Roma, 18 giugno 2014 – «Siamo vicini ai colleghi vigili del fuoco rimasti feriti questa mattina nell’esplosione del silos di una falegnameria nella zona industriale Squartabue a Recanati, in provincia di Macerata, ai quali auguriamo una pronta guarigione. Seguiamo con apprensione le condizioni di uno di loro che appaiono veramente preoccupanti. Chiediamo però alla classe politica tutta e a chi ha responsabilità di Governo, compreso il premier Renzi, di adoperarsi affinché non sia vanificato il sacrifico dei vigili del fuoco che ogni giorno rischiano la vita in servizio. I politici ci hanno sempre messo in bella mostra quando devono usarci per fare passerella, ma poi veniamo sistematicamente trattati come un corpo di serie B. Da anni ci negano il sacrosanto diritto di parità di trattamento rispetto agli altri corpi civili dello stato che si occupano di sicurezza. Rischiamo la vita quotidianamente ma percepiamo 300 euro al mese in meno di un appartenente alle forze di polizia e non abbiamo gli stessi riconoscimenti ai fini della pensione. Siamo ben consci che indossare l’uniforme del vigile del fuoco significa sacrifici e pericoli sempre in agguato. Ogni volta che prendiamo servizio ci chiediamo se potremmo rivedere i nostri cari.
E per questo che chiediamo chi governa ci restituisca la dignità di essere trattati come gli altri corpi, siamo veramente stanchi e demotivati».
E’ lo sfogo di Antonio Brizzi, Segretario Generale del Conapo, il sindacato autonomo dei vigili del fuoco, il quale rivolgendosi al ministro dell’interno Alfano e al Sottosegretario all’interno Bocci chiede «azioni concrete per i vigili del fuoco, le parole delle riunioni al Viminale non ci bastano più, i vigili del fuoco sono stanchi di essere presi in giro e chiedono provvedimenti di legge di equiparazione agli altri Corpi di Polizia».
Recanati, esplosione Silos: Conapo, vicini a Vigili del Fuoco
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