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31 maggio, Giornata mondiale senza tabacco: l’impegno dei dentisti di Fondazione ANDI

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Melany Word
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È ormai noto come il fumo da sigaretta sia tra le principali cause di molti tipi di malattie, dal tumore all’infarto, molto meno note sono invece le conseguenze che ha sulla salute del cavo orale come danni ai tessuti orali e periorali, a denti e gengive ma anche al viso con ricadute, spesso pesanti, sulla sfera personale e sociale del fumatore. Per questo, in occasione della Giornata mondiale senza tabacco indetta dall’OMS, che si celebra ogni anno il 31 maggio, Fondazione ANDI onlus rilancia No smoking be happy – Per il tuo sorriso, la campagna di sensibilizzazione e prevenzione rivolta ai dentisti e agli operatori del settore dentale nei confronti delle patologie non oncologiche correlate al tabagismo e di pertinenza dento-facciale e odontostomatologica.La campagna è realizzata in collaborazione con Fondazione Veronesi e Fondazione ISI.

Il dentista può infatti avere ruolo di grande importanza nell’accrescere la consapevolezza dei rischi per la salute orale associati al consumo di tabacco e nel sensibilizzare i propri pazienti all’adozione di corretti stili di vita utili per prevenire le malattie fumo-correlate.

Alcuni esempi. Il tabacco contiene più di 4.000 sostanze nocive che danneggiano immediatamente la pelle compromettendone, tra le altre caratteristiche, l’elasticità e il colorito.
Un fumatore appare molto più vecchio di quanto non sia. Pelle grigiastra, lieve affondamento delle guance e rughe caratteristiche che si irradiano dalle labbra e dagli angoli degli occhi, ne definiscono quella che è stata classificata come “faccia da fumatore”.

Fumare rende l’alito sgradevole e facilmente avvertibile. Questa preoccupazione induce il fumatore al forte consumo di chewing gum e mentine ricchi di zucchero e/o acido citrico che contribuiscono all’erosione dello smalto dei denti.

Il fumo causa inoltre macchie giallognole su denti sia naturali che otturati o ricoperti da corone, facilita la deposizione della placca batterica e l’accumulo di tartaro con conseguente aumento di carie.
Il fumo diminuisce l’ossigeno presente nelle gengive, in questo modo riescono a sopravvivere solo i batteri più aggressivi responsabili delle forme più gravi di parodontite, conosciuta anche come piorrea, i cui sintomi sono ritiro delle gengive, mobilità dentaria e precoce perdita dei denti, che nei forti fumatori è ben 3 volte più probabile.

Da non trascurare che oltre l’80% circa di tutti i tumori maligni della bocca (labbra, guance, lingua, gola, gengive etc.) è attribuibile all’uso di tabacco.
L’associazione tabacco-alcool moltiplica ulteriormente il rischio di sviluppare uno di questi tumori, smettere di fumare lo riduce gradualmente.

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