Tag: Giorgio Napolitano

  • E’ morto Giorgio Napolitano

    E’ morto Giorgio Napolitano

    Il presidente emerito Giorgio Napolitano è deceduto all’età di 98 anni. Da un periodo di tempo, si trovava ricoverato in una clinica a Roma.

    Giorgio Napolitano è stato l’11° Presidente della Repubblica, servendo dal maggio 2006 al gennaio 2015, e diventando il primo in Italia a essere stato eletto per un secondo mandato in tale carica. Egli è stato anche il primo presidente a essere stato membro del Partito Comunista Italiano (PCI).

    La sua carriera politica ha avuto inizio nel 1953 quando è stato eletto deputato, e da allora ha ricoperto diversi incarichi, tra cui la presidenza della Camera dei Deputati e il ministero dell’Interno. Inoltre, è stato senatore ed eurodeputato.

    Le condoglianze dal Governo

    Il governo italiano ha espresso le condoglianze per la scomparsa di Giorgio Napolitano. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha dichiarato: “A nome del governo italiano, esprimo alla famiglia Napolitano un pensiero di affetto e le nostre più sincere condoglianze.”

    Inoltre, il vicepremier Antonio Tajani ha affermato: “Sono profondamente rattristato per la scomparsa di Giorgio Napolitano. Abbiamo lavorato insieme al Parlamento europeo per anni. Nonostante le divergenze di opinioni, lo considero un importante protagonista della storia politica italiana.”

    Anche il vicepremier Matteo Salvini ha aggiunto: “Ricordo e preghiera. In questo momento, ogni parola in più sarebbe superflua.”

    Le condoglianze dagli imprenditori

    «Uomo del Sud e orgoglio dei meridionali, politico rispettato in Italia, da avversari ed estimatori, così come all’estero e grande esponente delle istituzioni, Giorgio Napolitano ha scritto la storia della Repubblica italiana. Alla sua famiglia va il cordoglio da parte di tutta la comunità di Unimpresa». Lo dichiara il presidente onorario di Unimpresa, Paolo Longobardi. 

    Chi era Giorgio Napolitano?

    Giorgio Napolitano è stato un importante politico italiano che ha svolto un ruolo di rilievo nella storia politica del paese. Ecco una breve panoramica della sua carriera e dei suoi incarichi più significativi:

    1. Esponente del Partito Comunista Italiano (PCI): Napolitano è entrato a far parte del Partito Comunista Italiano (PCI) e ha rappresentato questo partito come deputato alla Camera dei Deputati a partire dal 1953.
    2. Ministro dell’Interno: Ha ricoperto l’incarico di Ministro dell’Interno tra il 1996 e il 1998, durante il governo guidato da Romano Prodi. Durante il suo mandato, ha lavorato su questioni legate all’ordine pubblico e alla sicurezza.
    3. Membro del Parlamento Europeo: Napolitano è stato anche membro del Parlamento Europeo.
    4. Presidente della Camera dei Deputati: Ha ricoperto la carica di Presidente della Camera dei Deputati in diverse legislature, un incarico di grande rilevanza all’interno del sistema politico italiano.
    5. 11° Presidente della Repubblica Italiana: Il ruolo più noto di Giorgio Napolitano è stato quello di Presidente della Repubblica Italiana. È stato eletto alla presidenza nel 2006, diventando così il 11° Presidente della Repubblica italiana. È stato il primo presidente a essere stato eletto per un secondo mandato, che ha svolto fino al 2015. Durante il suo mandato, ha affrontato diverse questioni politiche e istituzionali cruciali per il paese.

    La sua carriera politica è stata caratterizzata da un forte impegno nell’ambito parlamentare e istituzionale, e ha avuto un impatto significativo sulla politica italiana durante il suo lungo servizio pubblico. Giorgio Napolitano è deceduto nel 2023 all’età di 98 anni.

  • Dichiarazione di Napolitano “Sono contento di chiunque sia il mio successore”

    Dichiarazione di Napolitano “Sono contento di chiunque sia il mio successore”

    Giorgio Napolitano
    Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano

    “Sono contento in linea di principio di chiunque sia il mio successore”. E’ quanto dichiarato dal Presidente Emerito della Repubblica Giorgio Napolitano a margine della sua votazione tra gli applausi calorosi delle Camere in seduta comune con eccezione della contestazione dei grillini.

    [easy_ad_inject_1]Mattarella è una “persona di assoluta lealtà, correttezza, coerenza democratica e alta sensibilità costituzionale” ha aggiunto.

  • Napolitano non parteciperà alle votazioni per la legge elettorale

    Napolitano non parteciperà alle votazioni per la legge elettorale

    Giorgio Napolitano
    Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
    Giorgio Napolitano si iscriverà al gruppo per le Autonomie del Senato e sarebbe orientato – secondo quanto si apprende – a non partecipare alle votazioni per la riforma della legge elettorale, che cominceranno domani in Aula a Palazzo Madama.

    [easy_ad_inject_1]Il presidente emerito della Repubblica dovrebbe invece partecipare alle prossime votazioni dei grandi elettori per la scelta del suo successore al Quirinale, che partiranno il prossimo 29 gennaio.

    Quale il motivo della scelta? Prassi costituzionale? Non voler esprimersi direttamente con il voto per una legge che da anni sta chiedendo alle Camere? E voi che ne pensate?

  • Alluvione a Genova. Napolitano: “fatti sbalorditivi e sconvolgenti”

    Alluvione a Genova. Napolitano: “fatti sbalorditivi e sconvolgenti”

    Giorgio Napolitano
    Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano

    “Credo di dover condividere, all’indomani dei fatti così sbalorditivi e sconvolgenti di Genova, l’accento messo sull’importanza che ha la tutela del patrimonio forestale anche per prevenire rischi derivanti dal dissesto idrogeologico di cui purtroppo il nostro Paese soffre endemicamente. Abbiamo vissuto tanti episodi che poi esplodono nelle città, negli abitati, grandi città come Genova, piccoli centri come quelli delle Cinque Terre. Ma alle spalle di questi fenomeni, che sono anche dovuti a inerzie locali, a lungaggini burocratiche nel realizzare progetti elaborati e perfino finanziati e pronti quindi per essere realizzati, alle spalle di tutto questo c’è anche l’incuria nei confronti del patrimonio boschivo e forestale.” Lo ha detto il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in occasione dell’incontro con una rappresentanza degli Allievi degli Istituti di formazione del Corpo Forestale dello Stato nel 192° anniversario di fondazione.

    “Dobbiamo avere quindi davvero una visione unitaria degli interventi da compiere per consolidare il nostro territorio oltre che per regolarne l’uso, però, da questo punto di vista, non bastano motivazioni vaghe delle responsabilità o delle cause. Ho sentito un rischio anche di riferimenti generici, troppo generici, a proposito di quello che è accaduto di recente a Genova da ultimo, a burocrazie lente o a interventi giudiziari impropri. Bisogna essere molto circostanziati nel vedere dove ci sono stati dei comportamenti che hanno provocato danni. E bisogna allargare il discorso e far risalire l’impegno a un complessivo quadro di responsabilità per la tutela del nostro territorio, patrimonio forestale, patrimonio boschivo, patrimonio naturale in genere, perché questo, oltretutto, è il modo anche di salvaguardare la vita dei cittadini, di salvaguardare la normalità della vita urbana in fasi che sono anche molto rischiose – non possiamo non prenderne atto – dal punto di vista del cambiamento climatico. Ma anche di fronte al cambiamento climatico c’è la possibilità di attrezzarsi nel senso di rafforzare decisamente quello che già doveva essere fatto prima che iniziasse questa era ancora più impegnativa e di sfida per lo Stato, e per tutte le articolazioni che esso presenta nell’interesse della popolazione.” ha concluso il Capo dello Stato

  • Napolitano: “Nessuna telefonata a parlamentari ribelli”

    Napolitano: “Nessuna telefonata a parlamentari ribelli”

    Giorgio Napolitano
    Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
    “Il Presidente della Repubblica segue con preoccupazione gli sviluppi della situazione parlamentare, ma è destituita di ogni fondamento la notizia di sue telefonate di pressione a “parlamentari ribelli” riportata su Internet e su un quotidiano”. E’ quanto si legge in un comunicato stampa diffuso dal Quirinale in risposta ad alcune notizie apparse su internet secondo le quali il Capo dello Stato avrebbe telefonato a parlamentari per fare pressioni al fine di far approvare quanto prima le riforme.

  • Cerimonia del Ventaglio. Napolitano: “Niente spettri autoritari”

    Cerimonia del Ventaglio. Napolitano: “Niente spettri autoritari”

    Giorgio Napolitano
    Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano

    Si è svolta al Palazzo del Quirinale la tradizionale cerimonia di consegna al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, del “Ventaglio”, da parte del Presidente dell’Associazione Stampa Parlamentare, Alessandra Sardoni, alla presenza dei componenti del Consiglio direttivo, degli aderenti dell’Associazione e di personalità del mondo del giornalismo. Nel corso della cerimonia, dopo l’intervento di Alessandra Sardoni, ha preso la parola il Presidente Napolitano che prima ha parlato delle “preoccupazioni” per la crisi dell’informazione italiana per le quali auspica soluzioni adeguate.
    Poi, con riferimento alla crisi economica il Presidente della Repubblica ha auspicato “una ripresa dell’occupazione” in Italia e in Europa per sostenere la debole ripresa. Di qui la sollecitazioni a realizzare le riforme istituzioni. Auspica “le più large convergenze in Parlamento” superando “diffidenze, contestazioni e pregiudizi” Sulla riforma del Senato presentata dal governo. “Il bicameralismo paritario va superato,e’ una anomalia tutta italiana”, dice il capo dello Stato nella cerimonia del “Ventaglio” al Quirinale. “La discussione” a Palazzo Madama “e’ stata libera ed estremamente articolata”, osserva. Sulle riforma del Senato “non si agitino spettri di insidie e macchinazioni di autoritarismo”,sostiene. Ha poi invitato a porre termine alla discussione su sue possibili dimissioni prima del termine del suo secondo mandato.
    E’ stato quindi consegnato al Capo dello Stato il tradizionale Ventaglio, alla presenza del Presidente dell’Accademia delle Belle Arti di Roma, Roberto Grossi, e della vincitrice del concorso, Maristella Cappelli.

  • Celebrazioni Prima Guerra Mondiale: la folla saluta il presidente Napolitano

    E’ stato un successo la due giorni del Presidente della Repubblica Napolitano nei territori italiani della Grande Guerra. Terminato il concerto contro tutte le guerre diretto da Riccardo Muti, un soldato ha intonato con la tromba il Silenzio. Poi il presidente Napolitano ha lasciato il Sacrario di Redipuglia.

    A salutarlo una folla che lo ha applaudito e alla quale il presidente ha risposto stringendo mani. Con lui sono usciti anche i presidenti sloveno e croato e l’autorità austriaca.

  • Crollo Pompei, Napolitano: una vergogna per tutti gli italiani

    Parole certo non tenere quelle del Presidente Giorgio Napolitano, che commenta con amarezza l’episodio del crollo della Schola Armatorum di Pompei, definendolo una “vergogna per l’Italia”. Il Presidente della Repubblica ha poi anche detto di esigere spiegazioni da chi ha il dovere di darle, “al piu’ presto e senza ipocrisie”.

    Il ministro dei Beni e Attività Culturali Sandro Bondi, chiamato in causa circa il grave episodio di cattiva manutenzione dei reperti archeologici, risponde alle accuse ricordando “la necessita’ di disporre di risorse adeguate per provvedere a quella manutenzione ordinaria che è necessaria per la tutela e la conservazione dell’immenso patrimonio storico artistico di cui disponiamo”.