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Assenteismo Comune di Sulmona. Confindustria L’Aquila: “E’ uno tsunami che rischia di travolgere tutti”

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Confindustria L’Aquila – Abruzzo Interno esprime fortissima preoccupazione e sdegno per i clamorosi episodi di assenteismo che riguardano circa la metà dei dipendenti del Comune di Sulmona.

Ferma condanna, dunque, da parte degli Imprenditori aquilani sulla vicenda che, come spiega il Vice Presidente di Confindustria L’Aquila – Abruzzo Interno, Fabio Spinosa Pingue, rappresenta, purtroppo, soltanto la punta di un iceberg. Troppo spesso e da lungo tempo, le imprese registrano e denunciano anche atteggiamenti e fenomeni di lassismo, di scarsa preparazione e incompetenza, di lungaggini eccessive nel disbrigo delle pratiche ed anche di menefreghismo. L’inefficienza della Pubblica Amministrazione si traduce in maggiori costi per tutti, ma soprattutto per le imprese e gli operatori economici, chiamati a competere in un contesto di mercato difficile, che richiede sempre di più tempi certi e rapidissimi.

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Confindustria L’Aquila, da sempre caratterizzata per una visione garantista fino all’ultimo grado di giudizio, sostiene dunque l’adozione di una linea dura nei confronti di coloro che risulteranno colpevoli di tali comportamenti riprovevoli, ed auspica che il neo Sindaco di Sulmona Annamaria Casini, saprà nel frattempo adottare provvedimenti esemplari – compreso la sospensione – nei confronti dei dipendenti comunali coinvolti. Ciò anche al fine di evitare il rischio concreto che tali comportamenti, perpetrati da pochi privilegiati e viziati, possano minimamente compromettere l’immagine di grande abnegazione e dedizione al lavoro delle forze produttive – lavoratori e imprese – e dei diligenti dipendenti della Pubblica Amministrazione di questa comunità.

L’agognata inchiesta, che si è abbattuta sulla comunità peligna come un vero e proprio tsunami, su un comprensorio già duramente colpito da una persistente crisi economica che sembra non avere mai fine, conclude Spinosa Pingue, deve costituire l’occasione per riprogettare in modo etico e resiliente l’assetto dell’apparato pubblico, attraverso il coinvolgimento di tutti gli amministratori e di tutti gli schieramenti politici, comprese le associazioni di categoria e le forze sindacali, al fine di condividere un progetto organico che possa finalmente portare la macchina amministrativa ad essere di autentico supporto alle iniziative imprenditoriali.

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