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I Mentor di “Inclusi”: una nuova visione per l’integrazione dei giovani con disabilità

Dal progetto "Inclusi" nasce la figura del Mentor per guidare i giovani con disabilità dal mondo della scuola a quello del lavoro. Scopri di più e condividi la tua opinione.

disabilita scuola
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Il progetto “Inclusi. Dalla scuola alla vita, andata e ritorno” ha inaugurato una svolta significativa nel supporto ai giovani con disabilità, introducendo la figura del Mentor, un ruolo educativo pensato per facilitare il passaggio delicato dall’istruzione alla vita lavorativa autonoma. Questa iniziativa, selezionata da “Con i Bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, sta cambiando il panorama dell’inclusione in Italia.

Sono stati già formati i primi 10 Mentor in Italia. Questi professionisti, tra cui educatori, insegnanti, psicologi e assistenti sociali, provengono da diverse città italiane come Milano, Cremona, Napoli, Salerno, Ascoli Piceno e Senigallia, e hanno coinvolto attivamente 70 giovani con disabilità.

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Il programma di formazione del Mentor copre otto ambiti fondamentali, quali il benessere fisico, emozionale e materiale, l’autodeterminazione, lo sviluppo personale, le relazioni interpersonali, l’inclusione sociale, i diritti e l’empowerment. Questo approccio multidimensionale permette di personalizzare gli interventi a seconda delle esigenze individuali di ciascun giovane, mirando a migliorare significativamente la loro qualità di vita e a promuovere una maggiore inclusione sociale.

La figura del Mentor è cruciale non solo per orientare i giovani verso le professioni più adatte a loro, ma anche per assistere nelle prime fasi dell’inserimento lavorativo, facilitando la mediazione con le aziende per garantire un equilibrio ottimale tra le esigenze del datore di lavoro e le capacità del nuovo impiegato.

Roberta Tardi e Federica Lauritti, due dei Mentor formati, condividono entusiasticamente l’importanza del loro ruolo: Tardi sottolinea il valore formativo del Mentor, mentre Lauritti racconta la sua esperienza con due sorelle gemelle, illustrando come il progetto abbia iniziato a influenzare positivamente la loro vita e quella delle loro famiglie.

“Inclusi” non solo ha introdotto una soluzione innovativa per il supporto ai giovani con disabilità, ma ha anche creato una rete di collaborazione tra diverse organizzazioni del Terzo settore, dimostrando come l’unione di forze diverse possa portare a risultati straordinari.

Partecipa alla discussione: Credi che l’introduzione di figure professionali come i Mentor possa fare la differenza nella vita dei giovani con disabilità? Condividi la tua opinione e esperienze sul tema dell’inclusione.

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