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Appello ad Amadeus di AudioCoop: i Nomadi meritano di essere invitati al Festival di Sanremo per i loro 60 anni di carriera

Festival di Sanremo
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Pubblico di seguito l’appello di AudioCoop rivolto ad Amadeus per invitare i Nomadi al Festival di Sanremo come riconoscimento per i loro 60 anni di carriera

“Amadeus e’ persona di grande competenza, professionalita’, serieta’, attenzione e ascolto, come ha dimostrato gia’ con la sua prima edizione del Festival di Sanremo quando apri’,  rischiando, lo spazio della kermesse musicale ad oltre meta’ di artisti e band allora sconosciuti provenienti dal mondo indipendente ed emergente e scommettendo su quel mondo e portando Sanremo e molti giovani nomi sconosciuti dell’epoca al grande successo e con esso portando una nuova generazione di musicisti e fan a riappassionarsi al festival della canzone italiana.   

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Per questo riteniamo che un invito a Sanremo come super ospiti  per i Nomadi, in virtù di 60 anni di storia, musica, lotta, rabbia e dolcezza e alla fine di grandissima carriera, con Beppe Carletti in testa , se lo meritano senz’altro e Amadeus, magari consigliato dall’amico Fiorello, non manchera’ di invitarli per quanto meritano, per quanto hanno fatto, costruendo spesso da soli, a muso duro e in direzione ostinata e contraria, un percorso artistico, sia discografico che dal vivo, incontrando sempre il grande gusto del grande pubblico, per i milioni di chilometri macinati, per la grande aggregazione sociale e comunita’ condivisa che attraverso la musica hanno costruito nel paese e per quello che potranno fare di grande ancora in futuro per la storia della musica del nostro paese.

Per la durata della loro carriera, sono “i nostri Rolling Stones”, loro non lo dicono per correttezza e classe, allora lo diciamo noi, noi, gli oltre 250 piccoli produttori discografici indipendenti di AudioCoop, il coordinamento delle piccole etichette discografiche indipendenti Made in Italy, che festeggiarono con loro al MEI – Meeting delle Etichette Indipendenti di Faenza i 50 anni di carriera.

Invitare i Nomadi al Festival di Sanremo per i loro sessant’anni,  per i sogni che hanno fatto, fanno e faranno sognare a ben tre generazioni, significa dare un forte segno di speranza e futuro a tutti noi e in particolare a tutti i giovani artisti, band e musicisti indipendenti, emergenti ed esordienti di oggi che si apprestano a macinare i primi chilometri e che certamente vedono in loro un grande esempio di professionalita’, coerenza, abnegazione, passione, sacrificio e concretezza con una vita tutta dedicata alla musica e al proprio pubblico, tantissimo e bellissimo dal vivo, con poco spazio all’immagine, se non quella di un gruppo con i piedi ben piantati sulla terra. Ed e’ un grande riconoscimento per una band che è cresciuta a pane e chilometri sui palchi di mezzo mondo rigorosamente tutti dal vivo, spesso per eventi di grande solidarieta’ e umanita’.

E’ una grande opportunita’ per il Festival di Sanrmeo 2023 avere li’ i Nomadi e sappiamo bene che Amadeus, in qualche modo, non se li fara’ mancare. Noi festeggeremo con loro, al MEI di Faenza, come bandiere di una indipendenza musicale unica e originale e tutta  Made in Italy.

Il Presidente di AudioCoop

Coordinamento delle Etichette Discografiche Indipendenti in Italia”

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