Milano, 5 marzo 2014 – Il diabete di tipo 2 rappresenta oggi uno dei problemi sanitari più significativi a livello globale. Secondo la Federazione Internazionale del Diabete (IDF), nel 2012 in Europa è stato diagnosticato il diabete ad oltre 55 milioni di persone, e si prevede che questa cifra aumenterà fino a 64 milioni entro il 2030. L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha introdotto farmaci innovativi con progetti di monitoraggio che mirano a definire il futuro ruolo dei nuovi farmaci nella pratica clinica. È probabile che l’attenzione alla gestione ed alla cura integrata del diabete porterà diversi servizi per la cura di questa patologia sotto lo stesso tetto. Alcune delle questioni chiave che le associazioni di diabetici in Italia si trovano ad affrontare sono le lunghe liste d’attesa e la mancanza di personale specializzato e di apparecchiature mediche adeguate.
Un recente studio di Frost & Sullivan, intitolato “Global Type 2 Diabetes Therapeutics Market”, analizza la regione europea nel dettaglio, insieme ad altri mercati a livello mondiale. Il mercato europeo ha prodotto entrate per 9,50 miliardi di euro nel 2009 e si stima che raggiungerà quota 15,46 miliardi di dollari nel 2017, con un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 3,8%.
A causa della natura cronica della malattia e delle numerose patologie associate che rendono i pazienti particolarmente sensibili alla sicurezza dei farmaci a lungo termine, gli ostacoli clinici e normativi sono notevoli. Tuttavia, le enormi dimensioni del mercato potenziale hanno stimolato lo sviluppo di una vasta e crescente pipeline di nuove terapie, volte ad affrontare bisogni insoddisfatti quali il controllo più rigido del glucosio, il miglioramento dei profili di sicurezza e la maggiore comodità per i pazienti.
Complessivamente, è stimato che il tasso di crescita del segmento relativo all’insulina sia stato pari a circa il 52% dell’intero mercato europeo delle terapie per il diabete di tipo 2 nel 2012, superando quello del segmento relativo alle terapie non-insuliniche.
“Il segmento relativo all’insulina in questo mercato è rafforzato dai miglioramenti che hanno riguardato le insuline moderne, tra cui migliori profili farmacocinetici e un rischio inferiore di ipoglicemia – il principale inconveniente della terapia insulinica, – osserva Aiswariya Chidambaram, analista di Frost & Sullivan. – Diversi analoghi dell’insulina in via di sviluppo hanno il potenziale di offrire risultati complessivamente migliori, derivanti dalla loro azione epatica mirata.”
La sfida più rilevante per la cura del diabete nel Regno Unito è la riforma delle strutture di erogazione delle cure, abbinata al risparmio di 40,61 miliardi di euro grazie alla maggiore efficienza, che si traduce in una riduzione delle cure specialistiche. In Germania, d’altra parte, la necessità di un piano nazionale coerente per il diabete resta l’area principale su cui focalizzarsi. Si prevede che la crescita del mercato dipenderà dai volumi dei test, che a loro volta dovrebbero stimolare la crescita degli strumenti diagnostici e terapeutici per il diabete. Sono attesi diversi lanci di nuovi prodotti nei prossimi due anni, che porteranno a un’ulteriore espansione del mercato.
In Francia, le autorità sanitarie stanno affrontando il diabete nel quadro più ampio della lotta contro le malattie croniche e della promozione di una migliore alimentazione, entrambe incluse nei piani quadro nazionali. Inoltre, i pazienti diabetici beneficiano di un rimborso integrale per tutte le cure e le forniture.
La Spagna è una regione in cui la diffusione del diabete gestazionale ha raggiunto l’8,8% nel 2011. Tuttavia, il paese ha iniziato a introdurre la telemedicina negli ospedali per la cura del diabete, che probabilmente permetterà un accesso più rapido ed efficace alle cure.
In nord Europa, il Ministero della Salute dei Paesi Bassi sta affrontando, ad esempio, alcune sfide fondamentali quali le cure preventive, la comprensione dell’impatto dell’approccio “bundled payment” (rimborsi forfettari e non per ogni singola prestazione) nell’assistenza sanitaria e la multi-morbilità. In Norvegia, secondo l’Associazione Nazionale Diabetici, le maggiori sfide nei prossimi due anni comprenderanno la diffusione ed il finanziamento della strategia nazionale per il diabete, nonché l’istituzione di registri dei diabetici con il cento per cento di copertura sanitaria. Tra le sfide previste nei prossimi due anni in Svezia si ha l’implementazione di un sistema di cura del diabete incentrato sul paziente, la ricerca e l’istruzione, mentre la Finlandia è considerata come il primo paese al mondo ad aver introdotto un programma a tutto tondo per il diabete, che prevede l’offerta di check-up annuali e biennali ai pazienti.
“Tutto considerato, i progressi della ricerca in nuove direzioni, come ad esempio il sistema neuroendocrino, porteranno ad una nuova generazione di farmaci antidiabetici con migliori efficienza e profili di sicurezza, creando opportunità per la diffusione ed il successo nel mercato grazie a formulazioni potenziate e più efficaci, – conclude Chidambaram. – La recente scoperta del funzionamento della metformina, oltre alla grande quantità di prove raccolte a sostegno degli effetti benefici secondari, tra cui la cardioprotezione, porterà ad un miglioramento della tollerabilità del farmaco ed alla scoperta di nuove terapie basate sul meccanismo del glucagone. Questi sforzi daranno luogo a terapie altamente efficaci e a prezzi accessibili, con maggiore sicurezza ed efficacia a lungo termine e migliori risultati clinici.”
Anna Zanchi