Tag: Gimme5

Gimme5 è la soluzione digitale per la gestione del denaro che permette di mettere da parte piccole somme attraverso smartphone e di investirle in un fondo comune di investimento. Non esistono obblighi o vincoli, e, esattamente come accade per un salvadanaio tradizionale, ogni utente è libero di decidere se e quando aggiungere nuovi risparmi o chiederne il rimborso. Dalla prima sottoscrizione, al controllo costante della propria posizione, fino all’operatività successive, tutto avviene tramite app o sito. Per qualsiasi dubbio o necessità, un team di supporto è sempre a disposizione attraverso una molteplicità di canali (numero verde, indirizzo e-mail, Whatsapp, Messenger, chat). ZERO commissioni di attivazione, ZERO costi per l’account, solo 1 euro per ogni rimborso (indipendentemente dalla somma rimborsata). Gimme5 si basa sul principio dell’investimento per obiettivi: ogni utente può impostare da 1 a 5 obiettivi di risparmio (ad esempio: un viaggio, la casa nuova o l’università dei figli). Gimme5 offre infine la possibilità di impostare forme di accantonamento automatiche e di condividere i propri obiettivi con amici e parenti, in modo che sia possibile ricevere un contributo direttamente per il proprio obiettivo. Dal 2013 a oggi, Gimme5 ha coinvolto più di 500.000 utenti, raccogliendo oltre 130 milioni di euro di risparmi, utili a raggiungere più di 30.000 obiettivi impostati.

  • Sondaggio Gimme5: il risparmio è la prima vittima dell’inflazione, ma la finanza smart può offrire un supporto decisivo

    • L’aumento del costo del denaro si conferma al primo posto tra i fattori che ostacolano il risparmio individuale. Complice l’inflazione, la maggioranza degli intervistati, pur considerandolo fondamentale, non riesce effettivamente a risparmiare con costanza
    • Donne penalizzate da gender gap e discontinuità lavorativa: nonostante siano più parsimoniose degli uomini, solo il 32% delle intervistate riesce a mettere da parte del denaro in modo sistematico
    • Generi alimentari e abitazione sono ai primi posti tra le voci di spesa delle famiglie italiane, seguiti solo con largo stacco da svago, trasporti, shopping e spese dedicate alla famiglia
    • La finanza personale resta ancora un tabù da affrontare tra le mura domestiche o con il partner, mentre la metà degli intervistati non adotta un budget mensile e impiega meno di 30 minuti a settimana per monitorare le spese
    • Risparmiare in modo intelligente, attraverso strumenti digitali di finanza personale, fa la differenza: il 37% del campione ammette che la “funzione obiettivo” disponibile con Gimme5 è stata determinante per accantonare una quota delle proprie entrate, mentre gli automatismi di risparmio hanno agevolato il 42% degli intervistati

    Milano, 10 gennaio 2024 – Oltre ad essere stata la protagonista indiscussa delle prime pagine dei giornali, nel 2023 l’inflazione ha giocato un ruolo decisivo nelle scelte di spesa e risparmio degli italiani. Secondo un sondaggio anonimo condotto su un campione rappresentativo di clienti di Gimme5 – la soluzione digitale che permette di accantonare piccole somme attraverso smartphone e investirle in fondi comuni – l’aumento dei prezzi si conferma al primo posto tra i fattori che ostacolano il risparmio individuale (50,8%), seguito dalle emergenze finanziarie impreviste (34,1%), dall’assenza di disponibilità economiche (31,4%), dal mancato controllo delle spese (21,3%) e, infine, dagli acquisti d’impulso (16,3%).

    Nonostante la stragrande maggioranza degli intervistati (79%) consideri il risparmio fondamentale, la percentuale di chi riesce effettivamente a risparmiare con costanza non è alta (54%). A fare più fatica sono i GenZ (42%) le donne (32%), le più penalizzate da gender gap e discontinuità lavorativa. Il 46% del campione risparmia solo saltuariamente: il 26% se necessario, il 20% raramente o mai.

    Del resto, la maggioranza del campione (70%) dichiara di spendere in modo moderato, mentre solo il 23% si ritiene parsimonioso: insieme ai Late Millennials, le donne si confermano le più attente, con un 24% di “parsimoniose” rispetto al 21% degli uomini; all’estremo opposto i GenZ (8% di parsimoniosi) sono i più inclini a spendere, forse perché meno gravati da obblighi familiari o con stipendi più risicati. Generi alimentari (56,6%) e abitazione (48,4%) sono ai primi posti tra le voci di spesa delle famiglie italiane, seguiti solo con largo stacco da svago (20,5%), trasporti (15,5%), shopping (13,6%) e spese dedicate alla famiglia (9,7%).

    Analizzando le modalità di gestione di entrate e uscite, si nota come la scarsa educazione finanziaria causi inefficienze in termini di finanza personale: oltre la metà degli intervistati non adotta ancora un budget mensile (51,4%) e impiega meno di 30 minuti a settimana per monitorare le spese (55%), attraverso funzioni dedicate sul conto corrente (42,6%), fogli di calcolo (28,7%), app ad hoc (22,5%) o, addirittura, carta e penna (6,2%). Da notare come, all’alba del 2024, la finanza personale resti ancora un tabù, da affrontare solo tra le mura domestiche (per il 65% degli intervistati) o con il partner (28%). Sul lavoro o con gli amici se ne parla poco (rispettivamente nel 36% e 31,9% dei casi) e ancor meno a scuola (2,3%). Nonostante questo, il 59% del campione afferma di avere buone conoscenze legate a tecniche di risparmio e il 33% addirittura ottime, risparmiando non appena riceve lo stipendio (38,4%) o con regolarità ogni settimana (30,6%).

    Gran parte del campione intervistato accantona in modo intelligente: il 51% utilizza in modo sistematico strumenti smart come il salvadanaio digitale di Gimme5, il 18% un conto dedicato, separato da quello riservato alle spese. Per il 40% il salvadanaio smart si è rivelato fondamentale per la gestione del denaro nell’ultimo anno: in particolare, il 37% ammette che la “funzione obiettivo”, che consente di impostare da 1 a 5 obiettivi di risparmio per ogni utente, è stata determinante per accantonare una quota delle proprie entrate, mentre gli automatismi di risparmio hanno agevolato il 42% degli intervistati. Resta, ad ogni modo, una fetta (30,6%) che risparmia solo a fine mese, con il rischio di non avanzare nulla dopo aver sostenuto le spese e c’è ancora chi utilizza per il risparmio lo stesso conto destinato alle spese (25%) o, addirittura, un salvadanaio tradizionale (6%), ma il sondaggio conferma quanto gli strumenti smart di finanza personale possano offrire un importante supporto alla gestione delle spese e alla sistematicità del risparmio, oltre che all’educazione finanziaria.

  • Giovani e investimenti: sempre più ESG, a partire da piccole cifre

    Giovani e investimenti: sempre più ESG, a partire da piccole cifre

    ·         La domanda di prodotti di investimento sostenibili è destinata a crescere notevolmente nei prossimi anni: entro il 2026 gli asset ESG raggiungeranno i 34.000 miliardi di dollari, il 21,5% delle masse gestite a livello globale

    ·         Dall’analisi della base clienti Gimme5, emerge come in un solo anno, tra il 2021 e il 2022, gli utenti che hanno scelto fondi ESG in piattaforma siano cresciuti del 67%. Circa un quarto di tutti i clienti ha scelto di mettere in moto i propri risparmi attraverso uno dei fondi ESG che Gimme5 ha da poco lanciato insieme a Vanguard

    ·         Sembra che gli utenti che adottano soluzioni ESG abbiano un miglior livello di educazione finanziaria: chi attiva fondi ESG diversifica il proprio investimento in almeno due fondi nel 39% in più dei casi, rispetto a chi non attiva fondi sostenibili

    ·         Avere un obiettivo concreto di risparmio è funzionale al raggiungimento di un risultato e gli investitori ESG ne sono consapevoli: la percentuale di chi imposta un obiettivo di risparmio tramite Gimme5 è del 12% superiore tra chi investe in un fondo ESG rispetto al totale degli utenti

    ·         Sono i giovani i più propensi ad adottare un approccio responsabile agli investimenti: il 50% di chi sceglie fondi sostenibili in app appartiene alla generazione dei Millennials e il 27% alla GenZ.

    Milano, 26 giugno 2023 – Ogni giorno si prendono scelte che riguardano salute, alimentazione, viaggi e acquisti, ma negli ultimi anni si è diffusa sempre di più la consapevolezza del fatto che tali scelte non riguardino soltanto il nostro stile di vita, ma condizionino anche la società e l’ambiente in cui viviamo e che quindi svolgano un ruolo fondamentale nel plasmare il nostro futuro e quello delle prossime generazioni. Il settore della finanza non si è fatto cogliere impreparato di fronte a questo crescente interesse dell’opinione pubblica verso la sostenibilità e oggi scegliere soluzioni di investimento ESG significa supportare imprese che adottano pratiche sostenibili e responsabili, valutate dagli analisti in base al loro impatto su ambiente, società e governance.

    Le ultime ricerche a livello globale segnalano come la rivoluzione sostenibile sia soltanto all’inizio e la domanda di prodotti ESG sia destinata a crescere notevolmente nei prossimi anni: secondo PwC, entro il 2026 gli asset ESG raggiungeranno i 34.000 miliardi di dollari, il 21,5% delle masse gestite a livello globale.

    Per l’industria del risparmio gestito è quindi fondamentale promuovere un approccio responsabile agli investimenti, che devono generare non soltanto un ritorno in termini finanziari, ma anche un impatto positivo tangibile in termini ambientali e sociali: ne è convinta Gimme5soluzione digitale che permette di accantonare piccole somme attraverso smartphone e investirle in fondi comuni, che ha da poco ampliato la sua offerta ESG, integrando alcuni fondi Made with Vanguard, leader mondiale nell’asset management.

    Identikit dell’investitore responsabile

    Dall’analisi della base clienti Gimme5, emerge come in un solo anno, tra il 2021 e il 2022, gli utenti che hanno scelto fondi ESG in piattaforma siano cresciuti del 67% e come l’interesse verso gli investimenti sostenibili sia ancora più marcato tra i nuovi arrivati: il 45% di chi è diventato cliente negli ultimi sei mesi possiede un fondo ESG, contro solo il 10% di chi è diventato cliente negli ultimi due anni. La propensione agli investimenti ESG è cresciuta in modo significativo dopo l’ingresso dei due fondi Made with Vanguard nella proposition Gimme5, a ottobre 2022, tanto che circa un quarto di tutti i clienti Gimme5 ha scelto di mettere in moto i propri risparmi attraverso un fondo Made with Vanguard (AcomeA Strategia Crescita o AcomeA Strategia Moderata).

    Inoltre, sembra che gli utenti che adottano soluzioni ESG abbiano un miglior livello di educazione finanziaria e siano più consapevoli dell’importanza del principio di diversificazione degli investimenti: chi attiva fondi ESG diversifica il proprio investimento in almeno due fondi nel 39% in più dei casi, rispetto a chi non attiva fondi sostenibili.

    Sempre a livello di educazione finanziaria, avere un obiettivo concreto di risparmio è funzionale al raggiungimento di un risultato e gli investitori ESG ne sono consapevoli: la percentuale di chi imposta un obiettivo di risparmio tramite Gimme5 è del 12% superiore tra chi investe in un fondo ESG rispetto al totale degli utenti e, addirittura, del 28% superiore se si osserva chi sceglie i fondi Made with Vanguard. Tra chi sceglie uno dei fondi Made with Vanguard, il 37% ha impostato due obiettivi di risparmio e il 24% addirittura tre, a conferma del fatto che si tratta di utenti consapevoli e bene informati che applicano correttamente il principio della diversificazione. I fondi che promuovono criteri ESG sono utilizzati soprattutto in vista di obiettivi come viaggi (10%) e acquisto della prima casa (7%), da raggiungere in un orizzonte temporale di medio termine, tre anni e mezzo circa, a dimostrazione del fatto che gli utenti ESG siano anche consapevoli del valore aggiunto che investire nel tempo porta, oltre che ai risparmi, anche all’ambiente e alla società.

    Dall’analisi Gimme5 emerge, infine, come sianole nuove generazioni quelle più propense ad adottare un approccio responsabile agli investimenti: il 50% di chi sceglie fondi sostenibili in app appartiene alla generazione dei Millennials e il 27% alla GenZ. Sono gli uomini i più attenti alla propria “impronta” sostenibile: optano per fondi sostenibili nel 2% dei casi in più rispetto alle donne, mentre a livello geografico circa il 50% dei fondi ESG sono adottati da residenti del Nord Italia.

  • Estate alle porte: come risparmiare per non dover rinunciare alle vacanze

    Estate alle porte: come risparmiare per non dover rinunciare alle vacanze

    • Dopo anni di limitazioni agli spostamenti, nel post-pandemia gli italiani sono tornati a viaggiare e sono i primi in Europa per numero di viaggiatori che prevedono di incrementare, o comunque di non limitare, i propri spostamenti nel 2023
    • A fronte di un’inflazione elevata, che porterà rialzi fino al 21% per una settimana di ferie, il 66% degli italiani si dice disposto a ridurre la frequenza o limitare la durata dei propri viaggi pur di non rinunciare a comfort e qualità della sistemazione
    • Per non farsi cogliere impreparati dal conto più salato che le vacanze ci presenteranno è bene cominciare a risparmiare in anticipo e, soprattutto, avere in mente un obiettivo concreto, con destinazione, tempistiche e spostamenti il più possibile chiari, come emerge dall’ultima indagine sugli utenti di Gimme5
    • Il viaggio è un obiettivo di risparmio che accomuna trasversalmente diverse generazioni di italiani, da Nord a Sud, che, soprattutto a inizio anno, cominciano a risparmiare in vista delle ferie estive: il 34% degli obiettivi Viaggio impostati su Gimme5 vengono creati tra gennaio e marzo e nel 38% dei casi ci si aspetta di raggiungerli entro l’estate successiva
    • Il viaggio dei sogni non è sicuramente economico: costa, in media, 2.700€, una cifra importante che i risparmiatori di Gimme5 vogliono accantonare probabilmente in vista di un viaggio esotico, una vacanza lunga o di lusso

    Milano, 30 maggio 2023 – Dopo anni di limitazioni agli spostamenti, nel post-pandemia gli italiani sono tornati a viaggiare (+89% di turisti previsti per quest’anno rispetto al +85% del 2022) e, secondo l’ultimo Osservatorio EY Future Travel Behaviours, sono i primi in Europa per numero di viaggiatori che prevedono di incrementare, o comunque di non limitare, i propri spostamenti nel 2023.

    Tuttavia, l’aumento del costo della vita in Italia non potrà non avere un impatto anche sul turismo: l’inflazione elevata, arrivata in aprile all’8,3% su base annua, e la domanda in aumento dopo gli stop forzati degli ultimi anni, fanno lievitare i prezzi, con rialzi dal 9% al 21% per una settimana di ferie in Italia, secondo le stime di Federconsumatori. In particolare, sono più contenuti (9%) gli aumenti di prezzo per chi sceglie come meta la montagna, mentre il rialzo è del 17% per le vacanze al mare e, addirittura, del 21% per chi sceglie di concedersi il lusso di una crociera. Discorso a parte meritano i voli aerei che, da soli, hanno subito un rincaro tra il 31% e il 34% anno su anno, con punte del +45% per le tratte internazionali.

    Di fronte a una possibile nuova impennata dell’inflazione, però, il 66% degli italiani intervistati da EY si dice disposto a ridurre la frequenza o limitare la durata dei propri viaggi pur di non rinunciare a comfort e qualità della sistemazione.

    Risparmiare per obiettivi contro il caro vacanze

    Gli italiani non sono quindi disposti a rinunciare alle ferie, ma quest’estate saranno costretti a spendere una cifra quanto mai elevata: per questo è bene cominciare a risparmiare in anticipo, avendo il più possibile chiari destinazione, tempistiche e spostamenti. La definizione di un obiettivo concreto, infatti, incentiva a destinare con costanza parte delle proprie entrate a un progetto futuro e gli italiani ne sono consapevoli: lo conferma un’indagine diGimme5 – il salvadanaio digitale per la gestione del risparmio che permette di accantonare piccole o grandi somme, a partire da 1 euro, attraverso smartphone e investirle in fondi comuni di investimentoattraverso funzioni smart come obiettivi e automatismi – da cui emerge che per il 67,7% degli utenti porsi un obiettivo concreto di risparmio è funzionale al raggiungimento del risultato.

    Tra gli obiettivi per cui si risparmia ci sono sicuramente i viaggi, a cui è dedicato il 16% degli oltre 50mila obiettivi impostati con Gimme5, che, nei dieci anni dalla sua nascita, ha aiutato i suoi utenti a mettere da parte complessivamente oltre 8 milioni di euro per le proprie vacanze. Sul totale degli utenti che hanno impostato almeno un obiettivo di risparmio in app, il 20% è un “viaggiatore lungimirante” che ha deciso di fissare un obiettivo per mettere da parte la cifra necessaria a partire. Il viaggio dei sogni, però, non è sicuramente economico: costa, in media, 2.700€, una cifra importante che i risparmiatori di Gimme5 vogliono accantonare probabilmente in vista di un viaggio esotico, una vacanza lunga o di lusso. Il 55% degli obiettivi è sotto i 1.500€, il 22% tra i 1.500 e i 3.000€, il 24% oltre i 3.000€.

    Viaggiare è una passione che accomuna trasversalmente diverse generazioni di italiani: chi risparmia di più per le vacanze è la GenX (22%), seguita da Millennials e Boomers (entrambi al 20%) e GenZ (18%). Sono soprattutto le donne a fissare in app l’obiettivo Viaggio (+6% rispetto agli uomini), mentre, rispetto all’area geografica di provenienza, c’è una sostanziale omogeneità tra abitanti di Centro (20%), Sud (20%) e Nord (19%) Italia. È interessante anche notare che, tra coloro che risparmiano per un viaggio, la stragrande maggioranza sembra risparmiare per questo unico obiettivo: l’82% ha un solo obiettivo di risparmio, il 9% ne ha due e solo il 5% ne ha tre.

    L’inizio dell’anno è il periodo preferito dagli italiani per sognare e progettare le ferie estive e, di conseguenza, anche per iniziare a risparmiare in vista di possibili viaggi: il 34% degli obiettivi Viaggio impostati su Gimme5 vengono creati tra gennaio e marzo e nel 38% dei casi ci si aspetta di raggiungerli in estate, tra giugno e agosto, in un orizzonte temporale medio di 497 giorni.

    I risparmiatori di Gimme5, probabilmente anche grazie alla fruizione dei contenuti di educazione finanziaria disponibili in app, nella maggior parte dei casi prendono scelte di risparmio consapevoli e, per raggiungere obiettivi di breve termine come può essere un viaggio, nel 49% dei casi investono in strumenti obbligazionari, con un livello di rischio medio-basso.

  • INDAGINE GIMME5: COME RISPARMIANO E INVESTONO LE NUOVE GENERAZIONI? 💰

    INDAGINE GIMME5: COME RISPARMIANO E INVESTONO LE NUOVE GENERAZIONI? 💰

    Quale impatto ha avuto il 2022 sulla gestione delle loro finanze?

    • Le nuove generazioni sono quelle più interessate a strumenti di investimento smart, anche se il benessere finanziario, e di conseguenza la quota di reddito risparmiata, aumenta con l’avanzare dell’età
    • La propensione al rischio aumenta al crescere dell’età: gli investimenti azionari sono scelti infatti solo dall’8,3% della GenZ contro il 23,1% degli Anziani, in contrasto con la best-practice che vorrebbe il livello di rischiosità degli investimenti coerente con l’orizzonte temporale a disposizione
    • Dopo lo scoppio della guerra in Ucraina in febbraio, i giovani hanno dimostrato un miglior controllo dell’emotività anche a fronte della forte volatilità dei mercati, tanto che la differenza della raccolta netta tra Millennials e Boomers è del 187%

    Milano, 21 dicembre 2022 – Sono sempre di più i giovani che si approcciano al mondo della finanza.  Gimme5, soluzione digitale che permette di accantonare piccole somme attraverso smartphone e investirle in fondi comuni, ha analizzato i loro comportamenti di risparmio e investimento per scoprire se e quanto un anno complesso come quello che sta per concludersi abbia impattato sulla gestione delle loro finanze.

    Dall’indagine condotta sulla base clienti Gimme5 emerge come, nel corso dell’ultimo anno, il 47% dei nuovi iscritti appartenga alla Generazione Y (quella dei Millennials, cioè i nati tra il 1981 e il 1996) e il 42% appartenga alla Generazione Z (nati dal 1997 in poi). Dunque, le nuove generazioni rimangono quelle più interessate a strumenti di investimento smart,anche se il benessere finanziario degli utenti, e di conseguenza la quota di reddito risparmiata, aumenta con l’avanzare dell’età, tanto che la generazione dei Boomers detiene un capitale del 203% più consistente rispetto a quello dei Millennials.

    Le giovani donne risparmiano meno dei coetanei uomini e i loro salvadanai digitali sono più piccoli, in media, del 28%, con punte del 54% tra le giovanissime della GenZ, anche se la forbice dei portafogli si riduce al crescere dell’età (al 16% tra gli Anziani, i nati prima del 1945). Andando avanti con gli anni cresce però l’interesse delle donne verso i temi finanziari e il divario tra i generi si riduce, passando dal 72,8% della Gen Z, al 65,1% dei Millennials, al 39,8% dei Boomers.

    Per cosa risparmiano giovani e giovanissimi?

    Nonostante un anno complicato sui mercati come quello che si sta per concludere, i giovani non si sono fatti scoraggiare:

    gennaio è stato il mese in cui sono stati fissati più obiettivi di risparmio e nel 2022 sono cresciuti, complessivamente, sia l’importo medio (+11% rispetto al 2021), che l’orizzonte temporale medio degli obiettivi (+37% rispetto al 2021), a testimonianza di un approccio sempre più consapevole e informato per controllare l’emotività. L’obiettivo preferito dai giovani rimane il viaggio, indicato dall’11% dei Millennials e dal 10% dei GenZ, e per partire in estate si inizia a risparmiare da gennaio, il mese in cui vengono aperti più obiettivi “Viaggio” tramite Gimme5, per un ammontare medio di poco più di 300 euro a obiettivo.

    I giovani sono sempre più inclini a sfruttare strumenti smart e digitali per la gestione delle proprie finanze: rispetto al 2021 il capitale accumulato grazie all’utilizzo di regole automatiche è aumentato del 59%, con una crescita del numero di investimenti tramite impostazioni di regole del 56%. Sono gli uomini, più delle donne, a ricorrere agli automatismi di risparmio (3% in più), anche se il trend tra le clienti donne cresce più velocemente (+108% contro il +94% degli uomini).

    Natale e compleanno sono le occasioni preferite dai giovani per impostare le regole “Date Speciali”, la funzione di Gimme5 che consente di risparmiare in automatico una somma predefinita (per il 25 dicembre la somma media accantonata in automatico è di €40).

    Anche legare le proprie abitudini di risparmio all’attività fisica si dimostra un’opzione di successo per le nuove generazioni, in particolare nei mesi più caldi dell’anno (da maggio a settembre), quando vengono messi da parte in media 10 euro ogni 115.000 passi, traguardo che si raggiunge all’incirca in 20 giorni.

    Giovani sì, ma poco inclini al rischio

    La propensione al rischio aumenta al crescere dell’età: gli investimenti azionari sono scelti infatti solo dall’8,3% della GenZ contro il 23,1% degli Anziani. Questo risultato è probabilmente frutto della maggiore educazione finanziaria che si acquisisce con l’età, ma contrasta con la best-practice che vorrebbe il livello di rischiosità degli investimenti coerente con l’orizzonte temporale a disposizione.

    Le donne sono più prudenti degli uomini quando si tratta di investire: gli investimenti azionari sono scelti solo dal 9,3% delle clienti donne, contro il 12% degli uomini, mentre quelli obbligazionari sono selezionati dal 45,6% delle donne rispetto al 30,4% degli uomini.

    I giovani hanno quindi ancora molta strada da percorrere per comprendere a pieno come ottimizzare la gestione dei propri risparmi in base alle opportunità offerte dagli strumenti finanziari e dall’interesse composto, anche se un buon punto di partenza sembra essere il loro controllo dell’emotività nei periodi di maggior volatilità dei mercati: dopo lo scoppio della guerra in Ucraina in febbraio, infatti, i giovani si sono dimostrati più inclini a mantenere la calma, tanto che la differenza della raccolta netta tra Millennials e Boomers è del 187%.

  • MONDIALI 2022: I RISPARMIATORI DIGITALI NON STANNO IN PANCHINA

    MONDIALI 2022: I RISPARMIATORI DIGITALI NON STANNO IN PANCHINA

    A cura di Gimme5, soluzione digitale che permette di accantonare piccole somme attraverso smartphone e investirle in fondi comuni

    Milano, 5 dicembre 2022 – Italia grande assente ai Mondiali di calcio 2022 che si stanno disputando in questi giorni in Qatar. La Nazionale Azzurra, una delle più titolate del mondo, ci ha ormai abituati a un’altalena di emozioni: a distanza di soli otto mesi dalla vittoria contro l’Inghilterra che ci ha incoronati campioni d’Europa 2020, nel marzo 2022 manca clamorosamente la qualificazione ai mondiali per la seconda volta consecutiva.

    Dopo le vittorie del 1982 del 2006, quando i ragazzi allenati da Marcello Lippi batterono la Nazionale francese in finale ai calci di rigore, gli Azzurri non sono mai più riusciti a guadagnare il primo posto in un campionato mondiale. Dal momento che, però, il calcio resta lo sport più amato e partecipato di sempre dagli italiani, esiste un modo per mettere a frutto questa passione: associare le proprie abitudini di risparmio e investimento a ciò che amiamo è, infatti, un metodo strategico per rendere più dinamico e divertente qualcosa che viene spesso considerato noioso e complesso.

    Risparmiare con la Nazionale

    Rendere l’investimento un’attività divertente e costante nel tempo è la missione di Gimme5, che dà la possibilità di investire i propri risparmi a partire da 5 euro in fondi comuni d’investimento,  senza obblighi o vincoli e in modo smart: per raggiungere i propri obiettivi di risparmio è possibile attivare delle regole automatiche, come “Sport”, che permette  di accantonare una somma a scelta a ogni vittoria della propria squadra del cuore di calcio o basket.

    Ipotizziamo, ad esempio, di aver messo da parte 20 euro per ogni gol della Nazionale durante tutte le partite di qualificazione e di finale dei Mondiali di calcio, a partire dal 1982 fino alla partita contro la Macedonia del Nord dello scorso marzo. Ebbene, dopo questo lasso di tempo, la somma accantonata avrebbe un valore nominale di ben € 4.340.

    Se la somma accantonata fosse stata di 50 euro per ogni rete segnata, ad oggi il proprio capitale avrebbe addirittura un valore nominale di 10.850 euro.

    Purtroppo, però, occorre fare i conti con il potere erosivo dell’inflazione, che porta ad un aumento generalizzato dei prezzi di beni e servizi e determina quindi una riduzione del potere di acquisto del denaro faticosamente messo da parte. Ipotizzando un’inflazione annua del 2% (il target della BCE), nella prima ipotesi di risparmio (20 euro per ogni gol), il valore reale della somma risparmiata sarebbe di € 3.017, nella seconda ipotesi varrebbe € 7.542, con una perdita di valore in entrambi i casi del 30%.

    Combattere il carovita investendo

    Se, invece di limitarsi a mettere da parte una certa somma per ogni gol segnato dalla Nazionale, la stessa somma fosse stata investita nel tempo si sarebbe ottenuto tutt’altro risultato.

    Dato l’orizzonte temporale di lungo periodo, per sfruttare al meglio la legge del rischio-rendimento, l’investimento più adatto è di tipo azionario. Ai fini della simulazione è stato considerato il rendimento medio annualizzato espresso in termini reali (al netto dell’inflazione del 2% annua) del 5,3% per le azioni globali (dati del “Credit Suisse Global Investment Returns Yearbook 2020”, Credit Suisse, London Business School).

    A questo tasso di rendimento, nel caso in cui si fossero investiti 20 euro per ogni gol della Nazionale a partire dal 1982, nel 2022 si avrebbe a disposizione un tesoretto di ben € 14.206, con un guadagno del 371% rispetto al risparmio reale. Nel caso si fossero investiti 50 euro, ad oggi si avrebbe un portafoglio di € 35.515, anche qui con un guadagno del 371% rispetto al risparmio reale.

    Grazie all’investimento, infatti, non solo si può sconfiggere il potere erosivo dell’inflazione, ma si può anche beneficiare della forza dell’interesse composto: grazie all’accumulo di interessi su interessi, il capitale cresce in modo esponenziale.

    Gimme5

    Gimme5 è la soluzione digitale per la gestione del denaro che permette di mettere da parte piccole somme attraverso smartphone e di investirle in un fondo comune di investimento. Non esistono obblighi o vincoli, e, esattamente come accade per un salvadanaio tradizionale, ogni utente è libero di decidere se e quando aggiungere nuovi risparmi o chiederne il rimborso. Dalla prima sottoscrizione, al controllo costante della propria posizione, fino all’operatività successive, tutto avviene tramite app o sito. Per qualsiasi dubbio o necessità, un team di supporto è sempre a disposizione attraverso una molteplicità di canali (numero verde, indirizzo e-mail, Whatsapp, Messenger, chat). ZERO commissioni di attivazione, ZERO costi per l’account, solo 1 euro per ogni rimborso (indipendentemente dalla somma rimborsata). Gimme5 si basa sul principio dell’investimento per obiettivi: ogni utente può impostare da 1 a 5 obiettivi di risparmio (ad esempio: un viaggio, la casa nuova o l’università dei figli). Gimme5 offre infine la possibilità di impostare forme di accantonamento automatiche e di condividere i propri obiettivi con amici e parenti, in modo che sia possibile ricevere un contributo direttamente per il proprio obiettivo. Dal 2013 a oggi, Gimme5 ha coinvolto più di 500.000 utenti, raccogliendo oltre 130 milioni di euro di risparmi, utili a raggiungere più di 30.000 obiettivi impostati.

  • ITALIANI ATTENTI AL RISPARMIO MA PREZZI ALLE STELLE E INFLAZIONE LI OSTACOLANO. INDAGINE GIMME5

    ITALIANI ATTENTI AL RISPARMIO MA PREZZI ALLE STELLE E INFLAZIONE LI OSTACOLANO. INDAGINE GIMME5

    Il tema denaro non è più un taboo, ma per gestirlo in modo smart e investire servono competenze digitali ed educazione finanziaria

    A cura di Gimme5, soluzione digitale che permette di accantonare piccole somme attraverso smartphone e investirle in fondi comuni

    Milano, 23 novembre 2022 – Se in passato il denaro era visto come un argomento da affrontare soltanto tra le mura di casa, oggi non è più così e la maggior parte degli italiani (64,6%) si trova a suo agio a parlare di spese e risparmi anche con amici e parenti: è quanto emerge da una recente ricerca condotta da Gimme5soluzione digitale che permette di accantonare piccole somme attraverso smartphone e investirle in fondi comuni – su un campione rappresentativo della propria base clienti[1].

    La nuova indagine conferma ancora una volta come gli italiani siano un popolo lungimirante: il 40,4% degli intervistati ritiene, infatti, che risparmiare sia un’azione fondamentale per il futuro della famiglia, mentre il 24,8% ritiene che sia addirittura necessario. A risparmiare sono soprattutto gli uomini, seguiti a poca distanza dalle donne (81% vs 76%) e i più parsimoniosi si rivelano i ragazzi tra i 25 e i 34 anni (84% del totale). Tra i motivi per cui si risparmia ci sono soprattutto “grandi progetti” come casa, matrimonio o attività in proprio (27,1%).

    Se, dunque, la maggioranza del campione concorda sull’importanza del risparmio e afferma di aver concretamente messo da parte del denaro negli ultimi 12 mesi (79%), tutt’altra questione è l’aver risparmiato in modo efficiente, poiché spesso (27,4%) le cifre risparmiate sono parcheggiate sullo stesso conto utilizzato per le spese correnti, con il rischio di perdere il controllo di entrate e uscite.

    Sui temi di finanza personale vi è quindi ancora scarsa chiarezza e le decisioni finanziarie di ogni giorno sono rese ancora più complicate dall’attuale congiuntura internazionale e dagli elevati livelli di inflazione, tanto che chi afferma di non riuscire a risparmiare indica tra le cause principali l’impennata dei prezzi (70,7%) e l’aumento delle spese di prima necessità (35,9%).

    Per sentirsi in pace con la propria situazione finanziaria, la maggior parte degli intervistati afferma che sia sufficiente avere la possibilità di coprire gli imprevisti (56%) e, in secondo luogo, avere abbastanza conoscenze finanziarie per gestire consapevolmente il denaro (43,6%). Possedere una grande somma di denaro non è invece visto come un fattore necessario (9%). Per questo, l’educazione finanziaria (59,1%) e le competenze digitali (37,2%) sono i fattori su cui puntare per avvicinare i risparmiatori al mondo della finanza e degli investimenti. Le persone si affidano più volentieri a strumenti che li possano guidare nelle scelte di investimento (72,9%) e che consentano loro di automatizzare gli accantonamenti (39,3%), mentre il fattore costo è meno rilevante nella scelta del servizio (18,3%).

    Il 69,1% del campione afferma di investire il proprio denaro, una percentuale che cresce all’aumentare dell’età dei rispondenti (78% della fascia 45-54 anni, contro 55% della fascia 18-24 anni) e gli uomini risultano essere più propensi al rischio di investimento rispetto alle donne (74% vs 54%). La maggioranza degli intervistati comincia, però, a investire dopo anni dal primo stipendio (35,2%), presumibilmente per essere certi di aver accumulato un capitale sufficiente a far fronte agli imprevisti. I fondi comuni sono gli strumenti di investimento preferiti (64,4%), seguiti da titoli azionari (31,4%) e cripto, NFT ed ETF (30,1%).

    L’educazione finanziaria viene percepita come una conoscenza fondamentale per la gestione del denaro (81%) e la sua mancanza causa incertezza nelle scelte d’investimento nel 31,2% dei casi. Sono gli enti pubblici ad essere considerati più affidabili per la divulgazione di queste conoscenze, soprattutto scuola (48,5%) e istituzioni (25,5%), più che le famiglie (7,9%). Il digitale è quindi il vero fattore che può fare la differenza nell’apprendimento delle conoscenze finanziarie, ma non è solo social: il 52,6% degli intervistati preferisce contenuti video, il 48,5% spiegazioni sul sito o sull’app del servizio finanziario prescelto, mentre solo il 3,6% preferisce i social network.

    [1] Oltre 700 rispondenti