Ancora terrorismo anche mediatico da parte dell’Isis che ha diffuso un video integrale della decapitazione di un altro ragazzo americano, Peter Kassing, ultima vittima dopo Foley, Sotloff e Haines.
Su diversi siti jihadisti, L’Is ha postato un video dove si vede un boia con il volto coperto in piedi accanto ad una testa decapitata. La vittima, Peter Kassig, rapito il 1 ottobre mentre si trovava in Siria dove lavorava come operatore umanitario, aveva soltanto 26 anni, e si era convertito all’Islam mentre era tenuto in ostaggio acquistando il nome di Abdul Rahman.
Tuttavia non è possibile confermare con certezza che sia Kassig l’ostaggio ucciso e la sua famiglia attende una conferma ufficiale: “Siamo a conoscenza delle notizie che circolano sul nostro amato figlio e attendiamo la conferma del governo sull’autenticità di tali informazioni”hanno dichiarato i genitori di Peter, Ed e Paula Kassig.
Il nostro Ministero degli Affari Esteri ha condannato la decapitazione di Peter Kassig. Attraverso un comunicato, il neoministro Gentiloni ha fatto sapere che la notizia è stata “accolta con profondo sdegno”. Gentiloni rivolge condoglianze e solidarietà “alla famiglia della vittima e al governo e al popolo americani”.