BELGRADO – Il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP) ha inviato oggi un secondo carico di beni di prima necessità in Serbia dove, a seguito delle più violente piogge registratesi negli ultimi 120 anni, delle gravi inondazioni hanno colpito circa 600.000 persone. Il carico comprende serbatoi d’acqua, generatori di corrente e gommoni forniti dal WFP e dal governo norvegese. I beni sono stati inviati con un aereo charter del WFP partito dalla Base di Pronto Intervento Umanitario (UNHRD) a Brindisi, dove sono preposizionati beni strategici di prima necessità per una risposta immediata in caso di emergenza.
Il volo di oggi segue un primo charter arrivato a Belgrado nella notte di domenica, con attrezzature di emergenza fornite dal WFP e dai governi italiano e norvegese.
Un ulteriore volo è previsto oggi per Tuzla, in Bosnia-Erzegovina, con tende, serbatoi per l’acqua e impianti di depurazione donati dal governo norvegese.
Su richiesta della Croce Rossa, il WFP si prepara a spedire dalla base UNHRD di Dubai un carico di biscotti altamente energetici e di cibo precotto per assistere 7.000 persone colpite dalle inondazioni in Serbia.
Il WFP ha risposto all’emergenza in meno di 36 ore attraverso l’invio di generi di prima necessità. Quella del WFP è stata la prima assistenza delle Nazioni Unite arrivata nel paese a seguito delle diffuse frane e inondazioni.
Su richiesta del governo della Serbia e in coordinamento con le autorità locali e le altre organizzazioni delle Nazioni Unite presenti sul campo, il WFP sta lanciando una operazione da 1,5 milioni di dollari per rispondere ai bisogni umanitari immediati.
In Bosnia-Erzegovina, dove le inondazioni hanno superato i livelli di emergenza nel nord del paese, il WFP prevede di inviare aiuti alimentari vitali per 150.000 persone tra le più vulnerabili.
WFP rafforza la risposta d’emergenza per le vittime delle inondazioni nei balcani
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