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Referendum: Financial Times, polemiche, dichiarazioni di Renzi e Napolitano

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Il premier Renzi continua la sua campagna per il sì al referendum e a Radio 24 in caso di vincita del “no” puntualizza: “Non sono il tipo che sta dentro un governicchio tecnico che vivacchia, permettendo agli uni e agli altri di mantenere le poltrone”: “Non fa per me”. Il veto italiano al bilancio Ue “non è una minaccia, è un amorevole consiglio”. “Mi sono rotto le scatole di sentir dire ‘ce lo chiede l’Europa’, se continuiamo con ‘ce lo chiede l’Europa’ riprendetevi il governo tecnico”.

Poi su Twitter: è una “bugia” dire che con la riforma i senatori sono scelti dai partiti. E parlando di fisco sottolinea: nel 2017 “l’Iva rimane stabile”.
Source: Televideo politica

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Intanto è polemica per l’allarme lanciato dal Financial Times sul rischio che l’Italia possa uscire dall’euro in caso di vittoria del No al referendum.
Il senatore Malan (Forza Italia) respinge “la strategia del terrore messa in campo dai sostenitori del Sì”.
Scotto (SI):”Inaudito” che il Financial Times cerchi “di spargere terrore tra gli elettori”. “Ormai è chiaro: i poteri forti sono per la riforma, non i cittadini”.
Rosato (Pd) commenta: “Non difendiamo la riforma con la paura”. La riforma è “per rendere il Paese più stabile”, ma se ci vincerà il No “ci sarà un danno alla credibilità”. Per il ministro Dario Franceschini: quella del FT è un’ipotesi “esagerata”.

Per il sì anche il Presidente Emerito Giorgio Napolitano che a Porta a Porta sostiene la campagna di Renzi: “Su questi argomenti mi sono speso moltissimo e vi trasmetto questo messaggio in piena coscienza: voterò Sì per l’approvazione di questa riforma”. “E’ in corso una sfida largamente aberrante.Non si vota né per questo governo né contro,ma su quello che c’è scritto nella legge”. “L’occasione per giudicare Renzi ci sarà alle prossime elezioni,al momento,nel 2018”.
“I rischi di crisi finanziaria in questa fase possono anche accrescersi per conseguenza di eventi internazionali che conosciamo. Non vorremmo vedere lo spread che cresce. Dobbiamo stare molto attenti, comunque vada il referendum”.

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