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Fridays For Future è apartitico o apolitico? La smentita del movimento e la replica di Sarah Brizzolara

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Pubblichiamo di seguito il comunicato ufficiale di FFF del 19 gennaio e la replica arrivata alla nostra mail nella giornata di oggi.

Il comunicato FFF

Milano 19/01/2020. “FFF non sostiene alcun partito e nessuno schieramento politico. Ma scendere in piazza e chiedere azione e giustizia climatica è senza dubbio fare politica!”. 

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Questa è la risposta ad una FAQ presente sul nostro sito https://fridaysforfutureitalia.it/.”

E’ quanto si legge in un comunicato firmato Fridays For Future Italia e Fridays For Future Milano.

“Scopo del movimento ambientalista e sociale Fridays For Future è rendersi promotore e facilitatore della comunicazione tra scienziati e politici, e tra scienziati e popolazione, mettendo in primo piano una questione centrale: la crisi climatica ed ecologica, un’emergenza gravissima da affrontare con urgenza, responsabile anche della pandemia da Covid-19. Fulcro centrale del nostro movimento è la richiesta a tutti i governi del raggiungimento a livello globale dello 0 netto di emissioni climalteranti nel 2050 (e in Italia nel 2030), al fine di contenere l’aumento della temperatura terrestre entro +1.5 gradi; inoltre, si richiede che la transizione energetica venga attuata su scala mondiale secondo il principio della giustizia climatica.⠀

Fridays For Future non sostiene alcun partito, né fa endorsement a candidati politici: questo aspetto non è solo una nostra linea guida, ma anche la premessa basilare che caratterizza il nostro movimento. FFF è svincolato da ogni logica partitica, rimanendo libero senza rischiare di essere strumentalizzato.

Date queste premesse, ne consegue che Fridays For Future – sia come movimento in generale che come gruppo locale di Milano – non sostiene la ricandidatura di Beppe Sala a sindaco. Tantomeno sostiene la sua lista civica e l’apertura di quest’ultima ai Verdi, come viene invece affermato nell’articolo di Ilaria Carra pubblicato su Repubblica Milano in data 12 Gennaio 2021. Ci rallegriamo del fatto che un politico come Sala nel suo programma elettorale abbia incluso tra i punti principali la causa climatica/ambientale, decidendo di puntare sull’ambiente e sui giovani, il cui futuro è sempre più messo in pericolo dalla crisi ecologica. Tuttavia, non possiamo accettare che il nome di Fridays For Future venga utilizzato per propaganda personale da persone che sosterranno la lista civica di Sala. 

Facciamo particolare riferimento a Sarah Brizzolara, le cui dichiarazioni a nome di FFF – non preventivamente concordate col movimento e dunque strettamente personali – hanno dato luogo a una comunicazione scorretta e fuorviante. Smentiamo quanto riportato dall’articolo di Repubblica, sottolineando che Sarah Brizzolara non fa parte e tantomeno rappresenta FFF – né locale né in generale –  e non è dunque da considerarsi una nostra portavoce o attivista, né può essere intervistata come tale. 

Scendere in piazza con un cartello e partecipare alle iniziative di FFF non rende automaticamente portavoci riconosciuti del movimento, che invece sceglie attraverso il consenso in autogestione. Come singolo cittadino, ogni attivista di FFF è libero/libera di esprimere preferenze politiche e di partito, ed eventualmente candidarsi in una lista; così come è liber* di rilasciare dichiarazioni sul tema ambientale. In tal caso, però, la sua opinione è da intendersi come strettamente personale e non rappresentante il movimento.

Chiudiamo sottolineando ancora una volta che il movimento ambientalista FFF non aderisce ad alcun partito. Chiunque si candidi politicamente non può rappresentare il movimento, né tantomeno fare dichiarazioni in suo nome.”

La replica di Sarah Brizzolara giunta alla nostra mail.

“Sono Sarah Brizzolara.
Ho letto il vostro articolo che parla di me e dei Fridays For Future e vi chiederei per completezza verso i vostri lettori di pubblicare anche la mia “versione dei fatti”:

Non sono certo la portavoce dei Fridays e nemmeno l’articolo di Repubblica a cui si fa riferimento ha detto questo. Però sono una attivista. Una di quelle che è stata in piazza sempre, a volte anche da sola. E ho il diritto di dire la mia opinione come attivista.

Il mio punto di vista politico non l’ho mai nascosto, anzi ho provato in ogni occasione a ribadire che il movimento non deve certamente diventare strumento di un partito ma deve prendere posizione, perché essere equidistanti è una colpa. La stessa Greta non è stata equidistante negli appuntamenti che contano.

Dialogare con la Politica non è un male e non ci si sporca. Così la penso io. Anzi è necessario se vogliamo ottenere dei risultati.

Nelle assemblee di Friday abbiamo discusso tante volte di questo e certi atteggiamenti hanno allontanato tante persone, proprio perché qualcuno vuole imporre agli altri cosa può dire o cosa no.

Abbiamo però da preoccuparci di questioni un po’ più importanti di un titolo o di chi viene intervistato. Ognuno porti la sua acqua a questo grande fiume. Con le sue capacità e con i suoi limiti.”

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