Essere pigri e sedentari modificherebbe la struttura del cervello con la creazione di nuove cellule cerebrali e l’alterazione della forma di alcuni neuroni innescando moltissime patologie. A dimostrarlo sarebbe uno studio condotto dai ricercatori della Wayne State University School of Medicine e pubblicato sulla rivista scientifica “The Journal of Comparative Neurology”.
Lo studio è stato condotto su dodici topi metà dei quali forniti di ruote per permetterne attività fisica, e l’altra meta private di ogni possibile attività motoria. Dopo tre mesi i topi che sono rimasti inattivi hanno dimostrato mediante di determinati recettori, di avere alterazioni dei neuroni nel midollo ventrolaterale rostrale, che è una parte del cervello che controlla la respirazione e vari altri sistemi inconsci che contribuiscono al movimento, nonché la pressione sanguigna e il sistema nervoso simpatico.
La conseguenza di tale alterazione può innescare con maggiore facilità malattie cardiache, diabete e vari altri disturbi cronici. “Questi cambiamenti strutturali e funzionali connessi con l’inattività possono aumentare la sensibilità complessiva dei neuroni RVLM agli stimoli eccitatori e contribuire ad aumentatare il rischio di malattia cardiovascolari nei soggetti sedentari.” ha dichiarato il responsabile del team di ricercatori.