«Lascio un Comune con i conti a posto, senza debiti né perdite di bilancio». Lo afferma il sindaco Mauro Mazzola, commentando la relazione di fine mandato 2012/2017 predisposta dagli uffici comunali.
«Quando mi sono presentato nel 2007 ho trovato un Comune con la porta chiusa. – prosegue il primo cittadino – La prima cosa che ho è fatto è stato di aprire le sue porte alla città. E, con gli assessori e i consiglieri comunali, ho cercato di amministrare così, lavorando per la città e con la città. Questo documento è all’insegna della chiarezza e della trasparenza. Sono pagine dense di dati, statistiche, numeri che raccontano la storia di cinque anni e quello che è stato realizzato per Tarquinia. Tanto aggiungo io: per il decoro urbano, la sicurezza, il recupero del patrimonio edilizio, la valorizzazione del centro storico, le grandi opere, la tutela delle fasce sociali più deboli, la cultura, la scuola, protezione civile. Quello che lascio è un Comune con un bilancio sano, certificato dal collegio dei revisori dei conti. Voglio sottolinearlo con forza. Chi sarà il mio successore non dovrà fare i salti mortali che ho fatto al mio insediamento per risanare le casse: un esempio su tutti la Tarquinia Multiservizi».
Il sindaco Mazzola evidenzia poi le difficoltà incontrate: «In questi cinque anni sono cambiate molte cose dal punto vista amministrativo e burocratico. Normative, spesso cervellotiche, hanno ridotto drasticamente la possibilità degli amministratori d’incidere. I tagli ai trasferimenti fatti dal Governo centrale sono stati un altro problema che ho affrontato. Ho ridotto a zero le spese non necessarie e recuperato fondi, con la partecipazione ai bandi regionali e dell’Unione Europea, realizzando progetti senza gravare sul bilancio». Infine, il primo cittadino aggiunge: «Quello che rimane è una Tarquinia cambiata, in meglio, che guarda al futuro con ottimismo».