domenica, Aprile 28, 2024
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Tag: diabete di tipo 1

Il diabete mellito di tipo 1, “ il diabete giovanile”, è una malattia autoimmune causata dalla distruzione delle cellule del pancreas che producono l’insulina. Insorge tipicamente in età pediatrica, anche se si hanno esordi in età adulta.

Il diabete è una delle malattie croniche più complesse dell’età pediatrica, oltre al minore, coinvolge infatti tutto il nucleo familiare, la scuola, i gruppi sportivi, la comunità. Nel mondo oltre 1.2 milioni di bambini e adolescenti hanno il diabete tipo 1, di cui oltre la metà ha un’età inferiore ai 15 anni e ogni anno più di 185.000 bambini si ammalano di diabete.

Campanelli d’allarme. Il bambino all’esordio del diabete urina spesso (poliuria), beve più del solito (polidipsia), si sveglia di notte per bere ed urinare, riprende a bagnare il letto (enuresi), ha più fame del solito (polifagia) ma dimagrisce, è stanco ed ha meno energia (astenia). Nel bambino piccolo un segno caratteristico è la scarsa tenuta del pannolino per la poliuria, ma anche la voracità nel prendere il biberon (sete) e l’arresto della crescita. In presenza di questi sintomi è importante intervenire subito, anche un giorno di attesa può essere troppo: se non possiamo contattare immediatamente il pediatra, rivolgiamoci al Pronto Soccorso.
A questo quadro iniziale si aggiungono poi vomito, dolori addominali, respiro difficoltoso: è l’evoluzione  verso la chetoacidosi: una complicanza grave che può comportare danni neurologici,  aumenta i giorni di ricovero e può rendere più difficile il controllo glicemico  nel lungo periodo.

La gestione della malattia. La diagnosi di malattia cronica è sempre devastante per una famiglia, anche per le implicazioni pratiche che la diagnosi di diabete comporta (4-5 iniezioni al giorno, controlli della glicemia, alimentazione controllata, correzioni dell’ipoglicemia e dell’iperglicemia). L’utilizzazione della tecnologia applicata alla cura del diabete ha migliorato la qualità della vita e la qualità delle cure permettendo di raggiungere obiettivi glicemici significativamente più ambiziosi e riducendo contemporaneamente il rischio di ipoglicemia. La formazione terapeutica qualificata e continua insieme agli altri strumenti terapeutici consente di garantire un futuro senza le complicanze a cui un diabete non adeguatamente controllato inevitabilmente esporrebbe  il paziente che ha una diagnosi di diabete in età pediatrica.

Scheda a cura dell’Ospedale Pediatrico Meyer