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27 gennaio Giorno della memoria. Sergio Mattarella. Auschwitz nasce su tossine letali: razzismo, nazionalismo e autoritarismo

Giorno della Memoria
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Si celebra oggi la Giornata della Memoria per tenere vivo il ricordo della Shoah anche nelle generazioni più giovani e tramandarlo nel tempo.

Indice

Perché il giorno della memoria si celebra il 27 gennaio?

Il 27 gennaio 1945 i soldati dell’armata Rossa entrarono nel campo di concentramento di Auschwitz, dove erano stati sterminati più di un milione di prigionieri, liberando i superstiti.

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Oggi, a distanza di 78 anni, si celebra la Giornata della Memoria per non dimenticare le vittime della Shoah, per mantenere vivo il ricordo degli ebrei e delle vittime della dittatura nazista.

Ci sono ancora superstiti della Shoah in vita?

Sì e sono ancora vivi i ricordi e le testimonianze dei sopravvissuti alla tragedia: da Sami Modiano, di Rodi, prigioniero a 14 anni, alla senatrice Liliana Segre, catturata a 13 anni.

Giorgia Meloni. Shoah: “L’abisso dell’umanità”

“La Shoah rappresenta l’abisso dell’umanità. Un male che ha toccato in profondità anche la nostra nazione con l’infamia delle leggi razziali del 1938”. Questo il messaggio per la giornata della memoria del premier italiano Giorgia Meloni. “Il 27 gennaio di 78 anni fa, con l’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, il mondo ha visto con i suoi occhi l’orrore della Shoah”.

“Oggi l’Italia rende omaggio alle vittime”, scrive la premier.”La memoria di quei fatti e di ciò che è successo non si riduca a un mero esercizio di stile”

Ignazio La Russa:”Dovere non dimenticare”

Il Presidente del Senato Ignazio La Russa, seconda carica dello Stato, si esprime sulla Shoah in occasione della Giornata della memoria. “Il Senato è stato e sarà sempre in prima linea per diffondere il profondo significato del Giorno della “Respingere ogni forma di odio, di razzismo, antisemitismo, antisionismo è e deve essere una priorità”, ha affermato. Occorre “far conoscere alle generazioni più giovani il dramma e le atrocità vissute dagli ebrei, a partire dall’infamia delle leggi razziali,affinché simili tragedie non possano più ripetersi”. Poi l’auspicio “che ogni giorno dell’anno sia il Giorno della Memoria”.

Sergio Mattarella. Auschwitz nasce su tossine letali: razzismo, nazionalismo e autoritarismo

Il Giorno della Memoria”ci sollecita a ricordare, a testimoniare e a meditare sui tragici avvenimenti che colpirono l’Europa nella prima metà del Novecento.

Lo facciamo,sempre,con l’animo colmo di angoscia e riprovazione”. E’ quanto ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata della Memoria che si celebra oggi 27 gennaio.

Il”sistema di Auschwitz fu l’estrema,ma diretta e ineluttabile conseguenza di pulsioni antistoriche e antiscientifiche, istinti brutali, pregiudizi”ha aggiunto, definendo razzismo, nazionalismo e autoritarismo “tossine letali”.

“Il regime fascista, nel 1938, con le leggi razziali agì crudelmente contro parte del nostro popolo”, ha ancora detto Mattarella ricordando che
su quelle ci fu “consenso diffuso”nella popolazione. La Costituzione sancì poi la”pari dignità ed eguaglianza di tutti i cittadini senza distinzione di razza”

Il Capo dello Stato avverte anche che c’è un “riemergere, alimentato dall’uso distorto di social, dell’antisemitismo, dell’intolleranza, del razzismo e del negazionismo, che del razzismo è la forma più subdola e insidiosa”.

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