Home Economia Robeco: La Cina ha bisogno di una politica fiscale forte per innescare...

Robeco: La Cina ha bisogno di una politica fiscale forte per innescare la ripresa azionaria

Jie Lu, Head of Investments China di Robeco
Jie Lu, Head of Investments China di Robeco
Pubblicità
Condividi

A cura di Jie Lu, Head of Investments China di Robeco

È necessaria un’espansione fiscale più aggressiva per compensare la continua debolezza del mercato immobiliare dopo che la CEWC (Central Economic Work Conference) ha espresso un orientamento pro-crescita per il 2024

Pubblicità

Siamo costruttivi sulle azioni cinesi nel nuovo anno. Alcuni investitori potrebbero pensare che puntare sulle azioni cinesi ora sia una mossa coraggiosa, visto il sentiment profondamente negativo degli investitori nel 2023, ma è qui che dobbiamo rimanere lucidi. Le revisioni degli utili sono ancora limitate dalla debole e accidentata ripresa macroeconomica, ma è probabile che la situazione cambierà quando la politica fiscale esplicitamente favorevole alla crescita inizierà a entrare in vigore nel 2024.

Focus sulla crescita alla CEWC

La Central Economic Work Conference (CEWC) 2023, svoltasi l’11 e il 12 dicembre, ha gettato le basi per una politica incentrata sul sostegno alla crescita nel 2024. L’adozione del mantra “perseguire la stabilità attraverso la crescita” rappresenta una novità e anche una ferma indicazione che l’obiettivo di crescita della Cina per il 2024 sarà fissato a un ambizioso 5%, eguagliando l’obiettivo del 2023 nonostante gli effetti base meno favorevoli. Per i dettagli bisognerà attendere.

Finora, un allentamento frammentario della politica monetaria, l’allentamento della regolamentazione e le parole tranquille delle banche non sono stati in grado di rilanciare il mercato immobiliare, con i prezzi delle case e degli appartamenti ancora in calo nel quarto trimestre del 2023. Questo, a sua volta, sta avendo un effetto ricchezza negativo e sta minando la fiducia dei consumatori, lasciando l’economia in difficoltà. In questo contesto, e nonostante il rally dei titoli azionari globali nel mese di novembre, le azioni cinesi sono scivolate ai livelli più bassi dal novembre 2022, annullando completamente la ripresa post-pandemia. Le valutazioni sono ora a forte sconto rispetto agli altri mercati emergenti, per non parlare degli Stati Uniti. Data l’elevata qualità e le prospettive di crescita a lungo termine di molte società dell’universo cinese, soprattutto nei settori dell’autosufficienza tecnologica, dell’ammodernamento industriale, della transizione energetica e dell’assistenza sanitaria, a nostro avviso questo sconto non durerà a lungo.

Politica fiscale ancora da sbloccare

Con una politica monetaria già accomodante, è logico prevedere una politica fiscale più espansiva per sostenere la crescita e consentire il raggiungimento dell’obiettivo del PIL. Ciò includerà nuova spesa pubblica per l’edilizia sociale e le infrastrutture. La risposta positiva del mercato obbligazionario cinese al declassamento dell’outlook di Moody’s sui titoli sovrani cinesi dimostra che è pronto ad assorbire l’aumento previsto delle emissioni obbligazionarie. Di conseguenza, un’espansione significativa della spesa del governo centrale, incanalata attraverso le amministrazioni locali, è molto probabile e sarà positiva per le azioni cinesi.

Probabile inversione dei flussi globali a favore della Cina

Prevediamo che il contesto macroeconomico globale aiuterà i policymaker cinesi, con i tagli dei tassi della Fed che ridurranno la pressione sul CNY. Negli ultimi sette anni i rendimenti del Tesoro USA hanno avuto una correlazione negativa con la performance del mercato azionario cinese. Questo sarà importante, dato che l’asset allocation globale verso la Cina si è attestata su livelli molto bassi, con un ritiro di 100 miliardi di dollari dalla Cina nel 2023. Potrebbe esserci anche una reazione da parte degli investitori nazionali, con gli investitori istituzionali, comprese le compagnie di assicurazione, che iniziano a ricostruire le loro posizioni. Le valutazioni sono ormai ai minimi storici e gli investitori retail stanno capitolando.

Approccio contrarian

Anziché considerare questa situazione come una crisi, continuiamo ad adottare una visione costruttiva, per cui si tratta di un’opportunità di acquisto a lungo termine per gli investitori attivi con una conoscenza del mercato locale che desiderano esporsi ad alcune delle migliori società del mondo.

Pubblicità

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here
Captcha verification failed!
CAPTCHA user score failed. Please contact us!