Mantenere le sane abitudini delle vacanze e abituarli con gradualità aiuta i pet nel ritorno alla routine
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NUOVO REGOLAMENTO TUTELA ANIMALI. GIOVEDI’ AL VOTO DELL’ASSEMBLEA CAPITOLINA
LAV: TESTO MIGLIORABILE CON I NOSTRI EMENDAMENTI PER UN REGOLAMENTO DI AVANGUARDIA
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Divieto d’accesso ad Expo agli animali d’affezione. Decisione non al passo con i tempi
Roma, 8 luglio 2015 – Con una nota a firma del Direttore Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari, il Ministero della Salute, accogliendo le segnalazioni di cittadini e associazioni, ha chiesto al Commissario per Expo 2015, Giuseppe Sala, di rivedere le regole d’accesso all’area dell’esposizione universale per consentire l’ingresso agli animali d’affezione.
”Vietare l’entrata ai cani all’area di EXPO è una consuetudine limitante – dichiara il Ministro Lorenzin – e non è in linea con il tessuto sociale delineatosi in Italia e nell’Unione europea negli ultimi anni”.[easy_ad_inject_1]La legislazione nazionale e comunitaria vieta l’ingresso di animali domestici esclusivamente nei luoghi in cui si preparano o si conservano alimenti, oppure a causa di inderogabili esigenze igienico-sanitarie certificate dall’autorità.
”La tutela degli animali – prosegue la Lorenzin – rappresenta uno dei fiori all’occhiello del nostro Paese. L’accesso ai cani è consentito secondo le norme anche nei ristoranti e negli alberghi, per questo il divieto di Expo stride. Impedire la partecipazione ad un evento pubblico a tante persone che, nel rispetto delle regole per la gestione degli animali nelle aree urbane, arrivano ad Expo con il proprio cane al guinzaglio, non appare come una decisione al passo coi tempi. Auspico in tempi celeri – ha concluso il Ministro – una revisione del regolamento sull’accesso ad EXPO”.
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Maltrattamento animali: in 5mila contro i canili lager
Milano, 18 giugno 2015 – Mentre in tutto il mondo viene portata avanti la campagna #StopYulin2015 per chiudere la sagra cinese del cane dello Yulin Festival, un’altra importante battaglia per i diritti degli animali sta imperversando all’interno dei nostri confini nazionali con l’obiettivo di porre finalmente fine al fenomeno dei canili lager.
[easy_ad_inject_1]Oltre 5.100 persone in poche ore hanno aderito alla petizione aperta su Firmiamo.it per chiedere controlli serrati e pene severe contro i responsabili dei canili degli orrori: azioni necessarie che non possono essere rimandate ulteriormente e che sono state rese ancora più impellenti dall’ultimo episodio balzato sulle cronache. È di pochi giorni fa infatti la notizia della macabra scoperta dei carabinieri di Ovada di 21 cadaveri di animali abbandonati in un canile di Tagliolo Monferrato: 16 erano morti di stenti dal almeno 6 mesi e nei loro box erano rimasti solo ossa e mucchietti di pelo, altri 4 invece sono stati ritrovati insieme a un gatto all’interno di un freezer, malamente involtati in dei sacchetti di plastica e lasciati tra alimenti avariati. Solo 4 i sopravvissuti, poi trasferiti nel canile di Ovada.
LA PETIZIONE – Si legge nella petizione: “21 in totale le vittime dell’ennesima follia ingiustificata dell’uomo che si è verificata, come un’ulteriore beffa, proprio nel luogo in cui gli animali dovevano essere curati e poi, magari, adottati”. E poi la richiesta: “Siamo stanchi di questi assassini, siamo stati che questi crimini non vengano puniti con le giuste punizioni. La vita è vita, non importa se di uomo, di cane o di gatto, e in quanto tale va rispettata e difesa: chiediamo che venga fatta giustizia subito e con punizioni severe, nessuno deve più toccare un animale per fargli del male!”. Per aderire gratuitamente alla petizione, andate a questo link e cliccate su “firma”.
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Pignoramento animali domestici: consegnate firme petizione #giulezampe a Ministro Orlando
Roma, 23 marzo 2015 – La petizione #giulezampe lanciata e promossa da Tessa Gelisio – conduttrice tv, ambientalista e Presidente di ForPlanet Onlus – con il patrocinio della Lega Nazionale per la Difesa del Cane – ottiene un secondo grande successo. Dopo l’adesione di politici e del Ministro Galletti, oggi Tessa Gelisio e l’On. Ermete Realacci sono stati ricevuti dal Ministro Orlando per la consegna delle oltre 100 mila firme raccolte.
[easy_ad_inject_1]Dopo la risposta del Ministro Galletti all’interrogazione parlamentare dell’On. Ermete Realacci del 23 gennaio scorso – che confermava l’assurdità del pignoramento degli animali domestici, definendola una norma indegna di un Paese civile come l’Italia – oggi Tessa Gelisio, presidente di ForPlanet Onlus ed Ermete Realacci, presidente della VIII Commissione Ambiente della Camera, hanno incontrato il ministro della Giustizia Andrea Orlando per consegnargli le oltre 100 mila firme raccolte in meno di tre mesi dalla petizione #giulezampe.
“Sono molto soddisfatta – spiega Tessa Gelisio – perché da febbraio, quando abbiamo lanciato #giulezampe su change.or ad oggi, oltre 100 mila persone ci hanno sostenuto e il mondo politico si sta mobilitando per rendere possibile l’inizio di un vero cambiamento. Il nostro obiettivo è quello di cambiare l’articolo 514 del codice di procedura civile, inserendo gli animali da compagnia nella categoria dei beni non pignorabili, e la consegna delle firme al Ministro Orlando rappresenta un ulteriore, importante passo in avanti per il raggiungimento di questo importante obiettivo”.
Non solo case ed automobili nell’elenco dei beni “oggetto di pignoramento”, ma in Italia anche cani, gatti e furetti rischiano di andare all’asta come un televisore, differentemente da quanto avviene in Austria e in Germania dove gli animali domestici sono beni impignorabili. E va detto – con il perdurare della crisi – che non si tratta di un’ipotesi astratta. In Italia sono cresciuti i pignoramenti (sono quasi 5.500 in un anno), aumento registrato anche nel 2014[1]. In base alle stime, alla fine di dicembre hanno raggiunto quota 52.606, ovvero l’11,6% in più rispetto al 2013.
Una minaccia, quella di vedersi pignorare il proprio animale domestico, che riguarda ben 1 italiano su 4. Per questo, Tessa Gelisio – conduttrice TV e presidente di ForPlanet Onlus – con il patrocinio della Lega Nazionale per la Difesa del Cane, ha chiamato all’azione gli oltre 25 milioni di Italiani che vivono con un animale domestico e ha lanciato lo scorso febbraio la petizione #giulezampe e che ha raccolto oltre 100 mila firme per chiedere al Governo di non considerare più gli animali domestici come semplici oggetti e, per questo, pignorabili o sequestrabili.
Secondo la legge italiana i nostri cani e gatti – che sono veri e propri componenti della famiglia per 4 italiani su 10 – sono considerati alla stregua di tostapane o televisori e, pertanto, pignorabili. La legge in materia di petizioni continua infatti a considerare gli animali da compagnia come “cose”, ignorando la dimensione affettiva dell’animale e del padrone e il rapporto che li lega. Per il codice italiano, infatti, un cane o un gatto può essere pignorato o sequestrato esattamente come un qualunque altro bene e il suo furto viene punito esattamente come quello di qualsiasi altro oggetto.
Alcuni passi in avanti sono stati già fatti per garantire maggiore tutela agli animali sia in Italia che in Europa: dall’introduzione di pene per il maltrattamento, l’uccisione e il traffico illecito degli animali, fino all’inasprimento delle pene per chi abbandona animali domestici. Eppure, ancora oggi nel nostro Paese, gli animali da compagnia sono considerati un “bene”, e non come esseri dotati di sentimenti. Con la petizione #giulezampe, si chiede ora alle Istituzioni di fare un passo in più e rendere gli animali domestici impignorabili.L’HASHTAG #giulezampe
Per chi volesse ancora firmare la petizione con l’hashtag #giulezampe, basta collegarsi alla piattaforma social change.org per sostenere e contribuire alla campagna firmando la petizione e pubblicando la propria foto in compagnia del proprio animale domestico con l’hashtag #giulezampe sui propri canali social Twitter, Facebook e Instagram. -
Animali. Soccorso ai quattrozampe in difficoltà: scende in campo la Squadra Salvanimali
Milano, 2 marzo 2015 – Il problema legato al soccorso degli animali in difficoltà (selvatici e d’affezione), che nel nostro Paese esiste da molto tempo, è una questione estremamente seria, alla quale l’Ente Nazionale Protezione Animali fa fronte da sempre senza risparmiarsi mai. I dati nazionali raccolti dai volontari Enpa che operano sul territorio, ci descrivono un quadro preciso: nel biennio 2012-2013 l’Ente Nazionale Protezione Animali ha messo in sicurezza complessivamente ben più di 28mila “pelosi” (13.708 nel 2012 e 14.333 nel 2013 – registrando un aumento del 4,5% sull’anno precedente).
Numeri da record anche per le prestazioni chirurgiche per la cura dei quattrozampe, passate dalle 3.376 del 2012 alle 4.298 del 2013 con un incremento che sfiora i 30 punti percentuali. Questa tendenza sembra destinata a confermarsi anche nel 2014, che, dai primi dati raccolti, evidenzia circa 13mila soccorsi e oltre 3.300 operazioni chirurgiche. Sempre in tema di assistenza agli animali in difficoltà, un altro indicatore significativo è rappresentato dalle segnalazioni pervenute al “Numero Verde antiabbandono”: un progetto pilota promosso nel 2013 da Enpa e Pizzardi Editore che si è chiuso con più di 2.200 contatti nei soli mesi di luglio e agosto.
[easy_ad_inject_1]Ecco allora che il battesimo della “Squadra Salvanimali Enpa”, avvenuto nei giorni scorsi a Milano nella splendida cornice del Castello Sforzesco, sembra quasi rispondere a una chiamata della società. I 35 automezzi di soccorso, donati da Pizzardi Editore ad una nutrita rappresentanza delle Sezioni della Protezione Animali, sono il primo passo che consentirà ai volontari dell’associazione di intervenire con ancora maggiore efficienza e tempestività su tutto il territorio italiano. Da Torino a Trieste e poi giù fino alle solari Lipari e Ragusa, passando per Firenze, Viterbo, Campobasso e Napoli, i 35 autoveicoli di “pronto intervento” saranno infatti operativi in tutto il Paese.
«L’Ente Nazionale Protezione Animali è un’associazione privata che non riceve contributi pubblici. Per portare avanti e sviluppare il più possibile questa importante missione, diventa indispensabile l’alleanza tra due mondi all’apparenza opposti: il profit e il non profit. L’obiettivo è infatti quello di ampliare sempre più le collaborazioni fra aziende, enti pubblici e volontariato, affinché si possa dare un deciso segnale di civiltà e arrivare a non vedere più, sulle strade, animali feriti che avrebbero potuto essere salvati da un semplice intervento veterinario», ha spiegato Marco Bravi, presidente del Consiglio Nazionale di Enpa e responsabile Comunicazione e Sviluppo Iniziative dell’associazione, che ha aggiunto: «La Pizzardi Editore è un esempio lungimirante di quanto una simile sinergia possa trasformare i sogni in realtà».
«Con Amici Cucciolotti ho realizzato un mio grande sogno: far divertire milioni di bambini con le nostre collezioni di figurine, che trasmettono valori educativi condivisi e apprezzati da genitori e insegnanti, coinvolgendoli in grandi progetti di solidarietà sociale», ha detto Dario Pizzardi, titolare della Pizzardi Editore, che ha proseguito: «Un cammino di alleanza quello con l’Ente Nazionale Protezione Animali, iniziato nel 2007 e lungo fino ad oggi, quasi 3 miliardi di figurine prodotte. Oltre al divertimento dello scambiare le figurine con gli amici, sentendosi parte della Squadra degli “Amici Cucciolotti”, e alla soddisfazione di completare il loro album, i bambini provano una grande gioia per aver contribuito ad un gesto di generosità a favore dei nostri amici animali. Questo è quello che ci comunicano nelle loro migliaia di letterine di ringraziamento».
Attenzione però: la giornata di oggi, con il debutto della “Squadra Salvanimali” battezzata da “Westie”, la mascotte degli Amici Cucciolotti che tra i bimbi è diventata una vera star, non è che la tappa iniziale di un lungo, entusiasmante viaggio. «Chi non ha potuto essere presente alla “prima uscita” della “Squadra Salvanimali”, avrà ugualmente l’occasione di toccare con mano uno dei 35 autoveicoli donati, partecipando a uno degli oltre 100 eventi previsti, organizzati dai volontari delle Sezioni Enpa a cui verranno consegnati i veicoli. Per tutti coloro che avranno completato l’album “Amici Cucciolotti” 2015, sarà anche l’occasione per ricevere un esclusivo regalo da Pizzardi Editore e il certificato di riconoscenza dall’Enpa come ringraziamento per aver contribuito a salvare gli animali. L’elenco degli eventi della “Squadra Salvanimali” è pubblicato sul sito Enpa (www.enpa.it ) ed è in continuo aggiornamento.
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Enpa, grazie ai bambini arriva la Squadra Salvanimali
Roma, 25 febbraio 2015 – Per l’Ente Nazionale Protezione Animali e per la Pizzardi Editore, che dal 2007 è schierata a fianco dell’Enpa, è un sogno che si avvera: 35 automezzi equipaggiati con un allestimento speciale per il soccorso degli animali selvatici e d’affezione in difficoltà. La presentazione: venerdì 27 febbraio dalle ore 11 presso il Castello Sforzesco a Milano. La “Squadra Salvanimali” è una task force operativa con cui l’Enpa sarà in grado di soccorrere con maggiore efficacia e tempestività i quattro zampe più bisognosi. Un progetto ambizioso desiderato ardentemente fin dai tempi di “Isotta”, la prima ambulanza veterinaria Enpa per le grandi emergenze, donata da “Amici Cucciolotti” nel 2011.
[easy_ad_inject_1]«La speranza, condivisa da Enpa e dalla Pizzardi Editore, era quella di poter intervenire tempestivamente non solo nelle gravi emergenze, ma nella quotidianità creando una modalità di lavoro sempre in movimento atta a salvare il maggior numero di animali possibile» – dichiara Marco Bravi, Responsabile Comunicazione e Sviluppo Iniziative Enpa – «un sogno – continua – a cui hanno creduto anche gli altri grandi protagonisti di questa iniziativa: i milioni di bambini che, figurina dopo figurina, hanno sostenuto e continuano a sostenere il nostro progetto consentendo alla Pizzardi Editore di aiutarci concretamente a svolgere la nostra mission».
Nel solo 2014, l’Enpa (che non riceve contributi pubblici) ha messo in sicurezza circa 13 mila animali e fornito assistenza medico-chirurgica a più di 3.300 tra cani, gatti, uccelli, tartarughe, maialini e rettili. «Ecco allora che per portare avanti, e sviluppare il più possibile, questa importante missione diventa indispensabile l’alleanza tra due mondi all’apparenza opposti: il profit e il non profit – riprende Bravi – l’obiettivo è infatti quello di ampliare sempre più le reciproche collaborazioni fra aziende, enti pubblici e volontariato affinché si possa dare un deciso segnale di civiltà e arrivare a non vedere più, sulle strade, animali feriti che avrebbero potuto essere salvati da un semplice intervento veterinario».
«Con Amici Cucciolotti ho realizzato un mio grande sogno: far divertire milioni di bambini con le nostre collezioni di figurine, che trasmettono valori educativi condivisi e apprezzati da genitori e insegnanti, coinvolgendoli in grandi progetti di solidarietà sociale», spiega Dario Pizzardi, titolare della Pizzardi Editore, che prosegue: «oltre al divertimento dello scambiare le figurine con gli amici, sentendosi parte della Squadra degli “Amici Cucciolotti”, e alla soddisfazione di completare il loro album, i bambini provano una grande gioia per aver contribuito ad un gesto di generosità a favore dei nostri amici animali. Questo è quello che ci comunicano nelle loro migliaia di letterine di ringraziamento».
Saranno proprio questi i temi che la presidente nazionale dell’Enpa, Carla Rocchi, il responsabile comunicazione e sviluppo iniziative di Enpa, Marco Bravi e Stefano Cantini, responsabile delle campagne solidali della Pizzardi Editore, affronteranno con la stampa in occasione di un aperitivo vegetariano organizzato nell’ambito della cerimonia di presentazione della “Squadra Salvanimali”.
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