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Reddito di cittadinanza. Sms comunica sospensione a 169 mila famiglie. Proteste e tensioni a Napoli

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169.000 famiglie in Italia hanno ricevuto un messaggio SMS in cui viene loro comunicata la sospensione del Reddito di Cittadinanza (RdC) a partire da agosto. La sospensione riguarda i nuclei familiari in cui non sono presenti componenti disabili, minori o persone di età superiore ai 65 anni, come previsto dalla nuova normativa governativa.

La notizia ha scatenato proteste e tensioni, soprattutto a Napoli e nella regione Campania, dove centinaia di persone hanno chiamato gli uffici dell’INPS e i municipi per ottenere chiarimenti sui nuovi requisiti. Gli uffici dell’INPS sono stati presi d’assalto da persone preoccupate per la sospensione del sussidio.

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Secondo quanto riferito, la sospensione avviene in attesa della presa in carico dei servizi sociali. Si prevede che circa 80.000 nuove famiglie avranno il beneficio sospeso tra agosto e settembre poiché scadono i sette mesi di durata del RdC.

L’Assessore al Welfare del Comune di Napoli, Luca Trapanese, ha cercato di fare chiarezza sulla situazione, affermando che le persone che hanno perso il RdC e sono ritenute occupabili (tra i 18 e i 59 anni di età, senza persone disabili o minori a carico) potranno ricevere un supporto alla formazione al lavoro pari a 350 euro al mese attraverso gli sportelli dei Centri per l’Impiego e l’INPS. Inoltre, coloro che hanno a carico dei minori, sono ultrasessantenni o hanno persone disabili nel nucleo familiare continueranno a ricevere il RdC fino a dicembre, per poi ricevere un contributo non inferiore a 480 euro a partire dal primo gennaio 2024.

La situazione è particolarmente critica nella provincia di Napoli, dove il numero di sospensioni è il più alto in tutta Italia, con quasi 37.000 SMS inviati alle famiglie beneficiarie.

Il governo ha lanciato una campagna di comunicazione per illustrare le nuove misure di inclusione sociale e lavorativa, che includono il Supporto per la formazione e il lavoro a partire da settembre 2023 e l’Assegno di inclusione dal primo gennaio 2024. La campagna mira a fornire una prospettiva positiva sulle nuove opportunità di attivazione del Paese attraverso queste nuove misure, che superano il Reddito di cittadinanza.

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