Milano, 13 febbraio 2014 – Nuovo trattamento per il morbo di Dupuytren, con un risparmio per il SSN (Servizio Sanitario Nazionale) quantificabile nel 30% rispetto al tradizionale trattamento chirurgico e migliore qualità della vita del paziente, con tempi di recupero decisamente ridotti. L’Ospedale San Giuseppe di Milano e l’IRCCS MultiMedica di Sesto San Giovanni sono lieti di annunciare una grande novità: entrambe le strutture sono le prime autorizzate in Italia a trattare i pazienti ASL colpiti dal morbo di Dupuytren con l’innovativo Xiapex, un farmaco che permette di rimuovere il problema senza operazione chirurgica, con il recupero del completo utilizzo della mano in soli 3 giorni, invece di una convalescenza di 3 mesi e di un’operazione con tutto il decorso post operatorio. La procedura prevede, infatti, che il primo giorno il chirurgo inietti il farmaco, il secondo viene effettuata la trazione del cordone ed il terzo si procede con la fisioterapia.Entusiasta di questa grande novità è il prof. Giorgio Pajardi, Direttore dell’Unità Operativa complessa del Gruppo MultiMedica e Scuola di Chirurgia Plastica dell’Università degli Studi di Milano, tra i principali sostenitori dell’utilizzo di Xiapex. “La nostra squadra è stata autorizzata a trattare questi pazienti perché siamo stati tra i primi a partecipare alla ricerca e ciò ci ha permesso di avere la casistica sperimentale più alta di tutti (su 200 casi oltre 70 erano nostri) e ad aver agito per tempo credendo da subito nel progetto”, spiega il professore, che fa luce anche sugli obiettivi prefissati: “Le persone in lista d’attesa da quattro anni sono almeno 300; ogni settimana ne vengono trattate 12 e l’obiettivo è esaurire la lista entro giugno”.
Il morbo di Dupuytren è una patologia della mano caratterizzata dalla flessione progressiva e permanente di uno o più dita, ed è fra tutte le forme di deformità della mano la più comune. Lo scopo della chirurgia per la malattia di Dupuytren è di ripristinare l’uso normale delle dita. L’alto tasso di recidiva della chirurgia (12-39% in un follow up di 1,5-7,3 anni) e della sua alternativa mini invasiva, la cordotomia ad ago (50-58% in un follow up di 3-5 anni) e l’invasività delle tecniche chirurgiche hanno giustificato la continua ricerca di una cura alternativa. Gli interventi chirurgici per la malattia di Dupuytren inoltre presentano complicanze che si verificano in un numero di casi non trascurabile. Quelle più frequenti sono danni alle strutture neurologiche, danni alle strutture vascolari, rigidità post-intervento, infezioni, sanguinamento, ematomi ecc.
Il numero di ricoveri/anno per intervento su Morbo di Dupuytren in Italia è 8647, in Lombardia 1885.
Alla luce di queste cifre e del prezzo della fiala Xiapex (750 euro), la prognosi è di un enorme risparmio a livello di costi e benefici non solo per i pazienti, ma anche socio-economici.
La Regione Lombardia, in gennaio, è stata tra le prime in Italia a fare il decreto e a legiferare per l’utilizzo del farmaco in regime di DRG, che può essere utilizzato dai chirurghi solo e unicamente in specifici centri autorizzati dalla propria Regione.
Anche questa può essere annoverata tra le eccellenze italiane, visto che grandi nazioni come Francia e Germania non hanno questo trattamento e i loro pazienti dovranno venire in Italia se vorranno godere degli enormi benefici in termini di trattamento e cura che questo farmaco ha dimostrato di saper offrire.
Per favorire dunque la libera circolazione dei pazienti come previsto dalla recente normativa europea è previsto anche l’avvio di un sito web dedicato in diverse lingue, proprio per soddisfare le diverse esigenze, anche dei tanti potenziali pazienti provenienti dall’estero.