Quattordici persone sono state iscritte nel registro degli indagati dalla Procura di Nuoro in relazione alla morte di due ragazzi di 14 e 15 anni, tragicamente deceduti a causa del crollo di un casolare fatiscente situato alla periferia della città. Gli indagati includono gli eredi e i comproprietari del terreno su cui si trovava la struttura abbandonata, priva di recinzioni e, pertanto, facilmente accessibile da chiunque.
La casa, lasciata in stato di abbandono da decenni, è diventata il luogo della tragedia che ha colpito la comunità locale, sollevando interrogativi sulla responsabilità e sulla gestione della sicurezza degli edifici in rovina. Il pubblico ministero ha ipotizzato il reato di duplice omicidio colposo, aprendo un’indagine che mira a fare luce sulle circostanze che hanno portato al crollo e a determinare eventuali negligenze o mancanze da parte dei proprietari e dei responsabili.
Questo caso ha scosso l’opinione pubblica e ha riacceso il dibattito sulla sicurezza degli edifici dismessi e sulla necessità di interventi urgenti per prevenire simili tragedie, assicurando che le proprietà in stato di abbandono siano adeguatamente recintate e monitorate per evitare l’accesso non autorizzato, in particolare da parte dei più giovani.