto finale dell’aumento dei tassi di interesse sarà percepito da tutte le famiglie con mutui, la sua trasmissione comunque richiederà anni – circa la metà di tutti i mutui accesi nel 2021 ha una durata fissa di cinque anni. In effetti, ipotizzando che i tassi di interesse rimangano sui livelli di fine maggio, è probabile che il tasso medio dei mutui in essere raggiunga il 4% solo nel terzo trimestre del 2024 (Figura 3). Di conseguenza, in base al modello preso in considerazione, l’impatto massimo dei rialzi dei tassi di ottobre 2023 sul PIL britannico si materializzerebbe probabilmente più tardi di quanto non suggeriscano i dati storici.
Figura 3: tassi ipotecari nuovi ed esistenti a confronto
Fonte: ONS e Bank of England, 31 marzo 2023
Sebbene vi sia incertezza riguardo la tempistica con cui si percepirà il pieno impatto della politica monetaria restrittiva messa in atto dalle Banche Centrali, siamo fiduciosi che l’attività economica continuerà a subire il freno della stretta monetaria fin qui implementata in misura crescente. In linea con le nostre aspettative, continuiamo a strutturare i nostri portafogli multi-asset prevedendo maggiori allocazioni alla duration dei titoli di Stato, e allocazioni azionarie lievemente ridotte.
Varese, 30 gennaio 2015 – Una ricerca firmata dall’Università degli Studi dell’Insubria insieme a un team internazionale e pubblicata dalla prestigiosa rivista statunitense Proceedings of the National Academy of Sciences USA PNAS fa luce sui meccanismi biochimici che regolano il funzionamento del cervello. Definire i meccanismi che concorrono alla regolazione dell’attività dei recettori per l’NMDA è fondamentale non solo per comprendere il funzionamento del cervello, ma anche per studiare malattie neurologiche e psichiatriche: questi recettori, infatti, sono implicati in una serie di funzioni fondamentali del cervello tra le quali l’apprendimento, la memoria e il controllo dell’attività motoria.
[easy_ad_inject_1]Lo studio – scaturito dalla collaborazione tra ricercatori francesi, tedeschi, israeliani e il laboratorio di Post-genomica funzionale ed ingegneria proteica del Dipartimento di Biotecnologie e Scienze della Vita dell’Università dell’Insubria – ha chiarito l’importanza e il ruolo relativo di due molecole, la D-serina e la glicina, nell’attivazione dei recettori NMDA e nella regolazione dei processi fisiologici in cui sono implicati, che servirà a migliorare le conoscenze relative a malattie psichiatriche e neurologiche, come la schizofrenia, ma anche a contrastare gli effetti dell’invecchiamento.
«Lo studio pubblicato ha permesso di concludere che l’identità del coagonista (D-serina rispetto a glicina) che regola l’attività di questa importante classe di recettori dipende dal tipo di sinapsi ed è regolato durante lo sviluppo. Tale cambiamento coincide con la composizione in subunità dei recettori NMDA a livello post-sinaptico e con la maturazione della sinapsi stessa. Definire i meccanismi che concorrono alla regolazione dell’attività di questi recettori è fondamentale per comprendere il funzionamento del cervello e per studiare malattie neurologiche e psichiatriche» spiega il professor Loredano Pollegioni, direttore del centro di ricerca interuniversitario “The Protein Factory”. «Chiarire il ruolo dei neuromodulatori, ossia le molecole segnale che agiscono su diverse regioni del cervello ci aiuterà a chiarire i complessi meccanismi che ne controllano il funzionamento e a trovare nuove terapie per pazienti affetti da importanti patologie come la schizofrenia, il disturbo bipolare o il dolore neuropatico».
Questo lavoro segue altre tre recenti pubblicazioni dello stesso gruppo, con collaborazioni nazionali ed internazionali, relative al ruolo di D-serina e glicina: sulle riviste Nature Communication e Brain nel 2013 e sulla prestigiosa rivista Cell nel 2012.
Queste ricerche sono state possibili grazie alla messa a punto di specifici sistemi analitici: la dottoressa Silvia Sacchi e il professor Loredano Pollegioni dell’Università degli studi dell’Insubria hanno sviluppato, mediante tecniche di ingegneria proteica, enzimi in grado di riconoscere efficientemente e selettivamente i diversi neuromodulatori e hanno messo a punto delle sofisticate tecniche analitiche. Questi risultati sottolineano il grado di eccellenza della ricerca nel settore delle biotecnologie applicate alle neuroscienze (e più in generale alla salute umana) dei ricercatori del Dipartimento di Biotecnologie e Scienze della Vita dell’Università dell’Insubria.
Università degli Studi dell’Insubria
Correre fa bene alla salute, al corpo ed alla mente, correre fa sorridere e gioire. In un momento di crisi come quello che stiamo attraversando, la corsa diventa prezioso strumento per distrarsi e scaricare le tensioni. La RomaOstia per la sua quarantunesima edizione ha voluto tributate all’energia ed alla gioia di correre la medaglia ufficiale che sarà consegnata a tutti i “finisher” che taglieranno il traguardo sulla Rotonda di Ostia dopo aver corso i ventuno chilometri e novantasette metri più amati dal popolo dell’Italia che corre.
[easy_ad_inject_1]Con la tradizionale forma rotonda ed essenziale, la medaglia 2015 della RomaOstia raffigura un runner che taglia il traguardo a braccia alzate, stanco ma carico di energia, nel pieno della gioia.
“Sembra dire sono contento, sono soddisfatto, sono felice” dice Luciano Duchi, presidente del comitato organizzatore e ideatore della RomaOstia, “le tre parole che vorrei sentire da parte di tutti i nostri partecipanti e chi come me ha corso e ora non può più farlo, conosce il valore immenso di quanto detto”.
“Stiamo mettendo al loro posto gli ultimi pezzi del puzzle e siamo pronti a passare alla fase finale, quella più meramente operativa dell’evento” continua Duchi, “abbiamo 10000 registrati all’evento quando mancano ancora 19 giorni alla chiusura delle iscrizioni. Il momento di crisi si sente, la latitanza degli sponsor è un fatto concreto, ma il mondo del running è sicuramente vivo e ancora in significativa crescita”.
“Abbiamo voluto una medaglia classica, più grande di quanto lo fosse gli scorsi anni (otto centimetri di diametro), il cui protagonista è un runner, uno di noi, che abbiamo selezionato tra le decine di migliaia di foto della passata edizione” ha detto invece Laura Duchi, coordinatrice generale della manifestazione, “i protagonisti indiscussi della RomaOstia sono i partecipanti, dal primo all’ultimo, accomunati da una grande voglia di correre e dal desiderio di prendere e liberare una grandissima energia. Chi indosserà questa medaglia dopo aver tagliato il traguardo deve sentirsi fiero di aver corso la 41^ RomaOstia”.
Nel corso dell’ultima riunione del Comitato Organizzatore è stata anche ufficializzata la lista dei pacemaker, coloro che accompagneranno ad un’andatura costante chi vorrà raggiungere un preciso obiettivo cronometrico. Introdotta quest’anno anche la coppia delle 2h15: un’andatura tranquilla per i neofiti che magari ci provano per la prima volta.
I nostri 26 pacer saranno ovviamente tutti vestiti Adidas Running, indosseranno scarpe Energy Boost e avranno dei palloncini con indicata la loro andatura, che li renderanno visibili da lontano.
Ci sarà una sola coppia per gli arrivi veloci previsti in 1h24’, 1h30’, 1h35’ e 1h40’ mentre ci saranno due coppie per gli arrivi più affollati in 1h45’, 1h50’’ e 1h55’ (partiranno da onde diverse per permettere a tanti di poterli seguire). Gli ultimi tre riferimenti cronometrici più lenti: 2h00’, 2h06’ e 2h15’ saranno invece guidati da una sola coppia di pacer.
La lista dei ventisei nomi può essere consultata sul sito internet di RomaOstia (www.romaostia.it) mentre sulla pagina facebook ufficiale “Roma Ostia Half Marathon” sarà possibile interagire direttamente con loro. Inoltre, durante i giorni di apertura di Casa RomaOstia i pacemaker avranno un loro stand dedicato dove sarà possibile conoscerli personalmente e concordare insieme strategie e modalità di corsa.
Le iscrizioni alla quarantunesima edizione della RomaOstia si chiudono alle 24:00 di venerdì 5 febbraio.
Roma, 16 gennaio 2015 – Cosa sono i cookie? A cosa servono? Rappresentano dei potenziali rischi per la nostra privacy? Come possiamo tutelare i nostri dati personali quando navighiamo sul web?
Sono queste alcune delle domande a cui risponde il nuovo video tutorial realizzato dal Garante per la privacy.
Il filmato è parte di una campagna informativa che comprende anche una scheda divulgativa e una lista di risposte a domande frequenti (FAQ) in tema di informativa e consenso per l’uso dei cookie.
[easy_ad_inject_1]L’obiettivo della campagna è quello di sensibilizzare gli utenti di Internet sull’invasività che i cookie – in particolare quelli di profilazione – possono avere nell’ambito della sfera privata, ma anche illustrare, in modo chiaro e sintetico, le misure di garanzia introdotte dall’Autorità con il provvedimento generale sull’uso dei cookie dello scorso maggio.
Nel video vengono, inoltre, illustrate le accortezze che ogni utente può mettere in campo per limitare o bloccare del tutto la presenza di cookie durante la navigazione online.
Il video, autoprodotto dal Garante a costo zero impiegando personale degli uffici, utilizza una tecnica di comunicazione che si rivolge agli utenti in maniera diretta e inusuale, ed è disponibile sia sul sito web dell’Autorità (www.garanteprivacy.it), sia sul canale YouTube aperto dal Garante (www.youtube.com/user/videogaranteprivacy), che già contiene altri filmati informativi su vari temi collegati alla tutela della privacy on line.
Sarà un giorno dell’Epifania denso di iniziative per Tarquinia. Il 6 gennaio si aprirà alla ore 10 con la Calza della Befana, che sarà allestita in via Alberata Dante Alighieri dalla Pro Loco Tarquinia in collaborazione l’associazione dei commercianti Tarquinia Viva. Alle ore 10.30 si terrà la tradizionale maratonina non competitiva nelle vie del centro storico (con partenza e arrivo in piazza Giacomo Matteotti) “Corri per la Befana”, organizzata dall’Atletica ’90 Tarquinia e riservata ai bambini.
Al termine della corsa, dalla torre del palazzo comunale scenderà la Befana, a cavallo della scopa, grazie alla collaborazione dei Vigili del Fuoco del comando provinciale di Viterbo. La “simpatica vecchietta” distribuirà dolci e caramelle. Nel pomeriggio, dalle ore 16, gran finale con il Presepe Vivente e l’arrivo in corteo dei Re Magi. «Sarà la degna chiusura per un calendario degli eventi che per oltre mese ha proposto mostre, concerti e spettacoli. – dichiarano il sindaco Mauro Mazzola e l’assessore Sandro Celli – Il 6 gennaio si terranno splendide manifestazioni che sapranno coinvolgere tutta la città».
“E’ un bilancio drammatico che non si vorrebbe e non si dovrebbe raccontare in un paese civile. Eppure anche quest’anno le vittime sul lavoro sono state tante. Troppe. Da gennaio a novembre nella nostra Penisola si contano 919 vittime: di cui 684 decedute sul luogo di lavoro e 235 in itinere”. Introduce così Mauro Rossato, Presidente dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega Engineering di Mestre, la più recente indagine elaborata dagli esperti dell’Osservatorio sulla base di dati Inail.
Un bollettino di guerra che narra un dolore collettivo e una piaga sociale. A cominciare dalla Lombardia, prima nella graduatoria nazionale per numero di decessi sul luogo di lavoro (80); seguita dall’Emilia Romagna (68), dalla Puglia (65), da Piemonte e Sicilia (60) e dal Veneto (55).
Dati sconcertanti per tutto il Paese con un decremento della mortalità rispetto al 2013 (pari al 3,9 per cento) e che, come sottolinea Rossato, “non sembra essere significativo per un’inversione di tendenza”.
Intanto, ad indossare la maglia nera per l’incidenza della mortalità rispetto alla popolazione lavorativa secondo l’Osservatorio mestrino è la Basilicata (88,9 – contro una media nazionale pari a 30,4), seguita dal Molise (80,4) e dalla Puglia (56,2).
E continua ad essere il settore delle costruzioni quello maggiormente coinvolto dagli incidenti mortali (14,5 per cento dei casi e 99 vittime), seguito dalle attività manifatturiere (12,6 per cento e 86 infortuni mortali) e dai trasporti e magazzinaggi (9,8 per cento e 67 decessi).
Analizzando i dati della classifica provinciale, poi, si scopre che il più elevato numero di vittime viene registrato a Roma (30): al secondo posto Torino (24), al terzo Bari (23). Seguono: Napoli (17), Cuneo (15), Brescia e Salerno (14), Lecce, Palermo, Modena e Milano (13).
Mentre l’incidenza più alta della mortalità rispetto alla popolazione lavorativa a livello provinciale viene registrata ancora una volta da Isernia (182) seguita da Enna (140).
Le donne che hanno perso la vita sul lavoro da gennaio a novembre 2014 sono 40 (5,8 per cento del totale).
Gli stranieri deceduti sul lavoro sono 88 pari al 12,9 per cento del totale.
Il giovedì e il martedì i giorni della settimana in cui si sono verificati più incidenti mortali. Il 33 per cento delle vittime aveva un’età compresa tra i 45 e i 54 anni (226 lavoratori), il 25,3 per cento dai 55 ai 64 anni (173 lavoratori).
Programmi tv stasera. Su Iris oggi 16 settembre 2014 andrà in onda a partire dalle 21:10 il film western Pat Garret e Billy Kid con James Coburn, Bob Dylan, Kris Kristofferson, Jason Robards, Katy Jurado, regia di Sam Peckinpah.
Trama: Pat Garrett e Billy Kid sono stati a lungo compagni di scorrerie. A un certo punto Garrett ha scelto però di passare dall’altra parte della barricata, e accetta il mandato di sceriffo offertogli dai coloni vessati dalla scorribande di Billy. Pur di non scontrarsi con l’amico, Pat offre a Billy la possibilità di salvarsi andandosene in Messico, ma l’invito cade nel vuoto.
Programmi Tv stasera. Su Canale 5 oggi 15 settembre 2014 andrà in onda a partire dalle 21:11 la seconda puntata della serie tv Squadra Antimafia 6 con Marco Bocci, Giulia Michelini, Ana Caterina Morariu, Giordano De Plano, Dino Abbrescia, regia di Kristoph Tassin, Samad Zarmandili.
Anticipazioni: Calcaterra (Marco Bocci) e la squadra riescono a dimostrare il fatto che De Silva (Paolo Pierobon) sia effettivamente vivo e vegeto, mettendolo ufficialmente al centro delle indagini. L’ex spia, per conto di Crisalide, sta facendo intanto arrivare dal Montenegro un carico di armi ed esplosivo. Con quale fine?Nel frattempo i Ragno continuano la loro ascesa criminale a Catania, anche grazie all’aiuto di Veronica Colombo (Valentina Carnelutti), che fa ottenere loro i permessi per espandersi nel settore delle sale da gioco.
Roma, 15 Settembre 2014 – “Il ministro Alfano ha annunciato che il blocco degli stipendi sarà risolto, ma le sue parole dicono tutto e niente. Anzi, considerate le promesse a vuoto del recente passato, a cominciare dalle analoghe dichiarazioni fatte queste estate assieme alla sua collega Pinotti, noi restiamo guardinghi e soprattutto mobilitati. Continua infatti il presidio permanente a piazza Montecitorio mentre il nostro camper gira tutta l’Italia per raccogliere firme e riformare l’apparato della sicurezza e del soccorso pubblico; il 23 settembre ci asterremo dal lavoro per tre ore in tutti gli uffici italiani di polizia, penitenziaria, forestale e vigili del fuoco; il 24 settembre saremo in piazza SS. Apostoli a Roma a manifestare assieme a tantissimi operatori che hanno organizzato una protesta tramite la rete. Aspettiamo con urgenza e senza ulteriori indugi la convocazione del premier Renzi al quale non dobbiamo chiedere scusa e che invitiamo a fare gli opportuni distinguo tra sindacati, perché la Consulta Sicurezza, che rappresenta circa il 43 per cento del personale sindacalizzato, non ha mai annunciato azioni di protesta illegali e incostituzionali, ma solo forme di mobilitazione forti, eclatanti e legittime, seppur ad oltranza”.
E’ quanto affermano i sindacati autonomi Sap (Polizia di Stato), Sappe (Polizia Penitenziaria), Sapaf (Corpo Forestale) e Conapo (Vigili del Fuoco), riuniti nella Consulta Sicurezza.
“La Consulta Sicurezza – spiegano i segretari generali Gianni Tonelli, Donato Capece, Marco Moroni e Antonio Brizzi – è mobilitata da mesi, non da dieci giorni come altri, non si fida di vane parole e promesse, troppe volte i poliziotti e vigili del fuoco sono stati traditi. Anche perché il ministro Alfano, dopo aver detto che il problema dello sblocco stipendiale sarà risolto, ha precisato che ora occorre individuare lo strumento tecnico e il veicolo di legge più veloce per risolverlo. Che cosa vuol dire? I soldi necessari, circa un miliardo di euro, sono stati trovati per tutto il personale oppure si pensa di risolvere il problema solo per alcuni operatori e rinviare per altri tutto alle calende greche? Contrariamente ad altre organizzazioni, prontissime a firmare qualsiasi intesa, Sap, Sappe, Sapaf e Conapo non accetteranno compromessi e sblocchi parziali e restano mobilitati, pronti a iniziative forti e eclatanti come l’astensione dal lavoro del prossimo 23 settembre. “.
“La Consulta Sicurezza – chiosa la nota dei sindacati autonomi – chiede che lo sblocco delle retribuzioni del personale in uniforme dello Stato non pesi sulle tasche dei cittadini, ma sia accompagnato da concomitanti riforme delle sette forze di polizia e dei vigili del fuoco, per razionalizzare e meglio coordinare i servizi di sicurezza pubblica ed eliminare le duplicazioni e gli sprechi oggi esistenti, riforma che consentirebbe risparmi 4 volte superiori ai soldi necessari allo sblocco delle retribuzioni, reimpiegabili in potenziamento della sicurezza e detassazione delle famiglie”
Roma, 5 settembre 2014 – MSD, conosciuta negli Stati Uniti e in Canada con il nome di Merck, ha annunciato che la Food and Drug Administration (FDA) ha approvato pembrolizumab, alla dose di 2 mg/kg ogni tre settimane, per il trattamento di pazienti con melanoma non resecabile o metastatico, già trattati con ipilimumab o anche con un BRAF inibitore, se con la mutazione BRAF V600 positiva.
L’indicazione è stata approvata con un processo accelerato basato sul tasso di risposta del tumore e la risposta a lungo termine. L’aumento della sopravvivenza o il miglioramento dei sintomi legati alla malattia non sono stati ancora stabiliti. Ulteriori approvazioni per questa indicazione dipenderanno dalla valutazione e descrizione dei risultati clinici che emergeranno dai trials di conferma.
Pembrolizumab è la prima terapia anti PD-1 approvata negli Stati Uniti e designata dall’FDA come “Breakthrough Therapy”, ovvero una terapia per il melanoma avanzato fortemente innovativa, grazie alla significatività dei risultati precoci degli studi clinici, rispondendo a necessità terapeutiche insoddisfatte. Per la dose raccomandata di 2 mg/kg sulla base dei dati su 89 pazienti, il tasso di risposta complessivo è stato del 24% (95% IC: 15, 34), con una risposta completa e 20 risposte parziali (21/89). Al momento dell’analisi dei dati, l’86% dei pazienti (18/21) che aveva presentato una risposta al trattamento rimaneva ancora in risposta obiettiva con una durata compresa tra 1.4+ e 8.5+ mesi, includendo gli 8 pazienti con risposte continue di 6 mesi ed oltre. Il 14% (3/21) dei pazienti ha presentato progressione dopo 2.8, 2.9 e 8.2 mesi dalla risposta iniziale.
Pembrolizumab è un anticorpo monoclonale umanizzato che agisce aumentando la capacità del sistema immunitario di combattere il melanoma. Pembrolizumab blocca l’interazione tra il PD-1 e i suoi ligandi, PD-L1 e PD-L2, questo può riguardare sia le cellule tumorali che le cellule sane. Le reazioni avverse immuno-correlate che possono verificarsi con pembrolizumab includono polmonite, colite, epatite, ipofisite, nefrite, ipertiroidismo ed ipotiroidismo. In base alla severità degli eventi avversi, pembrolizumab deve essere interrotto o sospeso e devono essere somministrati corticosteroidi. Pembrolizumab può causare danni al feto se somministrato in gravidanza.
“Pembrolizumab è la dimostrazione del costante impegno di MSD nell’innovazione scientifica con lo scopo di aiutare tutte quelle persone che stanno combattendo contro le patologie più gravi”, ha affermato Kenneth C. Frazier, Presidente e CEO MSD. “Siamo riconoscenti a tutte le persone con melanoma avanzato che hanno preso parte agli studi clinici e a tutta la comunità medico-scientifica per il loro impegno che ha portato all’approvazione accelerata di pembrolizumab”.
MSD sta conducendo studi di Fase 2 e 3 nel melanoma avanzato con l’obiettivo di fornire ulteriori evidenze sull’utilizzo di pembrolizumab in questa indicazione.
Il melanoma è uno tra i più temibili tumori della pelle ed è la diciannovesima causa di morte per cancro in Europa. Si stima che nel 2012 siano stati diagnosticati 232.130 nuovi casi di melanoma in tutto il mondo.
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