“Siamo molto preoccupati dalle ultime proposte del Parlamento Europeo che rischiano di vanificare gli sforzi fatti in materia di privacy e sicurezza online a tutela dei minori. L’iniziativa del “Connect Continent”, così come formulata, rappresenta un significativo passo indietro nella tutela dei diritti dei minori, perché riduce il controllo sui dati. Nel provvedimento cosi formulato, viene di fatto vietata ogni possibilità di ragionevoli interventi sulla rete finalizzati a prevenire fenomeni come la pedopornografia e altri pericoli del web. Un genitore deve avere la possibilità di scegliere ciò che è meglio per il proprio figlio anche attraverso gli strumenti informatici che impediscono l’accesso a contenuti dannosi. È nostra assoluta priorità come primi educatori fare di tutto perché ciò non accada.”, dichiara Maria Rita Munizzi, presidente nazionale Moige.
“Chiediamo alle istituzioni europee e ai candidati che concorrono nelle elezioni del 25 maggio di far sentire a Bruxelles la voce dei genitori. Limitare la sicurezza, sacrificandola alla possibilità di esimersi dal controllo dei dati da parte degli operatori di rete, è in netto contrasto con i solidi principi su cui si fonda la costituzione europea. Tanto è stato fatto in questi anni in termini di sicurezza online: rimuovere del tutto i sistemi di controllo e di raccolta dati di chi diffonde contenuti sul web è un provvedimento che minaccia seriamente i nostri figli. Se si vuole proporre la “Net neutrality” deve essere resa compatibile con le attuali misure di parental control che garantiscono ai minori un uso sicuro di Internet”, conclude Munizzi.
Concita De Simone
Moige