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Prestiti alle imprese in crescita: gli ultimi dati e prospettive future

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Aumentano i prestiti alle aziende, secondo i dati diffusi dal periodico rapporto ABI che è stato recentemente pubblicato e tratta proprio della situazione dei finanziamenti e prestiti a imprese e famiglie nel nostro Paese. Ecco i dati aggiornati e le motivazioni che hanno causato una tale vivacità in un settore fino a questo momento abbastanza fermo.

Una nuova vivacità nel settore prestiti

Dopo un periodo di sostanziale fermo, legato anche alle incertezze economiche conseguenti alla pandemia, riparte con nuovo slancio il settore dei prestiti alle imprese, secondo i dati forniti dall’ABI. In base alle ricerche relative al mese di marzo 2021, i prestiti aziendali hanno avuto un balzo in avanti del 4,5% in 12 mesi, una cifra di tutto rispetto, soprattutto se si considera che, invece, su base annuale, il tasso di crescita è pari al 7,6%. Tali dati si incastonano in un quadro complessivo ancora più positivo, se si prende in considerazione la raccolta complessiva del mese di marzo 2021. 

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Ebbene, tale raccolta è aumentata di circa un miliardo in un solo anno e anche i depositi di imprese e famiglie hanno registrato un lusinghiero +9,2%. Questi, che a prima vista potrebbero sembrare dei freddi numeri, danno invece il polso della situazione di un mercato che si sta dimostrando più vivo del previsto e che è legato a diversi fattori che hanno davvero dato una spinta notevole non solo alla richiesta di prestiti finanziari ma soprattutto alla loro concessione.

Chi richiede prestiti e perché lo fa

Ma qual è l’identikit dell’impresa che richiede ed ottiene un prestito finanziario? Ad avere necessità di liquidità aggiuntiva sono soprattutto commercianti e artigiani ma anche ditte individuali e piccole imprese che vogliono poter contare su una maggiore quantità di denaro per dare avvio nel giusto modo alla ripartenza oppure per realizzare delle piccole migliorie al proprio servizio e/o prodotto, al fine di essere più appetibili sul mercato. 

La destinazione del denaro è infatti diversa, in base al settore di appartenenza dell’impresa che richiede e ottiene il prestito e alla sua situazione specifica. In generale, però, è importante sottolineare come i dati pubblicati da ABI testimoniano un aumento di fiducia di tutto il comparto, un segnale molto importante per la ripartenza dell’intera economia italiana.

Le prospettive future del settore

Quali sono le prospettive per il futuro secondo gli esperti del settore? Gli analisti non possono che essere fiduciosi, convinti che questo nuovo trend non rappresenti un’eccezione del momento ma costituisca una tendenza che nei prossimi mesi non farà altro che radicarsi sempre di più: le aziende chiederanno prestiti e con il denaro ottenuto potranno rimettersi in gioco. 

Il merito di tutto questo è sicuramente legato anche alla comparsa di prodotti finanziari innovativi che sono pensati in modo specifico per venire incontro alle esigenze delle aziende. I prestiti alle imprese diventano così quel quid in più che le organizzazioni possono sfruttare per riuscire a raggiungere quei livelli di fatturato registrati prima dello scoppio dell’emergenza Covid 19 ma anche a superarli, come dovrebbe avvenire in ogni economia sana e prospera.

Le tipologie di prestito più richieste

prestiti alle imprese Compass sono fra i prodotti nuovi del mercato che stanno attirando di più l’attenzione delle piccole imprese ma anche di commercianti e artigiani. L’elemento che distingue questa offerta è legata soprattutto all’elemento di personalizzazione: ogni cliente potrà modulare il prestito secondo le proprie esigenze, così da soddisfarle pienamente. 

Fra le caratteristiche più apprezzate di questi finanziamenti, che possono arrivare fino a 50mila euro da restituire in 84 mesi, c’è il fatto che non siano necessarie garanzie reali né un progetto concreto per spendere i soldi ottenuti. Il prestito è riservato a tutte quelle aziende che sono iscritte da almeno 24 mesi alla Camera di Commercio e hanno sede legale in Italia.

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