Al sì del Senato al decreto Milleproroghe si è accompagnata anche la grave frattura all’interno del partito di Gianfranco Fini, Futuro e libertà. Il senatore Giuseppe Menardi ha infatti annunciato di ritornare nella maggioranza. Il neocapogruppo Pasquale Viespoli oggi ha disposto di votare contro al decreto Milleproroghe, ma solo 3 su 10 si sono attenuti al suo suggerimento. Altri cinque senatori, tra cui Menardi, hanno deciso di ignorare l’indicazione non presentandosi al voto.
Il senatore Menardi ha spiegato le motivazioni della sua uscita dal partito: “Non ho partecipato al voto questa mattina per sottolineare che, per quanto mi riguarda, l’esperienza del Fli al Senato si è conclusa, perchè si è concluso un percorso politico nel quale avevo sperato. Insomma, la santa alleanza del tutti contro Berlusconi con la bava alla bocca non fa per me”. Il gruppo del Fli al Senato, mancando dei 10 componenti, ora rischia lo scoglimento.