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Autismo, molte terapie puntano su relazione genitori-figli

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Autismo

Roma, 23 gennaio – Esistono diversi approcci terapeutici nell’autismo che puntano a sviluppare nei genitori una diversa attitudine nell’osservare il figlio, arrivando a comprendere il perché dei suoi comportamenti. Anche di questo parlerà David Oppenheim, membro senior del Center for the study of child development dell’Università di Haifa, alla conferenza internazionale italo-israeliana a Roma dal titolo ‘Attaccamento e autismo: l’importanza dell’insightfullness genitoriale’.

[easy_ad_inject_1]Il seminario è promosso dall’Istituto di Ortofonologia (IdO) a Roma il 31 gennaio e il 1° febbraio, nell’Aula Magna dell’Istituto comprensivo Regina Elena, in Via Puglie 6, dalle 9 alle 18.
Ad esempio, “alcune tipologie di terapia diadica cercano di lavorare sulla sottovalutazione del genitore e migliorare il processo empatico nella relazione con il bambino – spiega il professore israeliano – quando si opera con un minore autistico gran parte dell’impegno consiste nell’aiutare il genitore a capire cosa stia accadendo nel bambino per sintonizzarsi con le sue esigenze”.
Al seminario parteciperà anche Ayelet Erez, membro della Clinica per la psicoterapia psicodinamica dell’età evolutiva del ministero della Salute di Haifa, mentre Magda Di Renzo, responsabile del Servizio terapia dell’IdO, coordinerà i lavori.
Per avere tutte le informazioni sulle modalità di iscrizione è possibile scrivere a scuolapsicoterapia@ortofonologia.it. Al termine della due giorni verrà rilasciato un attestato di partecipazione ma, dato il numero ridotto di posti, è necessario registrarsi.

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