Giustizia: “Tutto sotto controllo”
Il segretario esecutivo del Ministero della Giustizia brasiliano, Ricardo Cappelli, appena nominato dal presidente Lula a capo dell’intervento federale, ha fatto sapere sui canali social che la situazione a Brasilia è ora “sotto controllo”. Dopo la dispersione dei manifestanti, “tutto sarà debitamente indagato e i criminali continueranno a essere identificati e puniti”, ha scritto.
Rimosso il Governatore del distretto federale di Brasilia
Ibaneis Rocha, governatore del distretto federale di Brasilia è stato rimosso dalle sue funzioni per un periodo di 90 giorni. Lo ha ordinato il giudice della Corte suprema federale Alexandre De Moraes come conseguenza dell’assalto agli edifici del Congresso, del Tribunale federale e della sede della presidenza della Repubblica del Brasile.
Secondo i media brasiliani De Moraes ha dichiarato “La violenta escalation di atti criminali può verificarsi solo col consenso e l’effettiva partecipazione delle autorità competenti per la sicurezza pubblica e l’intelligence”.
Bolsonaro condanna assalto ai palazzi istituzionali e respinge accuse di Lula
l’ex presidente del Brasile, Bolsonaro ha espresso via Twitter ferma condanna all’attacco ai palazzi del potere di ieri 8 gennaio a Brasilia.
“Le manifestazioni pacifiche fanno parte della democrazia. Saccheggi e invasioni di edifici pubblici come quelli di oggi,così come quelli della sinistra nel 2013 e nel 2017, sono illegali”.ha scritto Bolsonaro “Respingo le accuse, senza prove, attribuitemi da Lula da Silva. “Durante il mio mandato sono sempre stato nel perimetro della Costituzione, rispettando e difendendo le leggi,la democrazia, la trasparenza e la nostra sacra libertà”.
L’Assalto al Congresso Nazionale del Brasile e al Palazzo Presidenziale
Centinaia di sostenitori dell’ex presidente brasiliano Bolsonaro hanno invaso la zona del Congresso nazionale del Brasile e altri palazzi delle istituzioni a Brasilia l’8 gennaio 2023 riuscendo a entrare nello spazio esterno che circonda il Palazzo.
La polizia ha reagito rispondendo con gas lacrimogeni.
I sostenitori di Bolsonaro, ex presidente sconfitto alle ultime elezioni presidenziali vinte da Lula il 30 ottobre scorso, sono riusciti a sfondare il cordone di sicurezza e diverse decine di loro sono riuscite ad occupare il tetto.
Altri poi sono riusciti ad occupare le sale interne. Le finestre della sede istituzionale sono state rotte e gli aggressori hanno portato bastoni e pietre e occupato la sala dell’assemblea plenaria.
Le forze di polizia,in assetto antisommossa, si stanno preparando all’irruzione.
I Bolsonaristi non accettano la vittoria di Lula alle ultime presidenziali e centinaia di loro si sono accampati davanti al quartier generale dell’esercito, a Brasilia, sin dal giorno dopo le elezioni presidenziali.
La situazione è tornata lentamente alla normalità in serata è la polizia ha ripreso anche il controllo della sede del Parlamento, dopo il Palazzo Presidenziale e il Tribunale Supremo Federale.
Secondo CNN Brasil sarebbero stato arrestati almeno trenta rivoltosi.
Lula presiede riunione di emergenza
Funzionari del governo hanno atteso le forze aeree per lasciare la zona. Al momento dei fatti Il presidente Lula si trovava nello stato di San Paolo e presiedeva una riunione d’emergenza. Ha inoltre espresso ferma condanna alla polizia di Brasilia colpevole, secondo Lula, di non aver fatto nulla per evitare l’assalto: “Non ha fatto niente, ha solo lasciato entrare i manifestanti” avrebbe affermato il presidente del Brasile.
Lula ha fatto poi rientro nella Capitale. Chiesto l’arresto dell’ex segretario di pubblica sicurezza del distretto federale di Brasilia,Anderson Torres, ora in America.
USA e UE hanno condannato i disordini a Brasilia
“Gli Usa condannano qualsiasi tentativo di minare la democrazia. Biden segue da vicino la situazione in Brasile”. E’ quanto si apprende da un comunicati della Casa Bianca.
L’ambasciatore Usa a Brasilia, Koneff ha dichiarato: “La violenza non ha posto in una democrazia”.
Il capo del Consiglio Ue, Michel “Sostegno” a Lula, “democraticamente eletto con elezioni libere”
La presidente della Commissione Ue Von der Leyen ha condannato: “fermamente l’assalto alla democrazia in Brasile. E’ una grande preoccupazione per tutti noi, difensori della democrazia”. “il pieno sostegno al presidente Lula,eletto liberamente” ha aggiunto.
Il Presidente francese Macron:”Si rispetti la volontà del popolo”, appoggio “incrollabile” a Lula.
I presidenti di Argentina e Messico, Fernandez e Lopez:”Tentativo golpe”.
Il premier italiano Giorgia Meloni ha espresso solidarietà con le istituzioni brasiliane.
Condanna anche dal ministro degli esteri italiano Antonio Tajani.