Home Italia Cyberbullismo, basta limitarci a piangere i caduti

Cyberbullismo, basta limitarci a piangere i caduti

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Cyberbullismo
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Milano, 11 febbraio 2014 – “Non ho parole per commentare l’ennesimo suicidio di una adolescente dove la causa, o la concausa, sono le “ferite” prodotte dal social network Ask. E il disagio provato è ancora maggiore, perché ho appreso la notizia, dalla stampa, pochi minuti dopo aver terminato, in un liceo milanese, uno dei tanti gruppi di lavoro sul cyberbullismo, che la nostra Associazione realizza”. Così Maurizio Tucci, Presidente di Laboratorio Adolescenza, commenta il caso della quattordicenne suicida a Cittadella (PD) e aggiunge: “Mi tornano alla mente le parole che una studentessa ha pronunciato stamane nel nostro gruppo di lavoro: “basta un sorriso o un ins ulto per cambiarti il verso di una giornata” e come l’ennesimo insulto può trasformarsi, in qualunque momento, in quello fatale.”

Fulvio Scaparro, Psicoterapeuta e Socio Fondatore di Laboratorio Adolescenza così commenta: “Eventi come questo di Cittadella, purtroppo sempre meno rari, sono il frutto di una miscela micidiale costituita da una fragilità maggiore degli adolescenti rispetto al passato (ma tutta la società, adulti compresi, è oggi più fragile) e dalla disponibilità di strumenti di comunicazione e di veicolazione di ogni tipo di messaggio potentissimi. Il momento in cui si “cade nella rete”, la sensazione di non essere in grado di difendersi e di uscirne, può spingere , in mancanza di un sostegno adeguato, a gesti estremi.”

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E a proposito di “sostegni adeguati” Il Presidente Maurizio Tucci afferma: “Non possiamo più limitarci alle elucubrazioni postume e a piangere i caduti di questa guerra assurda, ma dobbiamo, ciascuno in base alle proprie risorse e possibilità, attivarci operativamente sul territorio. Da parte nostra, Laboratorio Adolescenza, con il suo pool di esperti, si mette da oggi a disposizione di tutte le scuole di Milano interessate a progettare insieme percorsi di prevenzione ma, soprattutto, di sostegno e “safety” per chi è vittima di azioni di cyberbullismo”.

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