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Valle d’Aosta: Ricorso al TAR contro gli interventi di protezione della frana di La Saxe

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Augusto Rollandin - Presidente Regione Valle D'Aosta
Augusto Rollandin – Presidente Regione Valle D’Aosta

In data di oggi, venerdì 14 marzo, è stato notificato anche alla Regione Valle d’Aosta, oltre che alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, al Dipartimento nazionale di Protezione civile e al Comune di Courmayeur, un ricorso al TAR del Lazio per ottenere l’annullamento, previa sospensione dell’efficacia degli atti impugnati, dell’ordinanza con la quale è stato nominato, nella persona dell’Ing. Raffaele Rocco, Coordinatore del Dipartimento programmazione, difesa del suolo e risorse idriche, il Commissario delegato alla redazione di un piano di interventi diretti a mitigare gli effetti sul territorio del movimento franoso che interessa il versante nord-occidentale del Mont de La Saxe nel Comune di Courmayeur.Il ricorso è stato promosso da alcuni proprietari di seconde case che contestano sia l’ordinanza della protezione civile nazionale sia la deliberazione con cui il Consiglio dei Ministri, il 10 gennaio 2014, ha dichiarato lo stato di emergenza derivante dal noto fenomeno franoso.

Secondo i ricorrenti gli atti sarebbero “immotivati” in quanto non conterrebbero alcuna valutazione sull’attualità e sulla gravità del rischio. I proprietari contestano anche l’asserita mancata valutazione dei loro interessi in relazione alla costruzione del vallo di protezione, a loro dire eccessivamente alto e tale da privare le rispettive abitazioni di luce e aria.

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L’Amministrazione regionale esprime sin d’ora la propria volontà di costituirsi nel giudizio per contestare il ricorso. «La Regione – dichiara il Presidente della Regione Augusto Rollandin – si è sin da subito fatta carico di una problematica di estremo rilievo per la salvaguardia del territorio e in primis dell’incolumità dei cittadini, garantendo la massima partecipazione del Comune e dei proprietari e attivando le procedure necessarie per addivenire alla dichiarazione dello stato di emergenza che, come noto, consente di intervenire con rapidità su fenomeni di celere e imprevedibile evoluzione, grazie alla sensibilità e alla collaborazione degli organismi statali di protezione civile.

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