Pubblicità
Musica

LIRICA JESI: Venerdì 4 e domenica 6 novembre “I CAPULETI E I MONTECCHI” di Vincenzo Bellini, con anteprima per studenti giovedì 3 novembre

Pubblicità
Published by
Redazione
Pubblicità
Condividi

Dopo 188 anni di assenza, torna al Teatro Pergolesi di Jesi l’opera “I Capuleti e i Montecchi” di Vincenzo Bellini, in scena venerdì 4 novembre ore 20.30 e domenica 6 novembre ore 16 con anteprima giovani giovedì 3 novembre ore 16 riservata ai partecipanti del progetto “Musicadentro” 2022. Una nuova produzione con la direzione di Tiziano Severini, la regia di Stefano Trespidi, scene e costumi di Filippo Tonon.

Dopo 188 anni di assenza, torna a Jesi l’opera “I Capuleti e i Montecchi” di Vincenzo Bellini, un grande capolavoro ed insieme una novità per il Teatro Pergolesi che nella sua storia lo ha accolto solo una volta, nell’agosto del 1834. La tragedia lirica in due atti su libretto di Felice Romani va in scena venerdì 4 novembre ore 20.30 e domenica 6 novembre ore 16 con anteprima giovani giovedì 3 novembre ore 16 riservata ai partecipanti del progetto educativo “Musicadentro” 2022.

È la proposta della 55^ Stagione Lirica di Tradizione del Teatro Pergolesi di Jesi curata dalla Fondazione Pergolesi Spontini, secondo titolo di un cartellone che ha inaugurato con “Trovatore” e con la prima mondiale di “Delitto all’isola delle capre” di Marco Taralli su libretto di Emilio Jona dal dramma omonimo di Ugo Betti (25 e 27 novembre con anteprima giovani il 23 novembre), e con la “Tosca” di Giacomo Puccini (16 e 18 dicembre, anteprima il 15 dicembre). Quattro titoli per 12 repliche al pubblico, che vedono il “Pergolesi” impegnato in un grande sforzo produttivo insieme ad una rete di teatri nazionali ed europei.

“I Capuleti e i Montecchi” va in scena in una nuova produzione e nuovo allestimento, frutto della collaborazione tra Fondazione Pergolesi Spontini, Teatro Sociale di Rovigo, Teatro Comunale “Mario Del Monaco” di Treviso e Teatro Comunale “G. Verdi” di Padova.

La direzione è affidata a Tiziano Severini, la regia è di Stefano Trespidi, scene e costumi di Filippo Tonon, light designer è Bruno Ciulli. Suona la FORM Orchestra Filarmonica Marchigiana, il coro è Iris Ensemble, maestro del coro è Marina Malavasi.

Nella compagnia di canto, il soprano Francesca Pia Vitale nel ruolo di Giulietta, e il tenore Davide Tuscano in quello di Tebaldo sono i due vincitori del XLX Concorso Internazionale per cantanti “Toti Dal Monte”,ad interpretare Romeo è il mezzosoprano Paola Gardina, il basso-baritono William Corrò canta Lorenzo, il basso Abramo Rosalen è Capellio.

L’opera è uno dei vertici dell’arte di Vincenzo Bellini. Fu rappresentata in prima assoluta al Teatro La Fenice di Venezia, l’11 marzo 1830, riscuotendo un autentico trionfo; venne scritta a partire dalla storia di Romeo e Giulietta, ma tratta non dalla tragedia scespiriana bensì dalla tradizione letteraria italiana.

La sua storia è strettamente legata alla figura del marchigiano Alessandro Lanari, originario di San Marcello (AN), figura di primissimo piano della scena italiana della prima metà dell’‘800, e impresario di numerosi teatri grandi e piccoli della penisola. Fu appunto l’Impresa Lanari a incaricare Bellini di scrivere l’opera, in circostanze eccezionali. Negli ultimi giorni del 1829, infatti, Bellini si trovava a Venezia per curare l’allestimento di un’opera in scena alla Fenice. Trovandosi, però, il Teatro veneziano in emergenza per via di un’imprevista inadempienza da parte di un altro compositore, la presidenza del teatro, l’impresario Lanari e l’intera città si diedero a pregare Bellini perché scrivesse lui un’opera al posto del collega. Fu così che in un mese e mezzo Bellini compose “I Capuleti e i Montecchi” sul libretto di Felice Romani, che si prestava già perfettamente alla compagnia di canto scritturata dalla Fenice per quella stagione.

A Jesi l’opera venne rappresentata solo pochi dopo la prima alla Fenice, nell’ambito della Fiera programmata dal 23 agosto 1834. Nelle cronache dell’epoca, si legge che la interpretarono Serafino Torelli, Angelica Celestina Giacosa, Clorinda Corradi Pantanelli, Filippo Tati, Federico Badiali, direttore Luigi Romagnoli, Filippo Fioravanti, direttore del coro Luigi Polidori, direttore di scena Serafino Torelli. Era prevista a Jesi una seconda messa in scena nel 1836 ma la stagione fu sospesa, a causa del rischio del colera che in quegli anni dall’Europa era arrivata fino allo Stato Pontificio, e che quindi minacciava anche i territori di Jesi.

Biglietti da € 15 (loggione) a € 70 (Platea e palchi centrali)

Pubblicità
Share
Redazione
Published by
Redazione
Tags: Jesi

Recent Posts

Scossa di terremoto oggi a Brentonico (Trento): magnitudo 2.7 il primo maggio

Un lieve terremoto di magnitudo ML 2.7 si è verificato il 1° maggio 2024 alle…

1 Maggio 2024

Inflazione in Italia: crollo recente, ma danni gravi nel biennio passato

'ultima rilevazione di aprile sull'inflazione, che mostra un tasso annuo sceso allo 0,9% e al…

1 Maggio 2024

Sicurezza sul lavoro: la Campania e Unimpresa uniscono le forze

L'impegno verso un ambiente di lavoro più sicuro e sano è stato formalizzato oggi con…

1 Maggio 2024

“Ginkgo Biloba” il nuovo album di Amore Psiche

Dal 30 aprile 2024 è disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale e in…

30 Aprile 2024

Premio Roberto Mancini: un decennale per innovare il futuro ambientale

Roma, 30 aprile 2024 – In ricordo di Roberto Mancini, noto per il suo impegno…

30 Aprile 2024

“Dubai”: il nuovo singolo di Silvana Marani che trasporta in un viaggio di libertà

"Dubai" racconta il viaggio di Silvana nella vibrante città degli Emirati Arabi Uniti. Attraverso le…

30 Aprile 2024
Pubblicità