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L’Italia si piega. Germania e Olanda ce l’hanno MES. Conte:”ho una parola sola”

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Alla fine Germania e Olanda sono riusciti ad inserire il MES nell’accordo in ambito Eurogruppo dove non si fa alcuna menzione degli Eurobond tanto voluti dall’Italia.

Sul piede di guerra Meloni e Salvini che parla di “Sistema di Strozzinaggio legalizzato” Messo in campo un piano da mille miliardi, nessuna menzione degli Eurobond. Gualtieri soddisfatto: “ottimo primo tempo

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Vito Crimi cerca di tenere a bada gli scontenti del Movimento 5 Stelle con un post su facebook dove ribadisce la posizione: sì eurobond no MES

Il Premier Conte risponde alle polemiche di queste ore e su twitter scrive che la sua posizione sul MES non è mai cambiata e mai cambierà: “Io ho una sola parola: la mia posizione e quella del Governo sul Mes non è mai cambiata e mai cambierà”. “Più tardi in conferenza stampa vi aggiornerò su questo e su altre importanti questioni che riguardano il nostro Paese. A più tardi”, conclude Conte.”

Appena 4 giorni fa Conte in diretta aveva ribadito la posizione al NO MES che però nell’accordo c’è e non c’è alcun accenno agli Eurobond.

Conte aveva ribadito appena 3 giorni fa: NO MES

Ed ecco come si parla di MES nel comunicato ufficiale del Consiglio Europeo.

“Le reti di sicurezza sono in atto nell’area dell’euro e nell’UE. Nell’area dell’euro, il MES è dotato di strumenti che potrebbero essere utilizzati, se necessario, in modo adattato alla natura dello shock simmetrico causato da COVID 19. Proponiamo di istituire un sostegno di crisi pandemica, basato sull’esistente precauzione ECCL linea di credito e adattata alla luce di questa specifica sfida, quale garanzia pertinente per gli Stati membri dell’area dell’euro colpiti da questo shock esterno. Sarebbe disponibile per tutti gli Stati membri dell’area dell’euro durante questi periodi di crisi, con condizioni standardizzate concordate in anticipo dagli organi direttivi del MES, che riflettano le sfide attuali, sulla base di valutazioni iniziali delle istituzioni europee. L’unico requisito per accedere alla linea di credito sarà che gli Stati membri dell’area dell’euro che richiedono assistenza si impegnino a utilizzare questa linea di credito per sostenere il finanziamento interno dell’assistenza sanitaria diretta e indiretta, i costi relativi alla cura e alla prevenzione dovuti alla crisi COVID 19. Seguiranno le disposizioni del Trattato MES. L’accesso concesso sarà il 2% del PIL del rispettivo membro alla fine del 2019, come parametro di riferimento. Con un mandato dei leader, ci impegneremo a rendere questo strumento disponibile entro due settimane, nel rispetto delle procedure nazionali e dei requisiti costituzionali. La linea di credito sarà disponibile fino alla fine della crisi di COVID 19. Successivamente, gli Stati membri dell’area dell’euro rimarranno impegnati a rafforzare i fondamentali economici e finanziari, coerentemente con i quadri di coordinamento e sorveglianza economica e fiscale dell’UE, compresa l’eventuale flessibilità applicata dalle competenti istituzioni dell’UE. Lo strumento per la bilancia dei pagamenti può fornire sostegno finanziario agli Stati membri che non hanno adottato l’euro. Dovrebbe essere applicato in un modo che tenga debitamente conto delle circostanze speciali dell’attuale crisi. 

L’Italiano Paolo Gentiloni scrive su Twitter:” #Eurogruppo ha trovato l’accordo. Un pacchetto di dimensioni senza precedenti per sostenere il sistema sanitario, la cassa integrazione, la liquidità alle imprese e il Fondo per un piano di rinascita. L’Europa è #solidarietà”

Il MES è regolato dalla legislazione internazionale e ha sede in Lussemburgo. Il fondo emette prestiti (concessi a tassi fissi o variabili) per assicurare assistenza finanziaria ai paesi in difficoltà e acquista titoli sul mercato primario (contemporaneamente all’attivazione del programma Outright Monetary Transaction), ma a condizioni molto severe. Queste condizioni rigorose “possono spaziare da un programma di correzioni macroeconomiche al rispetto costante di condizioni di ammissibilità predefinite” (art. 12). Potranno essere attuati, inoltre, interventi sanzionatori per gli stati che non dovessero rispettare le scadenze di restituzione i cui proventi andranno ad aggiungersi allo stesso MES. È previsto, tra le altre cose, che “in caso di mancato pagamento, da parte di un membro dell’Esm, di una qualsiasi parte dell’importo da esso dovuto a titolo degli obblighi contratti in relazione a quote da versare […] detto membro dell’Esm non potrà esercitare i propri diritti di voto per l’intera durata di tale inadempienza” (art. 4, c. 8).

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